Joseph Marie Cassant

Joseph Marie Cassant

(1878-1903)

Beatificazione:

- 03 ottobre 2004

- Papa  Giovanni Paolo II

Ricorrenza:

- 17 giugno

Sacerdote trappista, dell’Ordine Cistercense Riformato

  • Biografia
  • l'eredità
  • omelia di beatificazione
"Quando non potrò più dire la Messa, Gesù potrà prendermi da questo mondo"

 

Joseph-Marie Cassant nasce il 6 marzo 1878 a Casseneuil, nel Lot-et-Garonne (diocesi di Agen, in Francia) in una famiglia di arboricoltori, che aveva già un figlio di nove anni. Compie gli studi nel pensionato dei Fratelli di San Giovanni Battista de la Salle, nello stesso paese di Casseneuil, sperimentando difficoltà sempre crescenti a causa della sua mancanza di memoria.

In famiglia e nel pensionato riceve una solida educazione cristiana e, a poco a poco, aumenta in lui il desiderio profondo di diventare sacerdote. Il parroco Don Filhol, che stima molto il ragazzo, lo fa aiutare negli studi da un cappellano, ma l'assenza di memoria fa sì che non possa entrare nel seminario minore. L'adolescente però è portato al silenzio, al raccoglimento e alla preghiera. Don Filhol gli suggerisce di orientarsi verso la Trappa, e il giovane, che ha sedici anni, accetta senza esitare. Dopo un tempo di prova nella casa parrocchiale, Joseph-Marie entra dunque nell'abbazia cistercense di Santa Maria del Deserto, nella diocesi di Tolosa, il 5 dicembre 1894.

In quel momento il maestro dei novizi è il Padre André Malet. Egli è capace di intuire i bisogni delle anime e di rispondervi in modo molto umano. Fin dal primo incontro ha manifestato la sua benevolenza: «Abbi fiducia! Io ti aiuterò ad amare Gesù». Anche i fratelli del monastero non tardano ad apprezzare il nuovo venuto: Joseph non è un ragionatore, né un brontolone, ma è sempre contento, sempre sorridente.

Contemplando spesso Gesù nella sua la passione e sulla croce, il giovane monaco si impregna dell'amore di Cristo. «La via del Cuore di Gesù», che gli insegna Padre André, è un richiamo incessante a vivere il momento presente con pazienza, speranza e amore. Fra Joseph-Marie è cosciente delle sue lacune e della sua debolezza, ma conta sempre più su Gesù, che è la sua forza. Non è favorevole alle mezze misure, vuole darsi a Cristo in maniera totale. Ne è una testimonianza il suo motto: «Tutto per Gesù, tutto per Maria». Il 24 maggio, solennità dell'Ascensione, viene ammesso a pronunciare i voti definitivi.

Comincia allora la preparazione al sacerdozio: Fra Joseph-Marie lo desidera, perché lo considera in funzione dell'Eucaristia, che è per lui la realtà presente e vivente di Gesù: il Salvatore interamente dato agli uomini, il cui Cuore, trafitto sulla croce, accoglie teneramente coloro che vanno a lui nella fiducia. Tuttavia, i corsi di teologia dati da un fratello che manca di comprensione sono l'occasione di far subire al giovane monaco degli affronti molto dolorosi per la sua viva sensibilità. In tutte le contraddizioni egli si appoggia sul Cristo presente nell'Eucaristia, «l'unica felicità della terra», e confida la sua sofferenza a Padre André, che lo illumina e lo conforta. Infine, superati gli esami in maniera soddisfacente, ha la grande gioia di ricevere l'ordinazione sacerdotale il 12 ottobre 1902.

Viene però constatato che è colpito da tubercolosi e che la malattia è molto avanzata. Il giovane sacerdote ha rivelato le sue sofferenze solo quando non poteva più nasconderle: perché lamentarsi quando si medita con assiduità la Via Crucis del Salvatore? Nonostante un soggiorno in famiglia di sette settimane, dietro ordine del Padre Abate, le sue forze declinano sempre più. Dopo il ritorno in monastero, viene ben presto inviato all'infermeria: è una nuova occasione di offrire, per Cristo e per la Chiesa, le sue sofferenze fisiche, che divengono sempre più intollerabili e sono aggravate dalle negligenze del suo infermiere. Più che mai, Padre André lo ascolta, lo consiglia e lo sostiene. Padre Joseph-Marie aveva detto: «Quando non potrò più dire la Messa, Gesù potrà prendermi da questo mondo». Il 17 giugno, verso l'alba, dopo aver ricevuto la Comunione, egli raggiunge per sempre Cristo Gesù.

Il 9 giugno 1984, il Santo Padre Giovanni Paolo II, ha riconosciuto l'eroicità delle sue virtù.

A volte si è fatto notare la banalità di questa breve esistenza: sedici anni vissuti nella discrezione a Casseneuil e nove nella clausura di un monastero, compiendo cose semplici: preghiera, studio, lavoro. Cose semplici, sì, ma che ha saputo vivere in maniera straordinaria; azioni piccole, ma compiute con una generosità senza limiti. Cristo aveva messo nel suo spirito, limpido come acqua di sorgente, la convinzione che solo Dio è la felicità suprema, che il suo Regno è simile a un tesoro nascosto e a una perla preziosa.

Il messaggio di Padre Joseph-Marie è molto attuale: in un mondo in cui regna la sfiducia, che è spesso vittima della disperazione, ma è assetato d'amore e di tenerezza, la sua vita può essere una risposta, soprattutto per i giovani che cercano il senso della loro vita. Joseph-Marie era un adolescente non brillante e di poco valore agli occhi degli uomini. Egli deve la riuscita della sua vita all'incontro sconvolgente con Gesù. Ha saputo mettersi alla sua sequela in una comunità di fratelli, sostenuto da un Padre spirituale, che era insieme testimone di Cristo e capace di accogliere e di comprendere.

Per tutti i poveri e gli umili, egli è un trascinatore formidabile. Mostra loro come vivere, giorno dopo giorno, per Cristo, con amore, con energia, con fedeltà, accettando di essere aiutati da un fratello, da una sorella esperti e capaci di condurli sulle tracce di Gesù.

CAPPELLA PAPALE PER LA BEATIFICAZIONE DI CINQUE SERVI DI DIO

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

  Domenica, 3 ottobre 2004

 

1. "Verbum Domini manet in aeternum La Parola del Signore rimane in eterno". L'esclamazione del Canto al Vangelo ci riporta ai fondamenti stessi della fede. Di fronte al trascorrere del tempo e ai continui rivolgimenti della storia, la rivelazione che Dio ci ha offerto in Cristo rimane stabile per sempre ed apre sul nostro cammino terreno un orizzonte di eternità.

E’ quanto hanno sperimentato in modo singolare i cinque nuovi Beati: Pierre Vigne, Joseph-Marie Cassant, Anna Katharina Emmerick, Maria Ludovica De Angelis, Carlo d'Austria. Essi si sono lasciati guidare dalla Parola di Dio come da un faro luminoso e sicuro, che non ha mai cessato di illuminare il loro cammino.

2. Contemplant le Christ présent dans l’Eucharistie et la Passion salvifique, le Père Pierre Vigne fut conduit à être un véritable disciple et un missionnaire fidèle à l’Église. Que son exemple donne aux fidèles le désir de puiser dans l’amour de l’Eucharistie et dans l’adoration du Saint-Sacrement l’audace pour la mission ! Demandons-lui de toucher le cœur de jeunes, pour qu’ils acceptent, s’ils sont appelés par Dieu, de se consacrer totalement à Lui dans le sacerdoce ou la vie religieuse. Que l’Église en France trouve dans le Père Vigne un modèle, pour que se lèvent de nouveaux semeurs de l’Évangile.

3. Le Frère Joseph-Marie a toujours mis sa confiance en Dieu, dans la contemplation du mystère de la Passion et dans l’union avec le Christ présent dans l’Eucharistie. Il s’imprégnait ainsi de l’amour de Dieu, s’abandonnant à Lui, "le seul bonheur de la terre", et se détachant des biens du monde dans le silence de la Trappe. Au milieu des épreuves, les yeux fixés sur le Christ, il offrait ses souffrances pour le Seigneur et pour l’Église. Puissent nos contemporains, notamment les contemplatifs et les malades, découvrir à son exemple le mystère de la prière, qui élève le monde à Dieu et qui donne la force dans les épreuves !

Traduzione italiana della parte pronunciata in lingua francese:

2. Contemplando Cristo presente nell'Eucaristia e nella Passione salvifica, Padre Pierre Vigne giunse ad essere un vero discepolo e un missionario fedele alla Chiesa. Che il suo esempio infonda nei fedeli il desiderio di attingere dall'amore per l'Eucaristia e dall'adorazione del Santissimo Sacramento l'audacia per la missione! Chiediamogli di toccare il cuore dei giovani, affinché accettino, se sono chiamati da Dio, di consacrarsi completamente a Lui nel sacerdozio o nella vita religiosa. Che la Chiesa in Francia trovi in Padre Vigne un modello, perché nascano nuovi seminatori del Vangelo!

3. Frate Joseph-Marie ha sempre riposto la sua fiducia in Dio, nella contemplazione del mistero della Passione e nell'unione con Cristo presente nell'Eucaristia. Si permeava così dell'amore di Dio, abbandonandosi a Lui, "la sola felicità della terra", e distaccandosi dai beni del mondo nel silenzio del convento trappista. Nelle prove, lo sguardo fisso a Cristo, offriva le sue sofferenze per il Signore e per la Chiesa. Possano i nostri contemporanei, soprattutto i contemplativi e i malati, scoprire seguendo il suo esempio il mistero della preghiera, che eleva il mondo a Dio e che dà forza nelle prove!

4. "Dios no nos ha dado un espíritu cobarde, sino un espíritu de energía, amor y buen juicio" (2Tm 1,7). Estas palabras de San Pablo nos invitan a colaborar en la construcción del Reino de Dios, desde la perspectiva de la fe. Bien se pueden aplicar a la vida de la Beata Ludovica de Angelis, cuya existencia estuvo consagrada totalmente a la gloria de Dios y al servicio de sus semejantes.

En su figura destacan un corazón de madre, sus cualidades de líder y la audacia propia de los santos. Con los niños enfermos tuvo un amor concreto y generoso, afrontando sacrificios para aliviarlos; con sus colaboradores en el Hospital de La Plata fue modelo de alegría y responsabilidad, creando un ambiente de familia; para sus Hermanas de comunidad, fue un auténtico ejemplo como Hija de Nuestra Señora de la Misericordia. En todo estuvo sostenida por la oración, haciendo de su vida una comunicación continua con el Señor.

Traduzione italiana della parte pronunciata in lingua spagnola:

4. "Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza" (2 Tm 1, 7). Queste parole di San Paolo ci invitano a collaborare nell'edificazione del Regno di Dio, nella prospettiva della fede. Si possono applicare bene alla vita della Beata Ludovica De Angelis, la cui esistenza fu completamente dedita alla gloria di Dio e al servizio dei suoi simili.

Nella sua figura spiccano un cuore di madre, le sue qualità di guida e l'audacia propria dei santi. Per i bambini malati provò un amore concreto e generoso, affrontando sacrifici per consolarli; per i suoi collaboratori nell'Ospedale di La Plata fu modello di gioia e di responsabilità, creando un ambiente familiare; per le sue consorelle fu un autentico esempio come Figlia di Nostra Signora della Misericordia. In tutto fu sostenuta dalla preghiera, facendo della sua vita una comunicazione continua con il Signore.

5. Die selige Anna Katharina Emmerick, hat „das bittere Leiden unseres Herrn Jesu Christi" geschaut und an ihrem Leib erfahren. Daß aus der Tochter armer Bauern, die beharrlich Gottes Nähe suchte, die bekannte „Mystikerin des Münsterlandes" wurde, ist ein Werk der göttlichen Gnade. Ihrer materiellen Armut steht ein reiches inneres Leben gegenüber. Wie die Geduld im Ertragen ihrer körperlichen Schwäche beeindruckt uns die charakterliche Stärke der neuen Seligen und ihre Festigkeit im Glauben.

Die Kraft dazu bezog sie aus der heiligsten Eucharistie. So hat ihr Beispiel die Herzen Armer und Reicher, einfacher und gebildeter Menschen für die liebende Ganzhingabe an Jesus Christus erschlossen. Noch heute vermittelt sie allen die erlösende Botschaft: Durch Christi Wunden sind wir geheilt (vgl. 1 Petr 2, 24).

6. Die entscheidende Aufgabe des Christen besteht darin, in allem Gottes Willen zu suchen, zu erkennen und danach zu handeln. Dieser täglichen Herausforderung stellte sich der Staatsmann und Christ Karl aus dem Hause Österreich. Er war ein Freund des Friedens. In seinen Augen war der Krieg „etwas Entsetzliches". Mitten in den Stürmen des Ersten Weltkriegs an die Regierung gelangt, versuchte er die Friedensinitiative meines Vorgängers Benedikt XV. aufzugreifen.

Von Anfang an verstand Kaiser Karl sein Herrscheramt als heiligen Dienst an seinen Völkern. Sein ernstes Bestreben war es, der Berufung des Christen zur Heiligkeit auch in seinem politischen Handeln zu folgen. Dabei war ihm der Gedanke der sozialen Liebe wichtig. Sei er uns allen ein Vorbild, besonders denen, die heute in Europa politische Verantwortung tragen!

Traduzione italiana della parte pronunciata in lingua tedesca:

5. La Beata Anna Katharina Emmerick, ha gridato "la dolorosa passione di nostro Signore Gesù Cristo" e l'ha vissuta sul suo corpo. È opera della grazia divina il fatto che la figlia di poveri contadini, che con tenacia ricercò la vicinanza di Dio, sia divenuta la nota "Mistica del Land di Münster". La sua povertà materiale si contrappone a una ricca vita interiore. Così come la pazienza nel sopportare la debolezza fisica ci impressiona anche la forza caratteriale della nuova Beata e la sua stabilità nella fede.

Ella traeva questa forza dalla santissima Eucaristia. Il suo esempio ha dischiuso i cuori di poveri e di ricchi, di persone semplici ed istruite alla dedizione amorosa a Gesù Cristo.

Ancora oggi trasmette a tutti il messaggio salvifico: Attraverso le ferite di Cristo siamo salvati (cfr1 Pt 2, 24).

6. Il compito decisivo del cristiano consiste nel cercare in tutto la volontà di Dio, riconoscerla e seguirla. L'uomo di Stato e cristiano Carlo d'Austria si pose quotidianamente questa sfida. Ai suoi occhi la guerra appariva come "qualcosa di orribile". Nei tumulti della Prima Guerra Mondiale cercò di promuovere l'iniziativa di pace del mio predecessore Benedetto XV.

Fin dall'inizio, l'Imperatore Carlo concepì la sua carica come servizio santo ai suoi popoli. La sua principale preoccupazione era di seguire la vocazione del cristiano alla santità anche nella sua azione politica. Per questo, il suo pensiero andava all'assistenza sociale. Sia un esempio per noi tutti, soprattutto per quelli che oggi  hanno  in  Europa la responsabilità politica!

7. Insieme con la Chiesa intera, lodiamo e ringraziamo il Signore per le meraviglie che ha compiuto in questi servi buoni e fedeli del Vangelo. Maria Santissima, che in questo mese di ottobre invochiamo in modo particolare con la preghiera del Rosario, ci aiuti a diventare a nostra volta generosi e coraggiosi apostoli del Vangelo. Amen!