Causa in corso
Leone Veuthey (al secolo: Clodoveo)
- Venerabile Servo di Dio -

Leone Veuthey (al secolo: Clodoveo)

(1896 - 1974)

Venerabilità:

- 17 marzo 2021

- Papa  Francesco

Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, coltivò eroicamente la virtù della fede, in modo particolare nelle difficili circostanze della quotidianità. Diffuse costantemente negli altri, soprattutto in coloro che accompagnava nel ministero della direzione spirituale, l’amore per Dio

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
La sua carità, prima di tutto rivolta a Dio, fu sempre vissuta concretamente verso i fratelli, accogliendo tutti con amabilità, a ogni ora e per qualsiasi necessità

 

    Il Venerabile Servo di Dio Leone Veuthey (al secolo: Clodoveo) nacque il 3 marzo 1896 a Dorénaz (Svizzera). Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, iniziò a insegnare dapprima nella scuola primaria di Miéville, poco lontano dal proprio paese e, nel 1919, nel Collegio St. Charles di Porrentruy.

    Nel 1920, mentre si trovava a Friburgo nella chiesa dei Francescani Conventuali, sentì il desiderio di seguire il Signore. L’anno successivo, entrò in Noviziato a Schwarzenberg, in Baviera. Il 19 ottobre 1922, emise la professione temporanea dei voti religiosi. Ritornato nella comunità di Friburgo, emise la professione solenne il 25 luglio 1925 e fu ordinato presbitero il 16 agosto 1925.

    L’anno seguente fu eletto Rettore del Collegio “Père Girard” di Friburgo e Professore nel Ginnasio “St. Michel”. Nel 1930 conseguì la Laurea in Filosofia presso l’Università di Friburgo. Nel 1932 fu chiamato ad insegnare Filosofia e Critica presso l’Università di Propaganda Fide a Roma e, dal 1934 al 1936, svolse anche l’incarico di Vice Rettore del Collegio Serafico Internazionale a Roma. Nell’annessa Facoltà Teologica S. Bonaventura (Seraphicum), dal 1935 fu professore di Teologia Ascetica e Mistica, oltre che Docente di Storia delle religioni e di “Questioni speciali di San Bonaventura”.

    Nel 1942, a causa di visioni differenti rispetto ad altri docenti riguardanti alcune posizioni filosofico-teologiche, gli venne revocato l’incarico di Professore di Filosofia nella Pontificia Università di Propaganda Fide. Il provvedimento era motivato dal fatto che, pur rispettando il primato tomista, il Venerabile Servo di Dio era anche aperto ad altre tipologie teologiche e filosofiche di ispirazione francescana, sulla linea di San Bonaventura e del Beato Giovanni Duns Scoto.

    Nel 1943 inviò al Santo Padre Pio XII il suo progetto della “Crociata della Carità”, che prese l’avvio ufficialmente ad Assisi il 24 maggio 1945. Con la spiritualità di tale Movimento, influì sul nascente Movimento dei Focolarini. La Serva di Dio Chiara Lubich e le sue prime compagne trovarono in lui un consigliere ed un assistente.

    Nel 1945, venne eletto Assistente Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Nel 1954, fu trasferito a Bordeaux, in un Convento appartenente alla sua Provincia Elvetica, dove svolse il servizio di cooperatore parrocchiale. Nel 1965, fu richiamato a Roma, quale Direttore Spirituale del Collegio Serafico Internazionale e Professore nella Facoltà di Teologia al Seraphicum. Nel 1970 gli viene diagnosticato il Morbo di Parkinson e, l’anno successivo, andò in pensione.

    Morì a Roma il 7 giugno 1974.

    Il Venerabile Servo di Dio coltivò la virtù della fede, in modo particolare nelle difficili circostanze della quotidianità e diffuse costantemente negli altri, soprattutto in coloro che accompagnava nel ministero della direzione spirituale, l’amore per Dio. Come religioso, predicò la fede con l’esempio di una vita di preghiera e di fedeltà alla Regola Francescana.

    Fu un uomo di intensa speranza e, alla luce di questa, percorse il suo cammino di santità nel continuo desiderio della Gerusalemme Celeste. La serenità con cui accolse e visse il suo trasferimento a Bordeaux, come pure il modo di affrontare la malattia del Parkinson, indica una piena fiducia nella Divina Provvidenza.

    La sua carità, prima di tutto rivolta a Dio, fu sempre vissuta concretamente verso i fratelli, accogliendo tutti con amabilità, a ogni ora e per qualsiasi necessità.

 

ROMA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

LEONE VEUTHEY

(al secolo: Clodoveo)

Sacerdote Professo dell’Ordine

dei Frati Minori Conventuali

(1896-1974)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui” (1Gv 4,16).

    Il Servo di Dio Leone Veuthey (al secolo: Clodoveo) ha impiegato l’intera sua esistenza ad indagare le profondità del mistero della Redenzione. Nella sua meditazione il vero volto di Dio era quello dell’amore: la sua anima venne continuamente animata dall’amore e la sua mente illuminata dalla verità.

    Il Servo di Dio nacque a Dorénaz, nella Svizzera francese, il 3 marzo 1896. Fu battezzato col nome di Clodoveo Emmanuel. Completati gli studi a Sion, per sette anni fu un valido e stimato insegnante di scuola. Aveva 25 anni quando decise di cambiare vita e entrare nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Svolse il noviziato in Germania, pronunciò i voti nel 1922 e il 16 agosto 1925 fu ordinato sacerdote.

    Portò a termine numerosi incarichi all’interno dell’Ordine: rettore e insegnante a Friburgo, vicerettore del Collegio Serafico Internazionale a Roma, professore ordinario e assistente generale. Per dieci anni insegnò anche alla Pontificia Università Urbaniana. Fondò la “Crociata della Carità”, che diventò, dopo l’incontro con il Movimento dei Focolari, la “Crociata di Unità”. Sviluppò una feconda collaborazione con la Serva di Dio Chiara Lubich e alcune donne del Movimento da lei fondato, che riteneva vere apostole della carità. Per alcuni anni fu in seguito cooperatore parrocchiale a Bordeaux, ove si distinse nella guida del gruppo dei Francescani Secolari e nella vicinanza ai sofferenti. Tornò poi a Roma quale direttore spirituale e professore presso la nuova sede della Facoltà Teologica del Collegio Serafico Internazionale nel quartiere EUR.

    Il Servo di Dio fu filosofo, teologo, pedagogista, nonché maestro di vita spirituale e speculazione mistica. Così come fece San Bonaventura, con la sua dottrina e il suo insegnamento ha lasciato una traccia decisiva nel pensiero teologico dei francescani del suo tempo. Coltivava una profonda vita interiore, animato da un intenso desiderio di virtù e santità. Fu autentico uomo di contemplazione e azione. Compiva qualsiasi tipo di lavoro come fosse preghiera. Celebrava la Messa con somma devozione e umiltà. Viveva davvero il Vangelo di Cristo sulle orme di San Francesco. Amò sinceramente la famiglia conventuale, che con la sua vita e il suo habitus continuamente onorò. Servì la fede e la dottrina, insegnò la speranza e la perseveranza, fu esempio di carità e fedeltà. Il suo amore per Dio e la Vergine Maria erano contagiosi. Con prudenza e temperanza sapeva parlare e tacere, accogliere e guidare, ascoltare e consigliare chi si rivolgeva a lui.

    Compiuti 75 anni dovette abbandonare la docenza. Affaticato dalla malattia, andò incontro a “sorella morte” con grande pietà e fortezza. Si addormentò nel Signore il 7 giugno 1974. Parteciparono alle sue esequie famigliari e amici provenienti dall’Italia e da tutto il mondo, sacerdoti e fedeli laici, ma soprattutto religiosi, per i quali la sua fu sempre una presenza santificante.

    Poiché il Servo di Dio fu subito circondato da un’autentica fama di santità e questa non ebbe mai nel tempo a diminuire, si ritenne opportuno aprirne la Causa di Beatificazione e Canonizzazione. Presso il Vicariato dell’Urbe è stata celebrata dal 25 ottobre 2002 al 9 maggio 2007 l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica fu riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 9 maggio 2008. Preparata la Positio, si è discusso come di consueto se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il 14 maggio 2020 i Consultori Teologi hanno espresso il loro voto favorevole. Il 2 marzo 2021 i Padri Cardinali e Vescovi, riuniti in Sessione Ordinaria, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato eroicamente le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei  Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali  Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Leone Veuthey (al secolo: Clodoveo), Sacerdote Professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 17 marzo nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                    + Fabio Fabene

                                                                    Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                    Segretario

 

 

 

 

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ROMANA

 

BEATIFICAZIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

LEONIS VEUTHEY

(in saeculo: Clodoveo)

Sacerdotis Professi Ordinis

Fratrum Minorum Conventualium

(1896-1974)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Nos, qui credidimus, novimus caritatem, quam habet Deus in nobis. Deus caritas est; et, qui manet in caritate, in Deo manet, et Deus in eo manet” (1Io 4,16).

    Servus Dei Leo Veuthey (in saeculo: Clodoveus) ad investigandam salvifici mysterii altitudinem cunctam existentiam suam impendit. In meditatione eius verus Dei vultus caritatis erat: nam animum caritate continenter plenum atque mentem veritate illustrata habebat. 

    Servus Dei in pago v.d. Dorénaz, in Helvetia Francogallica, die 3 mensis Martii anno 1896 ortum duxit. Nomine Clodovei Emmanuelis est baptizatus. Studiis Seduni peractis, septem per annos valens et probatus scholae magister fuit. Cum sextum et vigesimum annum ageret, vitam convertere censuit et Ordinem Fratrum Minorum Conventualium ingredi. Novitiatum in Germania complevit, vota religiosa anno 1922 nuncupavit ac die 16 mensis Augusti anno 1925 presbyteratu est auctus. Plurima officia in Ordine perfecit: rector et magister Friburgi, vicarius rectoris Collegii Seraphici Internationalis Romae, professor ordinarius et assistentis generalis. Decem annos et apud Pontificiam Universitatem Urbanianam docuit. “Cruciatam Caritatis” instituit quae, post Motus Focorum concursum, “Cruciata Unitatis” est facta. Fructiferam cooperationem cum Serva Dei Clara Silvia Lubich et aliquibus mulieribus Motus ab hac ipsa fundati coluit, quas veras caritatis apostolas putabat. Aliquot per annos postea munere cooperatoris paroecialis functus est Burdigalae, ubi coetus Franciscalium Saecularium moderatione atque aegrotorum adiumento eminuit. Romam denuo petivit, uti spiritualis moderator et professor apud sedem vix conditam Facultatis Theologicae Collegii Seraphici Internationalis in Urbis vico v.d. EUR.

    Servus Dei fuit philosophus, theologus, artis educandi peritus, necnon spiritualis vitae mysticaeque inspectionis magister. Tamquam egit Sanctus Bonaventura, doctrina atque docendi munere Franciscalium sui temporis theologiam vehementer informavit. Vitam interiorem penitus colebat, fervida virtutum sanctitatisque cupiditate animatus. Sincerus fuit quidem simul vir contemplationis et actionis. Cuiusque modi opus faceret, instar orationem faciebat. Summa devotione et humilitate Missam celebrabat. Iuxta vestigia Sancti Francisci vere Evangelium Christi vivebat. Simplici animo Conventualium familiam dilexit, quam vita habituque suo continenter honoravit. Fidei doctrinaeque ministravit, spem perseverantiamque docuit, exemplo caritatis fidelitatisque fuit. Dilectio eius in Deum et in Virginem Mariam contagione vulgabantur. Prudentia ac temperantia loqui et tacere, recipere et moderare, attendere et suadere valebat omnes qui ad eum accesserunt.

    Quinque et septuaginta aetatis annis expletis, docendi munus demittere debuit. Infirmitate adfectus, “sorori morti” magna pietate et fortitudine occurrit. Die 7 mensis Iunii anno 1974 in Domino obdormivit. Esequiis eius propinqui et amici, Italia vel toto Orbe oriundi, adfuerunt, clerici vel christifideles laici, sed maxime religiosi, quos praesentia eius semper elevavit.

    Cum Servus Dei mox veraci sanctitatis fama, progrediente tempore umquam minime vero imminuente, circumdatus esset, eius Causam Beatificationis et Canonizationis incipi putatum est oportere. Apud Vicariatum Urbis a die 25 mensis Octobris anno 2002 ad diem 9 mensis Maii anno 2007 Inquisitio dioecesana celebrata est, cuius iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum per decretum diei 9 mensis Maii anno 2008 est agnita. Positione exarata, iuxta consuetas normas disceptatum est an Servus Dei heroico in gradu christianas virtutes excoluisset. Die 14 mensis Maii anno 2020 Consultores Theologi votum adfirmativum protulerunt. Die 2 mensis Martii anno 2021 Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione congregati, Servum Dei professi sunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes exercuisse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Leonis Veuthey (in saeculo: Clodovei), Sacerdotis Professi Ordinis Fratrum Minorum Conventualium, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 17 mensis Martii a. D. 2021.