Presentazione del Convegno "La Santità oggi"

 

Conferenza stampa di presentazione del Convegno di Studio “La santità oggi”

 

Intervento di S. Em. Card. Marcello Semeraro

Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi

 

La santità incarnata nell’oggi

 

Quello della santità è un tema caro a Papa Francesco. Nel suo pontificato cresce sempre più il numero di Santi canonizzati ed egli stesso «sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo» ha scritto nel 2018 l’esortazione apostolica Gaudete et exsultate, proponendosi «di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità» (n. 2). Il Convegno “La santità oggi” nasce dall’istanza di mettere in dialogo con il mondo attuale i temi su cui quotidianamente si porta avanti il lavoro per le Cause di beatificazione e canonizzazione. Non si tratta di un momento “alternativo”, né a quello che il Dicastero fa ogni giorno, né ai momenti di scambio e formazione che si organizzano e si tengono internamente. Organizzare un Convegno significa, per il Dicastero, assolvere un compito di indagine e di approfondimento, capace di coinvolgere esperti di teologia e spiritualità, di società e comunicazione, per svolgere in modo più completo il suo «servizio» (cf. Praedicate Evangelium, I,8 e II,1). Già in passato la Congregazione delle Cause dei Santi ha organizzato momenti di riflessione aperti a tutti, colloqui e simposi su temi specifici della santità canonizzata, quali questioni scientifiche – si pensi al Colloquium Medicorum del 1988 – o aspetti più spirituali – ad esempio, Eucaristia, Santità e Santificazione nell’anno 2000. L’intenzione è di rendere ora questi appuntamenti più regolari.

Compito del Dicastero non è quello di “gestire” la santità, ma di riconoscerla mediante specifiche e coordinate fasi di discernimento. Per questo si è scelto che il Convegno di quest’anno si focalizzi su due aspetti essenziali delle Cause di beatificazione e canonizzazione. Primo aspetto è quello della “fama di santità”, che deve essere accertata previamente all’istruzione di ogni Inchiesta diocesana su un Servo di Dio. La “fama di santità” combina insieme due sfumature: da un lato, la convinzione dei fedeli circa la santità di una persona, convinzione che nasce dalla percezione di una eccezionalità ed ha come conseguenza la richiesta di intercessione per le proprie o le necessità altrui; dall’altro, la capacità che tale eccezionalità risvegli nel Popolo di Dio la coscienza di essere tutti chiamati ad essere Santi: quella che il Concilio Vaticano II ha chiamato «universale vocazione alla santità» (LG, cap. V). La santità canonizzata, che propone alla Chiesa intercessori e modelli cui ispirarsi, ha prevalentemente questo fine: attraverso l’individuazione di figure esemplari, che superano il vissuto ordinario, richiamare i battezzati a vivere santamente la loro vita di ogni giorno. San John Henry Newman, nelle sue Preghiere e Meditazioni, proponeva così la sua Breve via di perfezione (27 sett. 1856): «Perfetto è colui, il quale fa in modo perfetto le sue azioni giornaliere, e per trovare la perfezione noi non abbiamo affatto bisogno di oltrepassare questi limiti».

Si collega a questo primo aspetto, il secondo tema su cui il Convegno intende soffermarsi. Si tratta di una riflessione sul senso della «eroicità» cristiana. La Chiesa ha custodito fin dai primi secoli anzitutto la memoria dei suoi martiri e poi anche dei suoi “confessori”, quali veri «eroi» della fede. Ora, si tratta di comprendere cosa significhi oggi eroicità, specialmente in relazione all’esercizio delle virtù, al martirio e all’offerta della vita. Scrive ancora il Concilio Vaticano II: «Nella vita di quelli che, sebbene partecipi della nostra natura umana, sono tuttavia più perfettamente trasformati nell’immagine di Cristo, Dio manifesta agli uomini in una viva luce la sua presenza e il suo volto». In Gaudete et exsultate Papa Francesco spiega che «nei processi di beatificazione e canonizzazione si prendono in considerazione i segni di eroicità nell’esercizio delle virtù, il sacrificio della vita nel martirio e anche i casi nei quali si sia verificata un’offerta della propria vita per gli altri, mantenuta fino alla morte. Questa donazione esprime un’imitazione esemplare di Cristo, ed è degna dell’ammirazione dei fedeli» (n. 5). Facile comprendere che una definizione dell’eroicità cristiana ha una risonanza tutta particolare nell’attuale contesto culturale, dove tanto spesso il relativo sembra prevalere sul vero e l’instabilità avere la meglio su qualsiasi coraggioso progetto di vita.

Auspico, dunque, di vero cuore che il nostro Convegno su “La santità oggi” segni un momento di riflessione importante sulle Cause di beatificazione e canonizzazione e questo non solo per il lavoro che il Dicastero svolge, ma anche per le ricadute che esso inevitabilmente ha per la coscienza credente del Popolo di Dio.