Alfonso Ugolini
(1908 - 1999)
Sacerdote diocesano, affrontò le vicende della vita con la serenità d’animo propria di chi sa che la grazia divina è più forte di ogni avversità umana e di questa speranza si fece mediatore nel confessionale
Il Venerabile Servo di Dio Alfonso Ugolini nacque il 22 agosto 1908 a Thionville (Francia), in una famiglia originaria di Pianorso, frazione del comune di Lama Mocogno (Modena, Italia), costretta ad emigrare in cerca di sostentamento. Un anno dopo la nascita, la famiglia rientrò al paese di origine e, nel 1915, si trasferì a Sassuolo. Morta la madre, quando ancora era in tenera età, il padre, uomo di profonda fede e capace di adattarsi anche ai più duri lavori, nonostante la scarsa salute, pur di mantenere la famiglia, fu l’educatore dei figli con l’esempio e la parola. Terminate le scuole elementari, iniziò a lavorare. In tale contesto approfondì la sua formazione religiosa, in particolare durante la catechesi in preparazione alla Prima Comunione. In questo periodo si affidò alla direzione spirituale dell’Arciprete della chiesa parrocchiale di S. Giorgio di Sassuolo, sotto la cui guida cominciò una regolare vita di preghiera, di meditazione e di frequenza ai Sacramenti. Verso i diciassette anni ebbe la tisi e, quando guarì, l’Arciprete lo assunse come sacrista. Ben presto divenne punto di riferimento per i parrocchiani, dando consigli di vita spirituale, guidando le persone alla preparazione al Sacramento della Confessione ed essendo valido catechista. Quando morì anche il padre, la parrocchia diventò la sua seconda casa e famiglia. Nel 1950, seguendo il desiderio di consacrarsi a Dio nella vita religiosa, entrò a far parte dell’Istituto Secolare “Servi della Chiesa”, fondato dal Servo di Dio Dino Torreggiani. Anche da consacrato, continuò il servizio di sacrista e la dedizione al prossimo, in particolare nell’Unitalsi e verso le famiglie povere, istituendo per esse l’associazione Fraterno Aiuto Cristiano (F.A.C.). Nel 1972 iniziò la sua preparazione al sacerdozio, che ricevette il 7 settembre 1973, all’età di 65 anni. Anche da presbitero, rimase nella chiesa di S. Giorgio in Sassuolo. Il suo ministero si distinse soprattutto per l’assiduità al confessionale e la carità verso gli ammalati.
Morì il 25 ottobre 1999 a Sassuolo (Italia).
Il Venerabile Servo di Dio visse le virtù cristiane in forma eroica sia da laico che da consacrato e sacerdote. L’eroicità della virtù della fede si manifestava nella costante preghiera, alimentata dall’adorazione eucaristica, dalla meditazione della Sacra Scrittura, dalla recita del rosario e dalla devozione ai Santi. Visse la virtù della speranza in modo eroico nell’abbandono totale in Dio. Affrontò le vicende della vita con la serenità d’animo propria di chi sa che la grazia divina è più forte di ogni avversità umana. Di questa speranza si fece mediatore nel confessionale. La virtù eroica della carità verso Dio si riversava nell’amore verso il prossimo. Si prese cura delle situazioni di maggiore povertà ed emarginazione nel territorio, senza fare distinzioni di appartenenza religiosa o politica, con particolare attenzione agli immigrati, ai nomadi e ai rom, cercando non solo di offrire aiuto materiale, ma anche curando l’incontro personale, in un dialogo in cui non mancava l’annuncio evangelico. Visse la carità anche nella dedizione al confessionale e alla direzione spirituale.
REGGIO EMILIA - GUASTALLA
BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE
del Servo di Dio
ALFONSO UGOLINI
Sacerdote diocesano
(1908-1999)
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DECRETO SULLE VIRTU'
“Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” (Lc 10,21).
Uomo di evangelica povertà e semplicità, sacerdote tutto innamorato di Cristo e della sua Santissima Madre, il Servo di Dio Alfonso Ugolini ha percorso la via della santità con la ricchezza di abbondati virtù umane e cristiane.
Il Servo di Dio nacque il 22 agosto 1908 a Thionville, in Francia. I genitori infatti, originari di Pianorso, nell’Appennino Modenese, erano stati costretti dalla povertà ad emigrare. Ebbero undici figli, dei quali però soltanto due giunsero alla giovinezza: Alfonso e Severina. Nell’agosto 1914 la famiglia rientrò in Italia e si stabilì a Sassuolo, nel territorio della diocesi di Reggio Emilia. Compiuto il primo anno di scuola elementare, il Servo di Dio non poté proseguire oltre. Fra il 1920 e il 1940 infatti perse la madre, il padre, la seconda moglie del padre, donna buona ed affettuosa, nonché la sorella, che era entrata tra le Francescane Missionarie di Cristo. Lavorò saltuariamente come garzone e sovente soffrì la fame. Nel 1925 l’arciprete di Sassuolo, impietosito dalle sue miserevoli condizioni e conoscendone la bontà d’animo, gli diede il lavoro da sacrestano.
Il Servo di Dio svolgeva tutte le sue mansioni con grande fede, zelo e disponibilità. Quanti frequentavano la parrocchia, ben presto giunsero ad apprezzarlo per la sua gentilezza e la fedeltà del suo servizio. Sempre presente in chiesa, accoglieva tutti con parole benevoli. Per la sua prudenza e saggezza, dava buoni consigli e offriva sincera consolazione. Molte volte convinceva le persone, anche le più esitanti, a rivolgersi al sacerdote, per risolvere le situazioni più delicate e per ricevere il sacramento della riconciliazione. Il suo fu veramente un intenso e operoso apostolato. Riusciva a riavvicinare i lontani alla fede e, con ottimi frutti, svolse anche il ruolo di catechista dei bambini.
Nell’aprile 1949 entrò a far parte dall’Istituto secolare dei Servi della Chiesa, che era stato fondato dal Servo di Dio Dino Torreggiani, sacerdote di Reggio Emilia. Portò avanti il proprio lavoro nella parrocchia di San Giorgio a Sassuolo. Lavorò per la giustizia e si prodigò per il bene degli altri. Partecipava assiduamente ai pellegrinaggi dell’UNITALSI, della quale fondò la sottosezione di Sassuolo. Aiutò molti immigrati, provenienti soprattutto dal Meridione d’Italia, a trovare lavoro nell’industria ceramica. Insieme a validi e fedeli collaboratori, istituì e seguì l’Opera assistenziale del Fraterno Aiuto Cristiano. Per queste opere non esitò mai a chiedere aiuto e riceveva cospicui fondi, che usò con onestà, distacco e temperanza per aiutare moltissime famiglie.
Gilberto Baroni, Vescovo di Reggio Emilia ritenne bene che il Servo di Dio, dopo un breve periodo di studi, fosse ordinato presbitero. Ciò avvenne il 7 settembre 1973 nella chiesa San Giorgio a Sassuolo. Il Servo di Dio continuò quindi a seguire le opere di carità che aveva istituito, tuttavia più di ogni altra cosa svolse il ministero di confessore. Rimaneva anche per dieci ore al giorno in confessionale, si dedicava alla direzione spirituale di sacerdoti, religiose e fedeli laici, riconciliava le anime con Dio e trasmetteva pace e fiducia nella misericordia del Padre. Era esemplare per pietà e devozione, che manifestava in una preghiera continua.
Morì piamente il 25 ottobre 1999. A motivo della sua carità spirituale e materiale, fu circondato da un’autentica fama di santità. Il suo confessionale, da nessuno più utilizzato, è sempre rimasto in chiesa, ornato di fiori in segno di gratitudine. Nel 2015 i suoi resti mortali, dapprima sepolti nel Cimitero comunale di Sassuolo, vennero traslati nell’oratorio adiacente alla chiesa parrocchiale.
Il perdurare e diffondersi della fama di santità del Servo di Dio indussero la diocesi di Reggio Emilia-Guastalla a introdurne la Causa di beatificazione e canonizzazione. L’Inchiesta diocesana si svolse presso quella medesima Curia ecclesiastica dal 4 novembre 2010 all’8 dicembre 2011 e la sua validità giuridica fu riconosciuta da questa Congregazione della Cause dei Santi con decreto del 3 maggio 2013. Preparata la Positio, si è discusso, secondo le norme consuete, se il Servo di Dio abbia esercitato le virtù cristiane in grado eroico. Il 3 ottobre 2019 ebbe luogo, con esito positivo, il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi, nella Sessione Ordinaria del 10 novembre 2020, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali e annesse.
Il sottoscritto Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Alfonso Ugolini, Sacerdote diocesano, nel caso e per il fine di cui si tratta.
Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.
Dato a Roma il 23 novembre nell’anno del Signore 2020.
+ Marcello Semeraro
Prefetto
+ Marcello Bartolucci
Arciv. tit. di Bevagna
Segretario
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REGIENSIS IN AEMILIA - GUASTALLENSIS
BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS
Servi Dei
ALFONSI UGOLINI
Sacerdotis dioecesani
(1908-1999)
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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS
“Confiteor tibi, Pater, Domine caeli et terrae, quod abscondisti haec a sapientibus et prudentibus, et revelasti ea parvulis” (Lc 10, 21).
Evangelicae paupertatis simplicitatisque vir, Christi Sanctissimaeque Matris eius omnino ardens dilectione sacerdos, Servus Dei Alfonsus Ugolini, plurimarum humanarum christianarumque virtutum copia abundans, sanctitatis viam confecit.
Servus Dei natus est Theudonevillae, in Francogallia, die 22 mensis Augusti anno 1908. Nam parentes eius, in loco v.d. Pianorso, Mutinensi in Appennino, orti, domo emigrare coacti erant egestate. Undecim liberos habuere, quorum attamen duo tantum, videlicet Alfonsus et Severina, ad iuventutem pervenerunt. Mense autem Augusto anno 1914 familia in Italiam rediit ac domicilium Saxuli, intra dioecesis Regiensis in Aemilia fines, collocavit. Primo anno litterarum ludi peracto, Servus Dei studia perducere non ultra potuit. Nam inter annum 1920 et annum 1940 orbatus est matre, patre, secunda patris uxore, quae erat benigna ac dulcis mulier, necnon sorore, quae inter Franciscales Missionarias a Christo erat ingressa. Servile interdum opus praestitit ac fame saepe laboravit. Anno 1925 Archipresbyter Saxuli, paupertate eius ad misericordiam inductus atque bonum eius noscens animum, ei sacristae munus praebuit.
Servus Dei officia cuncta ingenti fide, zelo ac sedulitate perficiebat. Qui in paroeciam ventitabant, eius propter humanitatem ac fedelitatem ministerii mox magno eum existimaverunt. In ecclesia semper versabatur omnesque benevolentiae verbis recipiebat. Prudentia ac sapientia exornatus, recta dabat consilia sincerumque praebebat solacium. Saepe multos, cunctabundos quoque, ut sacerdotem adirent, ad res difficiliores solvendas vel ad sacramentum reconciliationis suscipiendum, suadebat. Itaque alacre et operosum vere egit apostolatum. Ut increduli ad fidem reverterentur assequebatur ac, optimis cum fructibus, puerorum catechistae etiam functus est munere.
Mense Aprili anno 1949 ingressus est Institutum Saeculare Servorum Ecclesiae, quod Servus Dei Dinus Torreggiani, Regiensis presbyter, condiderat. Opus suum in paroecia Sancti Georgii Saxuli quidem perrexit. Pro iustitia multum operatus est ac in bonum proximi multum contulit. Peregrinationibus sodalicii, UNITALSI vocati, assidue intererat, cuius subsectionem Saxuli instituit. Plurimos migrantes, praesertim ex meridianis regionibus Italiae oriundos, ut opus in figulinis fabricis obirent adiuvit. Opus Fraterni Christiani Auxilii ad egenos adiuvandos, una cum valentibus fidelibusque cooperatoribus, condidit atque curavit. Cuncta ad haec opera provehenda pecuniam petere non dubitabat, quam abundanter vero recipiebat, et qua recte, large ac temperanter ad plurimas familias adiuvandas utebatur.
Gilbertus Baroni, Episcopus Regiensis, ut Servus Dei, breviori studiorum cursu expleto, sacro presbyterali ordine augeretur censuit, quod die 7 mensis Septembris anno 1973 evasit in eadem Sancti Georgii Saxuli ecclesia. Inde Servus Dei caritatis opera, quae instituerat, persecutus est, sed maxime functus est confessarii munere. Usque ad decem per horas singulis diebus in confessionali sede morabatur, spirituali sacerdotum, religiosarum christifideliumque laicorum moderationi se tradebat, animas cum Deo reconciliabat atque quietem iniciebat et in misericordiam Patris fiduciam. Pietatis et devotionis, quas continenter precatione ostendebat, ipse erat exemplo.
Die 25 mensis Octobris anno 1999 pie obiit. Suam propter spiritualem corporalemque caritatem, circumdatus est vera sanctitatis fama. Eius confessionalis sedes, qua nemo deinceps usus est, semper in ecclesia est servata, floribus, animo grato latis, continenter ornata. Anno 2015 Servi Dei exuviae, quae primum in coemeterio Saxuli conditae erant, in sacellum translatae sunt, quod est paroecialem prope ecclesiam.
Servi Dei sanctitatis fama, perdurando ac pervagando, dioecesim Regiensem in Aemilia - Guastallensem impulit ad eius Causam beatificationis et canonizationis instruendam. Inquisitio dioecesana apud eandem Curiam ecclesiasticam celebrata est a die 4 mensis Novembris anno 2010 ad diem 8 mensis Decembris anno 2011 eiusque iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum agnita est per decretum diei 3 mensis Maii anno 2013. Positione apparata, consuetas secundum normas disceptatum est an Servus Dei christianas virtutes in gradu heroico exercuisset. Die 3 mensis Octobris anno 2019, fausto cum exitu, habitus est Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione diei 10 mensis Novembris anno 2020, Servum Dei professi sunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroicum in modum excoluisse.
Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Alfonsi Ugolini, Sacerdotis dioecesani, in casu et ad effectum de quo agitur.
Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.
Datum Romae, die 23 mensis Novembris a. D. 2020.