Causa in corso
Martin Benedict
- Venerabile Servo di Dio -

Martin Benedict

(1931 - 1986)

Venerabilità:

- 17 dicembre 2022

- Papa  Francesco

Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali; visse con eroicità la duplice vocazione di medico e sacerdote-religioso in un contesto di clandestinità. Malgrado la salute cagionevole poté esercitare con generosità la professione medica. Era distaccato dalle cose del mondo, costantemente alla ricerca della volontà di Dio

  • Biografia
Pur in un clima di clandestinità, con prudenza fece dell’ospedale un luogo di evangelizzazione

 

Il Venerabile Servo di Dio Martin Benedict nacque il 31 luglio 1931 a Galbeni (Romania), in una famiglia profondamente cristiana.

Dopo aver frequentato le scuole elementari nel paese natale, nel 1945 entrò nel seminario dei Frati Minori Conventuali di Hălăuceşti, dove rimase per 3 anni, fino a quando fu costretto a lasciarlo in seguito alla persecuzione contro la Chiesa cattolica e alla nazionalizzazione delle scuole operata dal regime comunista. Completò il liceo a Bacău, iscrivendosi nel 1951 alla Facoltà di Medicina dell’Università di Iaşi, dove conseguì la laurea nel 1957, con specializzazione in pediatria.

Esercitò la professione medica in vari ospedali: Răducăneni, Tătărăni, Bacău e Oneşti, spesso trasferito per le sue convinzioni religiose.

Nel 1972, a causa di un’occlusione intestinale, fu in grave pericolo di vita e dovette subire nel giro di pochi giorni tre interventi, di cui l’ultimo causato dall’irresponsabilità dei medici, che avevano lasciato nell’addome una pinza chirurgica.

Egli continuò a mantenere i contatti con i Frati Minori Conventuali, fino a riprendere la preparazione alla consacrazione religiosa e all’ordinazione sacerdotale. Frequentò clandestinamente il noviziato, emettendo la professione temporanea nel 1976 e quella solenne nel 1979. Il 14 settembre 1980 fu ordinato sacerdote a Slănic Moldova.

Nel frattempo, continuò il servizio in ospedale, costantemente sotto la sorveglianza della Securitate, l’organizzazione dei servizi segreti. Per mantenere nascosta la consacrazione e l’ordinazione, non ne aveva fatta alcuna comunicazione neppure ai suoi familiari, anche per proteggerli da eventuali interrogatori.

Celebrava quotidianamente l’Eucaristia nel proprio appartamento, continuando a frequentare normalmente la parrocchia. Durante il pellegrinaggio a Roma, organizzato per la beatificazione del frate cappuccino rumeno Geremia da Valacchia, il 30 ottobre 1983, i servizi segreti scoprirono che era un sacerdote. Iniziò per lui un periodo di dura persecuzione, con diversi attentati alla sua vita, arresti, interrogatori e continui pedinamenti.

Morì il 12 luglio 1986 a Oneşti (Romania).

P. Martin visse con eroicità la duplice vocazione di medico e sacerdote-religioso in un contesto di clandestinità. Malgrado la salute cagionevole poté esercitare con generosità la professione medica. Era distaccato dalle cose del mondo, costantemente alla ricerca della volontà di Dio. La salda fede e la ferma speranza, anche in situazioni avverse, lo aiutarono a rimanere sereno nelle difficoltà, confidando pienamente nel Signore. Per prudenza non si esponeva e non ostentava la propria vita cristiana, ma allo stesso tempo viveva concretamente i principi evangelici. Molti ignoravano che fosse un sacerdote, ma la sua testimonianza di amore verso Dio e verso il prossimo era avvertita dalla gente che ne apprezzava l’integrità e la dedizione. Riusciva a toccare i cuori: alcuni comunisti e atei si convertirono dopo l’incontro con lui. Pur in un clima di clandestinità, con prudenza fece dell’ospedale un luogo di evangelizzazione. Sempre al servizio dei malati, di qualunque condizione e credo, cercava di orientare tutti all’incontro con Dio. Invitava alla confessione i moribondi. I malati apprezzavano il modo con cui erano curati sia nel fisico che nello spirito. Si impegnò contro l’aborto. In ospedale era apprezzato dai colleghi. Come frate francescano e sacerdote visse con coerenza i voti, cercando di creare occasioni di fraternità. Coltivò la spiritualità eucaristica e mariana.

La fama di santità è aumentata dopo la morte ed è giunta sino ai nostri giorni, unita ad una certa fama signorum.