Causa in corso
Paolo Smolikowski
- Venerabile Servo di Dio -

Paolo Smolikowski

(1849 - 1926)

Venerabilità:

- 18 dicembre 2017

- Papa  Francesco

Sacerdote professo della Congregazione della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo; affrontò le difficoltà con prudenza, cercando sempre il consiglio di superiori e confratelli. Lo zelo per la propagazione della fede lo portò a scegliere l’ordinazione sacerdotale nel rito orientale e, più tardi, a decidersi per il passaggio a quello latino

  • Biografia
Visse profondamente l’unione con Dio, in particolare nella sua devozione straordinaria al Sacro Cuore e alla Vergine Maria. Nelle prove che dovette affrontare si manifestarono la sua speranza e fortezza

 

Il Venerabile Servo di Dio Paolo Smolikowski nacque il 4 febbraio 1849 a Tver (Russia), da genitori di rito latino. Il padre era ingegnere e la madre proveniva da una famiglia aristocratica, deportata in Russia dopo l’Insurrezione polacca del 1830-1831.

Nel 1859 la famiglia Smolikowski tornò a Varsavia dove il Venerabile Servo di Dio, nel 1866 entrò nel Seminario diocesano e, un anno dopo, si trasferì a Roma nel noviziato della Congregazione dei Padri Resurrezionisti. Ottenuto il dottorato in Filosofia e Sacra Teologia, il 5 marzo 1873 emise la professione religiosa perpetua e, il 15 aprile dello stesso anno, ricevette l’ordinazione sacerdotale nel rito orientale bizantino, con lo scopo di lavorare tra gli orientali.

Nel 1874 si recò in Bulgaria per svolgere il compito di missionario e educatore. Nel 1882 si trasferì a Lviv (odierna Ucraina) e per quattro anni lavorò in un Collegio, in qualità di educatore e di direttore. Nel 1886 fu nominato Rettore del Collegio Polacco di Roma, coprendo anche altri incarichi, come Consigliere Generale della Congregazione, Superiore della Provincia Romana e Consultore di alcuni Dicasteri Vaticani.

Nel 1895 fu eletto Superiore Generale e svolse questo servizio fino al 1905, quando si dimise a causa di alcune opposizioni nella Congregazione. In seguito, riassunse l’incarico di Rettore del Collegio Polacco e Consigliere Generale.

Durante la guerra fra l’Italia e l’Austria, essendo cittadino austroungarico, lasciò l’Italia e si trasferì a Kęty (oggi Polonia), dove svolse l’ufficio di Cappellano presso la comunità delle Suore Resurrezioniste. Dal 1921, svolse il servizio di Maestro dei novizi in Polonia.

Morì a Cracovia (Polonia) l’11 settembre 1926.

ITER DELLA CAUSA

Il Processo Ordinario Informativo si svolse presso la Curia ecclesiastica di Cracovia (Polonia), dal 13 maggio 1966 al 29 aprile 1969, in ottantasei Sessioni, con l’escussione di cinquantaquattro testi, di cui tre ex officio.

Un Processo Rogatoriale fu celebrato presso il Vicariato di Roma (Italia), dal 5 ottobre 1967 al 15 dicembre 1969, in ventitré Sessioni, durante le quali vennero escussi sei testi.

La validità giuridica dei Processi fu riconosciuta con il Decreto del 17 maggio 1991.

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si tenne il 14 settembre 2010. I Consultori, dopo aver ripercorso il profilo biografico del Venerabile Servo di Dio, misero in luce la sua capacità nella direzione spirituale e la profonda umiltà e povertà. Affrontò le difficoltà con prudenza, cercando sempre il consiglio di superiori e confratelli. Lo zelo per la propagazione della fede lo portò a scegliere l’ordinazione sacerdotale nel rito orientale e, più tardi, a decidersi per il passaggio a quello latino.

Sopportò l’infermità che giunse all’improvviso con serenità e pazienza.

Diffuse e incentivò la devozione al Sacro Cuore di Gesù, l’adorazione Eucaristica e la devozione alla Vergine Maria.

I Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo circa il grado eroico delle virtù, la fama di santità e di segni del Venerabile Servo di Dio.

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E VESCOVI

Si riunì il 5 dicembre 2017. L’Em.mo Ponente, dopo avere tratteggiato la storia della Causa e la figura del Venerabile Servo di Dio, sottolineò che egli visse profondamente l’unione con Dio, in particolare nella sua devozione straordinaria al Sacro Cuore e alla Vergine Maria. Nelle prove che dovette affrontare si manifestarono la sua speranza e fortezza. Il suo amore verso Dio e il prossimo traspariva nel costante impegno a ricercare e compiere la volontà di Dio in ogni momento. Si prodigò con grande impegno sia per la direzione spirituale, soprattutto dei novizi e delle Suore Resurrezioniste, sia per l’impegno ecumenico. Anche la decisione di dimettersi da Superiore Generale dimostra con forza la sua grande umiltà, in quanto riconobbe la difficoltà nel governo.

Al termine della Relazione dell’Em.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero al dubbio con sentenza unanime affermativa.