Maria Agnese-Teresa del SS.mo Sacramento

Maria Agnese-Teresa del SS.mo Sacramento

(1904-1981)

Beatificazione:

- 21 aprile 2012

- Papa  Benedetto XVI

Ricorrenza:

- 22 giugno

Vergine, religiosa messicana, fondatrice delle Congregazioni delle Missionarie Clarisse del Santissimo Sacramento e dei Missionari di Cristo per la Chiesa Universale

  • Biografia
  • il miracolo
“Oportet illum regnare” (“Egli deve regnare”)

 

Manuela de Jesús Arias Espinosa nacque a Ixtlán del Rio (Nayarit, Messico) il 7 luglio 1904 da genitori profondamente cristiani che in questa fede forte e vissuta educarono i loro otto figli. Assai dotata anche fisicamente, ebbe diversi pretendenti, ma la vita del mondo non rispondeva alle sue aspirazioni più profonde: ancora giovinetta pensava all’ideale monastico.

Superate molte difficoltà, nel 1929 fu accolta tra le Clarisse del monastero dell’Ave Maria, che per le persecuzioni religiose del tempo, dovette trasferirsi in California. Il 12 dicembre 1930, festa della Vergine di Guadalupe realizzò la sua professione temporanea. 

Nell’aprile del 1931 aveva già terminato il noviziato e la professione solenne, quando la comunità riprese la via del Messico. Per sedici anni Madre Ines si impegnò a vivere fedelmente in quel monastero i suoi voti nel silenzio, nella preghiera, nel sacrificio e nel lavoro. Maturava nel frattempo in lei l’idea di dar vita ad una fondazione capace di unire contemplazione e apostolato, con la mente ed il cuore rivolti alle missioni anche in terre lontane.

Nel 1944 l’arcivescovo di Cuernavaca concesse il permesso di fondare nella sua diocesi un monastero di Clarisse Missionarie Sacramentine destinato a trasformarsi in congregazione di vita contemplativa e missionaria. Ottenuto il benestare della S. Sede, l’anno dopo la Venerabile Serva di Dio partiva con cinque monache per la sua prima fondazione. Ben presto si aggiunsero altre giovani e il numero delle religiose aumentò al punto che già nel 1948 fondò a Puebla una nuova comunità. Il 22 giugno 1951 la S. Sede emette il Decreto di approvazione e di trasformazione delle Clarisse di clausura in Congregazione missionaria.

Nel giro di 10 anni, dal 1951 al 1961, le Missionarie Clarisse del Santissimo Sacramento registrarono un continuo sviluppo: furono aperte 21 nuove comunità, disseminate dalle Americhe al Giappone, quindi l’Africa, l’Asia e l’Europa. La vocazione alla preghiera e l’amore per le anime e per la croce si fusero nella Venerabile Serva di Dio in una piena adesione e abbandono totale alla volontà di Dio. L’Eucarestia e la Vergine Maria furono il centro della sua vita. Davanti al tabernacolo e nell’intimità filiale con Maria, Madre Ines sintonizzava le sue opere e sofferenze con gli interessi di Gesù.

Gli ultimi anni della sua vita li passò sia nella visita delle case sparse in tutto il mondo, sia nella casa generalizia di Roma, da dove diresse con sapienza e prudenza le sue figlie. Nel 1979 fondò anche il ramo maschile dell’istituto: i Missionari di Cristo per la Chiesa Universale.

Morì in odore di santità il 22 luglio 1981, così come era vissuta, in serenità e semplicità, abbandonata nelle mani del Padre in un atto di amore perfetto. 

In vista della sua beatificazione, la Postulazione della Causa ha sottoposto al giudizio della Congregazione delle Cause dei Santi la presunta guarigione miracolosa del piccolo Francisco Javier Carrillo Guzmán. Il 17 giugno 2001 il bambino, di appena un anno e tre mesi, cadde in una piscina a Guadalajara, in Messico.

La situazione del bambino, immediatamente soccorso, si presentava molto grave: gli usciva schiuma dalla bocca, aveva perso completamente i sensi, era privo di vigore e tutto il corpo appariva di colore violaceo. La nonna, che conosceva la Venerabile Serva di Dio e nutriva verso di lei amore e devozione, venuta subito a conoscenza del gravissimo incidente, rivolse immediatamente un’invocazione a Madre Inés, chiedendo la sua intercessione per la guarigione del nipotino; informò quindi le Missionarie Clarisse perché si unissero nella stessa supplica alla Madre Fondatrice. Anche i genitori del bambino, i familiari e gli amici si associarono nella preghiera.

La situazione del piccolo infermo, nei giorni successivi, si presentava disperata, così che i medici gli diagnosticarono poche speranze di vita e, qualora fosse sopravvissuto al coma, avrebbe avuto gravi patologie neurologiche.

Il 23 giugno le Missionarie Clarisse, che in quel giorno celebravano il 50° anniversario della loro fondazione, esortate dalla Madre Generale chiesero al Signore, durante la santa Messa, la guarigione di Francisco Javier per intercessione di Madre Inés. Fu posta al capezzale dell’infermo la foto e una reliquia della Serva di Dio. Dal giorno dopo il bambino, con grande meraviglia dei medici e dei familiari presenti, iniziò a migliorare, a rispondere agli stimoli, a muovere le membra e a respirare in modo autonomo. Successivi esami clinici e neurologici dimostrarono che il bambino era del tutto sano e non presentava alcun difetto fisico o neurologico: contro ogni previsione la malattia non aveva lasciato nessuna conseguenza rilevante.

Appare evidente la concomitanza cronologica e il nesso tra l’invocazione alla Venerabile Serva di Dio e la guarigione di Francisco Javier Carrillo Guzmán, che attualmente gode di buona salute ed è in grado di gestire una normale vita relazionale.