Causa in corso
Girolamo Maria Biasi (al secolo: Arcangelo)
- Venerabile Servo di Dio -

Girolamo Maria Biasi (al secolo: Arcangelo)

(1897 - 1929)

Venerabilità:

- 21 dicembre 2018

- Papa  Francesco

Sacerdote rofesso dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali; seppe trasformare il suo itinerario di sofferenza nella continua conformazione a Cristo paziente, obbediente alla volontà di Dio e offrendosi vittima d’amore, attraverso l’Immacolata, per la salvezza delle anime

  • Biografia
Il messaggio che ci trasmette questo umile figlio di S. Francesco d’Assisi è molto simile a quello di S. Teresa di Lisieux: la santità è possibile nell’apparente inattività e la malattia non ne è un impedimento

 

Il Venerabile Servo di Dio Girolamo Maria Biasi, nacque a Sfruz (TN) il 7 dicembre 1897. Battezzato il giorno seguente con il nome di Arcangelo, crebbe in una famiglia numerosa, terzogenito dei nove figli di Giovanni e Rosa Fedrizzi. Fin da piccolo sperimentò la necessità di aiutare il padre – uomo onesto e lavoratore, ma anche severo e talvolta molto esigente – seguendolo al mulino nei periodi liberi dalla scuola; la madre era invece una donna dolce e affabile, interamente dedita alla cura dei figli e alla loro educazione cristiana. L’8 giugno 1904 il Venerabile Servo di Dio ricevette il sacramento della confermazione a Coredo (TN).

Nel settembre 1909, assecondato dalla madre che ammirava la compostezza e pietà del figlio tanto da additarlo come esempio ai fratelli più piccoli, Arcangelo entrò nel collegio dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali a Camposampiero presso Padova, lasciando il suo paese natale dal quale sarebbero venute all’Ordine non poche vocazioni. Negli anni 1909-1914 compì gli studi ginnasiali, durante i quali emersero quei tratti che lo avrebbero sempre caratterizzato: diligenza, senso del dovere, spirito di pietà e disciplina, oltre ad una chiara intelligenza, unite a giovialità e buon umore.

Al termine dei primi studi, fu ammesso alla vestizione religiosa e, preso il nome di fra Girolamo Maria, il 4 ottobre 1914 iniziò l’anno di noviziato, durante il quale il Venerabile Servo di Dio si distinse per la sua esemplare condotta religiosa. L’anno seguente emise la professione semplice. Ricevuta quindi la tonsura e i quattro ordini minori, gli venne dato l’incarico di assistente dei ragazzi aspiranti alla vita religiosa (1915-1916), prodigandosi in particolar modo verso due di essi, affetti da tubercolosi. Per varie difficoltà ambientali, assieme ad altri giovani frati, venne inviato nel Collegio Internazionale di S. Bonaventura a Roma per proseguire gli studi liceali presso il Pontificio Seminario Maggiore di S. Giovanni in Laterano (1916-1918). A Roma il Venerabile Servo di Dio conobbe S. Massimiliano Kolbe e assieme a lui e ad altri confratelli fu tra i cofondatori della Milizia dell’Immacolata, che vide la luce il 16 ottobre 1917. Terminato il corso liceale, fra Girolamo si iscrisse alla Pontificia Università Gregoriana come uditore. L’8 dicembre 1918 emise la professione solenne.

I primi sintomi della grave malattia, la tubercolosi, che lo condusse a prematura morte, si manifestarono all’inizio del 1919 e al termine dell’anno dovette far ritorno alla sua Provincia religiosa, abbandonando definitivamente la città eterna. Iniziò così il suo doloroso pellegrinaggio da un ospedale all’altro, con brevi permanenze in vari conventi, nel vano tentativo di arginare una infermità che, invece, si aggravò progressivamente. Provvidenzialmente, durante una breve tregua del male, il Venerabile Servo di Dio portò a compimento, in forma privata, gli studi richiesti, che gli permisero di ricevere l’ordinazione sacerdotale il 16 luglio 1922 nella chiesa parrocchiale del Carmine a Padova. Celebrò la prima Messa solenne il successivo 20 agosto, nel suo paese natale.

Padre Girolamo Biasi, quasi sempre isolato dai confratelli, impossibilitato al ministero sacerdotale, che pur desiderava svolgere con crescente desiderio, a beneficio del prossimo, seppe trasformare il suo itinerario di sofferenza nella continua conformazione a Cristo paziente, obbediente alla volontà di Dio e offrendosi vittima d’amore, attraverso l’Immacolata, per la salvezza delle anime.

Il messaggio che ci trasmette questo umile figlio di S. Francesco d’Assisi è molto simile a quello di S. Teresa di Lisieux: la santità è possibile nell’apparente inattività e la malattia non ne è un impedimento, anzi è la circostanza del tutto straordinaria in cui risplende ancora di più l’eroicità di ognuna delle virtù esercitate. Il sacerdote Girolamo Maria Biasi, soprattutto attraverso l’Eucaristia, unì la sua passione a quella di Cristo, offrendo una testimonianza di pazienza e costanza, di perfetta letizia francescana, di fedeltà alla vita consacrata in mezzo alle avversità.

Il Venerabile Servo di Dio morì il 20 giugno 1929, all’età di 31 anni, e fu sepolto nel cimitero comunale di Camposampiero. Successivamente, nel 1987, anche in ragione del suo vincolo con S. Massimiliano Kolbe canonizzato nel 1982, le spoglie mortali furono trasferite nella chiesa dei Santuari Antoniani di Camposampiero.