Causa in corso
Rosario della Visitazione (al secolo: Maria Beatrice Rosario Arroyo)
- Venerabile Serva di Dio -

Rosario della Visitazione (al secolo: Maria Beatrice Rosario Arroyo)

(1884 - 1957)

Venerabilità:

- 11 giugno 2019

- Papa  Francesco

Fondatrice della Congregazione delle Suore Domenicane del Santo Rosario, negli avvenimenti della sua vita seppe comprendere i segni della divina Provvidenza e, in un sapiente e costante discernimento, percorse il cammino della perfezione evangelica. In un’epoca storica e in un contesto sociale che non favorivano l’affermazione sociale della donna, contribuì in modo significativo alla protezione e alla valorizzazione di quella realtà che un giorno San Giovanni Paolo II chiamerà “il genio femminile”

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Fervente spirito di preghiera, fede incrollabile, speranza costante, carità generosa e disinteressata, stile di vita povero e gioioso, atteggiamento cordiale e costruttivo

 

    Rosario della Visitazione Arroyo (al secolo: Maria Beatrice del Rosario) nacque il 17 febbraio 1884 a Molo (oggi, un distretto di Illoio, Filippine), in una famiglia dell’alta borghesia ispano-filippina, profondamente religiosa e dedita a soccorrere gli ultimi.

    Nel 1914, entrò nel Beaterio delle Suore Domenicane di S. Caterina. Dopo la prima professione religiosa, avvenuta il 3 gennaio 1917, fu inizialmente inviata a Manila e poi a Lingayen per insegnare nelle scuole dell’Istituto. Nel 1927 tornò a Iloilo, con alcune consorelle, per iniziare la fondazione del Beaterio di Molo, dedito alla vita comunitaria, all’accoglienza delle bambine senza tetto e a una scuola gratuita. In quest’opera espresse l’amore per Dio sia nei lunghi periodi trascorsi davanti al Ss.mo Sacramento per l’adorazione, sia nell’attenzione premurosa verso i poveri e i più bisognosi, sia nell’accompagnamento e nel sostegno delle consorelle. Fu incaricata della formazione delle religiose. Nel 1934, il Beaterio si rese autonomo dalla casa madre di Manila, ponendo così le basi per la fondazione di una nuova Congregazione denominata inizialmente “Terziarie di S. Domenico” o “Domenicane di Molo” e, successivamente, “Suore Domenicane del SS. Rosario”.

    Negli anni ’40, l’occupazione giapponese costrinse le suore ad abbandonare la casa madre di Molo, in quanto bombardata. Passato il periodo bellico, Maria Beatrice e le suore, aprirono scuole, assunsero la gestione di collegi e di altre attività a servizio delle Chiese locali e della società filippina, bisognosa di ricostruzione morale e culturale.

    Nel 1952 furono approvate le nuove Costituzioni della Congregazione e l’anno successivo venne celebrato il primo Capitolo in cui la fu eletta Superiora Generale, ufficio che mantenne fino alla morte, avvenuta il 14 giugno 1957 a Molo (Filippine).

    Visse la consacrazione religiosa in maniera semplice e generosa, dedicandosi all’insegnamento e all’educazione delle giovani. La sua spiritualità era quella tipica del tempo, centrata sulla mortificazione personale. Particolare fu la sua devozione alla Vergine Maria e al S. Rosario. La preghiera intensa e costante le consentì un’unione speciale con il Signore. Da essa traeva sapienza e forza per affrontare le difficoltà, rendendo fruttuoso il suo apostolato.

    In linea con il carisma domenicano, la sua carità fu soprattutto intellettuale e si concretizzò nell’impegno educativo e nella formazione di coscienze mature, rivelandosi innovativa e lungimirante per l’epoca. In un contesto segnato dalla discriminazione femminile, il suo apostolato cercò di promuovere l’educazione umana e spirituale tra le giovani abbandonate. Fu una “madre” premurosa non solo per le bambine e le giovani accolte nella Congregazione, ma anche per le sue figlie spirituali.

 

IARENSIS

 

Beatificationis et Canonizationis

Servae Dei

ROSARII A VISITATIONE

(in saeculo: Mariae Beatricis a Rosario Arroyo)

Fundatricis Congregationis Sororum Dominicanarum Sancti Rosarii

(1884 – 1957)

_________________

Decreto sulle Virtù

 

    «Ecco lo Sposo! Andategli incontro!» (Mt 25, 6).

 

    La Serva di Dio Rosario della Visitazione (al secolo: Maria Beatrice del Rosario Arroyo) fu la “vergine prudente” in attesa del suo Sposo, al quale dedicò l’intera vita, che seppe riconoscere e servire nei fratelli più poveri.

    La Serva di Dio nacque il 17 febbraio 1884 a Molo, presso la città d’Iloilo nelle Filippine, e tre giorni dopo ricevette il battesimo con il nome di Maria Beatrice del Rosario. La famiglia era molto benestante: il padre Ignacio era il capo politico della città e la madre Maria Pidal discendeva da una famiglia ispano-filippina. Ricevette una buona educazione in casa, anche grazie alla testimonianza dei suoi genitori: tra l’altro, nella cappella domestica si custodiva l’Eucaristia e ogni giorno si invocava la Beata Vergine con la preghiera del rosario. Dopo aver frequentato le scuole primarie a Molo e le secondarie a Jaro, Maria Beatrice si trasferì a Manila.

    Durante l’adolescenza avvertì con crescente chiarezza la vocazione alla vita consacrata, così che, ventisettenne, entrò nella Congregazione delle Suore Domenicane di Santa Caterina da Siena. Dopo un periodo di postulantato, vestì l’abito religioso, assunse il nome di Rosario della Visitazione e il 3 gennaio 1914 emise la professione semplice. I suoi primi impegni nella comunità furono di educatrice ed insegnante, prima a Lingayen e poi a Manila.

     Nel frattempo i genitori avevano maturato la decisione di offrire parte dei loro beni per dar vita ad una nuova fondazione religiosa, il “Beaterio del Santissimo Rosario di Molo”. Era un progetto che da tempo costituiva oggetto di riflessione di Don Ignacio e Doña Maria e, dopo la morte di quest’ultima, divenne realtà. Il permesso formale per lo stabilimento del Beaterio è stato concesso il 24 luglio 1925. La Serva di Dio ne fu la prima responsabile e, insieme con altre tre consorelle, nel 1927 iniziò la fondazione della nuova famiglia religiosa a Molo; poi edificò un convento a Iloilo, insieme con una casa di accoglienza per le bambine povere e una scuola gratuitamente aperta a tutti. Quindi venne istituito il noviziato e Suor Rosario divenne maestra delle novizie. Nel 1958 la Congregazione ottenne il riconoscimento giuridico con diritto diocesano. Il decreto di diritto pontificio è stato concesso il 7 ottobre 1985 con il nome Congregazione delle Suore Dominicane del Santissimo Rosario delle Filippine.

     Durante il secondo conflitto mondiale la casa madre di Molo ebbe a subire notevoli danni in seguito a un violento bombardamento e le suore furono costrette a lasciarla, anche a causa dell’occupazione giapponese. Questo evento non scoraggiò la Serva di Dio, che, anzi, profuse una generosità ancora maggiore a servizio dell’opera che la Provvidenza le affidava. Dopo la guerra con rinnovato impegno la giovane comunità, guidata da Suor Rosario, si dedicò a scuole e collegi e collaborò intensamente alla ricostruzione materiale e morale del Paese.

    Fin da bambina la Serva di Dio era stata educata alla fede e a nutrire una particolare devozione verso l’Eucaristia: nella cappella della casa si intratteneva spesso e a lungo davanti al tabernacolo. Fervente spirito di preghiera, fede incrollabile, speranza costante, carità generosa e disinteressata, stile di vita povero e gioioso, atteggiamento cordiale e costruttivo: queste note si riscontrano nella personalità e soprattutto nella spiritualità di Suor Rosario. Fu una donna prudente e mite, giusta ed equilibrata, forte e perseverante anche in mezzo alle prove e alle difficoltà. In un’epoca storica e in un contesto sociale che non favorivano l’affermazione sociale della donna, la Serva di Dio contribuì in modo significativo alla protezione e alla valorizzazione di quella realtà che un giorno San Giovanni Paolo II chiamerà “il genio femminile”. Nel suo percorso di fede la Serva di Dio profuse i suoi carismi di grazia e i suoi doni naturali, realizzando pienamente la propria vocazione e maturando una libertà interiore profonda e disponibile verso il mondo. Negli avvenimenti della sua vita ella seppe comprendere i segni della divina Provvidenza e, in un sapiente e costante discernimento, percorse il cammino della perfezione evangelica.

    Nel 1953, durante il primo Capitolo Generale della nuova famiglia religiosa, la Serva di Dio venne eletta Superiora Generale, ufficio che ricoprirà fino alla morte, avvenuta a Iloilo il 14 giugno 1957 a causa di un ipertensione cardiaca. I suoi funerali videro la partecipazione di una immensa folla, segno di una chiara fama di santità che aveva accompagnato la Serva di Dio durante la sua vita.

    In virtù di questa fama, dal 7 ottobre 2009 al 3 gennaio 2011 nella Curia ecclesiastica di Jaro ha avuto luogo l’Inchiesta Diocesana, la cui validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 12 novembre 2012. Preparata la Positio, si è discusso, secondo la consueta procedura, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù. Con esito positivo, il 18 dicembre 2018 si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 4 giugno 2019, presieduta da me, Card. Angelo Becciu, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Presentata, quindi, un’attenta relazione di tutte queste fasi al Sommo Pontefice Francesco da parte del sottoscritto Cardinale Prefetto, il Beatissimo Padre, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, nel presente giorno ha dichiarato: Constano le virtù teologali della Fede, Speranza e Carità sia verso Dio sia verso il prossimo, nonché le cardinali della Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza e di quelle annesse, in grado eroico, della Serva di Dio Rosario della Visitazione (al secolo: Maria Beatrice del Rosario Arroyo), Fondatrice della Congregazione delle Suore Domenicane del Santissimo Rosario delle Filippine, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Beatissimo Padre ha dato incarico di rendere pubblico questo decreto e di trascriverlo negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

      

    Roma, il giorno 11 del mese di giugno dell’anno del Signore 2019.

  

ANGELO Card. BECCIU

Prefetto

 

                                                        + MARCELLO BARTOLUCCI

                                                        Arcivescovo titolare di Bevagna

                                                        Segretario