Causa in corso
Emilio Recchia
- Venerabile Servo di Dio -

Emilio Recchia

(1888 - 1969)

Venerabilità:

- 21 febbraio 2020

- Papa  Francesco

Sacerdote professo della Congregazione delle Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo, fu un formatore di coscienze, incoraggiando alla santità, conservando un atteggiamento mite, pronto all’ascolto di tutti coloro che si rivolgevano a lui per essere guidati

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
“Tutto a migliorare la nostra vita e a darci all’apostolato”

 

    Il Venerabile Servo di Dio Emilio Recchia nacque il 19 febbraio 1888 a Verona (Italia), in una famiglia profondamente cristiana e benestante. Nel 1903, mentre frequentava il quarto anno di ginnasio, entrò nella Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo (Stimmatini). Il 15 agosto 1905 emise la professione religiosa temporanea e, l’8 agosto 1908, quella perpetua. Terminati gli studi, il 3 settembre 1911 fu ordinato sacerdote. Si dedicò alla predicazione e alla formazione dei giovani nelle comunità stimmatine di Gemona, Pistoia, Milano e Verona.

    Durante la Prima Guerra Mondiale prestò servizio come Cappellano Militare e venne inviato al fronte. Il 30 ottobre 1917, mentre assisteva alcuni feriti, fu catturato dagli Austriaci e rinchiuso nella Fortezza di Rastatt. Nel 1918 venne trasferito nella Prigione degli Ufficiali di Schwarmstedt, da dove fu liberato un anno dopo in pessime condizioni di salute.

    Nel 1919 riprese l’attività pastorale a Milano, Roma, Verona e Trento. Nel Capitolo Generale del 1934 venne eletto Segretario Generale e fu trasferito a Roma, nella parrocchia di “S. Croce”, di cui fu parroco per 32 anni. Durante la Seconda Guerra Mondiale ospitò numerose famiglie ebree.

    Trasferitosi a Verona per gravi problemi di salute, morì il 27 giugno 1969.

    Il Venerabile Servo di Dio realizzò l’ideale del religioso fedele alla sua consacrazione. La fede fu il fondamento di tutte le altre virtù. Nutrì un’intensa vita spirituale, soprattutto con l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera anche notturna davanti al Santissimo Sacramento e la recita del Rosario, che lo portavano alla profonda unione con il Signore. Visse un’eroica speranza nel suo abbandono fiducioso in Dio, trasmettendola anche a quanti lo avvicinavano, soprattutto malati e sofferenti. Esercitò la carità verso il prossimo, dedicandosi con grande dedizione all’apostolato. Mirò alla perfezione attraverso la fedeltà quotidiana alla vita religiosa, preoccupandosi principalmente della salvezza delle anime. Eroica fu la sua costante donazione al prossimo: assisteva i malati, soprattutto se moribondi; soccorreva i poveri e i disoccupati, difendeva i deboli, consolava i sofferenti. Amava dedicarsi alla catechesi dei bambini e agli esercizi spirituali per gli adulti. Fu un formatore di coscienze, incoraggiando alla santità, conservando un atteggiamento mite, pronto all’ascolto di tutti coloro che si rivolgevano a lui per essere guidati. Luminoso fu il suo esempio di povertà evangelica, obbedienza e umiltà.

 

VERONA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

EMILIO RECCHIA

Sacerdote professo della Congregazione

delle Sacre Stimmate di nostro Signore Gesù Cristo

(1888-1969)

 

DECRETO SULLE VIRTU'

 

    “Tutto a migliorare la nostra vita e a darci all’apostolato”.

    Il Servo di Dio Emilio Recchia, ricercando continuamente la perfezione evangelica, profuse nel ministero pastorale le proprie doti naturali e i carismi spirituali. Con la parola e con l’esempio, esortava i fedeli a rispondere con generosità all’amore di Dio, rivelato dalle stimmate gloriose del Cristo Crocifisso.

    Il Servo di Dio nacque il 19 febbraio 1888 a Verona e fu battezzato nella chiesa parrocchiale di San Luca. Fu alunno dell’istituto “Alle Stimate” [sic] di Verona e, mentre frequentava il quarto anno del ginnasio, entrò nella Congregazione delle Sacre Stimmate del Signore Nostro Gesù Cristo. Emise la professione perpetua l’8 agosto 1908 e fu ordinato presbitero il 3 settembre 1911. Fu incaricato della predicazione e formazione dei giovani a Gemona, Pistoia, Milano e Verona.

    Scoppiato il primo conflitto mondiale, venne arruolato come cappellano militare, fu fatto prigioniero degli austriaci e tornò a casa dopo un anno in pessime condizioni di salute. Riprese l’attività pastorale a Milano, Roma, Verona e Trento. Venne eletto Segretario Generale della Congregazione e trasferito a Roma, nella parrocchia di Santa Croce, dove fu parroco per 32 anni. Si distinse, negli anni della seconda guerra mondiale, per l’accoglienza degli sfollati e dei perseguitati.

    Mediante la fedeltà e l’operosità, il Servo di Dio portò a compimento la propria consacrazione religiosa. La fede fu il fondamento di tutte le sue virtù. Nutrì un’intensa vita spirituale, con l’adorazione del Santissimo Sacramento e l’ascolto della Parola di Dio, che sapeva anche predicare con fervore. La preghiera mariana del Rosario lo aiutava a contemplare i misteri di Cristo e ad unirsi sempre più al Signore. Coltivava e insegnava la fiducia nella Provvidenza e una grande speranza, specialmente davanti alle difficoltà, alle malattie e alle sofferenze. Il suo zelo per le anime era espressione della sua carità e sollecitudine. Si dedicava con passione alla catechesi dei bambini, dei giovani e degli adulti, dettava esercizi spirituali per laici, religiosi e religiose, accoglieva con mitezza i peccatori nel confessionale e ascoltava con prudenza quanti cercavano aiuto e consolazione. Tutti esortava alla santità. Diede luminoso esempio di povertà, umiltà e obbedienza. Aiutava i poveri, i disoccupati, i deboli e assisteva i malati e i moribondi.

    Per gravi ragioni di salute, si trasferì a Verona, dove, accompagnato da una chiara fama di santità, morì il 27 giugno 1969.

    Perdurando questa fama, venne istruita la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio. Dal 30 ottobre 2001 al 14 marzo 2003 si tenne presso la Curia ecclesiastica di Verona l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica fu riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 17 novembre 2006. Confezionata la Positio, si è discusso secondo consuetudine se il Servo di Dio abbia esercitato le virtù cristiane in grado eroico. Con esito positivo, il 14 marzo 2019 si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti nella Sessione Ordinaria del 4 febbraio 2020, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato eroicamente le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Emilio Recchia, Sacerdote professo della Congregazione delle Sacre Stimmate di nostro Signore Gesù Cristo, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 21 febbraio 2020.

 

Angelo Card. Becciu

Prefetto

 

                                                        + Marcello Bartolucci

                                                        Arciv. tit. di Bevagna

                                                        Segretario

 

 

 

 

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VERONENSIS

 

BEATIFICAZIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

AEMILII RECCHIA

Sacerdotis professi

Congregationis a Sacris Stigmatibus Domini nostri Iesus Christi

(1888-1969)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

    “Omnia, ut vitam nostram meliorem faciamus et nosmet ipsos apostolatui tradeamus”.

    Servus Dei Aemilius Recchia, evangelicam perfectionem continenter quaerens, naturales dotes atque spiritualia sua charismata in ministerium pastorale profudit. Verbo exemploque fideles exhortabatur, ut largiter caritati Dei responderent, quae gloriosis Christi Crucifixi stigmatibus est revelata.

    Servus Dei Veronae die 19 mensis Februarii anno 1888 natus et in paroeciali ecclesia Sancti Lucae baptizatus est. Instituti v.d. “Alle Stimate” alumnus fuit et, dum quartum gymnasii annum frequentabat, Congregationem a Sacris Stigmatibus Domini nostri Iesu Christi ingressu est. Perpetuam professionem die 8 mensis Augusti anno 1908 emisit ac presbyter die 3 mensis Septembris anno 1911 ordinatus est. Glemonae, Pistorii, Mediolani Veronaeque praedicatio iuvenumque formatio ei mandatae sunt.

    Primo mundani bello exarso, militum cappellanus conscriptus est, captivus ab Austriacis exceptus atque valetudine graviter adfectus unum post annum patriam rediit. Dein pastorale opus Mediolani, Romae, Veronae Tridentique resumpsit. Secretarius Generalis Congregationis electus est ac Romam motus, ubi paroeciae Sanctae Crucis Via Flaminia parochi munere duo et triginta annos functus est. Secundi mundani belli annis, commigratis vexatisque hospitium praestans, eminuit.  

    Fidelitatem industriamque exercens, Servus Dei consecrationem religiosam complevit. Fides omnium virtutum suarum fuit fundamentum. Ardentem interiorem vitam Sanctissimi Sacramenti adoratione Verbique Dei auditu, quam fervide etiam praedicare valebat, aluit. Mariana Rosarii precatio ut Christi mysteria contemplaretur atque cum Domino in unum magis confunderetur adiuvit. In Providentiam fiduciam magnamque spem colebat simulque docebat, maxime coram adversis, infirmitatibus ac doloribus. Animarum zelum caritatem solertiamque suam patefaciebat. Ad puerorum, iuvenum adultorumque cathechesim se studio tradebat, spiritualia laicorum, religiosorum religiosarumque exercitia dictabat, peccatores mansuetudine in confessionarium recipiebat et omnes auxilium solaciumque quaerentes attendebat. Ad sanctitatem omnes hortabatur. Clarum pauperitatis, humilitatis oboedientiaeque exemplum praebuit. Egenos, ab opere vacuos invalidosque adiuvabat, necnon aegrotis morientibusque assidebat.

    Graves propter infirmitatis causas Veronam migravit ibique, clara sanctitatis fama circumdatus, die 27 mensis Iunii anno 1969 obiit.

    Hac fama perdurante, Servi Dei Causa Beatificationis et Canonizationis instructa est. A die 30 mensis Octobris anno 2001 ad diem 14 mensis Martii anno 2003 iuxta Curia ecclesiasticam Veronensem habita est, cuius iuridica validitatem ab hac Congregatione de Causis Sanctorum per decretum diei 17 mensis Novembris anno 2006 est recognita. Positione confecta, consueto more disceptatum est an Servus Dei virtutes christianas in gradu heroico excoluisset. Fausto cum exitu, die 14 mensis Martii anno 2019 Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus celebratus est. Patres Cardinales et Episcopi, in Ordinaria diei 4 mensis Februarii anno 2020 Sessione congregati, Servum Dei theologales, cardinales iisque adnexas virtutes exercuisse professi sunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Aemilii Recchia, Sacerdotis professi Congregationis a Sacris Stigmatibus Domini nostri Iesu Christi, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 21 mensis Februarii a.D. 2020.