Causa in corso
Stefano Pietro Morlanne
- Venerabile Servo di Dio -

Stefano Pietro Morlanne

(1772 - 1862)

Venerabilità:

- 05 luglio 2019

- Papa  Francesco

Laico, Fondatore della Congregazione delle Suore della Carità Materna, fu un uomo di fede e di pietà eucaristica, dedito all’adorazione e alla mortificazione. Condusse una vita austera, fatta di rinunce e penitenze, il cui scopo fu l’amore a Dio e al prossimo

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Distaccato dai beni terreni, destinò le sue risorse ai bisognosi, con un particolare riguardo per le ragazze madri e i loro neonati

 

    Il Venerabile Servo di Dio Stefano Pietro Morlanne nacque il 22 maggio 1772 a Metz (Francia). In famiglia ricevette la prima educazione religiosa, che approfondì nel Collegio di San Sinforiano dei Benedettini a Metz. Sentendosi chiamato al sacerdozio, nel 1788 entrò in Seminario ma, nel 1791, in seguito al rifiuto del giuramento alla Costituzione civile del clero da parte del Vescovo di Metz, il Cardinale de Montmorency-Laval, e dei professori del seminario, il seminario fu chiuso.

    Rientrato a casa, consigliato da alcuni sacerdoti, si iscrisse a Medicina e, nel 1793, fu ammesso come chirurgo soprannumerario nel Ricovero di mendicità, dove venivano accolti e curati vagabondi, prigionieri con malattie contagiose e povere donne incinte che partorivano in misere condizioni. Tale esperienza gli fece comprendere di sentirsi chiamato al servizio dei poveri, vivendo cristianamente da laico.

Specializzatosi in ostetricia, nel Ricovero di mendicità, assistette soprattutto ai parti delle donne povere, fino al 1811, quando un incendio distrusse i locali.

    Aprì in un ex convento della Visitazione di Metz, una casa dove continuò il suo caritatevole servizio, vivendo egli stesso nella povertà, perché quanto guadagnava lo divideva con i bisognosi.

    Con l’aiuto del suo maestro Rémy-Augustin Ibrelisle, aprì la scuola pratica per ostetriche, dove divenne il docente principale.

    Fra le ragazze che frequentavano i suoi corsi, scelse le più pie e generose e con loro fondò l’Associazione Figlie della Carità Materna, che poi si tramutò in un Istituto Religioso.

    Il Vescovo Gaspare Jauffret non approvò subito l’Istituto Religioso, perché riteneva che la professione di ostetriche fosse poco compatibile con la vita delle suore. Si rese anche benemerito nel campo della propagazione del vaccino contro il vaiolo, e nell’ultimo decennio della sua vita, avendo sempre attenzione per i poveri e i bisognosi, fondò con alcuni amici sacerdoti il comitato Oeuvre Humanitaire per aiutare le madri delle famiglie disagiate e soprattutto le madri nubili.

Morì il 7 gennaio 1862 a Metz (Francia).

    Il Venerabile Servo di Dio fu un uomo di fede e di pietà eucaristica, dedito all’adorazione e alla mortificazione. Condusse una vita austera, fatta di rinunce e penitenze, il cui scopo fu l’amore a Dio e al prossimo. Distaccato dai beni terreni, destinò le sue risorse ai bisognosi, con un particolare riguardo per le ragazze madri e i loro neonati che erano privi di qualsiasi assistenza, interessandosi anche delle loro necessità spirituali. 

 

METZ

 

Beatificazione e Canonizzazione del

Servo di Dio

STEFANO PIETRO MORLANNE

Laico, Fondatore della Congregazione delle Suore della Carità Materna

(1772-1862)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

    “Io sono la luce del mondo; chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12).

    Nelle ombre del suo tempo, la testimonianza del Servo di Dio Stefano Pietro Morlanne brillò: nella sequela fedele del Signore, giunse alla perfezione evangelica e diffuse attorno a sé lo splendore di una carità generosa e disinteressata.

    Il Servo di Dio nacque a Metz il 22 maggio 1772. Dopo una prima educazione in famiglia, studiò presso un istituto dei Padri Benedettini. Entrò nel seminario di Metz ma due anni dopo il seminario venne forzatamente chiuso e i seminaristi costretti a tornare a casa. Su consiglio di alcuni sacerdoti, studiò alla facoltà di medicina e fin dalla guerra scoppiata fra Francia e Austria nel 1792 divenne medico nell’ospedale militare. Nonostante il Concordato con Napoleone e la riapertura dei seminari, prese la decisione di portare avanti questo suo impegno in risposta alla vocazione alla professione medica. L’esperienza lo portò ad avere sempre maggiore fede in Dio anche nell’esercizio delle funzioni quotidiane. Per aiutare le donne in gravidanza aprì un ricovero, del quale venne nominato direttore e nel quale lui stesso iniziò a formare nuove ostetriche. Nel 1804 scelse alcune fra le ragazze più motivate e disponibili al servizio e propose loro di dare inizio a quella che diventò la Congregazione delle Suore della Carità Materna. L’istituto fu approvato dal re Luigi XVII prima e dal vescovo di Metz nel 1822.

    Il Servo di Dio si dedicò all’insegnamento dell’arte medica e studiò alcune fra le più aggressive malattie, come il vaiolo, contribuendo alla diffusione dei vaccini. Con alcuni amici sacerdoti fondò la Oeuvre Humanitaire a favore delle ragazze madri. Affrontò con fortezza, integrità e fede profonda le difficoltà che la sua opera comportava, specialmente a motivo dei pregiudizi verso le ragazze delle quali si prendeva cura. Austero nella condotta, distaccato dai beni materiali, sempre disponibile nei confronti del prossimo, scelse la povertà come modo di vivere e tutti i suoi beni spese per le opere di carità che realizzava. Costantemente si mise in ascolto della volontà di Dio, attingendo forza per la carità dal raccoglimento interiore, dalla preghiera, dall’adorazione eucaristica e dalla devozione mariana. Ai malati annunciava il Vangelo della Croce e della Passione di Gesù. Ricevette molti riconoscimenti per la sua opera di assistenza, che accolse sempre con sincera umiltà.

    Aveva 90 anni quando morì il 7 gennaio 1862. Fu compianto da tutti e tutti diedero testimonianza della sua fama di santità.

    In virtù di questa, presso la Curia ecclesiastica di Metz si è celebrata dal 22 gennaio 1989 al 28 febbraio 1990 l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica è stata approvata da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 25 marzo 1994. Preparata la Positio, ha avuto luogo il 2 ottobre 2001 il Congresso del Consultori Storici. Secondo le procedure consuete si è quindi discusso se il Servo di Dio abbia esercitato le virtù in modo eroico. Con esito positivo, il 20 settembre 2018 si è celebrato il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi riuniti nella Sessione Ordinaria del 18 giugno 2019, che io stesso Cardinale Angelo Becciu ho presieduto, hanno dichiarato che il Servo di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Fatta quindi di tutte queste cose un’accurata relazione al Sommo Pontefice Francesco mediante il sottoscritto Cardinale Prefetto, Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti di questa Congregazione delle Cause dei Santi, in data odierna ha dichiarato: Constano le virtù teologali di Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le virtù cardinali di Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza e Fortezza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Stefano Pietro Morlanne, Laico, Fondatore della Congregazione delle Suore della Carità Materna, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha dato incarico di pubblicare il presente decreto e di metterlo agli Atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 5 luglio 2019.

 

Angelus Card. Becciu

Prefetto

 

                                        + Marcello Bartolucci

                                        Arciv. tit. di Bevagna

                                        Segretario

 

 

 

 

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METENSIS

 

Beatificationis et Canonizationis

Servi Dei

STEPHANI PETRI MORLANNE

Christifidelis Laici,

Fundatoris Congregationis Dioecesanae Sororum a Caritate Materna

(1772-1862)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

    “Ego sum lux mundi; qui sequitur me, non ambulabit in tenebris, sed habebit lucem vitae” (Io 8,12).

    In tenebris huius temporis testimonium Servi Dei Stephano Petri Morlanne refulsis: Dominum fideliter secutus, ad evangelicam perfectionem pervenit et magnanimae sinceraeque caritatis lumen circum se fundit.

    Servus Dei Meti die 22 mensis Maii anno 1772 ortus est. A familia sua primum institutus, apud Patres Ordinis Sancti Benedicti studia exsecutus est. Seminarium Metensem ingressus est at duos post annos Seminarium vi clausum est et alumni eius domum redire coacti. Aliquorum sacerdotum consilio artem medicam didicit apud universitatem, et iam a bello deflagrato inter Galliam et Austriam anno 1792 medicus factus est in militum valetudinario. Etsi Concordatus anni 1901 alumnos seminarum redire permitteret, suum opus perrigere statuit, Deo respondens quem ad medicam artem exercendam eum vocare certus erat. Cotidianae vices ad usque maiorem fidem in Deum eum perduxerunt. Gravidis mulieribus adiuvandis hospitium aperuit, cuius rector fuit et in quo ipse artem obstetriciam iuvenibus docebat. Anno 1804 aliquas probatas sedulasque alumnas elexit et eis proposuit ut illam quae Congregatio Sororum a Caritate Materna dein facta est inciperent. Institutum prius a Rege Aloisio XVII deinde a Metensi Episcopo anno 1822 approbatum est.

    Servus Dei ad artem medicam docendam se tradidit et aliqua ex gravioribus morbis, uti variolas, inquisivit. Una cum aliquibus sacerdotibus amicis Humanitatis Operam fundavit ad innuptas matres assidendas. Fortudine, integritate ac alto fidei sensu difficultatibus occursit quae eius operi sunt, maxime ob preiudicatas opiniones de iuvenibus quas curabat. Moribus austerus, a bonis temporalibus discessus, in proximos continenter promptus, vivendi modum pauperitatem elexit et omnem pecuniam suam pro caritatis operibus quas perficiebat impendit. Constanter se ad voluntatem Dei audiendam dedebat, ex meditatione, oratione, Eucharistiae adoratione et Virgini Mariae devotione vim ad caritatem exercendam trahens. Aegrotantibus Evangelium Crucis et Passionis Iesu nuntiabat. Propter opus suum plurimis insignibus decoratus est, quae semper valde humili animo suscepit.

    Nonagesimum annum aetatis agebat, cum die 7 mensis Ianuarii anno 1862 mortuus est. De eius obitu multi comploraverunt et de eius fama sanctitatis testimonium praebuerunt.

    Hac sanctitatis fama perdurante, iuxta Curiam ecclesiasticam Metensem a die 22 mensis Ianuarii anno 1989 ad diem 28 mensis Februarii anno 1990 Inquisitio dioecesana celebrata est, cuius iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum per decretum diei 25 mensis Martii anno 1994 est approbata. Positione exarata atque die 2 mensis Octobris anno 2001 iudicio Consultorum Historicorum subiecta, consuetas secundum normas disceptatum est an Servus Dei heroico in modo virtutes excoluisset. Die 20 mensis Septembris anno 2018 Peculiaris Theologorum Consultorum Congressus fausto cum exitu celebratus est. Patres Cardinales et Episcopi in Sessione Ordinaria die 18 mensis Iunii anno 2019 congregati, me ipso Angelo Cardinali Becciu praesidente, Servum Dei heroicum in modum virtutes theologales, cardinales eisque adnexas exercuisse professi sunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota huius Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Stephani Petri Morlanne, Christifidelis Laici, Fundatoris Congregationis Dioecesanae Sororum a Caritate Materna, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 5 mensis Iulii a.D. 2019.