Causa in corso
Nunzio Russo
- Venerabile Servo di Dio -

Nunzio Russo

(1841 - 1906)

Venerabilità:

- 01 dicembre 2016

- Papa  Francesco

Sacerdote diocesano, Fondatore della Congregazione delle Figlie della Croce; mise la propria missione sacerdotale al servizio degli ultimi. Uomo colto, utilizzò il sapere per avvicinare le anime a Dio. A tale scopo scrisse il “Catechismo” sia in italiano sia in vernacolo, proprio per raggiungere anche le classi più emarginate

  • Biografia
Visse con umiltà e fedeltà i propri doveri; fu sereno anche nei momenti difficili e nella stanchezza; ebbe uno zelo ardente per il bene delle anime

 

Il Venerabile Servo di Dio Nunzio Russo nacque a Palermo (Italia) il 30 ottobre 1841. Dopo aver frequentato il Collegio Massimo dei Gesuiti, entrò in Seminario e, terminati gli studi, fu ordinato sacerdote il 15 aprile 1865. Si dedicò con entusiasmo al ministero nel contesto dei cosiddetti “preti zelanti”, quali Melchiorre Galeotti, Domenico Turano e Giuseppe Guarino che, reagendo allo spirito anticlericale del tempo, cercavano di rinnovare la vita pastorale e di essere presenti in modo incisivo nella società civile in piena comunione con il Sommo Pontefice. Il Venerabile Servo di Dio diede vita ad iniziative per la formazione cristiana dei fedeli, promosse il movimento cattolico siciliano, favorì la diffusione delle Casse Rurali e partecipò fattivamente alla nascita dell’Associazione del Boccone del Povero del Beato Giacomo Cusmano. Nei primi anni di ministero, sentì il desiderio di entrare nella Compagnia di Gesù ma, su consiglio di Mons. Giuseppe Guarino, suo direttore spirituale, decise di restare sacerdote diocesano, dedicandosi ad una feconda attività di evangelizzazione e catechesi, scrivendo a questo scopo catechismi in italiano e in siciliano per adulti e per bambini.

Dopo un periodo trascorso nella Diocesi di Agrigento, come segretario del nuovo Vescovo Mons. Domenico Turano, suo maestro spirituale, ritornò a Palermo e, nel 1877, fondò la "Pia Unione delle Sorelle della Dottrina Cristiana", il settimanale "Letture Domenicali" e la tipografia che lo stampava. Nel frattempo cominciò a fare vita comune con altri sacerdoti e fondò la Congregazione De Conservanda Fide, sotto il titolo di S. Francesco di Sales, che venne riconosciuta ufficialmente dall’Arcivescovo di Palermo il 6 maggio 1882. La Congregazione constava di due gruppi: uno conduceva vita comunitaria e l’altro era composto da sacerdoti che, pur rimanendo nei loro ambienti, si sentivano legati da uno spirito comune e si impegnavano nella predicazione di missioni popolari in tutta la Sicilia.

Si dedicò a difendere e conservare la fede del popolo incentivando l’organizzazione del catechismo nelle parrocchie, la predicazione e le missioni popolari; aiutò il popolo cristiano a trovare nuove metodologie nel campo dell’impegno sociale, nella scuola cattolica e nelle amministrazioni locali; promosse il movimento cattolico nascente; fondò a Palermo un Comitato regionale dell'opera dei Congressi Cattolici, per la sensibilizzazione cristiana della politica, dotandolo di uno Statuto che divenne riferimento e modello a livello nazionale; fondò i Comitati operai d'arti e mestieri; si dedicò al giornalismo. Nel 1891 le sue due Congregazioni vennero soppresse per problemi insorti con la Curia diocesana. Accettò tutto in spirito di obbedienza. L’Istituto femminile riprese vita nella Diocesi di Cefalù nel 1893, assumendo la denominazione di “Figlie della Croce”, con lo scopo di conservare la fede nel popolo attraverso il catechismo nelle parrocchie e nelle campagne, la fondazione di Pie Unioni, l’assistenza alle Chiese povere e il servizio ai bisognosi, con la costituzione di “mense economiche”.

Morì a Palermo (Italia) il 22 novembre 1906.

 

ITER GIURIDICO

L’Inchiesta Diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Palermo (Italia), in cinquantasette Sessioni, avvenute in due fasi: dal 26 novembre 1983 al 4 marzo 1986 e dal 23 febbraio 2004 al 22 novembre 2006. Durante l’Inchiesta fu raccolta la documentazione e vennero ascoltati ventotto testi, di cui cinque ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con Decreto dell’8 febbraio 2008.

 

SEDUTA DEI CONSULTORI STORICI

Si tenne il 15 ottobre 2013. A conclusione di un approfondito dibattito, il risultato finale per i tre quesiti di rito, sull’esaustività delle prove, sull’attendibilità dei documenti archivistici e sul fondamento delle virtù eroiche, fu unanimemente affermativo.

 

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Ebbe luogo il 2 febbraio 2016. I Consultori Teologi sottolinearono che il Venerabile Servo di Dio mise la propria missione sacerdotale al servizio degli ultimi. Uomo colto, utilizzò il sapere per avvicinare le anime a Dio. A tale scopo scrisse il “Catechismo” sia in italiano sia in vernacolo, proprio per raggiungere anche le classi più emarginate.

Formatosi alla scuola dei Gesuiti, apprese l’amore per l’Eucaristia e la fedeltà al Sommo Pontefice. All’impronta fortemente cristocentrica, unì la spiritualità di San Francesco di Sales che trasmise all’Istituto Religioso delle Figlie della Croce. Umile, di carattere mite, visse nel nascondimento, conservando ferma fiducia nella Provvidenza e speranza nelle tribolazioni. Intensa fu la carità esercitata dal Venerabile Servo di Dio, che lo portò a promuovere diverse iniziative sociali. Durante il periodo del colera a Palermo, si prodigò per alleviare le sofferenze della popolazione.

Al termine del dibattito, tutti i Consultori diedero unanimemente voto affermativo, circa l'esercizio eroico delle virtù.

 

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E DEI VESCOVI

Si tenne il 18 ottobre 2016. L’Ecc.mo Ponente, dopo avere ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato la figura del Venerabile Servo di Dio, mise in rilievo che il suo ministero fu il risultato della sua intensa relazione di amore con il Signore. Visse con umiltà e fedeltà i propri doveri; fu sereno anche nei momenti difficili e nella stanchezza; ebbe uno zelo ardente per il bene delle anime. Incarnò una spiritualità di condivisione con il presbiterio e con il popolo di Dio, di cui fu modello nella carità, nell’attenzione ai più poveri, nella promozione dei servizi sociali e nella formazione culturale e spirituale dei fedeli.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.