Causa in corso
Francesco Costantino Mazzieri
- Venerabile Servo di Dio -

Francesco Costantino Mazzieri

(1889 - 1983)

Venerabilità:

- 09 aprile 2022

- Papa  Francesco

Dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, Vescovo di Ndola;  fu un esemplare francescano missionario. Dedito alla preghiera, umile, mite, di intensa carità, era amato dalla gente. La sua bontà lo portava a vedere il bene

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Per l’amore mostrato per le popolazioni africane, venne insignito di varie onorificenze dalle Autorità civili dello Zambia

 

    Il Venerabile Servo di Dio Francesco Costantino Mazzieri nacque il 25 marzo 1889 ad Abbadia di Osimo (Italia).

    Dopo aver terminato gli studi scolastici, nel 1904 entrò nel Convento di San Francesco dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali a Montalto (Ascoli Piceno) e il 23 aprile 1905 emise la professione temporanea e quella solenne il 15 agosto 1909.

    Ordinato sacerdote il 10 agosto 1912, l’anno seguente consegue il dottorato in Sacra Teologia presso la Facoltà di San Bonaventura a Roma.

    Negli anni successivi visse il ministero sacerdotale come Rettore del Seminario minore della Provincia Francescana delle Marche a San Marino, Guardiano di diversi Conventi, Segretario della Provincia e Parroco a Fermo.

    Sentendosi chiamato a partire in missione, nel 1930 fu inviato, insieme a sei confratelli, nell’attuale Zambia, nel distretto di Ndola (allora Nord Rhodesia), che era una colonia britannica e apparteneva al territorio di azione assegnato da Propaganda Fide ai Frati Minori Conventuali, in una terra dove ancora era totalmente assente la presenza della Chiesa cattolica.

    Si dedicò ad una graduale ed intensa evangelizzazione di questo territorio, per far nascere e crescere la Chiesa in questa zona in condizioni difficili ed impervie.

    Ndola fu creata Prefettura apostolica l’8 gennaio 1938, poi Vicariato apostolico il 13 gennaio 1949 e il 17 maggio 1959, Diocesi.

    Con il progresso della Chiesa missionaria e con la sua costituzione gerarchica il Venerabile Servo di Dio venne nominato Prefetto apostolico, poi, Vicario apostolico e fu consacrato Vescovo il 13 febbraio 1949.

    Visse circa 36 anni di assidua e intensa attività missionaria, di cui 17 anni di proficuo ministero episcopale, durante il quale partecipò anche al Concilio Vaticano II, donando un contributo sulla base della sua esperienza missionaria africana. Compiuti i 75 anni di età, nel 1964 rassegnò le dimissioni da Vescovo di Ndola, che furono accettate il 25 febbraio 1966.

    Per il grande amore alla missione, scelse di risiedere nella zona rurale di Santa Teresa (Ibenga-Zambia), vivendo come frate con i suoi confratelli e continuando la sua attività pastorale.

    Morì il 19 agosto 1983, all’età di 94 anni, a Ibenga (Zambia).

    Il Venerabile Servo di Dio fu un esemplare francescano missionario. Dedito alla preghiera, umile, mite, di intensa carità, era amato dalla gente. La sua bontà lo portava a vedere il bene. Si dedicò agli ammalati e ai sofferenti, prodigandosi in modo eroico per i lebbrosi. Fu vicino ai sacerdoti e aiutava anche quelli che avevano abbandonato il ministero. Operò in un ambiente in cui persistevano forme di colonialismo, mantenendosi lontano da qualsiasi genere di discriminazione.

    Negli ultimi anni, per l’amore mostrato per le popolazioni africane, venne insignito di varie onorificenze dalle Autorità civili dello Zambia. Fu circondato da fama di santità, che rimase costante anche dopo la morte.

 

CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

 

NDOLA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del SERVO DI DIO

FRANCESCO COSTANTINO MAZZIERI

DELL’ORDINE DEI FRATI MINORI CONVENTUALI

VESCOVO DI NDOLA

 (1889-1983)

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DECRETO SULLE VIRTÙ

 

«Purché Cristo venga annunciato» (Fil 1, 18).

Le parole dell’Apostolo furono il motto episcopale che il Servo di Dio Francesco Costantino Mazzieri scelse. Infatti, come missionario in Zambia soprattutto, mise il proprio zelo per annunciare Cristo alle popolazioni che ancora non lo conoscevano. 

Il Servo di Dio nacque in Italia nella frazione di Abbadia, presso Osimo, il 25 marzo 1889. Era il secondogenito di cinque figli, dei quali il terzo morì però appena nato. Al fonte battesimale fu chiamato Costantino, Giuseppe, Sante.

Attratto dallo spirito di umiltà e dalla semplicità della vita francescana, entrò nel noviziato dei Conventuali a Montalto, nella stessa regione delle Marche. Assunto il nome di Francesco, emise la professione solenne il 15 agosto 1909. Successivamente proseguì gli studi di teologia a San Miniato in provincia di Pisa, dove fu anche ordinato sacerdote il 10 agosto 1912. Riconoscendone il carattere buono ed esemplare, i superiori lo mandarono nel Collegio Internazionale dell’Ordine a Roma, dove ottenne la laurea in teologia nel 1913. Fu quindi nominato formatore degli alunni del Seminario minore nella Repubblica di San Marino. Mediante le proprie doti di semplicità, gentilezza e grande compassione, portò sempre i giovani religiosi ad amare Dio, lottare contro il peccato e ricercare sempre una sincera santità. Fu eletto Guardiano e Rettore del Seminario di Montottone nel 1919, dove si trasferì soltanto alla fine dell’anno successivo. Nel 1922 diventò Segretario Provinciale e Rettore dei chierici a Osimo. A quel periodo risale la sua prima richiesta di partire missionario. Fu mandato a Fermo nel novembre 1927, dove fu poi confermato Parroco e Guardiano dal Capitolo Provinciale. Allora il Ministro Generale dell’Ordine, tramite il Procuratore Generale delle Missioni, gli chiese di assumere la guida del primo gruppo di religiosi partenti per l’Africa. Riteneva per umiltà di essere già troppo anziano ed inadeguato, e tuttavia, confidando in Dio ed in spirito di obbedienza, accettò la missione. Ricevette il Crocifisso ad Osimo, insieme ad altri 6 religiosi. Il 26 luglio, attraversato il lago Tanganika, arrivarono a Mpulungu. Raggiunsero quindi, nell’aprile 1931, la destinazione assegnata loro dalla Congregazione de Propaganda Fide. I francescani iniziarono così l’evangelizzazione nella regione mineraria del Copperbelt, dove soltanto saltuariamente e per pochi anni si era visto un missionario della Compagnia di Gesù. Il Servo di Dio possedeva una fede vissuta, che bramava trasmettere ed insegnare. Era incrollabile anche nella speranza, per affrontare con cristiana fortezza le sfide di quel ministero. In quotidiana famigliarità con l’Eucaristia e pregando incessantemente, traeva forza per il proprio apostolato. I religiosi aprirono due conventi nelle città di Ndola e Luanshya. Nei tre anni successivi inaugurarono due missioni nella zona rurale dei Balamba, a Kalumbwa ed Ibenga. Sempre prudente nelle decisioni, il Servo di Dio fece da guida a molti religiosi che, in quel tempo, giungevano numerosi. I comuni sacrifici cementarono la loro fraternità. Il Servo di Dio fu tenuto in grande stima dalle autorità, così che anche negli anni del secondo conflitto mondiale ai religiosi venne garantita una certa libertà di azione.

Con l’erezione della Prefettura Apostolica di Ndola nel gennaio 1938, il Servo di Dio ne fu nominato primo Prefetto. Eletto poi alla sede titolare di Celiana, fu consacrato vescovo a Roma, nella basilica dei Santi XII Apostoli, il 13 febbraio 1949. Si adoperò per il seminario, le parrocchie in città e le missioni rurali, le associazioni laicali, le scuole, gli ospedali. Con vivo senso della giustizia, lavorò cioè per la promozione umana e lo sviluppo integrale della popolazione. Il 17 maggio 1959, eretta la nuova diocesi di Ndola, ne diventò il primo Vescovo. Prese parte a tutte le sessioni del Concilio Ecumenico Vaticano II. Continuò con dedizione e senza risparmio di forze il proprio servizio fino al 1966, quando fu accettata la sua rinuncia. Decise allora di rimanere in Zambia e, stabilitosi a Ibenga, lavorò ancora per 17 anni, quale semplice membro della comunità religiosa, nel silenzio di quella missione rurale. Predicava anche a gruppi di fedeli laici, insegnava alle postulanti delle Suore Francescane Missionarie di Assisi, eresse un villaggio per lebbrosi e, negli ultimi tempi, confezionava corone del Rosario. Andò così incontro a Sorella Morte, mentre si accingeva ad iniziare la preghiera mattutina il 19 agosto 1983.

Sono trascorsi molti anni dalla sua morte, eppure la sua fama di santità non è venuta meno. Per questo si è celebrata presso la Curia ecclesiastica di Ndola, dal 27 aprile 2000 al 26 settembre 2001, l’Inchiesta diocesana. Un’Inchiesta rogatoriale si tenne presso la Curia ecclesiastica di Ancona-Osimo dal 5 dicembre 2001 al 23 novembre 2003. Questa Congregazione delle Cause dei Santi emise il decreto sulla validità giuridica il 16 dicembre 2005. Preparata la Positio, si è discusso, secondo le norme consuete, se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. I Consultori Teologi il 19 gennaio 2021 hanno dato parere affermativo. I Padri Cardinali e Vescovi, nella Sessione Ordinaria del 15 marzo 2022, hanno quindi riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito accuratamente tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Constano le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Francesco Costantino Mazzieri, dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, Vescovo di Ndola, nel caso e per il fine di cui si tratta.

Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

Dato a Roma il 9 aprile dell’anno del Signore 2022.

 

MARCELLO Card. SEMERARO

Prefetto

 

                                    + FABIO FABENE

                                    Arciv. tit. di Montefiascone

                                    Segretario

 

 

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CONGREGATIO DE CAUSIS SANCTORUM

 

NDOLAËNSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

SERVI DEI

FRANCISCI CONSTANTINI MAZZIERI

EX ORDINE FRATRUM MINORUM CONVENTUALIUM

EPISCOPI NDOLAËNSIS

(1889-1983)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

“Dum Christus annuntietur” (Phil 1, 18).

Haec Apostoli verba episcopalis insignis fuerunt sententia, quam praelegit Servus Dei Franciscus Constantinus Mazzieri. Nam, in Zambia maxime missionarius, suum impendit zelum operamque, ut Chistus nuntiaretur gentibus, quae tunc illum ignorabant.

Servus Dei natus est in Italia, in vico Abbadiae prope Auximum, die 25 mensis Martii anno 1889. Secundo loco quinque liberorum natus est, quorum autem tertius modo natus obiit. Apud fontem baptismalem vocatus est Constantinus, Iosephus, Sanctes.

Humilitatis spiritu franciscalisque vitae simplicitate adtractus, Conventualium novitiatum ingressus est Montis Alti, in eadem Marchia Anconitana. Francisci nomine sumpto, die 15 mensis Augusti anno 1909 sollemnem emisit professionem. Postea studia theologica Fani Sancti Miniati perrexit, in provincia Pisana, ubi sacerdos die 10 mensis Augusti anno 1912 ordinatus est quoque. Quem, cum animum eius benevolum ac exemplarem agnovissent, superiores in Collegium Internationale Ordinis Romae miserunt, in quo doctoris in theologia anno 1913 adeptus est gradum. Inde alumnorum formator nominatus est Seminarii Minoris in Re Publica Sancti Marini. Per suas sobrietatis, humanitatis et misericordiae multae virtutes, iuvenes religiosos impulit, ut Deum amarent, contra peccatum repugnarent ac sinceram sanctitatem continenter quaererent. Guardianus electus est anno 1919 et Rector Seminarii Montis Ottoni, quo se tantum insequente anno vergente contulit. Factus est anno 1922 Secretarius Provincialis et Auximi Rector clericorum. Illo quidem ipso tempore ut missionarium proficiceretur primum petivit. Mense Novembri anno 1927 missus est Firmum Picenum, quo loco dein a Capitulo Provinciali confirmatus est Parochus et Guardianus. Tum Minister Generalis Ordinis, per Procuratorem Generalem Missionum, ut primo coetui religiosorum ad Africam proficiscentium praesset postulavit. Qui vero se iam nimis senem et ineptum humilitate putabat, sed tamen, in Deo confisus ac spiritu oboedientiae, missionem suscepit. Crucifixum accepit Auximi, una cum sex religiosis. Die 26 mensis Iulii anno 1930, laco Tanganyika transacto, avecti sunt in civitatem v.s. Mpulungu. Inde, mense Aprili anno 1931, ad locum pervenerunt, in quo a Congregatione de Propaganda Fide erant designati. Itaque fratres opus evangelizationis in fodinarum regione v.d. Copperbelt inchoaverunt, ubi tantum saltuatim ac per nonnullos annos visus erat quidam Societatis Iesu missionarius. Servus Dei expertam fidem colebat, quam tradere docereque cupiebat. Constabat etiam in spe, ut christiana fortitudine difficilioribus huius ministerii rebus occurreret. Cotidianam necessitudinem cum Eucharistia percolendo atque sine intermissione precando, vim suum ad apostolatum traxit. Religiosi duos conventus in urbibus v.d. Ndola et Luanshya instituerunt. Tribus insequentibus annis duas condiderunt missiones in Balambarum ruri, videlicet in locis v.d. Kalumbwa atque Ibenga. Semper in iudicando prudens, Servus Dei religiosos moderatus est qui, illo tempore, plurimi pervenire solebant. Quorum communia incommoda fraternitatem vero conglutinavere. Tam valde ab auctoritatibus existimatus est ut, annis secundi mundani belli quoque, missionarii tuto quadam operis libertate uterentur. 

Prefectura Apostolica Ndolaënsi erecta mense Ianuario anni 1938, Servus Dei primus nominatus est Praefectus. Electus porro ad sedem titularem Coelianensem, Episcopus consecratus est Romae, in basilica Sanctorum XII Apostolorum, die 13 mensis Februarii anno 1949. Pro seminario, urbanis paroecis missionibusque ruralibus nixus est, necnon pro laicorum consociationibus, scholis et valetudinariis. Scilicet, vivo iustitiae sensu animatus, pro humana promotione operatus est et integra progressione populi. Die 17 mensis Maii anno 1959, nova eadem Ndolaënsi dioecesi condita, eius primus factus est Episcopus. Omnium partem habuit Concilii Oecumenici Vaticani II sessionum. Summa sedulitate et ulla sine parsimonia ministerium suum agere perrexit usque ad annum 1966, quo accepta est eius renuntiatio. Tum se in Zambia statuit mansurum ac, cum in loco v.d. Ibenga domicilium posuisset, septem et decem annos etiam operatus est, quasi simplex religiosae communitatis frater, illius ruralis missionis in silentio. Et quibusdam christifidelium laicorum coetibus praedicabat, Sororum Franciscalium Missionariarum Asisii postulantes docebat, leprosorum pagum condidit atque, extremis temporibus, Rosarii fabricabatur coronas. Sic Sorori Morti occurrit, orationem matutinam die 19 mensis Augusti anno 1983 incipiens.

Multis annis ab obitu eius transactis, numquam exstincta est Servi Dei sanctitatis fama. Quapropter apud Curiam ecclesiasticam Ndolaënsem Inquisitio dioecesana celebrata est a die 27 mensis Aprilis anno 2000 ad diem 26 mensis Septembris anno 2001. Et Inquisitio rogatorialis quaedam est habita apud Curiam ecclesiasticam Anconitanam-Auximanam a die 5 mensis Decembris anno 2001 ad diem 23 mensis Novembris anno 2003. Haec Congregatio de Causis Sanctorum decretum de earum iuridica validitate emisit die 16 mensis Decembris anno 2005. Positione confecta, disceptatum est, consuetas secundum normas, an Servus Dei heroico in gradu christianas exercuisset virtutes. Consultores Theologi die 19 mensis Ianuarii anno 2021 adfirmativum votum protulerunt. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione diei 15 mensis Martii anno 2022, Servum Dei agnoverunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico modo excoluisse.

Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Francisci Constantini Mazzieri, ex Ordine Fratrum Minorum Conventualium, Episcopi Ndolaënsis, in casu et ad effectum de quo agitur.

Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

Datum Romae, die 9 mensis Aprilis a. D. 2022.