Causa in corso
Maria Laura Baraggia
- Venerabile Serva di Dio -

Maria Laura Baraggia

(1851 - 1923)

Venerabilità:

- 26 aprile 2016

- Papa  Francesco

Fondatrice della Congregazione delle Suore della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù; sin dalla gioventù, fu tesa alla santità. Inizialmente fu attratta dalla vita contemplativa. Poi, si scoprì chiamata ad un impegno di carità verso il prossimo, rappresentato soprattutto dalla gente della campagna lombarda, alla quale ella stessa apparteneva

  • Biografia
Fin da piccola mostrò un amore ardente per Gesù Crocifisso e una conseguente forte coscienza del peccato e della necessaria riparazione

 

La Venerabile Serva di Dio Maria Laura Baraggia nacque a Brentana di Sulbiate (Italia) il 1° maggio 1851 in una famiglia povera e credente. Fin da piccola mostrò un amore ardente per Gesù Crocifisso e una conseguente forte coscienza del peccato e della necessaria riparazione. Dopo la morte del padre, dal 1866 al 1880 visse a Milano come governante della famiglia Biffi. Sentendo il desiderio di donarsi totalmente a Dio, nella Pasqua del 1867 emise i voti privati. Nel 1879, entrò nella Compagnia delle Orsoline di Sant’Angela Merici ed ebbe l’intuizione di fondare un’istituzione propria con un apostolato specifico, pur rimanendo nella spiritualità delle Orsoline.

Nel 1880 a Sulbiate iniziò con alcune consorelle orsoline un’attività apostolica di catechismo, di oratorio e di opere di carità.

Questo gruppetto di consacrate fu l’inizio della Congregazione delle Suore della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù, che venne approvata dall’Arcivescovo di Milano il 2 febbraio 1887. Fu riconosciuta come Fondatrice e venne eletta Superiora.

Per evitare lo scioglimento del giornale Osservatore Cattolico di Milano, dopo aver ottenuto il consenso di Papa Leone XIII e del Vescovo di Pavia, si rese disponibile a dare un aiuto economico. Tale decisione diventò un peso non trascurabile per le finanze della Congregazione appena costituitasi. Si vennero a creare dissensi che, nel 1899, portarono la Venerabile Serva di Dio a dimettersi dall’incarico di Superiora Generale della Congregazione. Rieletta allo stesso incarico nel 1903, dedicò gli ultimi venti anni della sua vita al consolidamento dell’Istituto.

Morì il 18 dicembre 1923 nella Casa Madre, a Brentana di Sulbiate (Italia).

ITER DELLA CAUSA

L’Inchiesta Diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Milano (Italia), dal 18 giugno 1992 al 5 luglio 1993, in quarantaquattro Sessioni, durante le quali vennero raccolte le prove documentali e furono escussi trentaquattro testi, di cui tre ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 9 dicembre 1994.

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si tenne il 12 dicembre 2013. I Consultori sottolinearono che il percorso spirituale della Venerabile Serva di Dio, sin dalla gioventù, fu teso alla santità. Inizialmente fu attratta dalla vita contemplativa. Poi, si scoprì chiamata ad un impegno di carità verso il prossimo, rappresentato soprattutto dalla gente della campagna lombarda, alla quale ella stessa apparteneva. Lottò per smussare il carattere a tratti rigido, riuscendo a dominare se stessa con umiltà. Animata dal desiderio di annunciare il Vangelo al popolo, fondò la Congregazione delle Suore della Famiglia del S. Cuore di Gesù. All’origine dell’impresa terrena della Venerabile Serva di Dio c’era la sua fede profonda e l’abbandono alla volontà divina. Nelle avversità trovava consolazione in Gesù Sacramentato. Significativa fu la sua devozione mariana e ai Santi, in particolare a San Giuseppe e a San Luigi Gonzaga. Testimoniò l’amore per il Papa attraverso il servizio nelle Chiese particolari.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni.

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E VESCOVI

Si riunì il 5 aprile 2016. L’Ecc.mo Ponente, dopo aver ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, ne mise in rilievo l’intensa vita spirituale. Ebbe una fede nutrita con una preghiera intensa; una speranza certa che la volontà di Dio si sarebbe manifestata nel tempo; una carità operosa verso Dio scelto come amore esclusivo e verso il prossimo. La saggezza e la prudenza con cui giunse alla definizione della nuova fondazione mostrano la fortezza d’animo e la fede della Venerabile Serva di Dio, come anche la capacità di recepire la ricchezza della spiritualità di Sant’Angela Merici, conferendole una forma corrispondente ai nuovi bisogni e necessità, unendo vita attiva e contemplativa vissuta in comunità. Nell’Arcidiocesi di Milano è conosciuta come “la santa degli oratori” proprio per l’impegno educativo, in comunione con il Vescovo e i parroci.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.