Tommaso da Villanova

Tommaso da Villanova

(1486-1555)

Beatificazione:

- 07 ottobre 1618

- Papa  Paolo V

Canonizzazione:

- 01 novembre 1658

- Papa  Alessandro VII

- Basilica Vaticana

Ricorrenza:

- 8 settembre

Religioso, vescovo: eremita sotto la regola di sant’Agostino, accettò per obbedienza l’ufficio episcopale ed eccelse, tra le altre virtù di pastore, per un amore per i poveri così ardente da dilapidare tutto per i bisognosi, senza lasciare per sé neppure un piccolo letto

  • Biografia

 

Tomás García Martínez nacque verso la fine del 1486 a Fuenllana, Ciudad Real (Spagna) da genitori religiosi e caritatevoli dai quali ereditò uno sviscerato amore per i poveri.

Da Villanueva de los Infantes, città dove andò a vivere la famiglia e dalla quale prenderà poi il nome, a soli quindici anni fu mandato a studiare all'Università di Alcalà dove, nel 1509, ottenne il titolo di maestro di logica, fisica e metafisica. Per tre anni seguì il corso di teologia, interrompendolo per reggere la cattedra di logica (1512-1516). I 15 anni di permanenza ad Alcalà imprimeranno una profonda impronta umanistica al resto della sua vita.

Nel 1516 va a Salamanca per professare nell'Ordine agostiniano. Riceve il sacerdozio nel 1518. A 32 anni. I superiori ben presto scoprono le sue doti. Gli incarichi si succedono ininterrottamente: Priore di Salamanca (1519-21 e 1523-25), Visitatore della provincia di Castiglia (1525-27), Provinciale di quella andalusa (1527-29), Priore di Burgos (1531-34), Provinciale di Castiglia (1534-37), Priore di Burgos (1541-44) .

Carlo V, che nutre per lui una predilezione tale da considerarlo una delle persone chiave nella riforma dei suoi regni, lo nomina suo predicatore e consigliere e, rimasta vacante la sede di Valencia (1544), lo presenta come Arcivescovo di quella città. Valencia si trovava in una condizione spirituale deplorevole: più di un secolo senza un vescovo residente, molti chierici in situazione irregolare, moreschi agitati.

Tommaso, per prima cosa, dirige i suoi sforzi alla ricristianizzazione della diocesi. Per formare un clero capace di dare con la sua vita una testimonianza autentica, fonda il collegio-seminario della Presentazione (1550). Convoca un sinodo e visita tutte le parrocchie, agendo con mano energica e paterna.

Tra le sue opere pastorali, due in particolare meritano di essere ricordate: l’assistenza ai poveri e l’evangelizzazione dei moreschi. La riuscita attività in favore del gregge che gli era stato affidato e la sua erudizione fecero di lui uno degli uomini più rispettati del tempo e l’immagine del vescovo ideale.

Morì nel 1555. Fu dichiarato beato nel 1618 e Alessandro VII lo canonizzò nel 1658.

I suoi resti sono esposti alla venerazione dei fedeli nella cattedrale di Valencia.