Causa in corso
Lucia Noiret (al secolo: Georgine)
- Venerabile Serva di Dio -

Lucia Noiret (al secolo: Georgine)

(1823 - 1899)

Venerabilità:

- 09 aprile 2022

- Papa  Francesco

Fondatrice della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù sotto la protezione di San Giuseppe; fu una donna di intensa preghiera, pervasa, soprattutto, dal desiderio di vivere prolungati tempi di adorazione silenziosa davanti all’Eucaristia, nonostante i molteplici impegni

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
«“Glorifichiamo il Divin Cuore di Gesù” è il proposito della nostra amata Congregazione. Che i bimbi, le giovanette, tutti trovino in noi una sorella buona, la madre pietosa, l’apostola ardente»

 

    La Venerabile Serva di Dio Lucia Noiret (al secolo: Georgine) nacque a Chambéry (Francia) il 27 gennaio 1832. A 18 anni entrò nella Congregazione delle Suore di Carità di S. Giovanna Antida Thouret. Inviata a Napoli per il noviziato, nel 1852 fu trasferita a Imola come educatrice nell’Istituto detto “Conservatorio di S. Giuseppe” che gestiva quattro tipi di attività: la scuola esterna per alunne abbienti, la scuola esterna per fanciulle povere, l’orfanotrofio femminile con la scuola annessa e un convitto per esterne. Il 25 maggio 1856 emise i voti di povertà, castità e obbedienza e, secondo la regola delle Suore della Carità, il voto di servizio spirituale e materiale ai poveri.

    Complessi avvenimenti umani e politici portarono la Superiora Generale, Suor Carolina Chambrot, a richiamare, nel 1873, le sue religiose da Imola. Ella, dopo aver a lungo pregato ed essersi consigliata con il suo confessore e con il Vescovo di Imola Luigi Tesorieri, rimase ad Imola al servizio dei poveri ospitati nel “Conservatorio di S. Giuseppe”, di cui divenne Direttrice. Dalla Savoia, sua terra di origine, e dai dintorni d’Imola, parecchie giovani si unirono a lei. Le prime tre emisero la professione religiosa il 19 giugno 1879. La Congregazione prese il nome di “Ancelle del Sacro Cuore di Gesù sotto la protezione di san Giuseppe” il 19 marzo 1886 e, ben presto, aprì altre comunità nei dintorni.

Morì a Imola (Italia) il 17 marzo 1899.

    La Venerabile Serva di Dio fu una donna di intensa preghiera, pervasa, soprattutto, dal desiderio di vivere prolungati tempi di adorazione silenziosa davanti all’Eucaristia, nonostante i molteplici impegni. Il suo cammino di fede, caratterizzato da profondo abbandono all’amore di Dio, divenne affidamento sempre più intenso al Signore. Volle che la Congregazione da lei fondata si dedicasse alla formazione delle fanciulle orfane. Sentì impellente l’esigenza di formare le giovani suore alle quali proponeva uno stile di vita sobrio e la costante fiducia in Dio. La sua spiritualità era fondata sul Sacro Cuore di Gesù al quale chiedeva la forza per sopportare le sofferenze ma anche i soccorsi materiali e spirituali. Benché ella stessa fosse povera, trovava il modo di venire incontro alle necessità degli altri. Fu un’educatrice prudente e saggia, a chiunque aveva modo di avvicinarla trasmetteva la ferma speranza in Dio. Nel periodo post-unitario dell’Italia, la sua opera nel Conservatorio di Imola fu un segno di speranza e per le sue capacità educative fu guida per molte giovani.

    La fama di santità è rimasta costante nel tempo, sebbene circoscritta agli ambienti dove è presente la sua famiglia religiosa.

 

CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

 

IMOLA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della SERVA DI DIO

LUCIA NOIRET

FONDATRICE DELL’ISTITUTO DELLE ANCELLE 

DEL SACRO CUORE DI GESÙ SOTTO LA PROTEZIONE DI SAN GIUSEPPE

(1832-1899)

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DECRETO SULLE VIRTÙ

 

«“Glorifichiamo il Divin Cuore di Gesù” è il proposito della nostra amata Congregazione. Che i bimbi, le giovanette, tutti trovino in noi una sorella buona, la madre pietosa, l’apostola ardente».

Nelle memorie delle sue prime discepole si custodiscono queste parole della Serva di Dio Lucia Noiret, che è stata chiamata, a motivo delle sue origini, del suo apostolato e della sua fama di santità la “Savoiarda, Romagnola e Santa”. 

La Serva di Dio nacque infatti a Chambéry, in Savoia, il 27 gennaio 1832. L’indomani, al fonte battesimale, ricevette il nome di Georgine. Compresa la propria vocazione religiosa, chiese di entrare nella Congregazione delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret e si trasferì a Napoli, dove arrivò per la formazione nel 1850. Compiuto il primo di cinque anni di noviziato, vestì l’abito religioso e prese il nome di Suor Lucia. Venne quindi mandata a Imola, a insegnare francese presso il Conservatorio delle educande di San Giuseppe, già affidato alla cura delle stesse Suore. Il 25 marzo 1856 la Serva di Dio professò i voti religiosi e, per circa quarantasette anni, profuse in Imola le sue doti nelle attività educative e caritative.

Nel clima apertamente anticlericale in terra di Romagna dopo la fine dello Stato Pontificio nel 1870, tutte le opere di carità ed educative che fossero rette da religiose vennero duramente osteggiate. L’amministrazione della città di Imola impose pertanto che anche le Suore della Carità lasciassero il Conservatorio oppure abbandonassero lo stato di religiose. La Serva di Dio, obbediente all’ordine della Superiora generale e fedele alla sua Congregazione, decise di partire per Roma insieme a due consorelle. Ma quel 13 aprile 1873, domenica di Pasqua, il treno da Imola ritardò il momento della partenza, così che alcuni amministratori della città, insieme alle guardie, giunsero alla stazione ferroviaria e, ritenendo la sua presenza di grande utilità per il Conservatorio, la costrinsero a farvi ritorno. La Serva di Dio scrisse allora due volte alla Madre Generale delle Suore della Carità, manifestando di voler continuare ad essere Suora, e raccontò con animo addolorato di non poter partire perché trattenuta a forza. Ella non intendeva però nemmeno trascurare il quarto voto che aveva emesso, quello del servizio ai poveri, che in tali circostanze non le avrebbe consentito di lasciare sole le ragazze del Conservatorio. 

Trascorso un po’ di tempo, Lucia Noiret venne nominata direttrice dello stesso Conservatorio e chiese l’aiuto di altre ragazze, o che in precedenza fossero state alunne o che fossero originarie come lei di Chambéry. Raccolse in tal modo alcune compagne che, animate dalla carità verso Dio, si spendessero per l’educazione delle ragazze e poi anche dei più piccoli. Chiese consiglio pure a San Giovanni Bosco, il quale le diede conforto e la esortò a confidare in più grandi disegni della Provvidenza. Ebbe così inizio nel 1876 l’Istituto delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, che il Vescovo di Imola, Luigi Tesorieri, volle fosse espressamente “sotto la protezione di San Giuseppe”. La Serva di Dio, considerata la bellezza e salubrità del luogo, scelse Riolo Terme per la costruzione nel 1884 della prima casa di proprietà dell’Istituto. Sorsero altre comunità di Ancelle, fra cui quella di Villa Banzi a Bologna, che dopo la morte della Serva di Dio divenne Casa generalizia, a Brisighella e a Cesena. La Serva di Dio si spense a Imola il 17 marzo 1899.

La sua vita fu tutta irrorata della carità di Cristo, contemplata nel suo Cuore trafitto sulla croce, nel quale ogni creatura può dirsi amata. Missione e contemplazione insieme manifestavano la costanza della sua fede e l’ardore della sua carità. Ad imitazione della Vergine Maria Addolorata, viveva la preghiera in profonda intimità con il Signore e si impegnò perché le case dell’Istituto fossero luoghi di incontro con la generosità e tenerezza del Maestro Divino. In lui pose la sua speranza, così da consegnarsi in tutto e per tutto alla volontà di Dio. Curò l’educazione delle ragazze e la formazione delle religiose con straordinario spirito di madre prudente. Innamorata dei voti della propria consacrazione, fu perseverante in ogni circostanza e diede prova di grande fortezza d’animo. Ella ha incarnato quel “genio femminile”, spesso ricordato dal Sommo Pontefice Francesco, che ha saputo andare oltre il proprio tempo e da cui promana ancora oggi un bene copioso, in Italia come in America Latina, tramite le Ancelle del Sacro Cuore da lei istituite.

Considerata la stabile e duratura fama di santità, che le era cresciuta attorno, il 15 ottobre 2000 il Vescovo Giuseppe Fabiani diede inizio, presso la Curia ecclesiastica di Imola, all’Inchiesta diocesana della Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio, che poi si concluse il 31 ottobre 2009. La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 3 dicembre 2010. Si è quindi preparata la Positio ed è stata sottoposta all’esame dei Consultori Storici il 26 giugno 2018. In risposta al quesito se la Serva di Dio abbia esercitato le virtù cristiane in grado eroico, i Consultori Teologi hanno espresso voto favorevole il 21 maggio 2021. I Padri Cardinali e Vescovi, nel corso della Sessione Ordinaria del 1° marzo 2022, hanno riconosciuto l’esercizio eroico delle virtù teologali, cardinali ed annesse da parte della Serva di Dio Lucia Noiret. 

Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Lucia Noiret, Fondatrice delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù sotto la protezione di San Giuseppe, nel caso e per il fine di cui si tratta.

Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

Dato a Roma il 9 aprile nell’anno del Signore 2022.

 

MARCELLO Card. SEMERARO

Prefetto

 

                                    + FABIO FABENE

                                    Arciv. tit. di Montefiascone

                                Segretario

        

 

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CONGREGATIO DE CAUSIS SANCTORUM

 

IMOLENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

SERVAE DEI

LUCIAE NOIRET

FUNDATRICIS INSTITUTI ANCILLARUM

SACRI CORDIS IESU SUB PROTECTIONE SANCTI IOSEPH

 (1832-1899)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

«“Divinum Iesu glorificemus Cor” propositum est nostrae dilectae Congregationis. Utinam pueri, adulescentulae, omnes nos bonas sorores, matres misericordes, apostolas experiantur ardentes!».

In priscarum eius discipularum memoriis haec Servae Dei Luciae Noiret verba servantur, quae appellata est propter ortum, apostolatum ac sanctitatis famam “Sabaudiensis, Romandiola et Sancta”.

Nam Serva Dei Camberiaci in Sabaudia nata est die 27 mensis Ianuarii anno 1832. Sequenti die, baptismalem apud fontem, Georginae nomen accepit. Cum religiosam vocationem percepisset, petiit ut Congregationem Sororum a Caritate Sanctae Ioannae Antidae Thouret ingrederetur atque se Neapolim contulit, quo anno 1850 pervenit ut institueretur. Primo quinque annorum novitiatus peracto, religiosam induit vestem ac Sororis Luciae nomen assumpsit. Inde missa est Imolam, ut Francogallicum sermonem doceret apud puellarum Conservatorium Sancti Ioseph, iam earundem Sororum curae commissum. Die 25 mensis Martii anno 1856 Serva Dei vota religiosa nuncupavit ac Imolae, septem et quadraginta circiter per annos, in institutionis et caritatis operibus suas profudit dotes.

Illo tempore in terris Romandiolae, re publica pontificia anno 1870 deleta, aperte clericis infesto, omnia opera, quae a quibusvis religiosis regebantur ad caritatem et institutionem fovendas, acriter sunt impugnata. Quapropter civitatis Imolae gubernatores imperaverunt ut Sorores a Caritate aut Conservatorium relinquerent aut suum demitterent religiosarum statum. Nempe Serva Dei, Superioris Generalis mandato oboediens necnon suae Congregationi fidelis, Romam petere, duobus cum aliis Sororibus, statuit. At illo die 13 mensis Aprilis anno 1873, dominica Paschatis, hamaxostichus tempus proficiscendi distulit, ita ut quidam civitatis gubernatores, una cum custodibus publicis, in statione ferriviaria pervenirent atque, putantes, si Serva Dei adesset, fore ut Conservatorio prodesset, eam illic redire cogerent. Tunc Serva Dei bis ad Moderatricem Generalem Sororum a Caritate scripsit, ut se Sororem semper esse velle patefaceret seque animo aegro narraret vi obstrictam proficisci nequire. Ipsa autem quartum quoque neglegere nolebat votum, quod professa erat, id est servitium pauperibus, iuxta quod, illis rerum adiunctis, Imolensis Conservatorii puellas deserere ei nequaquam licebat. 

Quodam transacto tempore, Lucia Noiret eiusdem Conservatorii rectrix est designata ac ab aliis puellis auxilium petiit, quae vel antea alumnae fuerant vel aeque et ipsa Camberiaco erant oriundae. Hoc pacto aliquas socias congregavit quae, caritate in Deum excitatae, se puellis ac dein parvulis quoque instituendis impenderent. Sanctum etiam Ioannem Bosco consuluit, qui eam vero confirmavit atque hortatus est maioribus Providentiae propositis confidere. Itaque anno 1876 Institutum ortum est Ancillarum Sacri Cordis Iesu, quod Episcopus Imolensis, Aloisius Tesorieri, nominatim “sub protectione Sancti Ioseph” esse voluit. Serva Dei, cum locum perspexisset eiusque amoenitatem ac salubritatem, Castrum Rioli, intra eiusdem dioecesis Imolensis fines, primam in possessione Instituti domum anno 1884 condendam praelegit. Aliae Ancillarum communitates ortae sunt, inter quas domus v.d. Villa Banzi Bononiae, quae post Servae Dei mortem Domus Generalis facta est, Castri Brasichellae et Caesenae. Serva Dei die 17 mensis Martii anno 1899 Imolae obiit.

Vita eius Christi caritate plane imbuta est, quam per Cor Iesu in cruce confossum contemplabatur, in quo omnes diligebantur creaturae. Missio et contemplatio simul eius fidei constantiam ostenderunt, necnon ardorem caritatis. Virginem Maria Desolatam imitans, orationem intima cum Domino familiaritate funditus experta est atque studuit ut Instituti domus loci essent, in quibus largitas et dulcedo invenirentur Divini Magistri. In quo spem collocavit ut eius fiducia innixa semetipsam voluntati Dei totam committeret. Puellarum institutionem singulari prudentis matris spiritu pariterque religiosarum formationem curavit. Suae consecrationis vota valde amando, cunctis in vicibus perserverantiam coluit et eximiam animi fortitudinem praestitit. Illa quidem “femineum ingenium”, a Summo Pontifice Francisco saepe memoratum, expressit, quod tempora superare valuit et ex quo hodie quoque bonum profluit copiosum, tam in Italia quam in America Latina, per Ancillas Sacri Cordis ab ea ipsa institutas. 

Attenta eius stabili continuaque sanctitatis fama, quae eam circumdedit, die 15 mensis Octobris anno 2000 Ioseph Fabiani Episcopus, apud Curiam ecclesiasticam Imolensem, Causae beatificationis et canonizationis Servae Dei Inquisitionem dioecesanam incepit, quae postea die 31 mensis Octobris anno 2009 ad exitum pervenit. Cuius validitas iuridica ab hac Congregatione de Causis Sanctorum agnita est per decretum diei 3 mensis Decembris anno 2010. Positio igitur confecta est ac die 26 mensis Iunii anno 2018 Consultorum Historicorum examini subiecta. Posito dubio an Serva Dei christianas virtutes heroico in gradu excoluisset, Consultores Theologi die 21 mensis Maii anno 2021 adfirmative responderunt. Patres Cardinales et Episcopi, diei 1 mensis Martii anno 2022 Ordinaria Sessione occurrente, Servae Dei professi sunt heroum theologalium, cardinalium iisque adnexarum virtutum exercitium.

Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Luciae Noiret, Fundatricis Instituti Ancillarum Sacri Cordis Iesu sub protectione Sancti Ioseph, in casu et ad effectum de quo agitur.

Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

Datum Romae, die 9 mensis Aprilis a. D. 2022.