Conclusione II° giorno Convegno "La Santità oggi"

 

CONVEGNO DI STUDIO “LA SANTITÀ OGGI”

Conclusione del secondo giorno di lavori

 

George Bernanos ha scritto che “la nostra Chiesa è la Chiesa dei Santi…Chi non vorrebbe avere la forza d’intraprendere questa meravigliosa avventura? La santità infatti è un’avventura, anzi è l’unica avventura possibile. Una volta capito questo, si entra nel vivo della fede cattolica si sente vibrare nella carne mortale un terrore diverso da quello della morte, una speranza sovrumana…La nostra Chiesa è la Chiesa dei santi…Tutto quel grande apparato…non ha nessun valore se non è animata dalla carità”.

Mi sembra che queste parole dello scrittore francese possano riassumere efficacemente i lavori di questa prima parte del nostro Convegno di Studio. Infatti le relazioni che abbiamo ascoltato hanno messo in luce il rapporto indissolubile tra la Chiesa e la santità. Nel Credo, professando la Chiesa Santa, affermiamo che la santità è una delle quattro note essenziali che costituiscono la Chiesa stessa. Questa realtà affonda le sue radici nell’insegnamento dei Padri, che hanno veduto nella carità l’anima della santità, come afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 826. Espressione di questa verità è l’eroicità cristiana, che si manifesta nell’esercizio eccellente delle virtù, nel martirio e nell’offerta della vita, che, secondo le procedure del Dicastero, siamo impegnati a vagliare in quei battezzati che hanno lasciato un segno nelle Chiese particolari. Il Convegno apre piste di riflessione e approfondimento per tornare al significato evangelico delle virtù, distante dall’eroicità del mondo classico. I santi, infatti, assumono in pienezza la forma di Cristo e in questo senso sono esemplari e sempre attuali. Per questo possiamo imitare i santi, al di là dell’originalità di ciascuno e del tempo in cui sono vissuti, perché attraggono talmente da spingerci a cercare la nostra forma di sequela di Cristo, uomo delle beatitudini. Guardando a lui, il Papa invita a percorrere questa via per rispondere alla chiamata alla santità nel nostro tempo. La nostra risposta alla grazia, coinvolge l’uomo nella sua interezza: cuore e spirito, intelligenza, volontà e affettività, e gioia. umorismo, audacia, fervore.  Questa è un’altra suggestione che ci viene dai lavori, e risponde alle acquisizioni delle scienze umane e dell’uomo di oggi che cerca incessantemente la pienezza di vita. Il santo è l’uomo che ha trovato questa pienezza in Cristo, uomo nuovo, e per questo affascina ed è un segno eloquente per noi che siamo in cammino.

 

Roma, Istituto Patristico Augustinianum, 4 ottobre 2022

 

 + Fabio Fabene

Arciv. Tit. di Montefiascone

Segretario