Causa in corso
Guglielmo Gagnon
- Venerabile Servo di Dio -

Guglielmo Gagnon

(1905 - 1972)

Venerabilità:

- 14 dicembre 2015

- Papa  Francesco

Religioso professo dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio; aperto alla grazia del Signore e sostenuto dalla preghiera, svolse il suo apostolato in luoghi difficili, sia per il clima e la conformazione del territorio, che per la situazione politico-sociale. Raggiunse un livello alto di carità, soprattutto nella cura degli infermi. Fu uomo di pace in un Paese in guerra

  • Biografia
Si dedicò totalmente al Signore e all’annuncio del Vangelo in una terra difficile, segnata dalla guerra oltre che dalla miseria

 

Il Venerabile Servo di Dio Guglielmo Gagnon nacque a Dover (Stati Uniti d’America) il 16 maggio 1905. Avvertendo la vocazione religiosa, nel 1930 entrò come aspirante nell’Ordine di San Giovanni di Dio a Montréal, ma ne dovette uscire poco dopo per ragioni di famiglia. Riammesso nel 1931, dopo aver compiuto l’anno di noviziato, emise la prima professione il 20 novembre 1932 e quella solenne il 21 novembre 1935.

Fino al 1941 fu Maestro degli Aspiranti e dei Probandi, ed Economo. Dopo essere stato nominato Delegato Generale e Priore del convento-ospedale S. Giovanni di Dio a Montréal, nel 1946 fu eletto Superiore Provinciale del Canada. Nel 1947 autorizzò la fondazione di tre nuove opere nel Paese ma, in seguito a diversità di vedute circa la proposta di costituire un’organizzazione civile per la gestione dell’Ospedale “Sant’Agostino”, nel 1948 dette le dimissioni da Superiore Provinciale e fu trasferito a Québec.

Nominato Primo Consigliere Provinciale e Priore dell’Ospedale Sant’Agostino, si occupò dell’animazione vocazionale. Poiché la Provincia canadese dei Fatebenefratelli aveva in programma la fondazione dell’Istituto in Vietnam, egli nel 1950 presentò la domanda per essere missionario tra la povera gente. Avuta risposta affermativa dai Superiori, partì con due confratelli e, due anni dopo, arrivò alla missione di Bui-Chu (Vietnam del Nord), Ospedale del Sacro Cuore. A causa della guerra dal 15 giugno al 10 luglio si rifugiò prima ad Hanoi, poi a Dalat (Sud Vietnam) presso i Redentoristi. L’anno successivo fu nominato Priore dell’Ospedale del Sacro Cuore a Bui-Chu. Nel 1955 incominciò la costruzione di un Ospedale ad Honai. L’8 agosto 1956 fu nominato Priore della missione di Notre-Dame del Buon Consiglio di Honai (Biên Hòa) e Delegato Provinciale. Nel 1959, rientrato in Canada per partecipare al Capitolo Provinciale, vi rimase fino al 1962 come Economo e Sotto-Priore di Notre-Dame de la Merci a Montréal.

Nel Capitolo Provinciale del 1962 fu nominato nuovamente Priore dell’Ospedale di Notre-Dame del Buon Consiglio ad Honai (Biên Hòa, Vietnam del Sud) e Maestro degli Aspiranti e dei Probandi. Ripartito per il Vietnam, nel 1967 il Governo civile, in segno di riconoscenza, gli conferì la Medaglia per meriti sociali. Dal 1968 al 1972 fu anche economo dell’Ospedale Notre-Dame del Buon Consiglio ad Honai. Afflitto da sordità progressiva, pensava di rientrare in Canada d’accordo con i Superiori, ma in attesa rimase in Vietnam per aiutare il Superiore di Hanoi. Il 4 settembre 1971 ebbe un attacco di flebite alla gamba sinistra; il 23 dicembre una crisi cardiaca; il 28 febbraio 1972 nella clinica Nguyen van Hoc di Saigon fu riscontrato che aveva avuto diversi infarti ed un aneurisma.

Morì a Saigon il 28 febbraio 1972.

 

ITER DELLA CAUSA

La prima Inchiesta Diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Xuan-Loc (Vietnam), dal 7 gennaio al 27 febbraio 1999, in undici Sessioni, con l’escussione di cinquantotto testi.

Il 18 gennaio 1999, il Vescovo di Xuan-Loc rinunciò alla competenza del foro.

Il 24 marzo 2000, la Congregazione delle Cause dei Santi emise il Decreto di trasferimento di competenza all’Arcidiocesi di Montréal (Canada), dove si svolse la seconda Inchiesta dal 27 marzo al 23 maggio 2000, in dodici Sessioni, durante le quali venne raccolta la documentazione e furono escussi diciotto testi, di cui tre ex officio.

La validità giuridica fu riconosciuta con il Decreto del 30 novembre 2001.

 

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si svolse il 10 aprile 2014. I Consultori sottolinearono che la vita del Venerabile Servo di Dio si può riassumere in due periodi: il primo, quello canadese, in cui ricevette la formazione religiosa e svolse alcuni incarichi all’interno dell’Ordine; il secondo, quello vietnamita, che lo vide fondatore e superiore della missione nel Paese dell’Indocina, poi Priore ed economo. Le peculiarità della sua spiritualità possono riassumersi nell’unione fra tre dimensioni che ne caratterizzarono la personalità: carità verso gli infermi, anelito per l’evangelizzazione ad gentes e vita contemplativa e mistica.

Aperto alla grazia del Signore e sostenuto dalla preghiera, svolse il suo apostolato in luoghi difficili, sia per il clima e la conformazione del territorio, che per la situazione politico-sociale. Raggiunse un livello alto di carità, soprattutto nella cura degli infermi. Fu uomo di pace in un Paese in guerra; affrontò situazioni limite e condusse una vita di ristrettezze per dedicarsi alla carità verso tutti coloro che accorrevano a lui, vietcong o francesi. Fu ricordato soprattutto per la vasta opera di evangelizzazione e per aver portato speranza e amore. Alla luce di ciò che fu esposto nella dichiarazione di “Non culto” dallo stesso Vescovo di Xuân-Lôc, sulla tomba del Venerabile Servo di Dio vi sono degli ex-voto, vietati dai Decreti di Urbano VIII. Un Consultore ritenne che, se non rimossi, possano costituire un obice al prosieguo della Causa. Per la maggior parte dei Consultori, invece, si tratta di un uso comune in Vietnam.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni del Venerabile Servo di Dio.

 

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E DEI VESCOVI

Si riunì il 3 novembre 2015. L’Ecc.mo Ponente, dopo avere tratteggiato la storia della Causa e la figura del Venerabile Servo di Dio, sottolineò che la sua vita fu animata da una profonda passione missionaria. Egli si dedicò totalmente al Signore e all’annuncio del Vangelo in una terra difficile, segnata dalla guerra oltre che dalla miseria. La fedeltà alla preghiera, la devozione al Sacro Cuore e alla Vergine Maria alimentarono la sua vita spirituale. L’amore verso Dio si concretizzava quotidianamente in una sollecitudine e in un’attenzione particolare per i malati a lui affidati e per i confratelli, per la cui formazione nutriva una premura costante.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.