Il profilo del Dicastero

Con la Costituzione Immensa Aeterni Dei del 22 gen. 1588, Sisto V creò la Sacra Congregazione dei Riti e le affidò il compito di regolare l'esercizio del culto divino e di trattare le Cause dei Santi. Queste due competenze furono commesse allo stesso Dicastero, perché le Cause dei Santi si concludono con l'introduzione di un Servo di Dio nel Culto della Chiesa.

L'idea della divisione della Congregazione dei Riti in due dicasteri, già ventilata in seno alla Commissione per la riforma della Curia fatta da San Pio X, venne realizzata da Paolo VI con la Costituzione Apostolica Sacra Rituum Congregatio dell'8 magg. 1969 con la quale furono create due Congregazioni, una per il Culto Divino (soppressa l'11 lu. 1975 con la creazione della nuova Congregatio pro Sacramentis et Cultu divino) ed una per le Cause dei Santi. Con la stessa Costituzione, la nuova Congregazione per le Cause dei Santi ebbe una propria struttura, articolata in tre Uffici: quello giudiziale, quello del Promotore Generale della Fede e quello storico-agiografico, che era la continuazione della Sezione Storica creata da Pio XI il 6 febb. 1930.

La Congregazione aveva inoltre una propria Cancelleria.

Un nuovo assetto è stato dato al Dicastero dalla Costituzione Apostolica Divinus perfectionis Magister del 25 genn. 1983 e le rispettive Normae servandae in inquisitionibus ab Episcopis faciendis in Causis Sanctorum del 7 febb. 1983, con le quali si è provveduto ad una profonda riforma della procedura delle Cause di canonizzazione (che vanno istruite dai vescovi diocesani iure proprio) e alla ristrutturazione della Congregazione, che è stata dotata, tra l'altro, di un Collegio di Relatori, con il compito di curare la preparazione delle Positiones super Martyrio oppure super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis dei Servi di Dio.

Giovanni Paolo II con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus, del 28 giu. 1988, ha cambiato la denominazione della Congregazione in Congregazione delle Cause dei Santi.

Il 5 giu. 2022 è entrata in vigore la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, con la quale papa Francesco ha decretato la riforma della Curia romana.

Questi gli articoli che riguardano il Dicastero delle Cause dei Santi:

Art. 98

Il Dicastero delle Cause dei Santi tratta, secondo la procedura prescritta, tutto quanto riguarda le cause di beatificazione e canonizzazione.

Art. 99

§ 1. Il Dicastero dà norme speciali ed assiste con consigli e indicazioni i Vescovi diocesani/eparchiali, a cui compete l’istruzione della causa.

§ 2. Esamina gli atti delle cause già istruite, verificando che la procedura sia stata compiuta secondo le norme ed esprimendo un giudizio di merito sulle cause stesse al fine di sottoporle al Romano Pontefice.

Art. 100

Il Dicastero vigila sull’applicazione delle norme che disciplinano l’amministrazione del Fondo dei beni delle cause.

Art. 101

Il Dicastero stabilisce la procedura canonica da seguire per verificare e dichiarare l’autenticità delle sacre reliquie e per garantire la loro conservazione.

Art. 102

Spetta al Dicastero giudicare in merito alla concessione del titolo di Dottore della Chiesa da attribuire ad un Santo, dopo aver ottenuto il voto del Dicastero per la Dottrina della Fede circa la sua eminente dottrina.

Annessa al Dicastero delle Cause dei Santi è la Scuola di Alta Formazione in Cause dei Santi promossa dal Dicastero stesso e dalla Pontificia Università Lateranense.

In questo articolo su Vatican News, una video presentazione del Dicastero e una video intervista al Prefetto, il Cardinale Marcello Semeraro