Causa in corso
Maria Francesca Giannetto
- Venerabile Serva di Dio -

Maria Francesca Giannetto

(1902 - 1930)

Venerabilità:

- 23 novembre 2020

- Papa  Francesco

Religiosa professa della Congregazione delle Figlie di Maria Immacolata, bramava costantemente la Patria celeste, abbandonandosi totalmente a Dio, avendo grande fiducia nella Divina Provvidenza

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
In tasca teneva il Vangelo per averlo a portata di mano nei momenti in cui sentiva il bisogno di leggere la Parola di Dio

 

    La Venerabile Serva di Dio Maria Francesca Giannetto (al secolo Carmela) nacque il 30 aprile 1902 a Camaro Superiore (oggi quartiere di Messina, Italia). Guidata spiritualmente da Padre Mariano da Valledolmo, ofmcap., maturò l’idea di consacrarsi al Signore nella vita religiosa.

    Il 14 gennaio 1922, nell’Istituto “Santa Brigida” in Messina, incontrò la Venerabile Serva di Dio Brigida Maria Postorino, Superiora Generale e Fondatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Immacolata. Il giorno seguente, contro il volere dei familiari, lasciò la casa paterna ed iniziò il postulandato. Dopo meno di 20 giorni, il 17 aprile, iniziò l’anno di noviziato a Reggio Calabria. In questo periodo, si sentiva continuamente tentata dall’idea di non essere idonea alla speciale chiamata di consacrazione. La sera di capodanno del 1922 entrò in una tale crisi che la Madre Fondatrice ritenne opportuno inviarla presso la comunità di Catona affinché riflettesse sulla sua scelta. Arrivata a Catona il 9 gennaio del 1923, dopo alcuni giorni, con il permesso della Madre Generale, lasciò l’abito religioso e si recò in famiglia per continuare il suo discernimento.

    Dopo otto giorni, fece ritorno al noviziato, ormai consapevole che quella era la sua vocazione. Dopo tre mesi, le fu permesso di rindossare l’abito di novizia. Iniziò un itinerario spirituale caratterizzato da accentuate mortificazioni corporali e atti di penitenza, convinta che amare Dio comportava un certo martirio interiore, silenzioso e nascosto. Il 23 aprile 1924, insieme alle sue consorelle, venne ammessa alla professione e fu trasferita nella nuova casa di noviziato a Roma dove emise la professione religiosa dei voti il 25 marzo del 1925. Rimase nell’Urbe con l’incarico di “Assistente delle Postulanti”. Nel frattempo, cominciarono a manifestarsi in lei i sintomi della tubercolosi e, nel 1928, viste le precarie condizioni di salute, il Consiglio Generale chiese alla Santa Sede la dispensa di due anni, sui cinque richiesti dalle Costituzioni, affinché potesse emettere i voti perpetui. Nel luglio 1929, fu trasferita a Catona e, in settembre, presso la casa di Menfi sperando che il cambio di aria le potesse giovare. A fine novembre la Venerabile Serva di Dio si recò per alcuni giorni in famiglia sperando che questo ulteriore cambio di aria le potesse essere di aiuto ma le condizioni di salute continuarono a peggiorare per cui rientrò in comunità.

    A gennaio del 1930 fu ammessa alla professione perpetua che si sarebbe celebrata nel marzo successivo. Dietro consiglio dei medici, convinti che l’aria del paese natio la potesse aiutare, rientrò in famiglia. Ricevette il viatico dal parroco di Camaro, don Pietro Profera, il 4 febbraio del 1930 e, due settimane dopo, il 16 febbraio 1930, morì all’età di 28 anni.

    La Venerabile Serva di Dio visse eroicamente la virtù della fede attraverso lo spirito di pietà e di orazione, la fedeltà alla celebrazione eucaristica quotidiana e l’amore adorante per Gesù Eucaristia. Trascorreva diverse ore in cappella. Si spese per la formazione delle postulanti. In tasca teneva il Vangelo per averlo a portata di mano nei momenti in cui sentiva il bisogno di leggere la Parola di Dio. Particolare e filiale fu la devozione mariana. Nutrì speciale devozione per San Francesco d’Assisi e Santa Teresa di Lisieux. In merito all’esercizio eroico della virtù della speranza, bramava costantemente la Patria celeste, abbandonandosi totalmente a Dio e avendo grande fiducia nella Divina Provvidenza. Mostrò l’esercizio eroico della carità principalmente nel desiderio di portare quante più possibili anime al Signore.

 

MESSINA-LIPARI-SANTA LUCIA DEL MELA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

MARIA FRANCESCA GIANNETTO

(al secolo: Maria Carmela)

Suora Professa dell’Istituto

delle Figlie di Maria Immacolata

(1902-1930)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

 

    “Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell'amore e nella benevolenza” (Os 2,21).

    Nel seguire la propria vocazione religiosa la Serva di Dio Maria Francesca Giannetto (al secolo: Maria Carmela) ha udito la voce del Signore che così le parlava, ha saputo discernere quanto custodiva nel suo cuore ed ha seguito con una vita virtuosa Cristo mite, povero, umile e Crocifisso.

    La Serva di Dio è nata a Messina, nella circoscrizione di Camaro Superiore, il 30 aprile 1902. Dalla sua famiglia imparò ad essere buona e religiosa. La morte della sorella e del padre segnarono molto il tempo della sua adolescenza, così che intraprese un vero percorso spirituale alla ricerca del senso della sua vita. Dio diventò l’oggetto del suo amore e, praticando la penitenza e la mortificazione, desiderava avere parte alle sofferenze di Cristo. Incontrò a Messina la Venerabile Serva di Dio Brigida Maria Postorino, fondatrice delle Figlie di Maria Immacolata ed entrò nel suo istituto. A Reggio Calabria svolse il noviziato ed emise i voti religiosi a Roma il 25 marzo 1925, dove anche le venne assegnato il compito di assistere le postulanti.

    Fu sempre cagionevole di salute e nell’estate 1929 comparvero in lei i sintomi della tubercolosi polmonare. Non volendo dare preoccupazione né essere di peso ad alcuno, era sempre lieta e tranquilla, nonostante la malattia avesse un progresso rapido, singolare e molto doloroso. L’Eucaristia quotidiana la sosteneva e divenne centro della sua pietà e conforto della sua giornata.

    Amare e servire Dio fu il proposito che la fede costantemente ispirò alla Serva di Dio. Non le fu facile lasciare la mamma e i fratelli e per questo affrontò un continuo combattimento interiore, nel quale seppe affidarsi completamente alla volontà di Dio. Era felice di poter fare del bene a qualcuno, anche se con grandissima umiltà si riconosceva del tutto povera di doti. Stimava se stessa “l’ultima nella casa di Gesù”. Sopportò le sofferenze fisiche e interiori con straordinaria fortezza.

    Il 16 febbraio 1930, nel suo paese natale, emise l’ultimo respiro. Le sue esequie videro un grande concorso di popolo, che testimoniò la fama di santità che già circondava la Serva di Dio. Le sue spoglie mortali nel 1989 vennero traslate dal cimitero di Messina all’istituto delle Figlie di Maria Immacolata.

    Poiché la sua fama di santità si è sempre più accresciuta, fu aperta la Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio. Dal 13 maggio 1989 al 16 febbraio 1992 presso la Curia ecclesiastica di Messina venne celebrata l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica fu riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 26 febbraio 1993. Preparata la Positio, si è discusso secondo le procedure consuete se la Serva di Dio abbia esercitato le virtù in modo eroico. Con esito positivo, il 12 febbraio 2019 si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti nella Sessione Ordinaria del 10 novembre 2020 hanno dichiarato che la Serva di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei  Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali  Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Maria Francesca Giannetto (al secolo: Maria Carmela), Suora Professa dell’Istituto delle Figlie di Maria Immacolata, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 23 novembre nell’anno del Signore 2020.

 

+ Marcello Semeraro

Prefetto

 

                                                                                    + Marcello Bartolucci

                                                                                    Arciv. tit. di Bevagna

                                                                                    Segretario

 

 

 

 

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MESSANENSIS-LIPARENSIS-SANCTAE LUCIAE

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

MARIAE FRANCISCAE GIANNETTO

(in saeculo: Mariae Carmelitidis)

Sororis professae

Instituti Filiarum Mariae Immaculatae

(1902-1930)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Et sponsabo te mihi in sempiternum; et sponsabo te mihi in iustitia et iudicio et in misericordia et miserationibus” (Os 2,21).

    Suam persequens vocationem, Serva Dei Maria Francisca Giannetto (in saeculo: Maria Carmelitis) vocem sic loquentis Domini audivit, quae in corde custodiebat cernere valuit ac virtuosam per vitam Christum mitem, pauperem, humilem et Crucifixum est secuta.

    Serva Dei nata est Messanae, in circumscriptione v.d. Camaro Superiore, die 30 mensis Aprilis anno 1902. Benignitatem et pietatem familia didicit. Sororis patrisque obitus tempus adulescentiae eius valde denotavit, ita ut verum spirituale iter inciperet ad sensum vitae inveniendum. Deus obiectum amoris eius factus est et ipsa, poenitentia continentiaque colenda, dolorum Christi partem habere cupiebat. Venerabili Servae Dei Birgittae Mariae Postorino, fundatrici Filiarum Mariae Immaculatae, Messanae occurrit atque institutum eius est ingressa. Regii novitiatum perfecit ac Romae die 25 mensis Martii anno 1925 religiosa vota nuncupavit, quo loco et postulantium adiuvandarum munus ei est commissum.

    Semper valetudine laboravit atque aestivo tempore anni 1929 pulmonum phthisis signa in ea apparuerunt. Cum aliis se sollicitudinem afferre vel molestam esse nollet, semper quieta laetaque erat. Attamen morbus celeriter, singulariter peracriterque ingravescit. Eucharistia quidem, cotidie suscepta, eam fulsit et pietatis eius dieique solacii obtinuit principatum. 

    Diligere Deum eique ministrare fides Servae Dei continenter proposuit. Haud facile ei matrem fratresque relinquere fuit, ideoque quodam interiore certamine assidue laboravit, in quo se omnino voluntati Dei committere valuit. Contenta erat cum bonum alicui praebere posset, quamquam summa humilitate se dotibus pauperem agnosceret. Se enim “infimam in domo Iesu” putabat. Mirifica fortudine mala corporis spiritusque stulit.

    Die 16 mensis Februarii anno 1930 in patria spiritum effudit extremum. Exequiae eius magnum populi concursum viderunt, quod sanctitatis famam, Servam Dei iam praecingentem, patefecit. Eius exuviae anno 1989 a coemeterio Messanensi translatae sunt in Filiarum Mariae Immaculatae institutum.

    Cum sanctitatis fama eius usque increbresceret, Servae Dei Causa beatificationis et canonizationis est incepta. A die 13 mensis Maii anno 1989 ad diem 16 mensis Februarii anno 1992 apud Curiam ecclesiasticam Messanensem-Liparensem-Sanctae Luciae Inquisitio dioecesana celebrata est, cuius iuridicam validitatem haec Congregatio de Causis Sanctorum per decretum diei 26 mensis Februarii anno 1993 recognovit. Positione exarata, consuetas secundum normas disceptatum est an Serva Dei virtutes christianas excoluisset in gradu heroico. Fausto cum exitu, die 12 mensis Februarii anno 2019 Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus est habitus. Patres Cardinales et Episcopi, in Ordinaria diei 10 mensis Novembris anno 2020 Sessione congregati, Servam Dei professi sunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico more exercuisse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Mariae Franciscae Giannetto (in saeculo: Mariae Carmelitidis), Sororis professae Instituti Filiarum Mariae Immaculatae, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 23 mensis Novembris a. D. 2020.