Causa in corso
Ottorino Zanon
- Venerabile Servo di Dio -

Ottorino Zanon

(1915 - 1972)

Venerabilità:

- 05 giugno 2015

- Papa  Francesco

Sacerdote Fondatore della Congregazione della Pia Società di San Gaetano; Nato all’inizio del primo conflitto mondiale, rimase fortemente influenzato dagli eventi bellici e dal conseguente degrado morale e materiale in cui versavano molti giovani. Ispirato dall’esempio di San Giovanni Bosco, creò Istituti per orfani e scuole di formazione professionale per l’inserimento nel mondo del lavoro

  • Biografia
La fede salda, l’abbandono costante alla Divina Provvidenza, l’amore profondo per Gesù, la grande carità verso i ragazzi poveri, per i quali fu padre attento e premuroso

 

Il Venerabile Servo di Dio Ottorino Zanon nacque il 9 agosto 1915 ad Anconetta (Italia). Nel 1927, entrò nel Seminario Vescovile di Vicenza. Coltivò per certo tempo l’ideale missionario ma, con il consiglio della sua guida spirituale, maturò la vocazione di sacerdote diocesano. Visse con convinzione la vita del Seminario, coltivando costantemente la vita spirituale. Terminati gli studi, fu ordinato sacerdote il 26 maggio 1940, con certo anticipo a motivo dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Svolse il primo servizio pastorale presso la parrocchia vicentina dell’Aracoeli dove si lasciò guidare dai sacerdoti con i quali collaborava. In questo periodo vicentino scelse di impegnarsi a favore dei ragazzi orfani e abbandonati e, nel 1941, con la collaborazione dei suoi genitori, aprì “La Casetta”, luogo di formazione professionale.

L’Opera sociale si incrementò velocemente anche a motivo delle necessità provocate dalla guerra. Nel 1943 portò a compimento la costruzione della prima parte dell’Istituto che affidò alla protezione di San Gaetano.

Terminato il periodo bellico, l’Opera di San Gaetano si sviluppò per la sua qualità educativa e pastorale, la molteplice offerta formativa, il riconoscimento e il prestigio dell’iniziativa.

Fin dall’inizio, sentendosi ispirato a fondare una comunità di consacrati dediti a questo scopo, cercò e trovò dei collaboratori che personalmente formò. Sebbene il Vescovo di Vicenza mostrasse alcune reticenze all’idea della fondazione di una nuova Congregazione, poiché preferiva che l’Opera rimanesse nella sua appartenenza alla diocesi, nel 1948 diede l’approvazione ad experimentum del Regolamento. Nello stesso anno, il Servo di Dio, insieme al primo gruppo, emise la professione dei voti. Nel 1951 la comunità fu eretta in istituto diocesano.

Con l’aumento degli impegni per i ragazzi orfani e la formazione alla vita consacrata, esso aprì e si trasferì nella “Casa dell’Immacolata”, sempre a Vicenza, per accompagnare spiritualmente il gruppo vocazionale, mentre ad uno dei suoi primi collaboratori affidò la direzione dell’Istituto San Gaetano per gli orfani.

Fece della “Casa dell’Immacolata” il centro formativo della giovane comunità, con due percorsi differenziati, uno per i membri chierici e un altro per i membri laici, chiamati “assistenti”, dediti ai vari servizi nelle attività educative e spirituali per i ragazzi. La familiarità dei rapporti, la gioia, il lavoro, il senso della presenza di Dio e dell’incontro con Cristo, nutrito dall’Eucaristia e ripreso in continui momenti nell’arco della giornata furono le caratteristiche sulle quali incentrò la vita comunitaria. Ai giovani in formazione egli trasmetteva lo zelo apostolico e la missione pastorale vissuta come esercizio della carità.

Nel 1960 si dedicò alla redazione del testo costituzionale per la “Pia Società di San Gaetano”, che fu approvato lo stesso anno. Fu nominato Superiore Generale.

In tale servizio, accompagnò lo sviluppo della Congregazione nei cinque Continenti, privilegiando sempre i contesti più poveri.

In seguito al ripristino del diaconato permanente, il 7 dicembre 1968 la Pia Società di San Gaetano ottenne dal Vescovo di Vicenza l’autorizzazione ad introdurre i diaconi permanenti tra i propri membri.

Al mattino del 14 settembre 1972 il Servo di Dio fu vittima di un incidente stradale alla periferia di Brescia. Portato d’urgenza nell’Ospedale di Brescia (Italia), morì nel pomeriggio dello stesso giorno.

 

INCHIESTA DIOCESANA

L’Inchiesta Diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Vicenza (Italia), dal 14 settembre 1988 al 14 settembre 1993, in centotrentatré Sessioni, durante le quali fu raccolta la documentazione e vennero escussi centodiciannove testi, dei quali undici ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 20 aprile 1994.

 

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si svolse il 10 febbraio 2015. I Consultori riscontrarono nella vita del Venerabile Servo di Dio un esercizio costante delle virtù. Nato all’inizio del primo conflitto mondiale, rimase fortemente influenzato dagli eventi bellici e dal conseguente degrado morale e materiale in cui versavano molti giovani. Ispirato dall’esempio di San Giovanni Bosco, creò Istituti per orfani e scuole di formazione professionale per l’inserimento nel mondo del lavoro. Questi centri di formazione costituirono il primo nucleo della Pia Società di San Gaetano, dalla quale fiorirono numerose vocazioni sacerdotali.

Uomo di grande fede, realizzò la sua missione sacerdotale nell’abbandono alla Divina Provvidenza, che non gli fece mai mancare il sostegno. Si distingueva per la profonda comunione con il Signore che costituiva il centro della sua spiritualità. Guidato dall’amore e dall’attenzione agli altri, realizzò con operosità e ingegno molte iniziative a favore dei giovani. 

Al termine del dibattito, tutti i Consultori diedero unanimemente voto affermativo, circa l'esercizio eroico delle virtù da parte del Venerabile Servo di Dio.

 

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E DEI VESCOVI

Si riunì il 2 giugno 2015. L’Ecc.mo Ponente, dopo avere ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato la figura del Venerabile Servo di Dio, mise in rilievo le caratteristiche del suo percorso virtuoso: la fede salda, l’abbandono costante alla Divina Provvidenza, l’amore profondo per Gesù, la grande carità verso i ragazzi poveri, per i quali fu padre attento e premuroso, sollecito nell’aiutarli ad imparare una professione e ad aprirsi ad una vita cristiana e umana di genitori.

Alimentò la virtù della fede con una preghiera costante e l’Adorazione Eucaristica. Sintetica ed eloquente è questa sua affermazione: “Per mezzo della contemplazione si ama Dio, ma con l’azione si ama il prossimo: né i due amori sono scissi perché uno solo è l’amore, e amando il prossimo amiamo Dio che ci comanda questo amore e che ci ha dato il prossimo per fratelli”.

Le sue ultime parole furono “Gesù, ti amo”.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.