Causa in corso
Gregorio Fioravanti (al secolo: Lodovico)
- Venerabile Servo di Dio -

Gregorio Fioravanti (al secolo: Lodovico)

(1822 - 1894)

Venerabilità:

- 08 novembre 2017

- Papa  Francesco

Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori, Fondatore della Congregazione delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore; in lui fu costante l’anelito all’imitazione di Cristo. Rivelò sempre amorevole e pronta adesione alla volontà di Dio, manifestatagli attraverso le molteplici circostanze della vita

  • Biografia
Si dimostrò fedele al Signore e alla sua vocazione francescana, operando nel nascondimento

 

Il Venerabile Servo di Dio Gregorio Fioravanti (al secolo: Ludovico) nacque a Grotte di Castro (Viterbo, Italia) il 24 aprile 1822. Nel 1838 entrò nell’Ordine dei Minori Osservanti di Orvieto e, il 5 febbraio 1839, emise la professione solenne. Terminato il cursus studiorum, venne ordinato presbitero il 17 maggio 1845.

Insegnò dapprima filosofia a Roma, poi a Venezia, dove si distinse per umiltà e serenità, divenendo per dodici anni il saggio e rispettoso maestro di vita di tante schiere di giovani. Nel 1856, fu eletto Ministro Provinciale della Provincia veneta ‘S. Antonio’ dei Frati Minori Osservanti.

Nel 1859 incontrò, a Venezia, la duchessa Laura Leroux di Bauffremont che, desiderosa di fondare un monastero femminile, si rivolse a lui per dare inizio ad un nuovo Istituto di religiose francescane. In radicale obbedienza al piano di Dio, con estremo sacrificio ed umiltà, spinto dall’ardore apostolico, accettò dal Superiore l’incarico di guidare l’opera delle Terziarie Francescane per le Missioni che, a Gemona, fu eretta canonicamente il 21 aprile 1861.

Nel 1863, la duchessa lasciò il monastero, rinunciando ufficialmente al titolo di Superiora e il Venerabile Servo di Dio restò l’unico responsabile dell’Istituto. Nel 1865 poté inviare il primo gruppo di missionarie nell’America del Nord, a servizio degli emigranti, degli orfani, dei poveri. Nel 1867, in seguito alla legge di soppressione degli Ordini religiosi, il Venerabile Servo di Dio si stabilì nel monastero delle Suore. Per il neo Istituto scrisse e più volte modificò le Regole, facendosene esemplare custode e guida sapiente, affinché da tutte le suore esse venissero osservate con ardore apostolico, nella comunione di vita e di testimonianza. Nel 1872 avviò un’altra missione nel Medio Oriente, ove le suore si dedicarono all’educazione della gioventù più povera ed abbandonata. Per il sostegno dato alle missioni, il Venerabile Servo di Dio, pur non lasciando mai l’Italia, fu riconosciuto Missionario apostolico. Continuò a stare accanto all’Istituto con indefesso amore, anche quando fu rieletto, per altre due volte, Ministro provinciale della sua Provincia religiosa. Trascorse gli ultimi anni in pieno nascondimento, trasformando il suo tempo in preghiera ed offerta per l’Istituto che ormai vedeva fiorire ed espandersi.

Colpito da malore improvviso al termine della celebrazione eucaristica, morì il 23 gennaio 1894, in Gemona (Udine, Italia).

INCHIESTA DIOCESANA

L’Inchiesta Diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Udine (Italia), dal 27 ottobre 1990 al 1° luglio 1995, in tredici Sessioni, durante le quali furono raccolte le prove documentali e vennero escussi quindici testi, di cui tre ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 26 gennaio 1996.

SEDUTA DEI CONSULTORI STORICI

Si svolse il 2 dicembre 1997.

A conclusione del dibattito, il risultato finale per i tre quesiti di rito, sull’esaustività delle prove, sull’attendibilità dei documenti archivistici e sul fondamento delle virtù eroiche, fu affermativo.

CONGRESSO PECULIARE DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si tenne il 16 giugno 2015. I Consultori sottolinearono che il Venerabile Servo di Dio si dimostrò fedele al Signore e alla sua vocazione francescana, operando nel nascondimento. Si preoccupò della formazione spirituale delle religiose, inviandole anche in America e in Oriente dove la Congregazione si diffuse. Seppe prendersi cura delle suore anche materialmente, aiutandole in momenti particolarmente tribolati dal punto di vista economico.

Dopo aver preso visione delle puntualizzazioni della Postulazione, i Consultori si espressero con voto affermativo circa il grado eroico delle virtù, la fama di santità e di segni.

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E VESCOVI

Si riunì il 7 novembre 2017.

L’Em.mo Ponente, dopo avere tratteggiato la storia della Causa e la figura del Venerabile Servo di Dio, sottolineò la ricchezza e la forza esemplare della sua personalità umana e spirituale. In lui fu costante l’anelito all’imitazione di Cristo. Rivelò sempre amorevole e pronta adesione alla volontà di Dio, manifestatagli attraverso le molteplici circostanze della vita.

Il Venerabile Servo di Dio visse in modo autentico la vocazione francescana alla “minorità”. L’umiltà e la fede erano fondate nel suo animo di religioso e di sacerdote e le alimentò nella contemplazione dei divini misteri, specialmente nella devozione a Cristo Crocifisso e alla Beta Vergine Maria Addolorata. Cercò sempre di trasmettere la fede nelle persone che la Provvidenza gli faceva incontrare, verso le quali metteva in atto una grande carità. In tutte le tribolazioni manifestava amabilità, dolcezza, serenità e mitezza.

Qualche difficoltà emerse in riferimento al rapporto di sudditanza del Venerabile Servo di Dio nei confronti della duchessa Leroux e di Madre dell’Angelo, dell’esercizio delle virtù di prudenza e di giustizia, nonché di fama di santità.

Al termine della Relazione dell’Em.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, la maggioranza degli Em.mi ed Ecc.mi Padri rispose con sentenza affermativa.