Causa in corso
Enrica Beltrame Quattrocchi
- Venerabile Serva di Dio -

Enrica Beltrame Quattrocchi

(1914 - 2012)

Venerabilità:

- 30 agosto 2021

- Papa  Francesco

Fedele Laica,  si rese disponibile ad accompagnare con il suo consiglio e la sua parola chiunque si rivolgesse a lei. La fede formava il suo modo di guardare e affrontare la realtà

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
L’amore di Dio fu la ragione della sua vita. Cercò in tutte le sue attività di farlo conoscere a tanti

 

    La Venerabile Serva di Dio Enrica Beltrame Quattrocchi nacque a Roma il 6 aprile 1914 dai Beati Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini, ultima di quattro figli. Ben presto si trovò a rimanere da sola con i genitori e i nonni materni, dopo la partenza, tra il 1924 e il 1927, dei fratelli maggiori: Filippo, che divenne don Tarcisio; Stefania, che prese il nome di suor Cecilia quando divenne monaca benedettina, e Cesare, divenuto monaco trappista con il nome di don Paolino.

    Intensamente impegnata nelle attività di volontariato e nell’associazionismo cattolico, fin da piccola entrò a far parte delle Figlie di Maria, delle Sorelle Cristiane e delle Dame di San Vincenzo, spingendosi fino alle zone degradate di Trastevere e Montagnola per prestare assistenza ai più bisognosi.

    A partire dal 1936 accompagnò regolarmente i malati a Lourdes e a Loreto. Dal 1939 fu volontaria della Croce Rossa, arrivando a diplomarsi infermiera l’anno successivo, mettendosi al servizio negli ospedali militari durante la guerra e prestando soccorso ai perseguitati politici, ai soldati e ai rifugiati.

    Insieme alla madre, fu anche attivamente impegnata nell’Associazione Cattolica Internazionale delle opere per la Protezione della giovane, divenendone segretaria generale fino al 1976.

    Nel 1942, concluse gli studi universitari laureandosi in Lettere moderne presso l’università di Roma. Si specializzò in seguito in storia dell’arte, che insegnò a partire dal 1944.

    Nel 1956 manifestò l’intenzione di entrare in una Congregazione religiosa, ma dopo un lungo discernimento, in dialogo con le sue guide spirituali, scelse come propria vocazione il servizio generoso ai suoi anziani familiari.

    Dal 1976 fu Sovrintendente del Ministero per i Beni culturali e ambientali.

    Il 15 novembre 2001, a Pacognano, si consacrò nel movimento Testimoni del Risorto, fondato da Don Sabino Palumbieri, S.D.B.

    Intensificò in quegli anni l’attività di incontri, a cui da anni si dedicava, accogliendo giovani, coppie, sacerdoti, seminaristi, religiosi, vescovi e cardinali.

    A partire dal 2009 la sua salute peggiorò significativamente, senza che tuttavia la Serva di Dio smettesse di farsi carico dei bisogni altrui.

    Nel 2010 adottò Francesco Beltrame, figlio di un suo cugino, per consentire la continuazione del cognome Beltrame Quattrocchi.

    Morì a Roma il 16 giugno 2012, all’età di 98 anni.

    La Venerabile Serva di Dio visse la sua consacrazione al Signore all’interno della famiglia, dedicandosi totalmente alla cura e all’assistenza dei suoi genitori e impegnandosi in un’opera intensa di carità. Allo stesso tempo, si rese disponibile ad accompagnare con il suo consiglio e la sua parola chiunque si rivolgesse a lei. La preghiera, la lettura e la meditazione della Parola di Dio, la partecipazione quotidiana alla celebrazione eucaristica ritmavano con regolarità le sue giornate. La fede formava il suo modo di guardare e affrontare la realtà.

    Visse la speranza nel suo quotidiano abbandono a Dio. L’attesa dell’incontro con Lui la rendevano capace di mantenere la serenità e la fiducia in ogni vicenda della sua vita. In particolare, affrontò con speranza cristiana sia le numerose malattie che ne costellarono la vita, sia le difficoltà economiche che afflissero i suoi ultimi anni a causa dei costi necessari per la sua assistenza. Costantemente attratta dall’incontro con Dio, attese senza timore anche la morte.

    L’amore di Dio fu la ragione della sua vita. Cercò in tutte le sue attività di farlo conoscere a tanti. Impegnata a lungo tra le Dame di San Vincenzo, non si risparmiava dove vedeva bisogno e povertà. Con il tempo, poi, nel solco dell’esempio dei suoi genitori si dedicò in particolare all’accompagnamento delle coppie in crisi. Nei confronti dei genitori, si mise a servizio delle loro esigenze rinunciando totalmente alle proprie aspirazioni.

 

NAPOLI

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

ENRICA BELTRAME QUATTROCCHI

Fedele laica

(1914-2012)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Mi preme ricordare tante donne sconosciute o dimenticate, le quali, ciascuna a modo suo, hanno sostenuto e trasformato famiglie e comunità con la forza della loro testimonianza” (Francesco, Esortazione Apostolica Gaudete et exultate, 12).

    Queste parole del Sommo Pontefice Francesco si adattano a pieno titolo alla Serva di Dio Enrica Beltrame Quattrocchi, comunemente chiamata “Enrichetta”.

    La Serva di Dio nacque a Roma il 6 aprile 1914, ultima dei quattro figli di Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, coniugi, annoverati fra i Beati dal Sommo Pontefice San Giovanni Paolo II il 21 ottobre 2001. I fratelli lasciarono la famiglia per rispondere alla loro vocazione religiosa. La Serva di Dio invece trascorse nella casa di famiglia a Roma l'intera durata della vita. Si laureò in Lettere moderne presso l’Università “La Sapienza” di Roma, poi conseguì la specializzazione storia dell’arte, della quale fu insegnante nei licei. Svolse anche il compito di sovrintendente del Ministero per i Beni culturali e ambientali.

    Meditava la Parola di Dio, partecipava all’Eucaristia, faceva 1’Adorazione eucaristica, recitava l’Ufficio divino, pregava il Rosario e nutriva particolare venerazione per i Santi. In tal modo coltivò in modo assiduo e profondo la fede cristiana, di cui era imbevuta la sua vita quotidiana. Visse un intimo, profondo rapporto con la Santissima Trinità. Verso il magistero della Chiesa e dei suoi Pastori mostrò sempre sincero ossequio ed obbedienza. Col tempo e con l’aiuto di guide spirituali, comprese che la sua vocazione le domandava, restando in famiglia, di spendersi come fedele laica per il bene del prossimo. Entrò a far parte di diversi movimenti cattolici, fra cui le “Figlie di Maria”, le “Sorelle Cristiane”, le “Dame di San Vincenzo”, la “Associazione Cattolica Internazionale delle Opere per la Protezione della Giovane”, la “Associazione del Rosario Perpetuo”, i “Foulard Bianchi”. Divenne Oblata Benedettina e in ultimo si consacrò nel movimento “Testimoni del Risorto”. Tutte cose queste che non fece per formalità, ma davvero dedicò tutta se stessa alla cura della famiglia, all’insegnamento, alla formazione spirituale dei giovani, all’accompagnamento degli ammalati a Lourdes e a Loreto, all’apostolato in favore dei più poveri.

    Nel tempo della seconda guerra mondiale, conseguì il diploma d’infermiera della Croce Rossa e prestò servizio negli Ospedali militari, nonché aiutò dissidenti politici e cittadini ebrei a sottrarsi ad un’ingiusta cattura. Fece della sua casa, così come del villino di famiglia a Serravalle di Bibbiena, non lontano da Arezzo, un luogo di ospitalità per vescovi, sacerdoti, consacrati e laici, di silenzio e riflessione, di preghiera e opere di carità. Esercitò con prudenza, saggezza e fedeltà una vera e propria maternità spirituale. Dopo che i suoi genitori furono proclamati Beati, raccolse la loro eredità di insegnamento e di esempio e così divenne attiva testimone della santità famigliare. Con somma umiltà soleva definirsi “un mestolino” nelle mani di Dio, cioè un piccolo strumento con cui potesse essere attinto e distribuito l’amore smisurato di Dio.

    Si addormentò nel Signore a Roma, all’età di 98 anni, il 16 giugno 2012. Il suo corpo, sepolto allora nel cimitero del Verano, attualmente riposa nella basilica di Santa Prassede all’Esquilino.

    Per fede la Serva di Dio voleva vedere ogni cosa con lo sguardo del Signore e sempre fare scelte secondo il Vangelo. La devozione al Sacro Cuore di Gesù plasmò il suo animo nell’imitazione di Cristo. Confidava nell’amore del Padre e questo rese sempre più certa la sua speranza. Per un vivo amore verso Dio, realizzò una piena unione con lui, cui anche offriva se stessa e le proprie opere buone in riparazione dei peccati. Donna di fede verace, compì sempre con onestà e rettitudine i propri doveri e parimenti svolse il proprio lavoro. In piena obbedienza al quarto comandamento del Decalogo, curò i propri genitori e nella malattia assistette anche il fratello sacerdote Tarcisio. Allorché ebbe a soffrire, manifestò sempre temperanza, pazienza e fortezza. Si distinse nella pratica dei consigli evangelici, specialmente custodendo sempre la purezza di cuore e un sobrio modo di vivere.

    In virtù della fama di santità, che tanto in vita quanto dopo la morte ha circondato in modo crescente la Serva di Dio, si è ritenuto opportuno aprirne la Causa di beatificazione e canonizzazione. Il 30 giugno 2017 questa Congregazione delle Cause dei Santi ha concesso che la competentia fori fosse trasferita all’Arcidiocesi di Napoli. Presso quella Curia ecclesiastica quindi, dal 6 aprile 2018 al 27 ottobre 2018, si è celebrata l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica è stata riconosciuta da questa stessa Congregazione con decreto promulgato il 1° febbraio 2019. Composta la Positio, si è discusso, secondo l’iter usuale, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse. Il 15 dicembre 2020 ebbe esito favorevole il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti nella Sessione Ordinaria del 6 luglio 2021, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato eroicamente le virtù cristiane.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Enrica Beltrame Quattrocchi, Fedele laica, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 30 agosto nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                                            + Fabio Fabene

                                                                                            Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                                                Segretario

 

 

 

 

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NEAPOLITANA

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

HENRICAE BELTRAME QUATTROCCHI

Christifidelis laicae

(1914-2012)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Volumus prorsus memorare tot incognitas vel oblivione obrutas mulieres quae, sua quaeque pro facultate, familias et communitates suorum testimoniorum vi fulserunt et mutaverunt” (Franciscus, Adhortatio Apostolica “Gaudete et exultate”, 12).

    Haec Summi Pontificis Francisci verba ad Servam Dei Henricam Beltrame Quattrocchi merito quidem adscribi possunt, familiariter vulgo Enrichetta nuncupatam.

    Serva Dei die 6 mensis Aprilis anno 1914 nata est Romae, ultima quattuor filiorum Aloisii et Mariae Beltrame Quattrocchi, coniugum, in numero Beatorum a Sancto Summo Pontifice Ioanne Paulo II die 21 mensis Octobris anno 2001 adscriptorum. Fratres a familia abierunt, ut suam ad vocationem religiosam responderent. Serva Dei autem Romae cunctam vitam in familiari domo degit. Recentiorum litterarum apud Studium Urbis, v.d. Università La Sapienza, doctoris gradum adepta est, dein artis historia percalluit, quam quidem in lyceis docuit. Rei publicae administrationis, quae Ministero per i Beni culturali e ambientali Italice vocatur, exactricis quoque functa est munere.

    Verbum Dei meditabatur, Eucharistiae intererat, pietatem Eucharisticam colebat, Officium divinum persolvebat, Rosarium orabat singulariterque Sanctos venerabatur. Sic christianam fidem assidue ac penitus excolebat, qua cotidiana eius vita imbuebatur. Intimam altamque necessitatem Sanctissima cum Trinitate vixit. In magisterium Ecclesiae Pastorumque eius sincerum obsequium et oboedientiam ostendebat. Progrediente tempore et spiritualibus moderatoribus adiuvantibus, vocationem suam postulare intellexit ut christifidelis laica, in familia permanens, pro bono proximi sese impenderet. Plurimos catholicos ingressa est motus, inter quos ii quibus est nomen vulgo Figlie di Maria, Sorelle Cristiane, Dame di San Vincenzo, Associazione Cattolica Internazionale delle Opere per la Protezione della Giovane, Associazione del Rosario Perpetuo, Foulard Bianchi. Oblata facta est Benedictina ac denique sodalitati v.d. Testimoni del Risorto se consecravit. Haec omnia minime ad speciem fecit, at vere omnino se tradidit familiae curandae, docendi muneri solvendo, iuvenibus spiritualiter instruendis, aegrotis ad sanctuarium Lapurdense vel ab Alma Domo Lauretana ferendis, apostolatui pro pauperioribus exercendo.

    Secundi totius mundi belli tempore, societatis v.d. Croce Rossa Italiana aegrotorum ministrae diploma adepta est ac militaribus in valetudinariis opus praebuit, necnon rei publicae dissidentes civesque Hebraeos adiuvit, ut iniusta vincula vitarent. Tam domum suam, quam familiarem Serravallis Biblenensis villulam, non longe ab Arretio, episcopis, sacerdotibus, consecratis ac christifidelibus laicis recipiendis destinavit, sed etiam silentii et meditationis, precationis et caritatis operum reddidit locum. Prudenter, sapienter ac fideliter veram maternitatem spiritualem exercuit. Cum parentes Beati proclamati essent, eorum institutionis exemplique hereditatem collegit ac ideo sanctitatis familiaris industriosa facta est testis. Summa humilitate se uti lingululam in manu Dei describere solebat, id est parvum instrumentum, quo infinita Dei caritas hauriri ac erogari potest.

    Octo et nonaginta annorum aetate, Romae in Domino obdormivit die 16 mensis Iunii anno 2012. Corpus eius, tunc intra coemeterium in Agro Verano conditum, hodie apud basilicam Sanctae Praxedis in Esquilino quiescit.

    Fidei causa, Serva Dei omnia Domini aspectu videre cupiebat ac iuxta Evangelium omnia semper eligebat. Devotio in Cor Iesu Sacratissimum animam eius ad imitationem Christi informavit. Dilectione Patris confisa est, quod spem eius usque confirmavit. Vividam propter caritatem in Deum, se ei plene coniunxit, cui etiam ad reparationem peccatorum se ipsam bonaque opera sua offerebat. Veracis fidei mulier, honeste ac recte sua semper complevit officia similique modo suum praestitit opus. Plenam oboedientiam ad quartum Decalogi praescriptum praestans, curam parentum suorum egit atque fratris infirmi Tarsicii, presbyteri. Cum laborare deberet, temperantiam, patientiam et fortitudinem continenter ostendit. Evangelicorum consiliorum exercitio eminuit et praesertim puritatem cordis sobriumque vivendi modum semper servavit.

    Sanctitatis propter famam, quae tam in vita quam post mortem crebrius Servam Dei circumdedit, censum est eius ipsius Causam beatificationis et canonizationis incipi oportere. Die 30 mensis Iunii anno 2017 haec Congregatio de Causis Sanctorum ut competentia fori ad Archidioecesim Neapolitanam transferretur concessit. Cuius ergo apud Curiam ecclesiasticam a die 6 mensis Aprilis anno 2018 ad diem 27 mensis Octobris anno 2018 Inquisitio diocesana celebrata est eiusque iuridica validitas ab hac ipsa Congregatione agnita decreto die 1 mensis Februarii anno 2019 promulgato. Positione confecta, usitatum secundum iter, disceptatum est an Serva Dei theologales, cardinales iisque adnexas virtutes in gradu heroico excoluisset. Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus die 15 mensis Decembris anno 2020 faustum habuit exitum. Patres Cardinales et Episcopi, diei 6 mensis Iulii anno 2021 Ordinaria in Sessione congregati, Servam Dei professi sunt christianas virtutes heroico more exercuisse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Henricae Beltrame Quattrocchi, Christifidelis laicae, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 30 mensis Augusti a. D. 2021.