Causa in corso
Angelina Pirini
- Venerabile Serva di Dio -

Angelina Pirini

(1922 - 1940)

Venerabilità:

- 14 marzo 2024

- Papa  Francesco

Fedele Laica; visse un intenso apostolato occupandosi dell’educazione umana e cristiana delle bambine verso le quali si spendeva con tenerezza e amabilità. Il suo esempio di equilibrio e maturità spirituale era contagioso non solo per le fanciulle ma anche per i loro familiari

  • Biografia
“Offro con gioia la mia giovane vita a Gesù per la vostra santificazione”

 

La Venerabile Serva di Dio Angelina Pirini nacque a Celle di Sala (Cesenatico, Italia) il 30 marzo 1922. Educata cristianamente dalla madre, frequentò la scuola fino alla quinta elementare. Ricevuta la Prima Comunione il 15 giugno 1930, iniziò a partecipare quotidianamente alla Santa Messa.

Nel 1934, il nuovo parroco, don Giuseppe Marchi, scelse Angelina come Delegata delle Beniamine dell’Azione Cattolica. Nel 1937, la volle come Delegata delle Aspiranti e, infine, Presidente della sezione femminile dell’Azione Cattolica parrocchiale. Ella prese a cuore il suo impegno di animazione e vi riversò tutte le sue energie, mentre cresceva e si intensificava la sua vita interiore attraverso la preghiera, la direzione spirituale e la formazione che riceveva nell’Associazione.

Nel 1937, accusò violenti dolori addominali. Accompagnata all’ospedale di Cesenatico, venne operata d’urgenza per una appendicite perforata. L’intervento riuscì, ma le rimasero i dolori addominali. In questa situazione di sofferenza fisica, l’8 dicembre 1937, volle rinnovare il voto di castità. Verso la fine dello stesso anno, cominciò ad avere esperienze mistiche straordinarie che, su invito del direttore spirituale, riportò nei suoi Resoconti spirituali.

Il 16 giugno 1938, festa del Corpus Domini, si legò a Gesù Eucaristia col voto di castità perpetua ed emise il voto di vittima per la redenzione del mondo.

Permanendo i dolori addominali, dopo vari ricoveri ospedalieri, le fu diagnosticata la tisi intestinale.

L’11 febbraio 1939, come espressione del suo desiderio di vita consacrata, emise il voto di obbedienza al Direttore spirituale e, il 16 luglio 1939, davanti al Crocifisso, fece un patto di alleanza, «per vivere solo per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime».

Il 3 settembre 1940, sentendo avvicinarsi la fine, scrisse alle associate di Azione Cattolica: “Offro con gioia la mia giovane vita a Gesù per la vostra santificazione”.

Dal 5 settembre fino al 1° ottobre, si nutrì solo dell’Eucaristia, ricevendo anche l’Unzione degli Infermi.

Morì nella notte fra il 1° e il 2 ottobre 1940, venti minuti dopo la mezzanotte a Celle di Sala (Cesenatico, Italia).

La Venerabile Serva di Dio visse l’esercizio eroico delle virtù in famiglia, al lavoro e in parrocchia, soprattutto impegnandosi nell’Azione Cattolica. L’incontro con la Beata Armida Barelli suscitò in lei il desiderio di consacrarsi al Signore. Visse un intenso apostolato occupandosi dell’educazione umana e cristiana delle bambine verso le quali si spendeva con tenerezza e amabilità. Il suo esempio di equilibrio e maturità spirituale era contagioso non solo per le fanciulle ma anche per i loro familiari.

Alle attività svolte in parrocchia corrispondeva un intenso e singolare lavoro di crescita interiore, umana e spirituale.

L’esercizio eroico delle virtù si manifestò in modo particolare nel periodo della malattia, che visse con spirito oblativo

La fama di santità è giunta sino ai nostri giorni e si è sviluppata soprattutto nell’ambito della comunità parrocchiale.

L’Inchiesta diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Cesena-Sarsina (Italia), dal 1985 al 1989.

Validità giuridica dell’Inchiesta: 17 gennaio 1992.

Seduta dei Consultori Storici (10 dicembre 2019): voto affermativo.

Congresso Peculiare dei Consultori Teologi (18 ottobre 2022): esito affermativo.

Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi (12 marzo 2024): esito affermativo.