Pedro Regalado
(1390-1456)
- 30 marzo
Sacerdote dell’Ordine dei Minori, che fu insigne per umiltà e rigore di penitenza e costruì due celle, in cui dodici frati soltanto potessero vivere nella solitudine
Pedro Regalado nacque nel 1390 a Valladolid in Spagna da una nobile famiglia di stirpe ebraica. Ben presto rimase orfano di padre ed all’età di tredici anni la madre gli concesse di entrare nel monastero francescano della sua città natale. Non aveva altra ambizione che il condurre una vita di preghiera e penitenza, considerando le visite della madre null’altro che un’inutile distrazione.
Pedro fu conquistato dagli ideali di Pietro da Villacreces, impegnato a ristabilire nella penisola iberica l’osservanza originaria della Regola francescana, e dal 1404 lo seguì nell’eremitaggio di Auguille, ove trovò la solitudine, la povertà ed il clima di preghiera tanto agognati. Si unì a loro anche il giovane Lope de Salinas y Salazar, che insieme a Pietro si impegnò nella fondazione di nuovi eremitaggi onde evitare di superare la soglia di venticinque monaci in ciascun sito, come consigliato dal loro stesso maestro.
Lope fu poi chiamato a ricoprire la carica di vicario a Juan de Santa Ana, in Castiglia, con giurisdizione sui conventi di Burgos, e fondò prima della sua morte altri sedici eremitaggi. Nel 1414 Pietro da Villacreces dovette partire per partecipare al concilio di Costanza, ove ottenette l’approvazione della riforma da lui intrapresa, e lasciò il Regalado a capo di Auguille. Entrambi poi nel 1422 presero parte al capitolo provinciale, ma qui Pietro da Villacreces morì e Pietro Regalado fu incaricato definivamente della guida di Auguile. Nel 1426 si recò a Burgos onde raccomandare al vecchio amico Lope di non abbandonare l’opera riformatrice intrapresa del loro comune maestro.
Proprio nella via traccata da quest’ultimo, infatti, Pedro Regalado aveva trovato soddisfatto il suo desiderio di santità: egli non fu infatti né un fondatore né un riformatore, bensì un semplice asceta e contemplativo. Visse in condizioni di penitenza e di povertà estrema, ma divennero proverbiali la sua cura per i fratelli bisognosi ed il suo amore per i malati. Con il dono delle lacrime si manifestava la sua indole affettuosa e similmente esternava anche il suo amore bruciante per Dio. Parecchi miracoli compì sulle rive del Duero e con ironia si dice che la sua opera non consistette in molto di più.
Nel 1427 presso Medina del Campo Pedro Regalado presenziò alla Concordia, una riunione dei seguaci di Villacreces ove si stabilì di rimanere uniti ai frati conventuali.
Dal 1442 divenne vicario dei villacreciani e dunque terzo successore del fondatore. Regna incertezza sull’attribuzione dei vari documenti prodotti durante la riforma villacreciana e solamente la prefazione del “Memoriale religionis”, quindici righe in tutto, pare essere stata redatta con certezza dal Regalado. Sentendo infine avvicinarsi la morte, decise di partire per Burgos nel 1456 per chiedere invano a Lope di accetare il vicariatodei villacreciani. Spirò ad Auguile il 30 marzo 1456.
Non tardarono a verificarsi numerosi miracoli sulla sua tomba e trentasei anni dopo, quando fu riesumato per traslarne le spoglie in chiesa, il suo corpo fu ritrovato incorrotto. Papa Benedetto XIV nel 1746 canonizzò Pedro Regalado da Valladolid iscrivendolo nell’albo dei santi. L’iconografia italiana e spagnola ritrae solitamente il santo nell’ato di distribuire il pane ai poveri richiamando il loro sguardo sul crocifisso.
(fonte: santiebeati.it)