Causa in corso
Sosio Del Prete (al secolo: Vincenzo)
- Venerabile Servo di Dio -

Sosio Del Prete (al secolo: Vincenzo)

(1885 - 1952)

Venerabilità:

- 26 aprile 2016

- Papa  Francesco

Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori, Fondatore della Congregazione delle Piccole Ancelle di Cristo Re; nella totale donazione di sé a Dio e alla Chiesa, visse un amore particolare per la Passione di Gesù, che gli fece riconoscere nei poveri quel volto amato e contemplato nelle ore trascorse in preghiera davanti al Ss.mo Sacramento

  • Biografia
Amò teneramente la Chiesa, manifestando una peculiare venerazione per il Santo Padre

 

Il Venerabile Servo di Dio Sosio Del Prete (al secolo: Vincenzo) nacque a Frattamaggiore (Napoli, Italia) il 28 dicembre 1885. A sedici anni entrò nel Noviziato dell’Ordine dei Frati Minori e, concluso il regolare percorso formativo, l’8 dicembre 1905 emise la professione solenne e il 10 marzo 1910 venne ordinato sacerdote. Destinato al Convento di San Lorenzo in Arpino, dal 1915 al 1918 prestò servizio militare nel reparto sanitario dell’Esercito. Nel frattempo, conseguì, presso il Conservatorio di Napoli, il diploma di Licenza e Magistero e ottenne l’abilitazione all’insegnamento del canto corale. Trasferito ad Afragola si dedicò allo studio della musica, alla predicazione e alla direzione spirituale. Vedendo l’estremo disagio morale e materiale degli anziani abbandonati, volse ogni sua energia al loro servizio. Il 6 giugno 1932 diede vita, insieme alla Serva di Dio Antonietta Giugliano, all’Istituto Religioso delle Piccole Ancelle di Cristo Re. Il Venerabile Servo di Dio basò la sua straordinaria opera di carità sul fondamento teologico della regalità di Cristo. In piena obbedienza alle autorità ecclesiastiche, sostenne la Congregazione con la sua azione, discrezione, incessante preghiera, accettazione della sofferenza e vicinanza spirituale. Nel 1947, l’Istituto venne aggregato all’Ordine dei Frati Minori.

Nella totale donazione di sé a Dio e alla Chiesa, visse un amore particolare per la Passione di Gesù, che gli fece riconoscere nei poveri quel volto amato e contemplato nelle ore trascorse in preghiera davanti al Ss.mo Sacramento. Convinto che il mistero della Passione non si arrestava al sepolcro, ma si completava con la Resurrezione, fu proprio il Cristo glorioso, Re dell’Universo, che additò alle sue Suore. Attento alla liturgia e alla preghiera, devoto ai Santi, che considerò modelli di vita cristiana, amò teneramente la Chiesa, manifestando una peculiare venerazione per il Santo Padre.

Dopo aver trascorso gli ultimi anni tra grandi sofferenze fisiche, morì a Napoli (Italia) il 27 gennaio 1952.

INCHIESTA DIOCESANA

L’Inchiesta Diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Napoli (Italia), dal 1° dicembre 2006 al 13 dicembre 2008, in quaranta Sessioni, durante le quali furono raccolte le prove documentali e vennero escussi trentotto testi, di cui dieci ex officio.

A completamento degli Atti, furono raccolte presso la medesima Curia ecclesiastica altre sei testimonianze sul Venerabile Servo di Dio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 7 aprile 2000.

SEDUTA DEI CONSULTORI STORICI

Si svolse il 30 settembre 2014. A conclusione del dibattito, il risultato finale per i tre quesiti di rito, sull’esaustività delle prove, sull’attendibilità dei documenti archivistici e sul fondamento delle virtù eroiche, fu affermativo.

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si tenne il 16 aprile 2015. I Consultori sottolinearono che un punto di svolta nella vita del Venerabile Servo di Dio si ebbe nel 1932, quando diede inizio ad una forma particolare di carità verso gli anziani, soprattutto meno abbienti. Dopo aver fondato la Congregazione delle Piccole Ancelle di Cristo Re, seppe mettersi da parte con pazienza ed umiltà per lasciar camminare la “sua creatura” da sola. Si preoccupò principalmente di suscitare nuove vocazioni e di formarle.

Religioso di intensa preghiera, trascorreva molto tempo nell’adorazione Eucaristica, nella quale trovava forza e conforto. Dall’unione con Gesù scaturì la sua paternità spirituale, che lo rese delicato e mite, tenero e prudente con le Suore e con i fratelli più bisognosi.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero con voto affermativo circa il grado eroico delle virtù, la fama di santità e di segni.

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E VESCOVI

Si riunì il 5 aprile 2016. L’Em.mo Ponente, dopo avere tratteggiato la storia della Causa e la figura del Venerabile Servo di Dio, sottolineò tre elementi caratterizzanti la sua fama di santità: la profonda vita di preghiera e di contemplazione, che si manifestava soprattutto nell’amore all’Eucaristia e a Maria; l’amore e la cura per le celebrazioni liturgiche, specialmente la Santa Messa, che voleva rendere belle e arricchire con l’apporto della musica da lui composta; la passione per i poveri, per i quali volle creare strutture e servizi utili alle loro necessità. Frutto di tale impegno fu anche la fondazione della Congregazione delle “Piccole Ancelle di Cristo Re”.

Al termine della Relazione dell’Em.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.