Causa in corso
Cointa Jáuregui Osés
- Venerabile Serva di Dio -

Cointa Jáuregui Osés

(1875 - 1954)

Venerabilità:

- 22 gennaio 2015

- Papa  Francesco

Monaca professa della Società di Maria Nostra Signora; esempio di religiosa fedele al Signore e obbediente alla Chiesa. La sua vita fu costellata da momenti di sofferenza che ella affrontò con grande fede, pazienza e umiltà. Agì sempre con prudenza e ricercò in ogni cosa la volontà di Dio

  • Biografia
L’Eucaristia, ricevuta e adorata, fu sempre al centro della sua vita

 

La Venerabile Serva di Dio Cointa Járegui Osés nacque a Falces (Spagna) l’8 febbraio 1875, in una famiglia di buone condizioni economiche e di profonda vita cristiana. Fin da piccola, mostrò un interesse particolare per la vita spirituale e per la conoscenza della dottrina cristiana, tanto che il parroco la definì la “doctorcita”. Dopo la Prima Comunione, divenne zelatrice dell’Apostolato della Preghiera.

Ricevuti i primi rudimenti dell’istruzione presso le scuole del paese, tenute dalle Figlie della Carità, all’età di tredici anni fu inviata al collegio delle Monache di Nostra Signora di Tudela (Spagna). In tale contesto, avvertì la vocazione alla vita consacrata ma, essendo ancora sedicenne, incontrò l’opposizione del direttore spirituale e dei genitori che la richiamarono a casa. Raggiunta la maggiore età, la Serva di Dio fu ammessa nel Monastero di Nostra Signora di Tudela e, concluso il postulato e il noviziato, emise la professione religiosa il 27 ottobre 1895. Dopo essere stata incaricata di insegnare nel Collegio, nel 1899, insieme ad altre consorelle, fu inviata a dare inizio ad una nuova fondazione a Talavera de la Reina, vicino Toledo (Spagna). Qui svolse uffici delicati e impegnativi e fu procuratrice, segretaria della Priora, direttrice del Collegio. Nel 1915 fu eletta Priora, incarico nel quale venne confermata nel 1918. Nel 1931, fu inviata a Limoges (Francia), dove l’Ordine aveva deciso di riaprire una casa, soppressa nel 1904.

Rientrata in Spagna nel periodo della persecuzione religiosa, venne rieletta Priora, dimostrando coraggio e prudenza. Mentre alcune chiese e conventi erano oggetto di distruzione sacrilega, ella si preoccupava di mettere in salvo le suore, distribuendo loro le particole consacrate perché le preservassero dal sacrilegio. Riuscì ad evitare l’estromissione totale dal Monastero, persuadendo le Autorità a farne un ospedale piuttosto che una caserma. Lasciate nell’ospedale le suore necessarie per il servizio dei malati, si trasferì per due anni a Badajóz per aprirvi un collegio.

Ripresa la vita regolare a Talavera, la comunità si divise sul processo di unione dei Monasteri dell’Ordine fondato da Santa Giovanna di Lestonnac (1556-1640) in un’unica Congregazione secondo la volontà del Sommo Pontefice. Tale processo di unione, avviato nel 1921, aveva incontrato molte resistenze. La stessa Venerabile Serva di Dio inizialmente non lo aveva accolto con favore, poi, però intuì che l’unificazione avrebbe permesso una fioritura ancora più grande del carisma. Molte consorelle, invece, lo ritenevano un tradimento dello spirito del Monastero. In una votazione conoscitiva fatta nel 1940 la comunità si divise ma, infine, si acconsentì all’unione. Tuttavia, in seguito a tale scelta, la Serva di Dio non venne rieletta Priora e fu messa ai margini della comunità. Completato l’anno di insegnamento a Talavera, nel 1941 fu trasferita al Monastero di San Sebastián (Spagna), dove trascorse gli ultimi tredici anni della sua vita nella preghiera e nell’obbedienza, incaricata di umili uffici e divenendo progressivamente sorda e cieca.

Morì il 17 gennaio 1954 a San Sebastián (Spagna).

 

ITER DELLA CAUSA

Il Processo Ordinario Informativo sulla fama di santità e di segni si svolse presso la Curia ecclesiastica di San Sebastián (Spagna), dal 30 ottobre 1961 al 27 aprile 1964, con l’escussione di ventisei testi, di cui sette ex officio.

Dal 1962 al 1963 furono celebrati sei Processi Rogatoriali, nelle seguenti Diocesi:

- Córdoba (Spagna), per l’escussione di un teste;

- Mendoza (Argentina), per l’escussione di un teste;

- Badajóz (Spagna), per l’escussione di un teste;

- Limoges (Francia), per l’escussione di due testi;

- Toledo (Spagna), per l’escussione di quindici testi, di cui due ex officio;

- Madrid (Spagna), per l’escussione di due testi.

Il Processo super scriptis venne istruito presso la Curia ecclesiastica di San Sebastián (Spagna), dal 17 settembre 1962 al 27 aprile 1964. Il Decreto super revisione scriptorum fu emesso il 21 dicembre 1968.

Il Processo Apostolico fu celebrato presso la Curia ecclesiastica di San Sebastián (Spagna), dal 17 giugno 1982 al 21 giugno 1983, con l’escussione di dieci testi, di cui due ex officio

La validità giuridica dei Processi fu riconosciuta con il Decreto del 21 dicembre 1984.

 

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Ebbe luogo l’8 ottobre 2013. I Consultori sottolinearono la solidità della figura della Venerabile Serva di Dio, esempio di religiosa fedele al Signore e obbediente alla Chiesa. La sua vita fu costellata da momenti di sofferenza che ella affrontò con grande fede, pazienza e umiltà. Eletta più volte Priora, visse l’ultimo periodo di questo incarico nella Comunità di Talavela de la Reina (Toledo), in una situazione particolarmente difficile dovuta alla persecuzione religiosa che imperversò in Spagna negli anni 1936-1939.

Agì sempre con prudenza e ricercò in ogni cosa la volontà di Dio. Anche nell’unificazione dei Monasteri in un unico Ordine, ella fece un sofferto percorso di discernimento che la condusse ad una presa di posizione netta a favore dell’Unione, conformemente all’originario carisma. Per tale scelta fu trasferita a San Sebastián (Spagna), visse l’ultimo periodo della vita nel nascondimento e nella preghiera.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni della Venerabile Serva di Dio.

 

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E DEI VESCOVI

Si tenne il 20 gennaio 2015. L’Ecc.mo Ponente, dopo aver ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, ne mise in risalto la vocazione religiosa, vissuta in profonda comunione con Dio, così da edificare, illuminare ed elevare coloro che la avvicinavano. Manifestò una fede attenta alla ricerca continua della volontà divina e all’impegno a conformarsi ad essa. L’Eucaristia, ricevuta e adorata, fu sempre al centro della sua vita. Fu caritatevole e premurosa con le consorelle, mostrando una cura materna non solo per le suore anziane e malate, ma anche per il personale laico e le alunne del collegio, favorendo quelle più povere. Quando dovette cambiare Monastero, si adattò con semplicità ai piccoli servizi e ai semplici uffici che le vennero affidati, accettando con serenità gli acciacchi dell’anzianità.

La sua vita si svolse in Monastero ma, attraverso la missione dell’insegnamento, fu aperta al contatto con il mondo dei giovani e delle famiglie. Anche nelle vicissitudini della storia della Spagna contemporanea, si mosse con prudenza, coraggio e carità.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente con sentenza affermativa.