Causa in corso
Angelico Lipani (al secolo: Vincenzo)
- Venerabile Servo di Dio -

Angelico Lipani (al secolo: Vincenzo)

(1842 - 1920)

Venerabilità:

- 05 luglio 2019

- Papa  Francesco

Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Fondatore della Congregazione delle Suore Francescane del Signore, cercò di rispondere alle urgenze sociali prestando attenzione ai più deboli, in particolare agli orfani, per aiutare i quali non esitò a mendicare

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Ricercò la volontà di Dio, affrontando ogni situazione con fiducia nella Provvidenza

 

    Il Venerabile Servo di Dio Angelico Lipani (al secolo Vincenzo) nacque il 28 dicembre 1842 a Caltanissetta (Italia). Nel 1861, fu accolto nel noviziato dei Frati Minori Cappuccini di Caccamo (Palermo). Il 24 ottobre 1862 emise la professione temporanea dei voti e, terminato il curriculum formativo, il 23 ottobre 1865 emise i voti solenni. Completati gli studi di filosofia e teologia il 3 dicembre 1865 fu ordinato presbitero.

    A seguito della legge di soppressione degli Ordini religiosi, promulgata in Italia il 7 luglio 1866, il Servo di Dio fu costretto a lasciare il proprio convento di Palermo e a ritornare a Caltanissetta dove, deposto l’abito religioso, indossò la talare secolare, mantenendo i contatti con il suo Ordine.

    Dal 1872, divenuto Rettore della chiesa del SS. Crocifisso, si inserì attivamente nella vita religiosa e sociale di Caltanissetta istituendo una Congregazione laicale di solfatari, una fraternità di terziarie francescane, una fraternità di terziari francescani e un ricovero per le terziarie povere.

    A seguito del decreto dello Stato liberale che attenuava le disposizioni delle “leggi eversive”, riprese il saio francescano ma non poté rientrare nell’antico convento di Caltanissetta perché trasformato in ospedale. Dal 1879 al 1892 fu eletto Definitore provinciale di Palermo.

    La sua attività pastorale a contatto con i lavoratori delle solfatare e le loro famiglie, segnate da condizioni di vita precarie, lo condusse ad aprire un orfanatrofio femminile presso la chiesa del SS. Crocifisso, affidando le bambine alle terziarie francescane da lui fondate. In questa sua esperienza caritativa maturò l’intuizione di porre le fondamenta della Congregazione delle Suore Francescane del Signore, con lo scopo di dedicarsi a tempo pieno all’opera di carità in favore delle fanciulle orfane e povere.

    Al fine di riorganizzare la vita religiosa in Italia dopo la soppressione degli Ordini religiosi, la Congregazione dei Vescovi e Regolari, sollecitò i Superiori Maggiori perché si adoperassero al ritorno dei religiosi nei conventi rimasti ancora aperti. Il Servo di Dio, che viveva nella diocesi di Caltanissetta, fu destinato a ritornare in comunità, ma il Vescovo, Mons. Giovanni Battista Guttadauro, si adoperò perché il Venerabile Servo di Dio e i suoi confratelli presenti in Caltanissetta restassero in città e costruissero un nuovo convento. I lavori di edificazione del nuovo convento proseguirono con molta difficoltà. In questi anni, con il sopraggiungere di problemi di salute, il Servo di Dio visse in famiglia, mantenendo l’abito francescano.

    Morì a Caltanissetta (Italia), all’età di settantasette anni, il 9 luglio 1920.

    La vicenda biografica del Venerabile Servo di Dio si svolse in Sicilia in un periodo storico complesso. Nonostante le difficoltà, rimase fedele alla vocazione cappuccina sia nella spiritualità, sia nello zelo apostolico. Continuò, per quanto possibile, ad osservare la Regola e a mantenere contatti con i Superiori. Cercò di rispondere alle urgenze sociali prestando attenzione ai più deboli, in particolare agli orfani, per aiutare i quali non esitò a mendicare. Promosse la vita cristiana dei solfatari, costretti a lavorare in condizioni malsane. In seguito a gravi incidenti sul lavoro che causarono molti morti fra i minatori, si prese cura delle loro famiglie. Con l’intensificarsi dell’impegno caritativo, cercò di coinvolgere i laici come membri del Terz’Ordine Francescano e alcune famiglie in vista della società nissena. Per assicurare la cura delle bambine orfane, fondò la Congregazione delle Suore Francescane del Signore. Ricercò la volontà di Dio, affrontando ogni situazione con fiducia nella Provvidenza.

 

CALATANISIADENSIS

 

Beatificationis et Canonizationis

Servi Dei

ANGELICI LIPANI

(in saeculo: Vincentii)

Sacerdotis  Professi Oordinis  Fratrum  Minorum  Capuccinorum

Fundatoris

Congregationis  Cororum  Franciscalium  a  Domino Civitatis

(1842-1920)

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DECRETO SULLE  VIRTU’

 

 

    «Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli» (Mt 5, 16).

 

    Il Servo di Dio Angelico Lipani (al secolo: Vincenzo) fu espressione viva della presenza cristiana nel dramma di una povertà disperata e testimoniò una grande capacità di aprire nuove strade alla carità, continuando nel grande solco della tradizione francescano-cappuccina.

    Il Servo di Dio nacque a Caltanissetta il 28 dicembre 1842. Lo stesso giorno fu battezzato con il nome di Vincenzo, quinto figlio della numerosa famiglia dei coniugi Salvatore e Calogera Raitano. Vincenzo incline alla pietà, manifestò il desiderio di diventare religioso e, dopo aver superato alcune difficoltà familiari, nel 1861 entrò nel noviziato cappuccino di Caccamo (PA), ricevendo il nome di Fra Angelico.

    Qui si distinse per la purezza, la pronta obbedienza, l’amore alla mortificazione, l’osservanza della Regola e delle Costituzioni. Terminato l’anno di noviziato, fu ammesso alla professione e trasferito a Palermo per gli studi filosofici e teologici. Il 23 ottobre 1865 emise la professione e il 3 dicembre successivo ricevette l’ordinazione sacerdotale.

    Ma, con l’entrata in vigore delle leggi di soppressione degli Istituti religiosi, le cosiddette leggi eversive del 7 luglio 1866 e del 15 agosto 1867, il giovane sacerdote dovette deporre l’abito religioso e lasciare il convento. Indossò quindi la talare del prete e si inserì nel clero diocesano. I suoi tentativi di riacquistare il convento dei cappuccini della sua città natale non ebbero successo, perché ormai l’immobile era stato trasformato in ospedale.

    Nel nuovo contesto il Servo di Dio iniziò a occuparsi dell’assistenza spirituale del Terz’Ordine Francescano. Nel 1874 il vescovo gli conferì l’incarico di insegnante di grammatica latina nel seminario diocesano: un compito che lo vide fedele per ben venticinque anni nell’educare una numerosa schiera di futuri sacerdoti. Il suo impegno lo portò a dare tutto se stesso, trasformando la sua casa in un piccolo seminario ospitando gratuitamente ben sette giovani seminaristi.

    Nominato rettore di una piccola chiesa, allora fatiscente e disadorna, alla periferia di Caltanissetta dedicata al SS. Crocifisso, e denominata Signore della Città, la trasformò ben presto nel centro di un intenso movimento di spiritualità. Qui, con l’aiuto del Terz’Ordine Francescano, il Servo di Dio rilanciò la devozione al SS. Crocifisso e promosse assiduamente la raccolta del Pane dei poveri.

    Con queste prime iniziative Padre Angelico andava a inserirsi profondamente sia nella vita spirituale sia in quella caritativo-sociale di Caltanissetta; ma nuovi e più gravosi impegni lo attendevano. La città, infatti, fu funestata da lutti e tragedie familiari a causa dei crolli nelle miniere di zolfo, nel 1881 a Gessolungo e nel 1882 a Tumminelli. Le vittime, esclusivamente uomini, lasciarono in difficoltà molte famiglie. Così, per alleviare i lutti e la miseria, accanto alla chiesa del Signore della Città, nel settembre 1883 il Servo di Dio acquistò alcune case, ristrutturandole dalle fondamenta, per ospitare le figlie degli zolfatari morti in miniera. Due sue collaboratrici, indossata la tonaca grigia, il velo nero e il cordone francescano, si consacrarono al Signore, gettando le basi dell’Istituto delle Suore Francescane del Signore della Città. Era il 15 ottobre 1885. In seguito, il 30 agosto 1960, la Santa Sede emetterà il decreto di approvazione pontificia della Congregazione, denominata delle Suore Francescane del Signore.

    Il Servo di Dio fu anche promotore dell’editoria cattolica, con la pubblicazione, a partire dal dicembre 1879, del mensile Svegliarino dei Terziari Francescani, diretto a rinsaldare la carità fraterna tra i membri del Terz’Ordine e a promuovere l’azione sociale a favore dei poveri. Contemporaneamente il Servo di Dio si attivò per trovare una nuova sede ai confratelli cappuccini. La costruzione, però, fu molto lenta, tanto che la vita cappuccina riprenderà solamente il 4 ottobre 1904 quando i primi frati, tra i quali anche il Servo di Dio, ripresero la vita comune dopo le burrasche delle soppressioni.

    Il 29 luglio 1911 Padre Angelico, poiché il suo stato di salute era molto precario e per le concrete difficoltà di un’assistenza in convento, chiese al Ministro provinciale di dimorare nella casa paterna. Esaudita la sua richiesta, il Servo di Dio, accudito dalle sorelle Damiana e Teresa, continuò a svolgere il suo intenso apostolato.

    Senza mezzi, senza clamori, senza proclami, Padre Angelico offrì la sua mano e tutto quanto possedeva a chi soffriva o era nell’indigenza. Per il Servo di Dio l’aiuto, materiale o spirituale al povero, aveva la sua sorgente in quella commozione evangelica che sola portava a individuare le urgenze concrete attuando un servizio di carità e mettendosi a disposizione come ministro di Dio per dispensare la misericordia e il pane della vita. La carità dunque sgorgata e alimentata dalla fede nel Christus patiens, Signore e Redentore, rivelatosi e pregato nella piccola Chiesa del SS. Crocifisso Signore della Città, non poteva che dilatarsi in quelle audaci iniziative che segnarono il suo ministero pastorale.

    Il Servo di Dio chiuse la sua feconda giornata terrena il 9 luglio 1920. Nel 1947 le sue spoglie mortali furono traslate dal cimitero di Caltanissetta alla chiesa Signore della Città, luogo che lo aveva visto umile, operoso, angelico operatore di pace e di bene.

    Perdurando la fama di santità, l’11 ottobre 1997 si tenne la prima sessione dell’Inchiesta diocesana che si concluse il 9 luglio 2001, alla quale fece seguito un’Inchiesta diocesana suppletiva, che fu svolta a Caltanissetta dal 5 marzo 2004 al 4 giugno 2004. La Congregazione emise il decreto di validità giuridica in data 2 maggio 2008. Preparata la Positio, in data 23 febbraio 2016 ha avuto luogo la Sessione dei Consultori Storici. In data 17 gennaio 2019 si è svolto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi con esito positivo. I Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 18 giugno 2019, presieduta da me Card. Angelo Becciu, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Presentata quindi un’accurata relazione di tutte queste fasi al Sommo Pontefice Francesco da parte del sottoscritto Cardinale Prefetto, il Beatissimo Padre, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, nel sottoscritto giorno dichiarò: Constano le virtù teologali della Fede, Speranza e Carità sia verso Dio sia verso il prossimo, nonché le cardinali della Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza e di quelle annesse, in grado eroico, del Servo di Dio Angelico Lipani, Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Fondatore della Congregazione delle Suore Francescane del Signore della Città, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Beatissimo Padre ha dato disposizione di rendere pubblico questo decreto e di trascriverlo negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    

    Dato a Roma, il giorno 5 del mese di luglio dell’anno del Signore 2019.

 

Angelo Card. Becciu

Prefetto

 

                                        + Marcello Bartolucci

                                        Arcivescovo tit. di Bevagna

                                        Segretario

 

 

 

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Decretum super Virtutibus

 

    «Sic luceat lux vestra coram hominibus, ut videant vestra bona opera et glorificent Patrem vestrum, qui in caelis est» (Mt 5, 16).

 

    Servus Dei Angelicus Lipani (in saeculo: Vincentius) vivus testis christianae praesentiae in calamitate desperatae pauperatis fuit testimoniumque perhibuit in novis viis ad caritatem muniendis, secundum magnam traditionem franciscanam et capuccinam.

    Servus Dei Calatanisii die 28 mensis Decembris anno 1842 natus est. Eodem die sacro fonte lustratus, nomen Vincentium ei impositum est, quintus fuit filius frequentis familiae Salvatoris ac Calogerae Raitano. Vincentius, naturaliter inclinatus ad pietatem, suum desiderium consecratam vitam amplectendi ostendit et, superatis quibusdam familiaribus difficultatibus, anno 1861 Caccami Capuccinorum novitiatum ingressus est nomenque ei fratrem Angelicum est inditum.

    Illic integritate, prompta oboedientia, amore mortificationis, Regulae ac Constitutionum observantia eminuit.  Expleto novitiatus anno, ad professionem admissus et Panormum missus est ut ad philosophica theologicaque studia attenderet. Die 23 mensis Octobris anno 1865 religiosam emisit professionem dieque 3 sequentis mensis Decembris sacro ordine est auctus.

    Cum autem leges Institutorum Religiosorum suppressionis,  eversionis dictae,  die 7  mensis Iulii anno 1866 et die 15 mensis Augusti anno 1867 promulgatae essent, iuvenis sacerdos religiosam vestem exuere et coenobium relinquere debuit. Talarem ergo induit vestem et in clerum dioecesanum se inclusit. Frustra Capuccinorum coenobium natali in oppido redimere nisus est, quia aedificium in valetudinarium iam conversum erat.

    Nova in tempestate Servus Dei spiritualem assistentiam Tertii Ordinis sancti Francisci suscepit. Anno 1874 Episcopus ei mandavit ut latinam grammaticam apud Seminarium Dioecesanum doceret, quo munere per plus quam viginti et quinque annos, instituendo ingentem multitudinem futurorum sacerdotum, fideliter functus est. Eius navitas eum ad absolutam sui donationem perduxit, adeo ut domum suam fere in parvum seminarium constitueret, septem iuvenes seminarii alumnos illic gratuito hospitio excipiendo.

    Cum nominatus sit rector parvae ecclesiae, olim rimosae ac inornatae, Calatanisii suburbanae et SS. Crucifixo dicatae, vulgo nuncupatae Domini Civitatis, eandem spiritualitatis intenti motus sedem reddidit. Illic cum auxilio Tertii Ordinis sancti Francisci Servus Dei denuo favit devotioni erga SS. Crucifixum et Panis pauperum perceptionem sedule concitavit.

    His primis inceptis p. Angelicus Calatanisii tam spiritualem quam caritativam et socialem vitam penitus inivit, nova tamen et graviora officia eum exspectabant. Urbs afflicta est luctibus et familiaribus gravibus doloribus ob corruptas sulphuris fodinas anno 1881 in loco v. d. Gessolungo et anno 1882 in loco Tumminelli. His in calamitatibus tantum viri perierunt, hanc ob rem multae familiae in angustias inductae sunt. Hac re ut levaret luctus ac miserias, iuxta ecclesiam Domini Civitatis mense Septembri anni 1883 Servus Dei quasdam domus emit et ex fundamentis eas refecit ut in eisdem exciperet filias fossorum mortuorum. Duae adiutrices eius, indutis tunicis cinereis, velo atro ac cingulo Franciscanorum sodalium, se Domino consecraverunt, sic Institutum Sororum Franciscalium a Domino Civitatis incepit. Erat dies 15 mensis Octobris anno 1885. Postea Sancta Sedes die 30 mensis Augusti anno 1960 Congregationem sub nomine Sororum Franciscalium a Domino pontificium per decretum approbavit.

    Servus Dei etiam catholicae editoriali diffusioni favit per editionem a mense Septembri anni 1879 menstrui commentarii v. d. Svegliarino dei Terziari Francescani, ut fraterna caritas inter Tertii Ordinis sodales confirmaretur et socialis navitas pro pauperibus excitaretur. Interea Servus Dei operam dedit ut nova inveniretur sedes pro fratribus Capuccinis. Aedificatio tamen admodum lenta fuit et Capuccinorum vita tantum a die 4 mensis Octobris anni 1904 restaurari potuit, cum primi fratres, inter quos etiam Servus Dei, ad communem vitam coenobiticam, post perturbationes suppressionum, redire potuerunt.

    Die 29 mensis Iulii anno 1911 p. Angelicus, cum sua valetudo admodum fragilis esset et in coenobio difficulter adsideri posset, a Ministro Provinciali ut sibi concederetur apud paternam domum commorari postulavit. Petitione autem accepta, Servus Dei, suis a sororibus Damiana ac Teresia curatus, suum intentum apostolatum perrexit.

    P. Angelicus, sine facultatibus, sine clamore et sine pronuntiationibus, suam manum et omnia sua dolentibus ac egenis obtulit. Secundum Servum Dei materiale ac spirituale auxilium in pauperem fontem habebat in illo evangelico animi motu, qui solus potest re invenire necessitates, caritatis ministerium efficiendo et se offerendo uti ministrum Dei dispertientem misericordiam et panem vitae. Caritas ergo, quae scaturit et alitur a fide in Christum patientem, Dominum ac Redemptorem, patefactum ac exoratum parva in ecclesia SS. Crucifixi Domini Civitatis, non potuit quin se expandere in illis audacibus inceptis, quae eius pastorale ministerium denotaverunt.

    Servus Dei die 9 mensis Iulii anno 1920 suam terrestrem fecundam diem perfecit. Anno 1947 eius exuviae a Calatanisii coemeterio translatae sunt ad ecclesiam Domini Civitatis, ubi hic humilis, sedulus atque angelicus fautor pacis ac boni operatus erat.

    Sanctitatis fama permanente, a die 11 mensis Octobris anno 1997 ad diem 9 mensis Iulii anno 2001 Inquisitio Dioecesana apud Curiam Calatanisiadensem celebrata est, cui a die 5 mensis Martii ad diem 4 mensis Iunii anno 2004 apud eandem Curiam Suppletiva Inquisitio accessit. Quarum omnium iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum per decretum diei 2 mensis Maii anno 2008 est approbata. Exarata Positione, disceptatum est, iuxta consuetudinem, an Servus Dei more heroum virtutes christianas exercuisset. Die 23 mensis Februarii anno 2016 habita est Historicorum Consultorum Sessio. Die 17 mensis Ianuarii anno 2019, fausto cum exitu, Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus habitus est. Item Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in sessione die 18 mensis Iunii anno 2019 congregati, cui egomet ipse Angelus Cardinalis Becciu praefui, Servum Dei heroicum in gradum virtutes theologales, cardinales eisque adnexas exercuisse professi sunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine, iisque adnexis, in gradu heroico, Servi Dei Angelici Lipani, Sacerdotis professi Ordinis Fratrum Minorum Capuccinorum, Fundatoris Congregationis Sororum Franciscalium a Domino,  in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

 

    Datum Romae, die 5 mensis Iulii  a. D. 2019.