Causa in corso
Francesca delle Piaghe di Gesù (al secolo: Colomba Antonia Martí y Valls)
- Venerabile Serva di Dio -

Francesca delle Piaghe di Gesù (al secolo: Colomba Antonia Martí y Valls)

(1860 - 1899)

Venerabilità:

- 19 maggio 2018

- Papa  Francesco

Monaca professa del Secondo Ordine di San Francesco del Monastero della Divina Provvidenza di Badalona, il desiderio di incontrare lo Sposo divino fece assumere a tutta la sua vita spirituale una dimensione di attesa e quasi pre-partecipazione dei beni escatologici

  • Biografia
Sin da fanciulla, maturò il desiderio di consacrarsi totalmente al Signore, nonostante l’opposizione del padre

 

    La Venerabile Serva di Dio Francesca delle Piaghe di Gesù (al secolo Colomba Antonia Martí y Valls) nacque il 26 giugno 1860 a Badalona (Spagna), in una famiglia profondamente cristiana. Fin dall’età di 11 anni, avvertì la vocazione religiosa. Il 2 ottobre 1882, entrò nel convento delle Clarisse della Divina Provvidenza di Badalona, prendendo il nome di Suor Francesca delle Piaghe di Gesù. Emise la prima professione religiosa nel 1883 e quella solenne il 29 settembre 1891. Da allora la sua vita fu un ininterrotto avanzamento nella virtù e nella grazia della consacrazione sponsale a Cristo, dedicandosi con tutta umiltà e disponibilità a svolgere i servizi che le vennero affidati, quali quello di insegnante, aiutante in infermeria, sacrestana e vicaria del coro.

    Infine, ricevette l’ufficio di Maestra delle novizie, nel quale si distinse per l’impegno con cui seppe formare le giovani all’amore al Signore, alla vera devozione, all’osservanza della vita religiosa.

    Morì nel monastero delle Suore Clarisse di Badalona (Spagna) il 4 giugno 1899, in conseguenza dell’endocardite.

    Sin da fanciulla, maturò il desiderio di consacrarsi totalmente al Signore, nonostante l’opposizione del padre. Seppe attendere con obbedienza e pazienza il momento opportuno per entrare in Monastero. Fu ornata di alcuni doni straordinari, sempre vissuti nell’umiltà e nel nascondimento. L’amore per Dio si trasfigurò in carità, soprattutto verso le consorelle.

    Fin da fanciulla, desiderò andare in Paradiso. Come insegnante e maestra delle novizie educava, consigliava, correggeva e consolava con grande amabilità e dolcezza. Eroica fortezza dimostrò nell’accettare la sofferenza. Coltivò una profonda devozione al Sacro Cuore e alla Passione del Signore, che riviveva nella Via Crucis. Ugualmente intenso fu il suo amore verso la Vergine Maria, che onorava con la recita assidua del Rosario, della corona dell’Addolorata e della coroncina delle dodici stelle. Il desiderio di incontrare lo Sposo divino fece assumere a tutta la sua vita spirituale una dimensione di attesa e quasi pre-partecipazione dei beni escatologici.