Causa in corso
Arcangela Badosa Cuatrecasas
- Venerabile Serva di Dio -

Arcangela Badosa Cuatrecasas

(1878 - 1918)

Venerabilità:

- 07 novembre 2018

- Papa  Francesco

Religiosa professa della Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, sin da fanciulla, conobbe la sofferenza per la prematura scomparsa dei genitori. Dotata di un temperamento riservato e umile, suscitava ammirazione in coloro che la incontravano

  • Biografia
Nella vita spirituale, riceveva forza soprattutto dai lunghi tempi di adorazione eucaristica

 

    La Venerabile Serva di Dio Arcangela Badosa Cuatrecasas nacque a Sant Juan les Fonts (Spagna) il 16 giugno 1878, in una famiglia profondamente cristiana, in cui quotidianamente veniva pregato il Santo Rosario e lette la Sacra Scrittura e la vita del Santo del giorno. La testimonianza dei genitori contribuì a far sorgere in famiglia cinque vocazioni alla vita consacrata: tre Carmelitane, fra cui la Serva di Dio, e due Salesiani.

    Alla prematura morte di entrambi i genitori, nel 1889 gli orfani furono accolti da una zia e da suo marito, coppia senza figli.

    Durante l’adolescenza, si distinse sia per la sensibilità religiosa sia per la gentilezza che dimostrava nei confronti della famiglia che li aveva accolti.

    Alla morte dello zio, la vedova decise di trasferirsi, con i nipoti, ad Olot, al fine di trovare un lavoro per le ragazze più grandi e provvedere all’educazione dei più piccoli. All’età di dieci anni, insieme ad un fratello, iniziò a lavorare presso una fabbrica, prendendosi contemporaneamente cura della zia ormai anziana e dedicandosi all’apostolato parrocchiale.

    Pur sentendosi chiamata alla vita consacrata, volle continuare ad occuparsi della zia e, solo alla morte di quest’ultima, nel 1907, entrò a Orihuela nella Congregazione delle Hermanas de la B. V. M. del Monte Carmelo, fondata dalla Serva di Dio Elisea Oliver Molina nel 1891. Terminato il noviziato, il 2 agosto 1909, emise la prima Professione religiosa e fu destinata alla città di Elda. Il 2 agosto 1915 emise i voti perpetui.

    Dopo il primo anno trascorso nell’insegnamento fu chiamata a sostituire una consorella inferma presso l’Ospedale Municipale. Accettò l’incarico con coraggio e, dopo un primo momento di difficoltà a trattare con gli ammalati, si distinse per carità e premura, dando a loro ed ai loro familiari, il suo aiuto non solo materiale ma anche spirituale.

    Venne eletta due volte Consigliera della comunità e una volta Delegata supplente al Capitolo generale.

    Ammalatasi di tubercolosi, morì a Elda (Spagna) il 27 novembre 1918, invocando la Madre del Signore e manifestando il desiderio di incontrare Cristo.

    La Venerabile Serva di Dio, sin da fanciulla, conobbe la sofferenza per la prematura scomparsa dei genitori. Dotata di un temperamento riservato e umile, suscitava ammirazione in coloro che la incontravano. Nonostante il desiderio di dedicarsi all’insegnamento, obbedì prontamente quando le fu affidato il servizio in ospedale. Dimostrò speranza, fortezza e amore verso tutti gli ammalati, disponibile nel donare loro sollievo al dolore fisico e spirituale. Nella vita spirituale, riceveva forza soprattutto dai lunghi tempi di adorazione eucaristica e dalla meditazione della Passione di Cristo.