Mariano di San Giuseppe Altolaguirre e 9 compagni

Mariano di San Giuseppe Altolaguirre e 9 compagni

(† 1936)

Beatificazione:

- 28 ottobre 2007

- Papa  Benedetto XVI

L’antico Ordine dlla SS. Trinità, che da secoli si spende per la liberazione degli schiavi cristiani in terra d’Africa, ha effuso nuova linfa di vita alla Chiesa con il martirio di religiosi e religiose durante la guerra civile spagnola

  • Biografia
“Sono mandati a morte, ma con questo ricevono la vita”

 

Breve apostolico di beatificazione

 

Sono mandati a morte, ma con questo ricevono la vita.” (Dalla lettera a Diogneto; Breviario: Mercoledì V settimana, tempo di Pasqua, II lettura; Capp. 5-6; Funk, pp. 397-401)

L’antico Ordine dlla SS. Trinità, che da secoli si spende per la liberazione degli schiavi cristiani in terra d’Africa, ha effuso nuova linfa di vita alla Chiesa con il martirio di religiosi e religiose durante la guerra civile spagnola del 1936-1939 in più luoghi. Questi sono:

            Martiri in Villanueva del Artobisco, Diocesi di Jaen:

1.      P. Mariano di San Giuseppe, religioso e sacerdote, al secolo Santiago Altolaguirre y Altolaguirre. Nato a Yurre, provincia di Vizcaya il 30 settembre 1857. Inviato a Roma per perfezionare gli studi, si laureò all’Università Gregoriana e quindi fu ordinato sacerdote il 22 maggio 1880. Ritornato in Spagna fu apprezzato confessore e predicatore e ricoprì numerosi incarichi di responsabilità all’interno dell’Ordine. La persecuzione lo trovò nel Santuario della Fuensanta. Arbitrariamente arrestato il 22 luglio 1936, fu orrendamente torturato e infine, il 26 dello stesso mese fu ucciso mentre invitava i suoi confratelli a «ben morire» e perdonando i suoi assassini.

2.      P. José di Gesù e Maria, religioso e sacerdote, al secolo José Vincente de Ormaechea y Apoitia. Nato a Navárniz, diocesi di Vitoria e provincia di Vizcaya il 1 settembre 1880. Ordinato sacerdote il 28 marzo 1903, fu inviato come missionario a Cuba, dove rimase per 10 anni. In Spagna fu più volte superiore. La persecuzione lo trovò responsabile del convento dei padri Trinitari nel Santuario della Fuensanta. Arrestato con i suoi confratelli il 22 luglio, fu dapprima ferito ad un braccio, quindi ricoverato in ospedale, dove fu ulteriormente torturato e infine ucciso il 4 agosto.

Martiri in Andujar, Diocesi di Jaen:

3.       P. Prudencio della Croce, religioso e sacerdote, al secolo Prudencio Gueréquiz y Guezuraga. Nato a Rigoitia, diocesi di Vitoria e provincia di Vizcaya il 28 aprile 1883. Fu ordinato sacerdote il 23 dicembre 1905. Seppur di salute cagionevole, i confratelli lo descrivono come un religioso puntualissimo nei suoi doveri. Quando fu arrestato, il 28 luglio, faceva parte della comunità del Santuario della Fuensanta. Fu ucciso il 31 luglio.

4.      P. Segundo di Santa Teresa, religioso e sacerdote, al secolo Segundo García Gabezas. Nato il 24 marzo 1891 a Los Barros de Nistoso, diocesi di Astorga e provincia di León. Dopo aver studiato alla Gregoriana fu professore in vari conventi dell’ordine nella Spagna e in Argentina. Venne fucilato per strada insieme al confratello P. Prudencio il 31 luglio.

5.      P. Juan di Gesù e Maria, religioso e sacerdote, al secolo Juand de Otazua y Madariaga. Nato l’8 febbraio 1895 a Rigoita, diocesi di Vitoria e provincia di Vizcaya. Ordinato sacerdote il 23 ottobre 1921, al momento della Sollevazione Nazionale del 18 luglio 1936 si trovava ad Andújarn nel Santuario di Nuestra Señora de la Cabeza, officiato dai padri Trinitari. Arbitrariamente arrestato per il solo fatto di essere un religioso, fu trasferito in vari carceri, fino alla notte tra il 2 e il 3 aprile 1937, quando fu trucidato.

Martiri in Martos, Diocesi di Jaen

6.      Suor Francesca dell’Incarnazione, religiosa, al secolo Maria Francesca Espejo Martos. Nata il 2 febbraio 1873 a Martos, provincia e diocesi di Jaén. Entrata nel monastero della SS. Trinità di clausura delle suore trinitarie a Martos, professò solennemente il 5 luglio 1894. Insieme alle sue consorelle fu cacciata a forza dal convento il 21 luglio 1936. Arrestata il 12 gennaio 1937, fu barbaramente uccisa il giorno dopo.

Martiri in Belmonte, diocesi di Cuenca:

7.      P. Luis de San Miguel, religioso e sacerdote, al secolo Luis de Erdoiza y Zamalloa. Nato il 25 agosto 1891 ad Amorebeita, Vizcaya. Entrato nell’aspirantato del convento di Algorta a soli 14 anni. Inviato a Roma per completare gli studi, vi fu ordinato sacerdote l’8 aprile 1916. Fu inviato quindi a Vienna per esercitare il suo ministero. Vi si trattenne fino al 1925, quando fu chiamato in Spagna. Arbitrariamente arrestato il 29 luglio 1936, fu ucciso il 24 settembre.

8.      P. Melchor dello Spirito Santo, religioso e sacerdote, al secolo Melchor Rodríguez Villastrigo. Nato il  28 gennaio 1899 a Laguna de Negrillos, diocesi e provincia di León. Entrato nell’aspirantato del convento di Algorta a soli 15 anni, fu ordinato sacerdote il 20 gennaio 1924 a Valladolid, dopo aver completato gli studi all’Università Gregoriana in Roma. Insegnante, confessore superiore stimato, la persecuzione lo trovò nel convento di Belmonte, dove il 29 luglio fu arrestato e dopo dura prigionia il 24 settembre fu ucciso.

9.      P. Santiago di Gesù, religioso e sacerdote, al secolo Santiago Arriaga y Arríen. Nato il 22 novembre 1903 a Líbano de Arrieta, provincia di Vzcaya e diocesi di Vitoria. A soli dodici anni entrò nell’aspirantato del convento di Algorta, completò gli studi nell’Università Gregoriana a Roma, e fu ordinato sacerdote il 3 luglio 1927. Inviato a Belmonte come professore, fu arrestato per il semplice fatto di essere un frate e il 24 settembre fu ucciso.

10.  Fr. Juan de la Virgen de Castellar, religioso, al secolo Juan Joya Corralero. Nato a Villarubia de Santiago, diocesi di Toledo, il 16 maggio 1898. Professò solennemente in Santiago del Cile il 26 luglio 1923. Cuoco e portinaio del convento di Belmonte, curava anche l’istruzione catechistica dei bambini. Arrestato con i suoi confratelli, fu ucciso il 24 settembre.

Il popolo di Dio considerò tutte costoro martiri della fede. Il consolidamento di tale fama nel corso degli anni indusse a dare inizio alle Cause di beatificazione nel 1959 e 1958. Queste furono riunite in una sola con decreto della Congregazione nel 1990. I Consultori Teologi nel Congresso Peculiare del 2 aprile 2004 e i padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 7 febbraio 2006 hanno riconosciuto il martirio dei Venerabili Servi di Dio. Adempiuto regolarmente quanto stabilito dal diritto, abbiamo autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto super Martirio il 26 giugno 2006 e abbiamo stabilito che il rito della beatificazione si sarebbe svolto nell’Apostolica Basilica di San Pietro il 28 ottobre 2007.