Causa in corso
Emanuele Stablum
- Venerabile Servo di Dio -

Emanuele Stablum

(1895 - 1950)

Venerabilità:

- 24 aprile 2021

- Papa  Francesco

Religioso professo della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, visse l’apostolato ospedaliero come una vera missione, con l’anelito a portare Gesù agli altri, soprattutto a coloro che si sono uniti a lui nel dolore della Passione. Esercitò la carità verso il prossimo anche in circostanze molto difficili, aiutando i perseguitati politici e gli ebrei negli anni della Seconda Guerra Mondiale

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Univa in modo armonico fede e professionalità, impegno nella vita religiosa e nel servizio medico, edificando i confratelli, i colleghi e gli ammalati

 

    Il Venerabile Servo di Dio Emanuele Stablum nacque a Terzolas (Trento, Italia) il 10 giugno 1895. Morto il padre nel 1909 a motivo di un incidente di lavoro, per aiutare la madre vedova, si dedicò a lavori di falegnameria ma, dopo un periodo di attenta verifica vocazionale, all’età di 15 anni, entrò nella comunità religiosa della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione a Saronno (Varese).

    Iniziò il noviziato a Cantù l’11 novembre 1911. Emise la professione temporanea dei voti religiosi il 15 agosto 1913.

    Nel biennio successivo, fu impegnato nell’assistenza agli orfani a Cantù e a Milano, riprendendo anche gli studi ginnasiali presso i Barnabiti. Nel 1915 i Superiori lo chiamarono a Roma per frequentare il corso filosofico in vista del sacerdozio, conseguendo il Baccellierato nel 1919. Nel frattempo svolse l’ufficio di prefetto degli aspiranti alla vita consacrata. Professò i voti perpetui il 15 agosto 1919 nella Casa generalizia di Roma. Nel novembre dello stesso anno si iscrisse come studente ordinario al Primo anno di Teologia ma, nel gennaio 1920, il Capitolo generale della Congregazione decise di aprire a Roma un ospedale per le cure dermatologiche, per valorizzare l’opera di padre Ludovico Antonio Sala in questo ambito.

    Per questo, il Superiore generale gli chiese di interrompere gli studi teologici e di iscriversi alla Facoltà di Medicina. Nel 1930 conseguì la Laurea in Medicina presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e nel 1931 iniziò l’attività sanitaria presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, dando un notevole contributo alla crescita di questa Istituzione, che volle ampliare con successivi padiglioni necessari sia al ricovero dei malati che alle strutture cliniche di ricerca.

    Nel 1943, durante l’occupazione tedesca di Roma, aprì le porte dell’Ospedale a vari ricercati dall’occupante tedesco, salvando la vita ad un centinaio di rifugiati, tra cui 52 ebrei. Per questo atto eroico, il 20 novembre 2001 gli venne conferita alla memoria l’onorificenza di “Giusto tra le nazioni”.

    Fu un religioso fedele alla sua consacrazione a Dio e nel contempo fu un medico attento al paziente, che curava con scienza e con amore.

    Fu attivamente presente alla vita della sua Congregazione, di cui fu per un periodo anche Vicario generale e divenne cofondatore, insieme con Luigi Gedda, dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI) sorta nel 1945.

    Affetto da Morbo di Hodgkins, morì dopo lunga sofferenza a Roma il 16 marzo 1950.

    Il Venerabile Servo di Dio esercitò in grado eroico la virtù della fede, vivendo da contemplativo il proprio apostolato di religioso e di medico. Fu un uomo di profonda preghiera, abitualmente orientato a rapportarsi alle persone e alle situazioni con spirito di fede, proteso a realizzare la volontà di Dio in ogni circostanza. Univa in modo armonico fede e professionalità, impegno nella vita religiosa e nel servizio medico, edificando i confratelli, i colleghi e gli ammalati.

    La sua fede fu sostenuta da una eroica speranza che gli permise di affrontare grandi rischi per salvare la vita di rifugiati e perseguitati durante la Seconda Guerra Mondiale. Egli mantenne questo suo atteggiamento di pieno abbandono nelle mani del Signore fino alla fine della vita.

    Praticò in grado eroico la virtù della carità, verso Dio e verso il prossimo, in particolare i sofferenti e i poveri. Visse l’apostolato ospedaliero come una vera missione, con l’anelito a portare Gesù agli altri, soprattutto a coloro che si sono uniti a lui nel dolore della Passione. Esercitò la carità verso il prossimo anche in circostanze molto difficili, aiutando i perseguitati politici e gli ebrei negli anni della Seconda Guerra Mondiale.

    Come dichiarò il Cardinale Fiorenzo Angelini, il Servo di Dio “incarna perfettamente il ruolo del buon samaritano”.

 

 

ROMANA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

EMANUELE STABLUM

Religioso professo della Congregazione

dei Figli dell’Immacolata Concezione

(1895-1950)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Un samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione.  Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui” (Lc 10,33-34).

    Il Servo di Dio Emanuele Stablum ha compiuto perfettamente il proprio servizio apostolico, prendendosi cura delle anime e dei corpi: egli, come medico e religioso insieme, ha lasciato al nostro tempo una preziosa testimonianza di carità operosa.

    Il Servo di Dio nacque il 10 giugno 1895 a Terzolas, nella provincia autonoma di Trento. A 13 anni, mentre frequentava l’ultimo anno della Scuola Popolare, perse il padre in un incidente. Essendo il maggiore dei fratelli, nell’estate successiva aiutò la madre lavorando. Nel 1910, con il benestare della madre vedova, disse il suo sì a Dio che lo chiamava a farsi religioso ed entrò come postulante fra i Figli dell’Immacolata Concezione. Indossò l’abito religioso col nome di Fratel Luigi e professò i voti il 15 agosto 1913. Mentre studiava la filosofia e la teologia fu impiegato in opere assistenziali ed educative della Congregazione a Cantù, Milano e Roma. Il Capitolo Generale del 1920, nel rispetto del carisma, decise di aprire strutture ospedaliere di proprietà e avviare alcuni religiosi agli studi di medicina. Il Servo di Dio fu così scelto per diventare il primo futuro medico della Congregazione. Con senso di profonda obbedienza accettò la designazione dei superiori e studiò medicina a Roma, Milano e infine a Napoli. Qui ottenne la laurea nel 1930 e a Bologna l’abilitazione alla professione.

    Cominciò la sua attività a Roma presso il nosocomio dei Figli dell’Immacolata Concezione, al quale diede poi lui stesso il nome di “Istituto Dermopatico dell’Immacolata”. La sigla con cui venne così designato l’istituto, cioè “IDI”, secondo il Servo di Dio doveva anche richiamare l’invito paolino Induimini Dominum Iesum (Rm 13,14). Dal 1936 ne ebbe la direzione. Grazie a lui l’ospedale progredì per competenza scientifica, proposta religiosa e promozione sociale. Unì alla professione medica una grande sollecitudine per i poveri e i bisognosi, specialmente negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Contribuì alla fondazione dell’Associazione dei Medici Cattolici Italiani. Superiore della sua comunità, si distinse per la capacità di coinvolgere i confratelli e la cura della loro formazione permanente. Eletto Vicario Generale della Congregazione nel settembre 1947, per due anni visitò le comunità, allora riunite in un’unica provincia.

    L’esempio del Servo di Dio manifesta chiaramente il nesso che unisce fede e carità. Amava iniziare e concludere la giornata con un atto di fede e di amore a Dio, sostando in preghiera con straordinario fervore. Partecipava alla Messa con somma devozione e riceveva parimenti la Comunione. Perché il suo cammino fosse secondo la volontà di Dio, ricercava sempre l’intercessione della Vergine Maria. Nei ruoli di direttore sanitario e superiore religioso fu sempre prudente, avveduto e temperante. Dignitoso e povero nel vestire, difficilmente portava con sé denaro. Con semplicità e umiltà si accostava ai pazienti e sapeva infondere in loro speranza e consolazione. Per la sua scienza e perizia, ma soprattutto per le sue virtù, era molto stimato ed apprezzato.

    Nel 1948 iniziarono a comparire in lui i sintomi di una grave malattia oncologica. Per due volte ricevette il conforto della benedizione del Sommo Pontefice, il Venerabile Servo di Dio Pio XII, tramite San Giovanni Battista Montini, poi Paolo VI, allora Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato. Circondato dall’affetto dei religiosi, della mamma Palmina e dei suoi famigliari, il Servo di Dio rese l’anima al Signore il 16 marzo 1950.

    La sua fama di santità non è mai venuta meno e proprio per questo motivo, decisa l’apertura della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio, il 6 ottobre 2000 presso la Curia ecclesiastica del Vicariato dell’Urbe si è dato inizio all’Inchiesta diocesana, poi conclusa il 10 giugno 2005. Questa Congregazione delle Cause dei Santi ne riconobbe la validità giuridica con decreto del 17 novembre 2006. La Positio definitiva venne sottoposta al giudizio dei Consultori Storici il 9 ottobre 2018. Si è quindi discusso secondo consuetudine se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il 30 aprile 2020 i Consultori Teologi hanno espresso il loro voto positivo. Il 13 aprile 2021 i Padri Cardinali e Vescovi, nel corso della loro Sessione Ordinaria, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato eroicamente le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Emanuele Stablum, Religioso professo della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 24 aprile nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                + Fabio Fabene

                                                                Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                Segretario

 

 

 

 

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ROMANA

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

EMMANUELIS STABLUM

Religiosi professi Congregationis

Filiorum Immaculatae Conceptionis

(1895-1950)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Samaritanus quidam iter faciens, venit secus eum et videns eum misericordia motus est, et appropians alligavit vulnera eius infundens oleum et vinum; et imponens illum in iumentum suum duxit in stabulum et curam eius egit” (Lc 10, 33-34).

    Verbis Evangeli ductus, Servus Dei Emmanuel Stablum ministerium apostolicum plane complevit, et animas et corpora curans: ipse, uti medicus ac idem religiosus, industriosae caritatis excellente testimonium pro tempore nostro reliquit.

    Servus Dei die 10 mensis Iunii anno 1895 ortus est Tertiolasii, Tridentina in provincia. Tredecim annos natus, dum ad extremum annum Scholae Popularis se applicaret, ob casum patre est orbatus. Maximus natu e fratribus, insequenti aestate matrem adiuvit opere faciendo. Anno 1910, vidua matre consentiente, adfirmative Deo respondit, eum ad vitam religiosam vocanti, ac postulans ingressus est inter Filios Immaculatae Conceptionis. Sibi religiosam vestem induxit et die 15 mensis Augusti anno 1913 vota nuncupavit. Cum philosophiam theologiamque disceret, adiutabilibus et institutoriis Congregationis operibus applicatus est Canturii, Mediolani et Romae. Capitulum Generale anni 1920, iuxta Congregationis charisma, proprios valetudinarios condi censuit necnon aliquos religiosos mitti ad medicinam discendam. Itaque Servus Dei electus est ut primus futurus Congregationis medicus fieretur. Penitus oboediente animo superiorum designationem accepit ac Romae, Mediolani et ultimo Neapoli medicinae studuit. Quo loco doctoris gradum anno 1930 adeptus est.

    Opus Romae apud valetudinarium Filiorum Immaculatae Conceptionis inchoavit, cui ipse postea nomen dedit “Institutum Dermopathologicum Immaculatae”. Compendiatum nomen, quo institutum designabatur, scilicet “IDI”, secundum Servum Dei paulinam hortationem, “Induimini Dominum Iesum” (Rm 13,14), memorare debebat. Eidemque instituto ab anno 1936 praefuit. Valetudinarium quidem per eum progressum est scientia, religione ac societate promovenda. Operi medici magnam pauperum egenorumque navitatem coniunxit, annis praesertim secundi totius mundi belli. Consociationi Medicorum Catholicorum Italiae instituendae adiumentum praebuit. Communitatis superior, fratres ad consilium admiscere atque continuam eorum formationem curare praecipue valuit. Mense Septembri anno 1947 Vicarius Generalis Congregationis declaratus est atque duos annos communitates, in una tantum provincia tunc constitutas, visitavit.

    Servi Dei exemplum fidei caritatisque continuationem perspicue patefacit. Actu fidei et caritatis in Deum diem incipere et claudere cupiebat, qua causa haud communi fervore in oratione morabatur. Missae intererat summa pietate ac perinde Communionem sumebat. Ut pro voluntate Dei ambulare posset, intercessionem Virginis Mariae assidue quaerebat. Cum munere medicorum praesidis religiosorumque antistitis fungeretur, prudens, callidus fuit et temperans. Honestus et pauper vestitu, pacuniam perquam raro secum ferebat. Aegrotantes modestia et humilitate adibat, quorum spem et consolationem excitare valebat. Intellegentia sua ac peritia, sed maxime virtutibus, magni existimabatur et probabatur valde.

    Anno 1948 prima gravis oncologici morbis signa in corpore eius comparuerunt. Bis Summi Pontificis Venerabilis Servi Dei Pii XII solacium benedictionis recepit, per Sanctum Ioannem Baptistam Montini, dein Paulum VI, illo tempore Secretariae Status Substitutum pro Ordinariis Negotiis. Dilectione religiosorum, matris Palminae propinquorumque suorum circumdatus, Servus Dei die 16 mensis Martii anno 1950 animam Domino reddidit.

    Eius sanctitatis fama numquam extincta est. Quapropter, cum Servi Dei Causam beatificationis et canonizationis incipi statutum esset, die 6 mensis Octobris anno 2000 apud Curiam ecclesiasticam Vicariatus Urbis Inquisitioni dioecesanae datum est initium, quae postea die 10 mensis Iunii anno 2005 est peracta. Haec Congregatio de Causis Sanctorum eius iuridicam validitatem per decretum diei 17 mensis Novembris anno 2006 agnovit. Positio ultimo confecta, iudicio Consultorum Historicorum die 9 mensis Octobris anno 2018 est supposita. Inde disceptatum est, consuetas secundum normas, an Servus Dei virtutes christianas in gradu heroico excoluisset.  Die 30 mensis Aprilis anno 2020 Consultores Theologi votum positivum protulerunt. Die 13 mensis Aprilis anno 2021 Patres Cardinales et Episcopi, eorum Sessione Ordinaria interveniente, Servum Dei professi sunt heroico more exercuisse theologales, cardinales iisque adnexas virtutes.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Emmanuelis Stablum, Religiosi professi Congregationis Filiorum Immaculatae Conceptionis, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 24 mensis Aprilis a. D. 2021.