Causa in corso
Giovanna Méndez Romero (detta Juanita)
- Venerabile Serva di Dio -

Giovanna Méndez Romero (detta Juanita)

(1937 - 1990)

Venerabilità:

- 18 febbraio 2022

- Papa  Francesco

Religiosa professa della Congregazione delle Suore Operaie del Cuore di Gesù; accettò l’infermità e le conseguenze fisiche e morali che comportava senza lasciarsene condizionare, ma facendone un’opportunità di dono ai fratelli e di lode al Signore

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
La fede l’aiutò ad affrontare la malattia che l’afflisse per quaranta anni, vissuti offrendo le sofferenze a Dio per la salvezza delle anime

 

    La Venerabile Serva di Dio Giovanna Méndez Romero (detta Juanita) nacque il 19 gennaio 1937 a Villanueva de Córdoba (Spagna). Il padre lavorava in una tenuta di Madre Maria Jesús Herruzo, Fondatrice della Congregazione delle Suore Operaie del Cuore di Gesù. Nel 1945, dopo essere rimasta orfana di madre, venne accolta nel Collegio di Villanueva della stessa Congregazione, dove erano divenute religiose due sue sorelle.

    Il 30 ottobre 1950, contrasse il tifo che le causò una paralisi totale, fino alla morte, riuscendo solo a muovere la testa e le mani.

    Il 29 settembre 1963, grazie ad un permesso speciale, fu accolta come postulante nella Congregazione delle Operaie del Cuore di Gesù, dove emise la professione temporanea il 9 marzo 1966 e quella perpetua il 19 marzo 1973. Nonostante l’immobilità, si dedicava a piccoli lavori di cucitura e trascorreva molto tempo nella preghiera, nella lettura spirituale e in piccoli atti di mortificazione.

    All’interno della comunità non faceva pesare la sua condizione di immobilità, ma a tutti dava esempio di un amore grande a Cristo crocifisso. Coltivò lo spirito missionario, mantenendo contatti epistolari con molti missionari e fu anche catechista di gruppi per la preparazione alla Prima Comunione.

    Nel marzo 1990, con il corpo immobile, deformato e piagato, cominciò a dare segni di grave deperimento. Ricevuti gli ultimi sacramenti, morì il 5 aprile 1990 a Villanueva de Córdoba (Spagna).

    La Venerabile Serva di Dio visse un’intensa vita di preghiera, mortificazione e penitenza, alimentando la devozione all’Eucarestia e alla Vergine Santissima. La fede l’aiutò ad affrontare la malattia che l’afflisse per quaranta anni, vissuti offrendo le sofferenze a Dio per la salvezza delle anime.

    Accettò l’infermità e le conseguenze fisiche e morali che comportava senza lasciarsene condizionare, ma facendone un’opportunità di dono ai fratelli e di lode al Signore. Visse nel distacco dai beni terreni e nella ricerca costante di quelli eterni, attraverso l’adesione alla volontà di Dio. Manifestò l’esercizio eroico della virtù della speranza nella serenità con la quale affrontò tutta la sua esistenza, specialmente gli ultimi anni di vita, mostrando, attraverso un atteggiamento interiormente pacificato, la sua profonda esperienza di Dio. Esercitò la carità verso il prossimo operando il bene in nome di Dio e per amore di Cristo in favore di molti, soprattutto nei confronti dei peccatori e di quanti la facevano soffrire.

    Sensibile e disponibile nei confronti del prossimo, delle consorelle, soprattutto inferme, dei lavoratori e dei benefattori, si adoperò per andare incontro ai bisogni materiali e spirituali di quanti si rivolgevano a lei per avere conforto e consigli.

 

CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

 

CORDOBA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

JUANITA MENDEZ ROMERO

Religiosa professa della Congregazione

delle Obreras del Corazón de Jesús

 (1937-1990)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

“Con Gesù mi offro al Padre per un mondo migliore, dove regnino la pace e l’amore”.

Queste parole, dagli scritti della Serva di Dio Juanita Méndez Romero, sono incise nel marmo della sua tomba. Esprimono il modo in cui ha compreso la propria vita, la propria consacrazione come Operatrice del Cuore di Gesù, la propria diuturna sofferenza. Con essa infatti si offrì ogni giorno per la riparazione dei peccati del mondo, per la Chiesa, i sacerdoti e missioni. Fece pertanto una straordinaria esperienza di carità, in unione al sacrificio di Cristo sul Calvario, che ottenne la redenzione e la grazia per il bene tutto il mondo.

La Serva di Dio venne alla luce il 9 gennaio 1937 a Villanueva de Córdoba. Rimasta orfana di madre, fu accolta all’interno del Collegio delle Obreras del Corazón de Jesús, presso cui il padre lavorava come guardiano e custode della fattoria.

All’età di 13 anni contrasse il tifo, in conseguenza del quale rimase completamente paralizzata. Poteva muovere la testa e le mani soltanto. Le venne ugualmente accordato di entrare in quella stessa comunità religiosa, professò i voti temporanei e il 19 marzo 1973 emise la professione perpetua. Sentiva un grande fervore apostolico, per cui voleva essere religiosa e missionaria.

Inabile al movimento, poté svolgere un’attività minimale. Immersa però in un profondo spirito di preghiera, offrì alle altre religiose un luminoso esempio di serenità, pazienza, austerità e penitenza. Intrattenne un’intensa corrispondenza, soprattutto con i missionari. Diventò anche catechista, instaurando una vera amicizia con i bambini ai quali insegnò la dottrina cristiana.

La malattia era inesorabile e col passare del tempo ridusse il suo corpo tutto una piaga. Il suo cuore tuttavia contemplava il mistero della Croce e adorava la volontà divina. Come nel Cristo inchiodato al patibolo Dio stesso si umiliato nell’abisso della sofferenza umana e si è fatto servo di tutti, così su quella stessa strada d’amore ella ha voluto seguire lo Sposo. Traeva forza dalle molte ore che trascorreva in preghiera davanti al tabernacolo o nelle veglie notturne. Fin da ragazza nutrì un intenso amore per Gesù e per il prossimo, alimentato dall’Eucaristia e dagli altri sacramenti, nonché da una filiale devozione alla Vergine Maria. La sua infanzia spirituale l’ha sempre mantenuta in un atteggiamento di stupore e apertura. La sofferenza infatti non la chiuse in sé stessa, ma la rese più sollecita verso il mondo, gli altri, i bisognosi. Tutti trovarono in lei un’anima ardente dell’amore divino. La Serva di Dio li ascoltava, offriva loro una parola di conforto, dava loro alcuni consigli, li aiutava in modo non comune. Come non l’ha mai abbandonata la sofferenza, così nemmeno la gioia, la fede e la speranza.

Ricevuti gli ultimi sacramenti, la Serva di Dio morì il 5 aprile 1990. Nel corso delle sue esequie si manifestò chiaramente la grande fama di santità che già in vita la circondava. Fama che i suoi concittadini di Villanueva de Córdoba non hanno mai smesso di nutrire e diffondere.

In ragione di ciò, si aprì la Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio. Dal 6 maggio 2014 al 13 settembre 2015 si è svolta, presso la Curia ecclesiastica di Córdoba, l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 22 gennaio 2016. Preparata la Positio, si è discusso, secondo le norme stabilite, se la Serva di Dio abbia esercitato le virtù cristiane in grado eroico. I Consultori Teologi il 16 marzo 2021 hanno espresso voto positivo. I Padri Cardinali e Vescovi, nella Sessione Ordinaria del 15 febbraio 2022, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha praticato eroicamente le virtù teologali, cardinali e associate.

Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito accuratamente tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Constano le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Juanita Méndez Romero, Religiosa professa della Congregazione delle Obreras del Corazón de Jesús, nel caso e per il fine di cui si tratta.

Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

Dato a Roma il 18 febbraio nell’anno del Signore 2022.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                    + Fabio Fabene

                    Arciv. tit. di Montefiascone

                    Segretario

 

 

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CONGREGATIO DE CAUSIS SANCTORUM

 

CORDUBENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

IOANNULAE MENDEZ ROMERO

Religiosae professae Congregationis

Operariarum a Corde Iesu

(1937-1990)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

“Una cum Iesu memet ipsam Patri offero pro meliore, in quo pax et caritas regnet, mundo”.

Haec verba, ex scriptis Servae Dei Ioannulae Méndez Romero, incisa sunt in eius tumuli marmore. Habitum vero ostendunt, quo vitam suam, suam Operariae a Corde Iesu consecrationem ac suum diuturnum dolorem intellexit. Per quem enim ad remissionem peccatorum mundi, pro Ecclesia, sacerdotibus et missionariis, cotidie se ipsam obtulit. Ideo praecellentem caritatem experta est, in unione cum illo Christi sacrificio in Calvaria peracto, quod ad totius mundi bonum redemptionem gratiamque praebuit.

Serva Dei in lucem edita est Villae Novae Cordubae die 9 mensis Ianuarii anno 1937. Orbata matre, intra Operariarum a Corde Iesu collegium accepta est hospitio, apud quod pater vigilis rurisque custodis opus faciebat.

Tredecim annorum aetate, typhum contraxit, inde omnino correpta est paralysi. Caput manusque tantum movere valebat. Eandem tamen religiosarum communitatem ingredi permissa est, dein temporalia nuncupavit vota atque perpetuam professionem die 19 mensis Martii anno 1973 emisit. Alacrem apostolicum fervorem percipiebat, quo se religiosam missionariamque esse cupiebat.

Ad motum inhabilis, minimum opus agere potuit. Sed, in precationis spiritu funditus mersa, clarum serenitatis, patientiae, sobrietatis, paenitentiae exemplum aliis religiosis praestitit. Epistularum frequens, maxime cum missionariis, percoluit commercium. Catechista etiam facta est et veram amicitiam cum pueris instauravit, quos christianam docuit doctrinam.

Morbus inexorabilis fuit ac progrediente tempore corpus eius plane ulcerosum reddidit. At cor eius Crucis mysterium contemplabatur et divinam adorabat voluntatem. Ut Deus humani doloris voragini, in Christo patibulo affixo, se ipsum submisit atque servum omnium factus est, sic illam per eandem oblationis caritatis viam Sponsum suum sequi voluit. Plurimis ex horis vim traxit, quas seu coram tabernaculo seu nocturnis vigiliis orando degebat. Iam a iuventute enim ardentem in Iesum et proximum caritatem excoluit, quam Eucharistia aliisque sacramentis, necnon filiali in Virginem Mariam devotione, alebat. Spiritualis infantia eam semper mirabundam et apertam servavit. Quam enim dolor numquam compressit sed erga mundum, alios, egenos reddidit promptiorem. Omnes animam eius divina caritate ardentem invenerunt. Serva Dei eos audiebat, consolationis quoddam tradebat verbum, aliquot dabat consilia, haud communi more adiuvabat. Nec dolor umquam reliquit eam, nec tamen gaudium, fides et spes.

Extremis sacramentis susceptis, Serva Dei die 5 mensis Aprilis anno 1900 obiit. Exequiis eius occurrentibus, ingens sanctitatis fama dilucide patefacta est, eam iam per vitae cursum circumdans. Quam vero eius concives Villae Novae Cordubae numquam sive colere sive pervulgare intermiserunt.

Quapropter Servae Dei incepta est Causa beatificationis et canonizationis. A die 6 mensis Maii anno 2014 ad diem 13 mensis Septembris anno 2015 apud Curiam ecclesiasticam Cordubensem Inquisitio dioecesana habita est, cuius iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum probata est per decretum diei 22 mensis Ianuarii anno 2016. Positione exarata, disceptatum est, statutas secundum normas, an Serva Dei in gradu heroico christianas exercuisset virtutes. Consultores theologi, die 16 mensis Martii anno 2021 positivum votum protulerunt. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione diei 15 mensis Februarii anno 2022, Servam Dei professi sunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico more excoluisse.

Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Ioannulae Méndez Romero, Religiosae professae Congregationis Operariarum a Corde Iesu, in casu et ad effectum de quo agitur.

Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

Datum Romae, die 18 mensis Februarii a. D. 2022.

 

Marcellus Card. Semeraro

Praefectus

 

                    + Fabius Fabene

                    Archiep. tit. Faliscodunensis

                    a Secretis