Luigi Caburlotto

Luigi Caburlotto

(1817-1897)

Beatificazione:

- 16 maggio 2015

- Papa  Francesco

Ricorrenza:

- 9 luglio

Sacerdote diocesano, parroco, educatore e fondatore delle Figlie di San Giuseppe, condusse un’intensa vita spirituale e apostolica

  • Biografia
  • il miracolo
  • REGINA COELI
“L’amore obbliga a trattare tutti con soavità e dolcezza"

 

Nacque a Venezia il 7 giugno 1817 da una famiglia umile e profondamente cristiana. L’esperienza della povertà influì nel suo percorso spirituale rendendolo attento alla sorte dei miseri, a cui dedicò l’intera sua vita.

Dopo aver frequentato la scuola dei fratelli Cavanis, entrò in Seminario e fu ordinato sacerdote il 24 settembre 1842. Fu prima viceparroco nella parrocchia di San Pantaleone e poi di S. Giacomo dell’Orio, poi, nel 1849, parroco in quest’ultima. I suoi fedeli erano dediti per lo più ad umili lavori artigianali, da cui spesso non riuscivano a trarre i mezzi di sostentamento.

La sua sollecitudine pastorale abbracciò così molteplici iniziative. Oltre alla predicazione, alla preparazione e amministrazione dei sacramenti, si adoperò nella catechesi, sostenendo nuove associazioni di dottrina cristiana maschile e femminile. Effuse in modo particolare le sue energie di uomo e di pastore nel settore educativo giovanile, specie nel settore della gioventù abbandonata. Per poterla meglio assistere fondò, nel 1850, la Congregazione delle Figlie di San Giuseppe, alle quali diede le prime norme di vita, ispirate all’insegnamento spirituale di San Francesco di Sales.

L’amore e l’impegno per l’educazione della gioventù lo indussero ad accettare anche il compito di responsabile e direttore dell’istituto maschile Manin, del comune di Venezia. Sostenne così fino alla morte una autorevole e delicatissima opera di mediazione cristiana, culturale ed umana tra il mondo laico e quello cattolico in uno dei periodi più difficili della storia veneta recente.

La sua presenza, la sua capacità di dialogo con le autorità e con persone di diverse ideologie, permisero a molti giovani e fanciulle, un’educazione umana, secondo i programmi statali dell’Italia appena unificata, ma anche autenticamente cristiana. La sua spiritualità sacerdotale si ispirò al modello del buon pastore evangelico. Fu uomo di preghiera fin dagli anni del seminario, impegnato nella ricerca della gloria di Dio e nel compimento della sua volontà secondo le circostanze concrete della vita.

Ebbe fama di santità già in vita, tanto che il Patriarca di Venezia, il Cardinale Giuseppe Sarto, poi San Pio X, volle amministrargli personalmente l’unzione degli infermi, assistendolo nel trapasso al cielo, il 9 luglio 1897. 

In vista della sua beatificazione, la Postulazione della Causa ha sottoposto al giudizio della Congregazione delle Cause dei Santi la presunta guarigione miracolosa di una donna. L’evento si verificò a Roma nel 2008.

La paziente, nel corso degli anni, aveva già subito numerosi interventi chirurgici piuttosto seri, quando, nel 1993, le si erano manifestati dei segni di dermatosi cutanea, con chiazze violacee sul volto e sulle mani. Nonostante il ricorso a farmaci, tali fenomeni non accennavano ad attenuarsi, anzi l’anno successivo si associò un’astenia della muscolatura con pesante deficit della deambulazione.

Ricoverata in un istituto specializzato, le fu diagnosticata la dermatomiosite, che, per un certo periodo, si stabilizzò. Nel 1999 si ebbe un aggravamento della sintomatologia muscolare con diversi altri disturbi, quali dolori addominali, nausea, astenia, calo del peso corporeo.

Questa situazione si aggravò ulteriormente e richiese ripetuti ricoveri ospedalieri, senza alcun risultato: in definitiva, la prognosi fu decisamente infausta quoad vitam et valetudinem. La paziente, tuttavia, non si scoraggiò, ma, molto devota del Servo di Dio conosciuto attraverso le Suore Figlie di San Giuseppe, rivolse a lui la sua invocazione, accompagnata in questo anche dalle Suore con le quali era sempre rimasta in contatto. Inaspettatamente all’alba del 12 febbraio 2008 ella scese dal letto, dove era praticamente immobilizzata da tempo, e senza alcun bastone si mise a camminare; quindi si recò a Messa e, nel giro di pochi giorni, recuperò gli automatismi della deambulazione e il pieno ristabilimento in salute. La sanata dichiarò di aver avuto una visione durante la quale il Servo di Dio le aveva intimato:”Cammina!”. Alla luce di successivi esami, risultò perfettamente guarita.

Appare evidente la concomitanza cronologica e il nesso tra l’invocazione al Ven. Servo di Dio e la guarigione della signora, che in seguito ha goduto di buona salute ed è stata in grado di gestire una normale vita relazionale.

PAPA FRANCESCO

REGINA COELI

Piazza San Pietro
Domenica, 17 maggio 2015

 

Al termine di questa celebrazione, desidero salutare tutti voi che siete venuti a rendere omaggio alle nuove Sante, in modo particolare le Delegazioni ufficiali di Palestina, Francia, Italia, Israele e Giordania. Saluto con affetto i Cardinali, i Vescovi, i sacerdoti, come pure le figlie spirituali delle quattro Sante. Per loro intercessione, il Signore conceda un nuovo impulso missionario ai rispettivi Paesi di origine. Ispirandosi al loro esempio di misericordia, di carità e di riconciliazione, i cristiani di queste terre guardino con speranza al futuro, proseguendo nel cammino della solidarietà e della convivenza fraterna.

Estendo il mio saluto alle famiglie, ai gruppi parrocchiali, alle associazioni e alle scuole presenti, in particolare ai cresimandi dell’Arcidiocesi di Genova. Un pensiero speciale rivolgo ai fedeli della Repubblica Ceca, riuniti nel santuario di Svaty Kopećek, presso Olomuc, che oggi ricordano il ventennale della visita di san Giovanni Paolo II.

Ieri, a Venezia è stato proclamato Beato il sacerdote Luigi Caburlotto, parroco, educatore e fondatore delle Figlie di San Giuseppe. Rendiamo grazie a Dio per questo esemplare Pastore, che condusse un’intensa vita spirituale e apostolica, tutto dedito al bene delle anime.

Vorrei anche invitare a pregare per il caro popolo del Burundi, che sta vivendo un momento delicato: il Signore aiuti tutti a fuggire la violenza e ad agire responsabilmente per il bene del Paese.

Con amore filiale ci rivolgiamo ora alla Vergine Maria, Madre della Chiesa, Regina dei Santi e modello di tutti i cristiani.