Causa in corso
Teresa Gardi
- Venerabile Serva di Dio -

Teresa Gardi

(1769 - 1837)

Venerabilità:

- 22 gennaio 2015

- Papa  Francesco

Laica, del Terzo Ordine di San Francesco; In un umile, intriso di fede autentica e di profonda pietà, ricevette da Dio numerosi doni mistici che accolse nel più totale nascondimento e nell’umiltà

  • Biografia
Riguardo alle sue esperienze mistiche, ella non se ne vantò mai, cercando anzi di occultarle e di rivelarle con grande pudore solo al direttore spirituale e al confessore

 

La Venerabile Serva di Dio Teresa Gardi nacque ad Imola (Italia) il 22 ottobre 1769, in una famiglia povera e unita nella fede. Rimasta orfana di madre nel 1782, si dedicò ad accudire il padre, colpito da apoplessia, e un fratello ammalato. Dovendo rinunciare all’istruzione, nel poco tempo trascorso a scuola, imparò soltanto a leggere, ma non a scrivere. Nel 1800 conobbe il frate minore p. Carlo Francesco da Bologna che fu suo confessore e direttore spirituale per trentasei anni.

Nel 1801 entrò nell’Ordine Francescano come Terziaria Secolare e il 15 ottobre 1802 fece la professione dei voti di castità, povertà ed obbedienza, che cercò di vivere con serietà ed intensità. 

Pur segnata da una salute precaria, si dedicò con cura ai suoi doveri familiari, alla preghiera e all’attività dell’insegnamento catechistico. Dal 1804 si sentì accendere da un grande amore verso Dio e cominciò ad avere esperienze mistiche. Nel 1817, emise un quarto voto: fare sempre quanto piace al Signore e a maggiore Sua gloria. Ogni mattina si intratteneva due ore e mezza in chiesa per la partecipazione alla S. Messa e per la preghiera ed il ringraziamento personale. Lungo la giornata assisteva i bambini dell’asilo gestito dalle sorelle e, poi, si occupava delle faccende domestiche. La sera tornava in chiesa per la Via Crucis, durante la quale s’immergeva nella contemplazione della Passione di Gesù per riviverne le sofferenze. 

Morì di idropisia il 1° gennaio 1837 ad Imola (Italia). 

 

ITER GIURIDICO DELLA CAUSA

Il Processo Informativo super fama sanctitatis et virtutum in genere necnon miraculorum Servae Dei fu istruito presso la Curia ecclesiastica di Imola (Italia), dal 14 settembre 1910 al 19 dicembre 1911, in trenta Sessioni, durante le quali vennero escussi venti testi, di cui quattro ex officio.

Presso la medesima Curia furono istruiti i Processi:

- super scriptis, dal 1° al 20 dicembre 1911, in due Sessioni;

- super non cultu, dal 13 al 24 gennaio 1912, in diciannove Sessioni, durante le quali vennero escussi otto testi, di cui due ex officio

Il 20 dicembre 1911 fu pubblicata la dichiarazione sull’inesistenza degli scritti della Venerabile Serva di Dio.

La Sentenza de non cultu fu emessa il 19 gennaio 1912.

Il Decreto sulla validità del Processo Informativo super fama sanctitatis et virtutum in genere necnon miraculorum Servae Dei fu emesso il 7 aprile 1995.

 

SEDUTA DEI CONSULTORI STORICI

Si svolse il 29 settembre 1998. A conclusione del dibattito, il risultato finale per i tre quesiti di rito, sull’esaustività delle prove, sull’attendibilità dei documenti archivistici e sul fondamento delle virtù eroiche, fu affermativo.

 

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si tenne il 4 giugno 2013. I Consultori prescritti sottolinearono la singolarità del cammino di perfezione della Venerabile Serva di Dio che emerge soprattutto dal “Diario” redatto dal suo confessore, P. Carlo Francesco da Bologna, nel corso dei trentasei anni di direzione spirituale. 

Fu una donna semplice che, sin da giovane, si donò al Signore. Dopo essere entrata nel Terz’Ordine di San Francesco, nel 1801 fece la professione dei voti e, pur rimanendo in famiglia, visse come una contemplativa.

In questo contesto umile, intriso di fede autentica e di profonda pietà, ricevette da Dio numerosi doni mistici che accolse nel più totale nascondimento e nell’umiltà. In particolare, eccelse nella carità verso Dio, che amava sopra ogni cosa e al quale si consacrò totalmente, e nell’amore verso il prossimo, a partire dai familiari, dei quali si prese cura, soprattutto nei momenti di malattia. Pur nell’estrema semplicità delle condizioni sociali e culturali, seppe affrontare con serenità, pazienza e gioia le numerose avversità che la vita le riservò. 

Per la diffusa fama di santità, il Cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti, futuro Papa Pio IX, diede il permesso di fare seppellire la Venerabile Serva di Dio nella chiesa dei Frati Minori del Convento dell’Osservanza di Imola.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni della Venerabile Serva di Dio.

 

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E DEI VESCOVI

Si tenne il 20 gennaio 2015. L’Ecc.mo Ponente, dopo aver ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, ne mise in rilievo l’intensa vita spirituale, che si esprimeva nel desiderio di ricevere con amore i sacramenti, in particolare l’Eucaristia, e nella pratica delle mortificazioni, offrendo tutto per la conversione dei peccatori. 

Accudì con amore costante e generoso la madre, il padre malato e le sorelle, tutti morti prematuramente. Visitava gli infermi, anche di notte, se necessario e, con i suoi scarsi mezzi economici, aiutava i poveri e gli indigenti. Curò anche l’educazione dei fanciulli.

Riguardo alle sue esperienze mistiche, ella non se ne vantò mai, cercando anzi di occultarle e di rivelarle con grande pudore solo al direttore spirituale e al confessore. 

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.