Alois Andritzki
(1914-1943)
- 3 febbraio
Sacerdote diocesano, martire, ucciso con un'iniezione letale nel lager di Dachau
Alojs Andricki nacque il 2 luglio 1914 a Radibor (Sassonia), in una famiglia di cinque figli: i tre maschi scelsero gli studi di teologia e due divennero sacerdoti. Dopo la maturità, studiò Teologia e Filosofia a Paderborn tra il 1934 e il 1937. Divenne portavoce degli studenti sorabi - comunità di lingua slava che risiedeva a est di Dresda - e redattore del loro giornale universitario.
Dopo aver frequentato il seminario a Schmochtitz, fu ordinato sacerdote nella Cattedrale di S. Pietro a Bautzen, il 30 luglio 1939 e venne nominato responsabile della Pastorale giovanile, cappellano della Hofkirche di Dresda e direttore dei Pueri Cantores.
I giovani lo ammiravano per la sua rettitudine e per il suo spirito sportivo. Per la sua noncuranza nei confronti del regime nazionalsocialista fu preso di mira dall’apparato statale.
Dopo una rappresentazione teatrale, fu sottoposto a interrogatorio dalla Gestapo. Padre Alojs disse allora ai suoi giovani: Ciò non è che l’inizio”. Il 21 gennaio 1941 venne arrestato con l’accusa di “attacchi subdoli allo Stato e al Partito”.
Nell’ottobre dello stesso anno 1941 fu deportato nel lager di Dachau. Durante il trasferimento fece la conoscenza del religioso benedettino Maurus Münch di Treviri. Fin dall’arrivo al campo, i due promisero solennemente di non lamentarsi mai e di non dimenticare in alcun momento la loro vocazione sacerdotale. Con altri sacerdoti formarono un circolo di studio in cui tre sere alla settimana si leggeva la Sacra Scrittura; dal gruppo biblico nacque anche un circolo liturgico.
A Dachau Andritzki si ammalò di tifo. Prossimo alla morte, chiese al guardiano di poter ricevere la Santa Comunione; il guardiano rispose: “Vuole Cristo? Riceverà un’iniezione”.
Il 3 febbraio 1943, Alojs Andritzki venne ucciso con un’iniezione letale.
L’urna contenente le sue ceneri fu inumata nel Vecchio Cimitero cattolico di Dresda il 15 aprile 1943. Il vescovo di Dresden-Meissen, mons. Joachim Reinelt, avviava la fase diocesana del processo di Beatificazione di Andritzki il 2 luglio 1998; il 10 dicembre 2010, il Santo Padre Benedetto XVI autorizzava la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante il martirio del Servo di Dio.
BENEDETTO XVI
REGINA CÆLI
Piazza San Pietro
Domenica, 12 giugno 2011
Cari fratelli e sorelle!
La solennità della Pentecoste, che oggi celebriamo, conclude il tempo liturgico di Pasqua. In effetti, il Mistero pasquale – la passione, morte e risurrezione di Cristo e la sua ascensione al Cielo – trova il suo compimento nella potente effusione dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti insieme con Maria, la Madre del Signore, e gli altri discepoli. Fu il “battesimo” della Chiesa, battesimo nello Spirito Santo (cfr At 1,5). Come narrano gli Atti degli Apostoli, al mattino della festa di Pentecoste, un fragore come di vento investì il Cenacolo e su ciascuno dei discepoli scesero lingue come di fuoco (cfr At 2,2-3). San Gregorio Magno commenta: «Oggi lo Spirito Santo è sceso con suono improvviso sui discepoli e ha mutato le menti di esseri carnali all’interno del suo amore, e mentre apparvero all’esterno lingue di fuoco, all’interno i cuori divennero fiammeggianti, poiché, accogliendo Dio nella visione del fuoco, soavemente arsero per amore» (Hom. in Evang. XXX, 1: CCL 141, 256). La voce di Dio divinizza il linguaggio umano degli Apostoli, i quali diventano capaci di proclamare in modo “polifonico” l’unico Verbo divino. Il soffio dello Spirito Santo riempie l’universo, genera la fede, trascina alla verità, predispone l’unità tra i popoli. «A quel rumore la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua» delle «grandi opere di Dio» (At 2,6.11).
Il beato Antonio Rosmini spiega che «nel dì della Pentecoste dei cristiani Iddio promulgò … la sua legge di carità, scrivendola per mezzo dello Spirito Santo non sulle tavole di pietra, ma nel cuore degli Apostoli, e per mezzo degli Apostoli comunicandola poi a tutta la Chiesa» (Catechismo disposto secondo l’ordine delle idee… n. 737, Torino 1863). Lo Spirito Santo, “che è Signore e dà la vita” – come recitiamo nel Credo –, è congiunto al Padre per mezzo del Figlio e completa la rivelazione della Santissima Trinità. Proviene da Dio come soffio della sua bocca e ha il potere di santificare, abolire le divisioni, dissolvere la confusione dovuta al peccato. Egli, incorporeo e immateriale, elargisce i beni divini, sostiene gli esseri viventi, perché agiscano in conformità al bene. Come Luce intelligibile dà significato alla preghiera, dà vigore alla missione evangelizzatrice, fa ardere i cuori di chi ascolta il lieto messaggio, ispira l’arte cristiana e la melodia liturgica.
Cari amici, lo Spirito Santo, che crea in noi la fede nel momento del nostro Battesimo, ci permette di vivere quali figli di Dio, coscienti e consenzienti, secondo l’immagine del Figlio Unigenito. Anche il potere di rimettere i peccati è dono dello Spirito Santo; infatti, apparendo agli Apostoli la sera di Pasqua, Gesù alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati» (Gv 20,23). Alla Vergine Maria, tempio dello Spirito Santo, affidiamo la Chiesa, perché viva sempre di Gesù Cristo, della sua Parola, dei suoi comandamenti, e sotto l’azione perenne dello Spirito Paraclito annunci a tutti che «Gesù è Signore!» (1 Cor 12,3).
Dopo il Regina Cæli:
Cari fratelli e sorelle, sono lieto di ricordare che domani a Dresda, in Germania, sarà proclamato Beato Alois Andritzki, sacerdote e martire, ucciso dai nazionalsocialisti nel 1943, all’età di 28 anni. Lodiamo il Signore per questo eroico testimone della fede, che si aggiunge alla schiera di quanti hanno dato la vita nel nome di Cristo nei campi di concentramento. Vorrei affidare alla loro intercessione, oggi che è Pentecoste, la causa della pace nel mondo. Possa lo Spirito Santo ispirare coraggiosi propositi di pace e sostenere l’impegno di portarli avanti, affinché il dialogo prevalga sulle armi e il rispetto della dignità dell’uomo superi gli interessi di parte. Lo Spirito, che è vincolo di comunione, raddrizzi i cuori deviati dall’egoismo e aiuti la famiglia umana a riscoprire e custodire con vigilanza la sua fondamentale unità.
Dopodomani, 14 giugno, ricorre la Giornata Mondiale dei Donatori di Sangue, milioni di persone che contribuiscono, in modo silenzioso, ad aiutare i fratelli in difficoltà. A tutti i donatori rivolgo un cordiale saluto e invito i giovani a seguire il loro esempio.
Chers pèlerins francophones, la Fête de la Pentecôte nous rappelle chaque année que l’Esprit Saint est à l’œuvre en nous pour faire de nous des fils de Dieu. Puissions-nous écouter sa voix et demandons-Lui d’éclairer nos choix. Comme les Apôtres, en témoins zélés et infatigables de l’amour de Dieu, appelons avec détermination les autres à suivre le Christ! Je vous invite à prier pour les jeunes qui entendent cet appel, particulièrement pour ceux qui vont recevoir le sacrement de la Confirmation et pour les séminaristes qui vont être ordonnés prêtres. Que la Vierge Marie, Temple de l’Esprit Saint, marche avec nous !
I offer a warm welcome to the English-speaking visitors gathered for this Regina Caeli prayer. My particular greeting goes to the group of ringers from the United States. On this Pentecost Sunday we celebrate the outpouring of the Holy Spirit upon the Church. Let us pray that we may be confirmed in the grace of our Baptism and share ever more actively in the Church’s mission of proclaiming the Good News of our salvation in Jesus Christ. Upon you and your families I cordially invoke the Holy Spirit’s gifts of wisdom, joy and peace.
Einen frohen Pfingstgruß richte ich an die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache – und heute besonders an die Teilnehmer der Parade mit den Rosserern und Musikkapellen aus Bayern und Österreich. Herzlichen Dank für die schöne Musik, die sie uns geschenkt haben und schenken wollen. – Vergelt’s Gott!
Wenn morgen in Dresden Alois Andritzki selig gesprochen wird, lenkt die Kirche unseren Blick auf einen jungen Priester, in dem das Wirken des Heiligen Geistes kraftvoll aufleuchtet. Er hat sich dem Druck der nationalsozialistischen Machthaber nicht gebeugt, sondern war selbst in den Qualen des Konzentrationslagers Dachau für seine Mitgefangenen wie auch für seine Verwandten Quelle des Glaubens und der Freude. Belebt und erfüllt vom unwandelbaren Trost des Heiligen Geistes schrieb er aus dem KZ: „Freut euch mit mir!“ Diese tiefe und wahre Freude, die nur der Heilige Geist schenkt und die niemand uns nehmen kann, wünsche ich euch allen.
Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana, en particular a los fieles de la parroquia de Moral de Calatrava y al grupo de Oficiales de la Escuela Militar de Colombia. Celebramos hoy, cincuenta días después de la Pascua, la solemnidad de Pentecostés, en la que la liturgia revive el inicio de la misión apostólica a todos los pueblos. Invito a todos a perseverar junto con María, Madre de la Iglesia, en ferviente oración y a poner al servicio de toda la humanidad los diversos dones y carismas que el Espíritu Santo nos ha concedido, para continuar así anunciando la buena nueva de la resurrección de Cristo. Muchas gracias y feliz domingo.
Lepo pozdravljam romarje iz Bakovcev v Sloveniji! Naj Sveti Duh vodi vsa vaša pota in naj bo z vami moj blagoslov!
[Saluto cordialmente i pellegrini da Bakovci in Slovenia! Lo Spirito Santo vi guidi sui vostri sentieri e vi accompagni la mia Benedizione!]
Zo srdca pozdravujem slovenských pútnikov, osobitne z Bratislavy a okolia. Bratia a sestry, slávime sviatok Zoslania Ducha Svätého na apoštolov. Povzbudzujem vás, aby ste boli stále vnímaví na pôsobenie Ducha Svätého. S láskou žehnám vás i vašich drahých vo vlasti. Pochválený buď Ježiš Kristus!
[Di cuore saluto i pellegrini slovacchi, particolarmente quelli provenienti da Bratislava e dintorni. Fratelli e sorelle, celebriamo la festa della Pentecoste. Vi esorto ad essere sempre docili all’azione dello Spirito Santo. Con affetto benedico voi ed i vostri cari in Patria. Sia lodato Gesù Cristo!]
Serdeczne pozdrowienie kieruję do Polaków. W uroczystość Pięćdziesiątnicy Apostoł Paweł przypomina nam, że „nikt nie może powiedzieć bez pomocy Ducha Świętego: «Panem jest Jezus»” (1 Kor 12, 3). Dziękujemy więc Bogu za dar Ducha Świętego, który uzdalnia nas do wiary w Zmartwychwstałego i pozwala uczestniczyć w owocach Jego zbawczego dzieła. Światło i moc Ducha Pocieszyciela niech stale wam towarzyszy.
[Un cordiale saluto rivolgo ai polacchi. Nella solennità della Pentecoste l’Apostolo Paolo ci ricorda che “nessuno può dire: «Gesù è Signore» se non sotto l’azione dello Spirito Santo” (1 Cor 12, 3). Ringraziamo dunque Dio per il dono dello Spirito Santo, il quale ci rende capaci di credere nel Risorto e permette di partecipare ai frutti della Sua opera salvifica. La luce e la potenza dello Spirito Consolatore vi accompagni sempre.]
Rivolgo un cordiale saluto ai giornalisti e ai relatori riuniti a Pistoia per il Forum dell’informazione cattolica per la salvaguardia del creato, organizzato dall’associazione Greenaccord sul tema: “Lo spazio comune dell’uomo nel creato”. Ai giornalisti impegnati per la tutela dell’ambiente va il mio incoraggiamento.
Saluto infine con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i giovani di Caprino Veronese e i ragazzi di Casaleone che hanno ricevuto la Cresima. Saluto quanti hanno partecipato agli incontri promossi dal Movimento dell’Amore Familiare su “La preghiera del Padre Nostro e le radici cristiane della famiglia e della società”. Saluto i soci del club “Passione Rossa Italia”. A tutti auguro una buona festa, una buona domenica, una buona settimana. Grazie. Buona festa di Pentecoste.