Causa in corso
Maria Stella di Gesù (al secolo: Maria Aurelia Iglesias Fidalgo)
- Venerabile Serva di Dio -

Maria Stella di Gesù (al secolo: Maria Aurelia Iglesias Fidalgo)

(1899 - 1982)

Venerabilità:

- 19 giugno 2021

- Papa  Francesco

Suora professa della Congregazione delle Religiose di Maria Immacolata, seppe irradiare la fiducia in Dio alle persone che incontrava per strada, alle ragazze accudite dalle Suore, ai poveri e a tanti che si recavano da lei per avere consigli o chiedere preghiere

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Era sempre alla presenza del Signore e da Lui riceveva l’energia per il suo agire quotidiano

 

    La Venerabile Serva di Dio Maria Stella di Gesù (al secolo: Maria Aurelia Iglesias Fidalgo) nacque il 12 aprile 1899 a Colunga (Asturias, Spagna), settima di 12 figli. In seguito alla morte del padre, nel 1913 tutti i figli dovettero dare una mano per sostenere la famiglia ed ella, insieme ad alcuni suoi fratelli, andò a Oviedo per lavorare come istitutrice in una famiglia benestante. Qui conobbe le Religiose di Maria Immacolata e cominciò a partecipare alle loro attività. Avvertita la chiamata alla vita religiosa, nel 1924 iniziò il percorso di formazione come postulante nella Congregazione delle Religiose di Maria Immacolata, fondata da Santa Vincenza Maria López Vicuña con lo scopo di assistere le ragazze che si recavano in città per svolgere servizio domestico.

    Al termine del noviziato, trascorso a Madrid, emise la professione temporanea il 10 ottobre del 1926. Fu poi trasferita a Córdoba, dove emise la professione perpetua il 10 ottobre 1931. Dopo 4 anni, fu inviata nella comunità di Granada.

    Durante la guerra civile spagnola, pur adottando misure prudenziali, girava per la città a chiedere l’elemosina per i bisognosi e per la comunità.

    Incontrato il Beato Leopoldo de Alpandeire, cappuccino questuante, a cui fu legata da stima reciproca e comunione spirituale, seguì il suo esempio per avvicinare le persone e fare del bene. Inoltre, si dedicò all’assistenza dei giovani e delle orfane che la comunità ospitava. Inoltre svolgeva vari servizi, come sacrestana e incaricata della lavanderia, ma aveva anche la responsabilità di provvedere alla spesa, chiedere le elemosine per le opere della Congregazione e accompagnare le ragazze alle visite mediche. Erano tutti servizi umili che lei faceva volentieri in spirito di carità. Conosceva tanti poveri della città ai quali ben volentieri prestava il proprio aiuto.

    Si mostrò veramente instancabile nel suo lavoro giornaliero e amabile con tutti. Aveva premura per le necessità materiali e spirituali degli altri: sostenne famiglie in crisi, aiutò ragazzi con problemi psichici, consolò persone che avevano subito disgrazie, avvicinò gli emarginati.

    Morì a Granada (Spagna) il 24 novembre 1982.

    La Venerabile Serva di Dio visse in modo eroico la virtù della fede, nutrita soprattutto con la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e l’adorazione. Era sempre alla presenza del Signore e da Lui riceveva l’energia per il suo agire quotidiano.

    La sua speranza era fondata nel Signore. Confidava in Lui per ricevere il necessario che le serviva per amare Dio e il prossimo. Trasmetteva alle persone che stavano attorno a lei la profonda convinzione della misericordia di Dio e la speranza in Lui. La sua carità verso il prossimo era sempre legata all’amore per Dio, tradotto nelle piccole cose. Fu una religiosa semplice, fedele alla vocazione fin dalla giovinezza; visse la vita consacrata nello svolgimento di mansioni umili dove l’aveva messa l’obbedienza. Dotata di un carattere gioioso ed accogliente, in comunità si prese cura delle consorelle malate, assistette le ragazze in formazione, si dedicò alla questua per le strade di Granada. La gente rimaneva colpita dalle sue virtù e dalla grande carità. Seppe irradiare la fiducia in Dio alle persone che incontrava per strada, alle ragazze accudite dalle Suore, ai poveri e a tanti che si recavano da lei per avere consigli o chiedere preghiere.

    Anche le virtù cardinali furono praticate con costanza, prontezza e diligenza.

    La sua figura è stata sempre accompagnata da un’autentica e spontanea fama di santità, soprattutto nella Congregazione, tra le ragazze formate dalle Religiose di Maria Immacolata e tra molti fedeli della città di Granada.

 

GRANADA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

MARIA STELLA DI GESU' IGLESIAS FIDALGO

(al secolo: Maria Aurelia)

Suora professa delle Religiose di Maria Immacolata

(1899-1982)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “In verità vi dico: tutte le volte che l 'avete fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me” (Mt 25,40).

    Si potrebbe dire che la Serva di Dio Maria Stella di Gesù Iglesias Fidalgo (al secolo: Maria Aurelia) ha ininterrottamente udito nel proprio cuore l’eco di queste parole del Vangelo di Gesù, le quali hanno dato forma al suo stile di vita e di azione. La semplicità con cui ha saputo vedere Cristo nelle persone che ha incontrato, l'umiltà, la serenità e la gioia con cui è diventata serva in particolare dei più piccoli e bisognosi, suscitarono in coloro che la conoscevano un senso di ammirazione e una vera fama di santità.

    La Serva di Dio nacque in località Barradiello de La Riera de Colunga nelle Asturie il 12 aprile 1899. Il giorno dopo fu recata al fonte battesimale. Settima di dodici figli, crebbe felice in una famiglia povera di risorse, aiutando gli adulti secondo le proprie possibilità e soprattutto prendendosi cura dei più piccoli. La povertà si acuì alla morte del babbo nel 1913, onde i figli furono costretti ad emigrare in Argentina. La Serva di Dio andò a Oviedo per lavorare come bambinaia in una famiglia. Qui frequentava la casa delle Religiose di Maria Immacolata, fondate da Santa Vincenza Maria López y Vicuña per l’accoglienza e formazione delle giovani lavoratrici.

    In questo contesto la Serva di Dio maturò la propria vocazione, entrò nella Congregazione e nel 1926 emise la professione religiosa. Dapprima destinata a Cordoba, dal 1935 fino alla morte, eccetto 3 anni che passò ad Almeria, visse a Granada.

    La Guerra Civile lasciò molti orfani, tanto che l’Istituto, si trovò ad accogliere e aiutare anche un elevato numero di bambine. La Serva di Dio si prodigò per loro con solerzia e allegria. Svolse inoltre compiti di sacrestana e responsabile della lavanderia e, per molti anni, ebbe l’incarico di fare la spesa in città, di chiedere l’elemosina e di accompagnare le collegiali dal medico. Questo servizio fuori casa le diede occasione di visitare e aiutare ragazze che erano state collegiali e loro famiglie, nonché di conoscere e soccorrere molti poveri nelle strade. Tutti conoscevano questa Suora, piccola di statura, che a Granada girava per le strade, gli ospedali, gli uffici, i negozi, le case per portare conforto a tante persone che, nella solitudine e nella povertà confidavano in lei, nella sua preghiera e nel suo sorriso pieno di speranza, umiltà e fiducia.

    La Serva di Dio, da vera religiosa quale era, ogni giorno ed in ogni circostanza si mise in ascolto di quel che il Signore volesse da lei. Le lunghe ore di preghiera e adorazione eucaristica, nonché una quasi continua recita del Rosario, offrirono l’immagine di chi non si distrae da Dio per servire gli altri né lascia da parte gli altri per stare in dialogo con il Signore. 

    Esercitava la carità con vero cuore di madre, ascoltando tutti e a tutti donando se stessa. Ciò era percepito dalle sue consorelle e dalle bambine. Non aveva mai parole di biasimo o lamento, ma sempre di comprensione, amore e perdono. La serenità del volto e una letizia contagiosa caratterizzavano la sua vita virtuosa e la sua consacrazione a Dio come sposo e maestro.

    A Granada, dove tanto aveva lavorato, si addormentò placidamente nel Signore il 24 novembre 1982.

    In virtù della sua fama di santità, venne aperta la Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio. Dal 27 gennaio al 27 giugno 2008 presso la Curia ecclesiastica di Granada si è celebrata l’Inchiesta Diocesana, che da questa Congregazione delle Cause dei Santi ottenne il decreto di validità giuridica il 19 giugno 2009. Redatta la Positio, si è quindi discusso, nel modo consueto, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. I Consultori Teologi il 5 novembre 2020 hanno espresso parere affermativo. I Padri Cardinali e Vescovi, nella Sessione Ordinaria del 15 giugno 2021, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali e annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Maria Stella Iglesias Fidalgo (al secolo: Maria Aurelia), Suora professa delle Religiose di Maria Immacolata, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 19 giugno nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                                    + Fabio Fabene

                                                                                Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                                    Segretario

 

 

 

 

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GRANATENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

MARIAE STELLAE A IESU IGLESIAS FIDALGO

(in saeculo: Mariae Aureliae)

Sororis professae Religiosarum a Maria Immaculata

(1899-1982)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Amen dico vobis: Quamdiu fecistis uni de his fratribus meis minimis, mihi fecistis” (Mt 25, 40). 

    Licet Servam Dei Mariam Stellam a Iesu Iglesias Fidalgo (in saeculo: Mariam Aureliam) horum Evangelii Iesu verborum, quae eius vivendi agendique modum informaverunt, resultantem sonum continenter audivisse dicere. Simplicitas, qua Christum in hominibus, quibus ocurrit, videre valuit, atque humilitas, mansuetudo et gaudium, quibus in primis parvulis et egenioribus ministravit, in iis, qui cognoverunt eam, reverentiam ac vivam sanctitatis famam excitavere. 

    Serva dei in loco v.d. Barradiello de La Riera de Colunga in Asturiis die 12 mensis Aprilis anno 1899 ortum duxit. Insequenti die sacro fonte est lustrata. Septima ex duodecim filiis, perpauperi in familia iucunde crevit, seniores auxilio laboris pro viribus adiuvabat et maxime curabat iuniores. Cum pater anno 1913 obiret, paupertas nimirum increbuit, quare filii coacti sunt in Argentinam demigrare. Serva Dei Ovetum petivit, ad opus gerulae quadam in familia faciendum. Ibi Religiosarum a Maria Immaculata, quas Sancta Vincentia Maria López y Vicuña fundavit ad iuvenes operarias recipiendas ac educandas, domum frequentavit. Quo loco Serva Dei vocationem maturitatem assequi egit. Itaque eandem Congregationem ingressa est atque anno 1925 religiosam professionem emisit. Primum Cordubam missa est, deinde ab anno 1935 usque ad finem, tribus annis, quibus in Almeria degit, exceptis, Granatae vixit. 

    Bellum civile plurimos efficit pupillos, adeo ut Institutum multas puellas recipere ac adiuvare deberet. Quibus Serva Dei sedulitate et hilaritate multum operis contulit. Sacristae et ductricis fullonicae munere praeterea functa est atque ex officio plurimos per annos obsonatum in oppidum ibat, stipem emendicabat et alumnas ad medicum deducebat. Huius ipsius officii causa, quo domo exibat, tam puellas olim alumnas earumque familias visitare et adiuvare, quam egenos per viam cognoscere ac iuvare poterat. Omnes hanc Sororem, parvulam statura, noverunt, quae per vias, valetudinaria, sedes, tabernas, domos Granatae lustrabat ad solacium multis hominibus afferendum, qui, solitudine ac indigentia laborantes, fiduciam in ea, in eius precatione ac benignitate, plena spe, humilitate ac fiducia, reponebant.

    Serva Dei, verax religiosa qualis erat, aures cotidie et semper erigebat ut quod Dominus vellet intellegeret. Diuturnae precationis vel eucharisticae pietatis horae, necnon continua Rosarii oratio, imaginem illius praestiterunt, qui a Deo animum numquam ad aliis ministrandum avertit nec alios neglegit ad dialogum cum Domino excolendum. 

    Vero matris corde caritatem exercebat, benigne omnes audiens et se omnibus offerens. Quod vero Sorores atque puellae clare percipiebant. Obtrectationis vel quaerimoniae verba numquam dixit, sed semper indulgentiae, dilectionis et veniae. Serenitas vultus et laetitia, contagione vulgata, eius virtutis vitam describebant et ad Deum sponsum et magistrum consecrationem.

    Granatae, ubi diu operata erat, die 24 mensis Novembris anno 1982 placide in Domino obdormivit.

    Propter eius sanctitatis famam, Servae Dei Causa beatificationis et canonizationis est instructa. A die 27 mensis Ianuarii ad diem 27 mensis Iunii anno 2008, apud Curiam ecclesiasticam Granatensem, Inquisitio dioecesana celebrata est, quae die 19 mensis Iunii anno 2009 de iuridica validitate ab hac Congregazione de Causis Sanctorum adepta est decretum. Positione confecta, inde disceptatum est, usitatum per modum, an Serva Dei in gradu heroico christianas virtutes excoluisset. Consultores Theologi die 5 mensis Novembris anno 2020 votum adfirmativum protulerunt. Patres Cardinales et Episcopi, diei 15 mensis Iunii anno 2021 Ordinaria in Sessione, Servam Dei professi sunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico more exercuisse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Mariae Stellae a Iesu Iglesias Fidalgo (in saeculo: Mariae Aureliae), Sororis professae Religiosarum a Maria Immaculata, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 19 mensis Iunii a. D. 2021.