Causa in corso
Lodovico Longari
- Venerabile Servo di Dio -

Lodovico Longari

(1889 - 1963)

Venerabilità:

- 14 aprile 2018

- Papa  Francesco

Sacerdote professo della Congregazione dei Sacerdoti del Santissimo Sacramento, fu apprezzato per la mitezza di cuore e per il suo vivere in maniera autentica il carisma del Fondatore, che contribuì a far riscoprire alle nuove generazioni di confratelli

  • Biografia
Disponibile all’ascolto e aperto alle opinioni altrui, cercava di coinvolgere i confratelli nelle scelte importanti

 

    Il Venerabile Servo di Dio Lodovico Longari nacque a Montodine (Italia) il 10 giugno 1889, in una famiglia profondamente cristiana. Nel 1900, entrò nel Seminario diocesano di Crema dove, dopo aver compiuto l’iter formativo, venne ordinato sacerdote il 18 agosto 1912.

    Mentre svolgeva l’incarico di segretario del Vescovo, approfondì la spiritualità eucaristica del Fondatore dei Sacramentini, San Pier Giuliano Eymard e, il 7 febbraio 1915, chiese di entrare nella medesima Congregazione.

    Il 29 aprile 1917 venne chiamato alle armi durante il primo conflitto mondiale.

    Dopo la guerra, negli anni 1919-1920 riprese il cammino di noviziato a Tolosa, insegnando contemporaneamente Dogmatica e Morale. L’8 maggio 1920 emise la Professione Religiosa nella Congregazione del SS.mo Sacramento e, nello stesso anno, ricevette l’incarico di Direttore e Superiore del nuovo seminario di Vigarolo. L’8 maggio 1923 emise la professione perpetua. Trasferito a Ponteranica, venne nominato Superiore e Maestro dei novizi. Si distinse come educatore e formatore di coscienze, segnando spiritualmente intere generazioni di Religiosi Sacramentini.

    Il 16 agosto 1934 venne eletto Superiore Provinciale e, tre anni dopo, Superiore Generale. Durante il suo mandato, provvide alla conservazione degli scritti del Fondatore, alla creazione di un archivio della Congregazione e alla fondazione della rivista Analecta. Nel 1948, realizzò il Seminario Teologico Internazionale di Roma.

    Nel 1949, terminato il mandato di Superiore Generale, tornò a svolgere l’incarico di Maestro dei Novizi, prima a Ponteranica e, dal 1956, a Castelvecchio.

    Dal 1960, a causa delle condizioni di salute, visse in totale abbandono nella preghiera e nel nascondimento del silenzio adorante.

    Bisognoso di continua assistenza, venne trasferito a Ponteranica (Italia), dove morì il 17 giugno 1963.

    Disponibile all’ascolto e aperto alle opinioni altrui, cercava di coinvolgere i confratelli nelle scelte importanti. Nei momenti di difficoltà trovava conforto nella fede e nella preghiera. Ricercò costantemente la volontà di Dio. Intraprese numerosi viaggi per visitare le comunità dei Padri Sacramentini. Fu apprezzato per la mitezza di cuore e per il suo vivere in maniera autentica il carisma del Fondatore, che contribuì a far riscoprire alle nuove generazioni di confratelli.

    Mantenne un profondo legame, intimo e personale, con il Signore attraverso l’Eucaristia. Intensa fu anche la sua devozione a Maria.