Causa in corso
Maria Elisa Oliver Molina
- Venerabile Serva di Dio -

Maria Elisa Oliver Molina

(1869 - 1931)

Venerabilità:

- 14 giugno 2016

- Papa  Francesco

Fondatrice della Congregazione delle Suore delle Vergine Maria di Monte Carmelo; dotata di una ricca personalità, cercò sempre di mettersi in ascolto della voce di Dio. Con le sue Suore seppe assumere un tratto materno e dette particolare risalto alla formazione delle novizie

  • Biografia
Diede prova del suo grande amore per il Signore sia nell’osservanza dei suoi comandamenti sia attraverso la fervida preghiera e la sopportazione delle prove

 

La Venerabile Serva di Dio Maria Elisea Oliver Molina nacque il 9 luglio 1869 a Dénia (Alicante, Spagna) in una famiglia di modeste condizioni economiche. Educata cristianamente, frequentò l’unica scuola elementare del villaggio e, nel frattempo, aiutava nel lavoro i genitori e partecipava alla vita parrocchiale.

Nel 1878, morto il padre, la famiglia iniziò ad attraversare un periodo di difficoltà e di disagio economico. La Venerabile Serva di Dio, nonostante la sua giovane età, affrontò con generosità e coraggio le situazioni avverse, sostenendo la madre nelle faccende domestiche e nell’accudire i cinque fratelli più piccoli.

Attratta dalla vita contemplativa, nel 1888 entrò nel Convento delle Carmelitane di Alcantarilla, prendendo il nome di suor Provvidenza. Dopo pochi mesi, però, ne uscì per unirsi ad un gruppo di suore che, con la direzione del carmelitano P. Salvador Barri, si orientò verso la fondazione di una nuova famiglia religiosa, chiamate dapprima “Carmelitane della Carità” e poi “Suore della Vergine Maria del Monte Carmelo”.

Il 6 marzo 1891 vestì l’abito carmelitano insieme con le sue compagne e, il 25 febbraio 1892, il Vescovo di Orihuela consentì la professione religiosa delle sette Suore che avevano dato vita all’Istituto.

La nuova famiglia religiosa aveva come superiora Madre Josefa Vives Pla e la Venerabile Serva di Dio come Maestra delle novizie. Il 20 ottobre 1893 il nuovo Istituto fu canonicamente eretto dal Vescovo di Orihuela come Congregazione di diritto diocesano, approvandone in seguito le prime Costituzioni.

Per contrasti con il resto della comunità, nel 1899 lasciarono il Convento la Superiora, Josefa Vives Pla, e sua sorella, anch’ella religiosa.

Il 1 maggio 1902 furono approvate le nuove Costituzioni e il 4 settembre 1904 fu celebrato il primo Capitolo Generale dell’Istituto in cui la Venerabile Serva di Dio fu eletta Superiora generale, incarico in cui venne confermata fino al 1922, ottenendo il 28 giugno 1905 l’aggregazione all’Ordine Carmelitano.

Nel 1922 fu celebrato il quarto Capitolo Generale dell’Istituto, che evidenziò forti tensioni interne, con la nuova Superiora generale, che volle l’espulsione della Serva di Dio Madre Asunción Soler Gimeno, la quale fece ricorso contro il provvedimento e fuggì con le consorelle a lei fedeli a Baños de Fortuna.

Tra il 1922 e il 1928 fu Superiora prima a Granada e, successivamente, a Barcellona. Il Capitolo Generale del 1928 la rielesse Superiora generale dell’Istituto.

Morì il 17 dicembre 1931 nella Casa Madre di Orihuela (Spagna).

 

INCHIESTA DIOCESANA

L’Inchiesta Diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Oriuelha-Alicante (Spagna), dal 14 gennaio 1990 al 14 giugno 1992, durante la quale vennero raccolte le prove documentali e furono escussi quarantatré testi, di cui dodici ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 12 febbraio 1993.

 

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si tenne il 16 gennaio 2014. I Consultori sottolinearono che la Venerabile Serva di Dio, dotata di una ricca personalità, cercò sempre di mettersi in ascolto della voce di Dio. Con le sue Suore seppe assumere un tratto materno e dette particolare risalto alla formazione delle novizie. Lavorò costantemente su se stessa per imparare l’obbedienza e per accogliere con serenità le contrarietà. La preghiera e la profonda vita interiore, che la mantenevano in costante unione con Dio, fecero sì che ella progredisse nel cammino di perfezione. L’umiltà e la carità furono le virtù che la contraddistinsero maggiormente, dedicandosi all’assistenza materiale e spirituale dei poveri e degli ammalati.

Fu Superiora Generale per circa ventuno anni, durante i quali cercò di dare solidità all’istituto, nonostante le prove sofferte, soprattutto a causa dell’uscita delle sorelle Vives Pla. Nel 1922 visse la seconda prova, durante il Capitolo Generale che portò alla scissione dell’istituto. La Serva di Dio non parlò mai male delle consorelle che la fecero soffrire.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni della Venerabile Serva di Dio.

 

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E VESCOVI

Si riunì il 7 giugno 2016. L’Em.mo Ponente, dopo aver ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, ne mise in rilievo l’esercizio delle virtù teologali e cardinali. La ricerca della santità fu una costante nella sua vita. Diede prova del suo grande amore per il Signore sia nell’osservanza dei suoi comandamenti sia attraverso la fervida preghiera e la sopportazione delle prove.

L’amore per il prossimo fu alla base delle sue iniziative prese specialmente a favore dei malati e dei poveri. Usava in tutto la pazienza, animava la comunità con comprensione e delicatezza, correggendo e stimolando ogni consorella a dare il meglio di sé.

Seppe mantenere con costanza un grande equilibrio nonostante le difficoltà di salute e le diverse contrarietà. Anche davanti alle calunnie, rimase in silenzio e accettò la prova confidando nell’aiuto del Signore.

Al termine della Relazione dell’Em.mo Ponente, che aveva concluso constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.