Causa in corso
Enrico Ernesto Shaw
- Venerabile Servo di Dio -

Enrico Ernesto Shaw

(1921 - 1962)

Venerabilità:

- 24 aprile 2021

- Papa  Francesco

Fedele Laico e Padre di famiglia, ebbe uno zelo straordinario nel difendere e propagare la fede cattolica, preoccupandosi che fosse capace di orientare e sostenere concretamente la vita e le scelte dei credenti, nel loro ambiente familiare e di lavoro.

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
«Senza la carità nulla è perfetto»

 

    Il Venerabile Servo di Dio Enrico Ernesto Shaw nacque a Parigi (Francia) il 26 febbraio 1921, in una famiglia aristocratica argentina. Rientrato in Patria, a quattro anni perse la madre e il padre affidò l’educazione e la formazione dei due figli dapprima ad un sacerdote sacramentino e poi al Collegio “La Salle”, di Buenos Aires.

    A 16 anni, entrò nella Marina e, il 23 ottobre 1943, sposò Cecilia Bunge, con la quale ebbe nove figli. Sebbene fosse una famiglia agiata economicamente, tutti vivevano in un clima di austerità e sobrietà.

    Nel 1945, come giovane ufficiale della Marina, si recò negli Stati Uniti d’America e lì sentì che Dio lo chiamava ad evangelizzare il mondo degli industriali a cui apparteneva la sua famiglia. Con energia e spirito d’iniziativa, sostenne gli operai affermando para juzgar a un obrero primero hay que amarlo. Lo zio materno della moglie lo invitò a lavorare nell’azienda familiare Cristalerias Rigolleau, della quale diventò poi amministratore delegato. Fece parte quindi dell’Azione Cattolica e del Movimento Familiare Cristiano e, sotto l’impulso dell’episcopato argentino, organizzò, insieme ad altri impresari, l’aiuto all’Europa nel post-guerra.

    Nel 1952 fondò l’Asociación Cristiana de Dirigentes de Empresa e promosse l’Unión Internacional de Asociaciones Patronales Católicas e il Movimiento Empresarial Mundial Cristiano.

    Nel 1957, gli fu diagnosticato un tumore maligno. Nonostante ciò continuò nelle sue attività, partecipando a congressi, preparando conferenze, scrivendo articoli e un diario personale. Partecipò pure al primo Consiglio di Amministrazione della Pontificia Università Cattolica Argentina e alla fondazione del “Serra Club”.

    Nel 1961 fu designato Presidente de los Hombres de Acción Católica e partecipò al Congresso mondiale dell’Unione Internazionale delle Associazioni Patronali, in Cile. Mentre la salute peggiorava, intraprese un viaggio a Fatima e a Lourdes. Nonostante le precarie condizioni fisiche, mantenne i suoi incarichi di direttore e dirigente e, nel marzo 1962, scrisse uno dei suoi preziosi lavori: «... Y dominad la Tierra».

    Morì il 27 agosto 1962 a Buenos Aires (Argentina), all’età di 41 anni.

    La vita di fede del Venerabile Servo di Dio fu caratterizzata da intensa e assidua preghiera, partecipazione alla Santa Messa, vita sacramentale regolare, profonda devozione eucaristica e mariana, assoluta adesione al Magistero, specialmente nell’ambito della dottrina sociale. Ebbe uno zelo straordinario nel difendere e propagare la fede cattolica, preoccupandosi che fosse capace di orientare e sostenere concretamente la vita e le scelte dei credenti, nel loro ambiente familiare e di lavoro. Per tale ragione, il suo impegno nella pastorale della famiglia e nella pastorale del lavoro fu continuo ed intenso, anche quando la malattia cominciò a limitare le sue forze. Notevole fu anche la sua dedizione a diffondere la fede attraverso la buona stampa, con la “Casa del Libro”, da lui fondata e sostenuta con notevole sforzo finanziario e nessun guadagno.

    La speranza eroica in lui rifulse in ogni momento della sua vita. Egli si affidò pienamente, con animo abbandonato, alla Divina Provvidenza, infondendo negli altri questa sua ferma confidenza nell’aiuto divino, specialmente nelle situazioni di difficoltà e di tensione nella vita sociale e politica del suo Paese, come anche durante la sua ultima malattia.

    La virtù della carità verso Dio e verso il prossimo fu praticata costantemente e in grado non comune. Egli viveva alla presenza del Signore, parlava spesso di Gesù Cristo, lo amava con tutto il cuore e voleva realizzare il suo Regno e compiere la Sua volontà. Verso il prossimo fu straordinariamente generoso. Era amato e stimato da tutti coloro che lo conoscevano e lo frequentavano: i parenti, i colleghi, gli operai e gli impiegati alle sue dipendenze, gli ecclesiastici e i fedeli laici con cui collaborava nelle opere di apostolato, in particolare gli uomini dell’Azione Cattolica. Era molto caritatevole verso i poveri e verso le famiglie che attraversavano momenti di difficoltà materiali o morali, praticando costantemente, volentieri e in grado eroico le Opere di Misericordia. Nei suoi scritti si nota la centralità della “carità sociale”, necessaria per la promozione umana e cristiana delle persone e dei loro ambienti di vita.

 

BUENOS AIRES

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

ENRICO ERNESTO SHAW

Fedele laico e Padre di famiglia

(1921-1962)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    «Senza la carità nulla è perfetto».

    Aderendo pienamente alla volontà di Dio e facendo costante dono di se stesso, il Servo di Dio Enrico Ernesto Shaw ha risposto con generosità alla chiamata alla santità ed è divenuto esempio di virtù per tutti coloro che desiderano crescere nella carità. Marito fedele, padre di nove figli, imprenditore benestante, Presidente dell'Azione Cattolica Argentina, fondatore dell'Associazione Cristiana dei Dirigenti di Industria, fondatore della Casa del Libro Cattolico, ideatore di leggi in favore dei lavoratori, promotore dell'Università Cattolica Argentina e membro attivo di diverse associazioni cattoliche, ricercò sempre infatti «la via migliore di tutte» (1Cor 12,31).

    Il Servo di Dio nacque il 26 febbraio 1921 a Parigi da famiglia argentina. A quasi 2 anni tornò a Buenos Aires e nel 1925 rimase orfano della madre. Frequentò il collegio dei Fratelli delle Scuole Cristiane, poi la Scuola Ufficiali dell'Armata Argentina, dove primeggiava per i risultati accademici, l'osservanza della disciplina e la testimonianza cristiana.

    Leggendo il Manual de Cuestiones Contemporaneas del Cardinale Jean Verdier, rimase colpito dalla dottrina sociale della Chiesa e fu per lui l'inizio di un autentico cammino di fede. Cercava di compiere con letizia le opere di misericordia, divenendo per familiari, amici e colleghi di lavoro un riflesso della presenza di Dio. Con prudenza e perseveranza colse l'intima connessione tra annunzio del Vangelo e promozione umana, conciliando sapientemente il desiderio di un buon esito imprenditoriale con l'impegno per il progresso della società.

    Svolse incarichi dirigenziali, fino a diventare amministratore delegato. Era membro del Consiglio di amministrazione di diverse aziende di famiglia. Si mise al servizio dei suoi impiegati ed operai, assicurandosi che fossero consapevoli dei propri diritti e doveri. Si diede da fare senza stancarsi per la pace la giustizia. Compi gesti concreti di assistenza e collaborò con l'episcopato argentino nella stesura della lettera pastorale collettiva del 1956 sulla pace sociale e sulla promozione e responsabilità dei lavoratori. Non si scoraggio mai davanti agli insuccessi, poiché sapeva che la fecondità molte volte è invisibile e non può essere contabilizzata.

    Il 23 ottobre 1943 sposò Cecilia Bunge, dalla quale ebbe Jorge Enrique, Sara María, Cecilia Lucía María, Elsa María, Juan Miguel María, José María Leon, María Luisa, Isabel Teresa María e Gabriel María Manuel. Pose la sua famiglia sotto la protezione della Santissima Vergine Maria, fortificando i vincoli familiari, anche attraverso la recita quotidiana del Rosario. Fu esempio di fedeltà come marito e di amorevolezza come padre.

    Figlio fedele ed obbediente della Chiesa, svolse attività evangelizzatrice in diverse associazioni e movimenti ecclesiali. Con la moglie partecipava al Movimento Famigliare Cristiano dei gruppi di Nazareth. Dal 1947 fu membro dell'Azione Cattolica Argentina e ne diventò Presidente nazionale degli uomini. Nel 1958 contribuì anche alla nascita del Serra Club di Buenos Aires.

    Aveva una devozione eucaristica che permeava tutta la sua vita. Da essa traeva forza per il cammino di perfezione cristiana, il lavoro per il bene soprattutto dei più poveri, l'impegno come costruttore di pace sociale. Mediante l'amore per l'Eucarestia vedeva tutti gli uomini come fratelli.

    Con un vero atteggiamento cristiano affrontò per diversi anni la malattia. Il 27 agosto 1962 iniziò la sua Pasqua Eterna, Come era stato stimato in vita, così in morte la sua memoria divenne sempre più una chiara fama di santità.

    In virtù di questa fama si è istruita la Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio. Presso la Curia ecclesiastica di Buenos Aires si tenne un'inchiesta ne pereant probationes negli anni fra il 1999 e il 2002. Il 1° Aprile 2005 il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires, apri l'Inchiesta diocesana, che si concluse il 19 settembre 2013. Questa Congregazione delle Cause dei Santi ne riconobbe la validità giuridica con decreto del 16 gennaio 2015.

    Confezionata la Positio, si è discusso secondo le norme consuete se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il 25 giugno 2019 il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi espresse voto favorevole. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti nella Sessione Ordinaria del 20 aprile 2021, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Enrico Ernesto Shaw, Fedele laico e Padre di famiglia, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma, il 24 aprile nell'anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                        + Fabio Fabene

                                                                        Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                        Segretario

 

 

 

 

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BONAËRENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

HENRICI ERNESTI SHAW

Christifidelis laici et Patrisfamilias

(1921-1962)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Sine Caritate nihil est perfectum”.

    Divinae voluntati plane adherens atque sui ipsius oblationem continenter agens, Servus Dei Henricus Ernestus Shaw vocationi ad sanctitatem large respondit ac pro omnibus caritate augere cupientibus factus est exemplum. Sponsus fide praeditus, novem liberorum pater, susceptor bene de rebus domesticis constitutus, Actionis Catholicae Argentinae praeses, Sodalicii Catholici Rectorum Impresarum conditor, Domus Libri Catholici fundator, legum pro operariis inventor, Universitatis Catholicae Argentinae fautor ac plurimarum societatum catholicarum industriosus vir, “excellentiorem viam” (1Cor 12,13) nam semper quaesivit.

    Servus Dei Lutetiae Parisiorum ortus est die 26 mensis Februarii anno 1921 Argentina quadam ex familia. Fere tertium annum agens, Bonum Aërem rediit atque anno 1925 matre est orbatus. Primum Collegium Fratrum Scholarum Christianarum, postea Scholam Officialium Copiarum Argentinarum frequentavit, ubi Academicis successibus, disciplinae observantia christianoque testimonio eminebat.

    Ioannis Cardinalis Verdier operam v.d. Manual de Cuestiones Contemporaneas legens, Ecclesiae sociali doctrina affectus est et verum fidei iter inchoavit. Misericordiae opera laetitia complere exquirebat, ita ut Dei praesentis signum propinquis, amicis sociisque suis fieretur. Prudentia et perseverantia nexum inter Evangelium nuntiandum et humanitatem promovendam percepit, cupiditati boni susceptoris exitus sapienter miscens studium ad societatem provehendam.

    Rectoris muneribus functus est, usque ad officium Procuratoris negotiorum.  Plurimarum fabricarum familiae socius erat Consilii administrationis. Ministros operariosque adiuvit, ut suorum iurium officiorumque esset conscii cavens. Sine satietate pro pace et iustitia operabatur. Meras actiones beneficas fecit atque episcopatum Argentinum ad litteras pastorales collectivas anni 1956 de Pace societatis fovenda ac promovendis operariis eorumque munere edendas auxilio laboris adiuvit. Numquam ob iacturas fractus est animo, cum prosperitatem saepe invisibilem nec ratiocinandi arti subici posse novisset.

    Die 23 mensis Octobris anno 1943 Caeciliam Bunge uxorem duxit, ex qua filios Georgium Henricum, Saram Mariam, Caeciliam Luciam Mariam, Elisabetham Mariam, Ioannem Michaëlem Mariam, Iosephum Mariam Leonem, Mariam Aloisiam, Isabellam Teresiam Mariam et Gabrielem Mariam Emmanuelem habuit. Sub tutela Sanctissimae Virginis Mariam familiam suam posuit, affinitatem roborans etiam Rosario cotidie recitando. Fidelitatis sponsus et benignitatis pater fuit exemplum.

    Oboediens Ecclesiae filius, opus Evangelii nuntiandi perfecit variis in ecclesialibus consociationibus. Una cum uxore Motui Christiano Familiarum interfuit coetuum Nazareth. Ab anno 1947 socius fuit Actionis Catholicae Argentinae, cuius nationis Praeses factus est virorum. Anno 1958 auxilium laboris praestitit Bonaërensi sodalicio v.d. Serra Club erigendo.

    Peculiarem Eucharisticam pietatem colebat, quae eius totam imbuebat vitam. Ex qua vim trahebat ad iter perfectionis christianae faciendum, ad opus pro bono in primis egeniorum exercedum, ad munus socialis pacis gerendum. Per Eucharistiae dilectionem homines suos cunctos fratres agnoscebat.

    Sincero christiano habitu aliquot per annos infirmitatem substulit. Die 27 mensis Augusti anno 1962 Pascham Aeternam incepit. Tam in vita valde existimatus, quam in morte memoria eius usque facta est clara sanctitatis fama.

    Quapropter Servi Dei Causa beatificationis et canonizationis est instructa. Apud Curiam ecclesiasticam Bonaërensem quadam Inquisitio “ne pereant probationes” habita est inter annos 1999 et 2002. Die 1 mensis Aprilis anno 2005 Georgius Marius Cardinalis Bergoglio, Archiepiscopus Bonaërensis, Inquisitionem dioecesanam instituit, quae ad finem pervenit die 19 mensis Septembris anno 2013. Haec Congregatio de Causis Sanctorum eius iuridicam validitatem agnovit per decretum diei 16 mensis Ianuarii anno 2015. Positione confecta, disceptatum est, consuetas secundum normas, an Servus Dei virtutes christianas heroico in gradu excoluisset. Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus die 25 mensis Iunii anno 2019 adfirmativum votum protulit. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione diei 20 mensis Aprilis anno 2021 congregati, Servum Dei theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico more exercuisse sunt professi.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Henrici Ernesti Shaw, Christifidelis laici et Paterfamilias, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 24 mensis Aprilis a. D. 2021.