Causa in corso
Maria Nieves della Sacra Famiglia
- Venerabile Serva di Dio -

Maria Nieves della Sacra Famiglia

(1900 - 1978)

Venerabilità:

- 03 marzo 2016

- Papa  Francesco

Religiosa professa delle Figlie di Maria delle Scuole Pie; esempio di religiosa fedele al Signore e obbediente alla Chiesa. Visse in maniera semplice e austera, non priva di sofferenze che sopportò nel nascondimento. Fu una donna di profonda e limpida fede

  • Biografia
La sua spiritualità fu principalmente trinitaria, eucaristica, mariana, profondamente radicata nella tradizione ascetica ed educativa delle Scolopie

 

La Venerabile Serva di Dio María Nieves Sánchez y Fernández (in religione: Maria Nieves della Sacra Famiglia) nacque a Villanueva de Córdoba (Spagna) il 2 maggio 1900, in una famiglia benestante e profondamente religiosa. Dopo aver frequentanto un collegio privato di Villanueva, dal 1912 al 1918, fu alunna interna del Collegio di Santa Victoria di Córdoba, retto dalle Religiose Scolopie. Qui si distinse per la pietà, la diligenza e lo studio. Maturata la vocazione alla vita religiosa, nel 1920 entrò nel Noviziato dell’Istituto delle Scuole Pie, prendendo il nome di suor María Nieves della Sacra Famiglia. Il 12 settembre 1922 emise la professione temporanea e, nello stesso anno, fu inviata al Collegio di Cabra, dove rimase fino al 1937, impegnata in una intensa opera educativa. Durante la Guerra Civile Spagnola, dal giugno 1937 al marzo 1939, fu trasferita al Collegio Calasanzio di Córdoba, trasformato in ospedale militare, per lavorare come infermiera insieme con altre consorelle ed alunne. Terminata la Guerra Civile e chiuso l’ospedale, ritornò al Collegio di Cabra, riprendendo la sua attività di educatrice ed insegnante. Nel 1939, essendo stata nominata Maestra delle Novizie, fu trasferita a Carabanchel-Alto (Madrid) dove rimase fino al 1955, quando venne destinata come Vicesuperiora al Collegio Calasanzio di Córdoba. Nel 1957 le fu affidato l’incarico di Superiora della Casa di Esercizi “Mater Divinae Gratiae” di El Puy de Estella, dove rimase fino al 1958, quando ritornò a Madrid, come Vicesuperiora. Nel 1959 le fu diagnosticato un cancro alle ossa ed iniziò per lei un periodo di notevoli sofferenze fisiche. Nel 1968 la Serva di Dio venne destinata alla Comunità di Carabanchel, dove rimase, in gravi condizioni di salute, fino al 1975. Trasferita al Collegio di Santa Victoria di Córdoba, trascorse gli ultimi tre anni della sua vita nella comunità delle suore anziane. Operata di cancro al colon, morì il 1° maggio 1978 a Córdoba (Spagna).

 

INCHIESTA DIOCESANA

L’Inchiesta Diocesana sulla vita, virtù, fama di santità e di segni si svolse presso la Curia ecclesiastica di Córdoba (Spagna), dal 20 febbraio 1991 al 10 gennaio 1994, in quarantadue Sessioni, durante le quali furono raccolte le prove documentali e vennero escussi trentasette testi, di cui due ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 25 novembre 1994.

 

CONGRESSO PECULIARE DEI CONSULTORI TEOLOGI

Ebbe luogo il 18 novembre 2014. I Consultori sottolinearono la solidità morale della figura della Venerabile Serva di Dio, esempio di religiosa fedele al Signore e obbediente alla Chiesa. Visse in maniera semplice e austera, non priva di sofferenze che sopportò nel nascondimento. Fu una donna di profonda e limpida fede. Durante la Guerra, si prodigò come infermiera, assistendo i medici nella cura dei militari feriti. Molto devota a Gesù Sacramentato, fu una donna di carità che seppe amare il prossimo. Attorno alla sua persona si creò ammirazione e fama di santità, tanto che subito dopo la morte, alcune consorelle cominciarono a raccogliere oggetti appartenuti a lei. In due momenti si distinse la sua vita virtuosa: nel servizio di Maestra delle Novizie e nella malattia.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni della Venerabile Serva di Dio.

 

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E DEI VESCOVI

Si tenne il 23 febbraio 2016. L’Ecc.mo Ponente, dopo aver ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, sottolineò che ella esercitò le virtù nel segno dell’ordinarietà della vita religiosa, caratterizzata dalla fedeltà quotidiana alla sua consacrazione in tutte le sue dimensioni. La sua spiritualità fu principalmente trinitaria, eucaristica, mariana, profondamente radicata nella tradizione ascetica ed educativa delle Scolopie. Viveva costantemente la presenza del Signore nell’adorazione del Santissimo Sacramento, cui dedicava molto tempo. Nel suo apostolato di educatrice e Maestra delle Novizie, insegnò l’amore di Dio, esercitando pazienza e carità. Fu una donna semplice, amante del nascondimento e dei servizi più umili.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.