Causa in corso
Maria Dolores Segarra Gestoso
- Venerabile Serva di Dio -

Maria Dolores Segarra Gestoso

(1921 - 1959)

Venerabilità:

- 29 settembre 2020

- Papa  Francesco

Fondatrice delle Suore Missionarie di Cristo Sacerdote, fin dalla sua tenera età, manifestò con semplicità e determinazione la sua fiducia in Dio e il desiderio di offrire la propria vita come dono al Signore. La sua offerta continuò a crescere nelle tappe e nelle vicende più drammatiche con l’umiliazione, la calunnia e la persecuzione

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
L’amore per Dio, fu centro e fine di tutta la sua vita: Dulzura mia, el Amor es mi camino, Divina presencia, Dios adorado

 

    La Venerabile Serva di Dio Maria Dolores Segarra Gestoso nacque il 15 marzo 1921 a Melilla (Spagna), in una famiglia di solide basi cristiane. A motivo della professione militare del padre, passò la sua giovinezza in diverse città spagnole. Nel 1939 tornò a Melilla, impegnandosi in parrocchia come catechista e aiutando i poveri e le persone anziane. Nello stesso anno conobbe María Rosario Lucas Burgos, ex religiosa della “Sacra Famiglia” di Bordeux, e don Sebastián Carrasco, Vicario Ecclesiastico di Melilla, i quali volevano fondare un Istituto caratterizzato dalla spiritualità di unione a Cristo Sacerdote e Vittima. Nel 1944 ebbe luogo la fondazione di una Pia Unione chiamata Hijas de la Iglesia, che divenne Istituto Religioso di diritto diocesano, nel 1948. Vi svolse l’incarico di Vicaria Generale e maestra delle novizie. Nel 1952 le suore cambiarono il nome in Esclavas del Santísimo y de la Immaculada. Quando il carisma dell’Istituto passò a definirsi come di clausura, la Serva di Dio, che mostrò il suo disaccordo al riguardo, nel luglio 1953, fu espulsa insieme ad un’altra suora e a due novizie. A causa di questi dissensi la Congregazione venne sottoposta ad una Visita Apostolica, svolta per ordine del Vescovo di Cuenca, Mons. Inocencio Rodríguez Díez, che tuttavia dimostrò che non esistevano ragioni gravi per l’espulsione.

    Si stabilì con le sue compagne in un appartamento a Madrid, in attesa della soluzione di Roma. Nel 1954 ricevette la dispensa dai voti religiosi e il Decreto di dimissione da parte della Congregazione dei Religiosi. Diretta da don Sebastián, nel 1955 progettò la fondazione della nuova Congregazione “Missionarie di Cristo Sacerdote”, a Puerto de la Torre, con una spiritualità di carattere eucaristico, mariano e sacerdotale, particolarmente in favore delle vocazioni al sacerdozio. Nel frattempo compì studi all’Istituto magistrale di Madrid. Il 4 ottobre 1957, Mons. Rafael Álvarez Lara, Vescovo di Gaudix-Baza, concesse il Decreto di approvazione della nuova Pia Unione. La nuova famiglia religiosa stabilì la sua Casa Generalizia a Huescar (Granada), sviluppando un intenso e svariato apostolato parrocchiale con i giovani e i sacerdoti.

    La Venerabile Serva di Dio morì il 1° marzo 1959 a Granada (Spagna), all’età di 38 anni.

    Visse eroicamente la virtù della fede, espressa come rifugio in Dio, nella preghiera e nell’azione. Fin dalla sua tenera età, manifestò con semplicità e determinazione la sua fiducia in Dio e il desiderio di offrire la propria vita come dono al Signore. La sua offerta continuò a crescere nelle tappe e nelle vicende più drammatiche con l’umiliazione, la calunnia e la persecuzione. La pietà eucaristica e mariana furono il nutrimento della sua spiritualità.

    L’eroicità della sua speranza si evince dall’orientamento della sua vita verso la gloria di Dio in mezzo ai continui ostacoli che accompagnarono il suo percorso religioso. Soltanto in punto di morte ricevette un segno di sollievo e di conforto.

    Visse eroicamente l’amore per Dio, centro e fine di tutta la sua vita: Dulzura mia, el Amor es mi camino, Divina presencia, Dios adorado. L’amore straordinario che animava la sua relazione con Dio, si estese nelle sue relazioni con il prossimo. Infatti, il comandamento evangelico dell’amore dei nemici fu perfettamente osservato dalla Serva di Dio, in particolare nei confronti di Madre Rosario Lucas verso la quale prese l’impegno di assisterla nella malattia contagiosa, mentre le altre la evitavano. La Serva di Dio trattava tutti con estrema carità religiosa ed aveva la capacità di risolvere situazioni conflittuali.

 

MADRID

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

MARÍA DOLORES SEGARRA GESTOSO

Fondatrice delle Suore Missionarie di Cristo Sacerdote

(1921-1959)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità” (Gv 17,18-19).

    Nostro Signore Gesù Cristo si offrì al Padre per la salvezza degli uomini. Egli cerca anime generose, che ancora oggi offrano se stesse a Dio ad imitazione del suo sacerdozio, come serve della sua Redenzione e profezia dell’amore più grande. Tale fu la Serva di Dio María Dolores Segarra Gestoso, desiderosa di consacrare la vita a Dio, che unì la sua vita e morte al mistero di Cristo crocifisso.

    La Serva di Dio nacque in Spagna, a Melilla, il 15 marzo 1921, in una famiglia numerosa e fervente cattolica. Il padre, di professione militare, insegnò ai suoi figli non solo forti valori morali ed amor patrio, ma trasmise pure loro la propria grande devozione alla Vergine Maria. La madre aggiunse la dolcezza, la mansuetudine e la dedizione al lavoro. Fin da bambina la Serva di Dio imparò a condurre una vita semplice ed austera, mentre con la sua famiglia si spostava, a motivo del padre militare, in città come Melilla, Cartagena, Huércal-Overa, Avila, Calatayud, Cáceres e ancora Melilla. Si distingueva per pietà e desiderio apostolico. Il giorno della Prima Comunione promise al Signore di riceverlo ogni giorno e di consacrarsi come religiosa. 

    Completati gli studi liceali, conobbe Sebastian Carrasco Jiménez, sacerdote, che sarebbe stato per tutta la vita il suo direttore spirituale. Dopo una prima esperienza di vita religiosa, a Huéscar, non lontano da Granada, diede inizio nel 1957, sotto la protezione del vescovo di Guadix, alla Pia Unione Missionaria di Cristo Sacerdote, poi Congregazione di diritto diocesano delle Missionarie di Cristo Sacerdote. L’ideale delle religiose era quello di donare la loro vita, insieme a Cristo Sacerdote, unendosi alla sua offerta eucaristica, coltivando una sincera devozione mariana e svolgendo un fecondo apostolato nelle parrocchie.

    In breve tempo la Serva di Dio davvero offrì la sua vita per il suo nuovo incipiente istituto. Si ammalò infatti al fegato e fu sottoposta ad un intervento chirurgico. Poi, dopo appena 16 mesi dalla nascita della Pia Unione, rese a Dio la sua anima. Era il 1° marzo 1959 e la Serva di Dio stava per compiere 38 anni.

    Sia nella vita che nella morte della Serva di Dio le virtù cristiane rifulsero. Nutriva una profonda fede in Dio, con assoluta fiducia nei suoi disegni, tanto che tutto seppe accogliere come mezzo di santificazione. Così fece proprio l’ideale sacerdotale di una vita spesa per amore di Dio. Ebbe molto a soffrire in vita, prima nell’anima e poi nel corpo. Nei momenti difficili si resero evidenti la sua speranza e la sua carità, nonché la prudenza, la fortezza e la temperanza. Sopportò la calunnia in umiltà e silenzio, disposta al perdono e alla carità eroica verso i nemici. Non perse mai la serenità del volto e il sorriso sulle labbra. Era chiamata “madre” per il suo atteggiamento sempre disponibile verso chiunque avesse bisogno della sua accoglienza e del suo aiuto.

    La sua fama di santità si è sempre più accresciuta e molti fedeli ancora oggi visitano la sua tomba nella cripta della Cappella della Casa Generalizia delle Missionarie di Cristo Sacerdote a Madrid. Per questa ragione si è ritenuto che la Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio dovesse essere istruita. L’Inchiesta diocesana, presso la Curia ecclesiastica Madrilena, venne aperta il 5 giugno 1987 e chiusa il 12 gennaio 1999. Questa Congregazione delle Cause dei Santi ha emesso il decreto sulla sua validità giuridica il 30 novembre 2001. Preparata la Positio, si è discusso secondo le consuete procedure se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi il 2 maggio 2019 si è concluso favorevolmente. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti in Sessione Ordinaria il 22 settembre 2020, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    È stata quindi fatta per iscritto al Sommo Pontefice Francesco un’accurata relazione su tutte queste cose. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, apponendo oggi la sua firma, ha dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio María Dolores Segarra Gestoso, Fondatrice delle Suore Missionarie di Cristo Sacerdote, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Mediante la sua stessa firma, il Sommo Pontefice ha disposto anche, come di consueto, che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma, il 29 di settembre nell’anno del Signore 2020.

 

+ Marcello Bartolucci

Arciv. tit. di Bevagna

Segretario

 

                                                                                            P. Bogusław Stanisław Turek, C.S.M.A

                                                                                                Sotto-Segretario

 

 

 

 

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MATRITENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

MARIA A VIRGINE PERDOLENTE SEGARRA GESTOSO

Fundatricis Sororum

Missionariarum a Christo Sacerdote

(1921-1959)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

“Sicut me misisti in mundum, et ego misi eos in mundum; et pro eis ego sanctifico meipsum, ut sint et ipsi sanctificati in veritate” (Io 17,18-19).

    Dominus noster Iesus Christus se ad salutem hominum obtulit Patri. Ipse generosas animas quaerit, quae et hodie, sacerdotium eius imitantes, se ipsas Deo, ut Redemptionis eius ministrae ac maximae caritatis prophetia, offerant. Sic Serva Dei Maria a Virgine Perdolente Segarra Gestoso, vitam Deo consecrandi cupida, fuit, quae vitam et mortem suam Christi Crucifixi mysterio coniunxit.

    Serva Dei in Hispania, Melilae, die 15 mensis Martii anno 1921 ortum duxit, in frequenti ferventique catholica familia. Pater, militiam exercens, non tantum firmiores virtutes morales liberos docuit, sed suam magnam devotionem in Virginem Mariam iisdem etiam tradidit.  Mater tenuitatem, mansuetudinem ac sedulitatem adiunxit. Iam a pueritia Serva Dei simpliciter austereque vivere didicit, cum familia eius, patris militis causa, se conferret in urbes uti Melilam, Chartaginem, v.d. Huércal-Overa, Abulam, v.d. Calatayud, Castra Caecilia et denuo Melilam. Pietate eminebat et apostolica cupiditate. Die Primae Communionis Domino promisit se cotidie ipsum sumpturam ac vitam, sicut religiosam, consecraturam.

    Lycei studiis peractis, Sebastianum Carrasco Jiménez sacerdotem cognovit, qui totam per vitam moderatoris spiritualis eius functus est munere. Cum primum vitam religiosam experta esset, anno 1957 Oscae, a Granata haud longe, sub Episcopi Guadicensis protectione, Piam Unionem Missionariam a Christo Sacerdote instituit, quae postea, dioecesani iuris Congregatio Sororum Missionariarum a Christo Sacerdote nomen suscepit. Hae religiosae, se eius eucharisticae oblationi iungentes, sinceram devotionem Marialem habentes ac fructiferum apostolatum in paroeciis agentes, vitae, una cum Christo Sacerdote, offerendae propositum colebant.

    Brevi autem tempore Serva Dei vere vitam pro novo incipienti instituto obtulit. Nam in morbum hepatiarium incidit sectionique chirurgicae est subiecta. Inde, post sedecim menses ab ortu Piae Unionis tantum, Deo animam suam reddidit. Dies erat 1 mensis Martii anno 1959 ac Serva Dei trigesimum octavum aetatis annum erat completura.

    Tam in Servae Dei vita quam in morte, virtutes christianae quidem fulserunt. Altam fidem in Deum alebat, maxima cum fiducia in consilia eius, adeo ut omnia accipere valuit sanctificationis instrumenta. Itaque sacerdotale vitae pro caritate Dei impensae propositum confirmavit. Vivens multum laborare debuit, primum in anima dein in corpore. Inter res difficiliores spem et caritam suam patefecit, necnon prudentiam, fortitudinem ac temperantiam. Calumnias toleravit humilitate et silentio, ignosci prompta atque erga inimicos heroica uti caritate. Hilaris vultu esse ac dulce labiis ridere numquam desinit. Mater appellabatur, cum largitatem in omnes benevolentiam et auxilium eius postulantes ostenderet.

    Eius sanctitatis fama usque increbuit et plurimi christifideles hodie quoque, in crypta sacelli Generalitiam apud Missionariarum a Christo Sacerdote Domum, eius visitant sepulchrum. Quapropter Servae Dei Causa beatificationis et canonizationis habita est instruenda. Inquisitio dioecesana apud Curiam ecclesiasticam Matritensem die 5 mensis Iunii anno 1987 incepta est ac die 12 mensis Ianuarii 1999 peracta. Haec Congregatio de Causis Sanctorum de eius iuridicam validitatem decretum edidit die 30 mensis Novembris anno 2001. Positione confecta, consuetas iuxta normas disceptatum est an Serva Dei virtutes christianas heroico in gradu excoluisset. Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus die 2 mensis Maii anno 2019 adfirmative evadit. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione die 22 mensis Septembris anno 2020 congregati, Servam Dei professi sunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico modo exercuisse.

    Facta demum scripto de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, per subscriptum nomen hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Mariae a Virgine Perdolente Segarra Gestoso, Fundatricis Congregationis Sororum Missionariarum a Christo Sacerdote, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Per eandem subscriptionem, Summus Pontifex iuxta consuetudinem hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum referri mandavit.

    Datum Romae, die 29 mensis Septembris a. D. 2020.