Causa in corso
João Luiz Pozzobon
- Venerabile Servo di Dio -

João Luiz Pozzobon

(1904 -1985)

Venerabilità:

- 20 giugno 2025

- Papa  Leone XIV

Diacono permanente e padre di famiglia; l’amore per Dio e per il prossimo è stato da lui concretizzato nell’apostolato e nella dedizione alla sua famiglia e nella carità, praticata in maniera assidua e costante verso i bisognosi

  • Biografia
Si definiva “povero diacono e pellegrino della Madre” e si prodigava per portare la Comunione a tutti i malati

 

Il Venerabile Servo di Dio João Luiz Pozzobon nacque il 12 dicembre 1904 nel distretto di Cachoeira, nello Stato di Rio Grande do Sul (Brasile), in una famiglia di solida tradizione religiosa, discendente da emigrati italiani. In questo contesto familiare, maturò la sua vocazione alla vita di preghiera e di fede.  Nell’aprile del 1928 sposò Teresa Maria Turcato trasferendosi a Restinga Sica, dove si occupò della gestione di un piccolo hotel. La moglie, che gli diede due figli, affetta da tubercolosi, morì nel maggio 1933. In quello stesso anno, il 12 agosto, si risposò con Vittoria Maria Filippetto, dalla quale ebbe altri cinque figli, avviando con lei un negozio di generi alimentari per sostenere la famiglia. La sua vita subì una svolta decisiva quando incontrò il Movimento di Schoenstatt, che nel secondo dopoguerra aveva inviato in America Latina le prime suore missionarie. Nel 1950 aderì al Movimento dando inizio alla sua intensa attività apostolica. Il 1° febbraio 1959 diede vita alla “Campagna per la Preghiera del Rosario”, una iniziativa innovativa che prevedeva l’uso delle “Piccole Madonne pellegrine”, condotte presso gruppi di famiglie che, a turno, le ospitavano nelle loro case, favorendo la preghiera e la comunione spirituale.

Estese questa missione anche agli ospedali, alle carceri, ai luoghi di lavoro e alle scuole, visitandone circa 300 all’anno e la proseguì per 35 anni percorrendo circa 140.000 km a piedi. Nel 1954 fondò la Vila Nobre de la Caridade, un centro con 14 casette con il fine di offrire residenza gratuita ai poveri.  Per sua iniziativa furono costruite diverse cappelle per formare comunità locali e recitare il rosario e vennero eretti 43 Eremi dedicati alla Madonna. Nel 1972 fu ordinato diacono permanente e, nel 1979, rimasto nuovamente vedovo, si recò in Germania per visitare il Santuario di Schoenstatt. Morì all’alba del 27 giugno 1985, a Santa Maria, investito da un autobus mentre si recava a Messa.

Fin dall’infanzia e dalla giovinezza, il Venerabile Servo di Dio si distinse nel suo villaggio per pietà, intelligenza, ed entusiasmo apostolico. Era un uomo di preghiera, preoccupato per le necessità dei fedeli, soprattutto dei più poveri. Organizzò pertanto servizi di carità e di catechesi, incoraggiò la pratica dei sacramenti e la recita del santo rosario e svolse un intenso lavoro pastorale per aiutare le persone a vivere in santità con una spiritualità mariana. L’amore per Dio e per il prossimo è stato da lui concretizzato nell’apostolato e nella dedizione alla sua famiglia e nella carità, praticata in maniera assidua e costante verso i bisognosi.

Si definiva “povero diacono e pellegrino della Madre” e si prodigava per portare la Comunione a tutti i malati. L’amore a Cristo, al quale aveva offerto tutte le sofferenze della sua vita, si manifestava anche nella sua devozione eucaristica. Curò molto il culto alla Madonna e si prodigò per diffondere la preghiera del rosario. Per tanti anni partecipò alla Messa quotidiana e l’incidente che lo condusse alla morte avvenne proprio mentre andava alla sua celebrazione. Seppe superare momenti difficili e non mancarono detrattori anche legati al suo stesso Movimento. Dimostrò fortezza nel superare le calunnie e le umiliazioni senza portare rancore. La sua fama di santità, presente già in vita, si è sviluppata dopo la morte, superando i confini dello Stato di Rio Grande do Sul, mentre i pellegrinaggi da lui istituiti ancora si svolgono, non solo in Brasile, ma anche in Argentina.