Patrocinio di Santa Lucia Filippini
Cari fratelli e sorelle,
questa domenica siamo riuniti in questo Santuario di S. Lucia Filippini nella festa del suo patrocinio, per invocare la sua protezione sulla diocesi di cui è patrona secondaria, sulla comunità ecclesiale e sulla città di Montefiascone.
Anche oggi, come ieri e più di ieri questo territorio e questa comunità in tutte le sue articolazioni ha bisogno della sua intercessione per essere fedele a Cristo, alla sua storia cristiana ritrovando la gioia dell’appartenenza al Signore e quella di evangelizzare trasmettendo la fede. Fede che opera mediante la carità delle opere, come abbiamo ascoltato nella seconda lettura e sostenuta dalla fiduciosa speranza in Dio, che è sempre fedele alle sue promesse.
Accogliendo la testimonianza di vita, di fede e di carità di S. Lucia oggi apriamo il nostro cuore alla grazia di Cristo per riprendere il cammino della vita cristiana alla luce del Vangelo che è stato proclamato. Anche a noi questa sera, come quel giorno agli apostoli, Gesù chiede: “Chi dite che io sia?” La nostra risposta personale e comunitaria è la stessa di Pietro: “Tu sei il Cristo”, cioè il Salvatore, il Maestro, la Via sicura che ci conduce alla Verità e alla pienezza della vita. Perché ciò sia vero abbiamo bisogno di conoscere Gesù e di aderire a Lui, di vivere in comunione con Lui, presente nel nostro cuore.
Il Cristo in cui crediamo è il Servo sofferente descritto nella prima lettura, perseguitato e messo a morte per la fedeltà alla parola ascoltata dal Padre ed annunziata. è l’uomo della via Crucis rappresentato in questo Santuario. è il Crocifisso contemplato da S. Lucia, da lei innalzato e annunciato senza timore sulle strade da lei percorse. Quanto è attuale quell’invito: “Amate Dio! Amate Dio!”
Quel Crocifisso che veneriamo ancora ci richiama a camminare dietro a Lui, come ha indicato a Pietro. Egli attendeva un Messia potente e glorioso, mentre Gesù si è rivelato come il Messia che doveva soffrire ed essere messo a morte per poter risorgere. Egli si è rivelato come “l’uomo per gli altri per eccellenza, l’uomo dell’amore”, come lo definiva San Paolo VI. Rifiutando la rivelazione di Cristo, Pietro diventa il tentatore, come Santana che ha tentato Gesù nel deserto.
Camminare dietro a Cristo, è perdere la vita, spenderla non per la ricerca del potere piccolo o grande che sia, della vanagloria, dell’effimero che passa in un momento lasciandoci il cuore vuoto. Camminare dietro a Cristo vuol dire amare, fare della vita un dono a Dio e ai fratelli, consapevoli che la vita stessa ci è stata donata. Chi rinnega se stesso, chi non pensa prima di tutto a se stesso, ci dice Gesù, trova la vita in abbondanza, perché c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Seguire, cari fratelli e sorelle, significa diventare simili a Gesù, che ci precede e ci accompagna nel percorrere la via che ci porta alla salvezza e alla riconciliazione. Non è facile percorrere questa via, l’intercessione, e l’esemplarità dei Santi ci sostiene e ci incoraggia. Anche loro sono stati fragili e peccatori come noi, ma si sono fidati di Dio, si sono lasciati abbracciare dalla misericordia divina e hanno messo le loro orme su quelle di Gesù camminando fino a raggiungere la pienezza della vita di grazia. Il patrocinio di S. Lucia ci dice che lei in cielo si prende cura di noi, di questa Chiesa, delle sue maestre, della nostra città e noi non dobbiamo fare di questo luogo un Santuario nel deserto, a lei dobbiamo rivolgerci, per chiedere sostegno, grazia, audacia nel bene, creatività e coraggio nel credere e nell’annunciare il Vangelo vincendo la tentazione di chiuderci in noi stessi e nella pigrizia spirituale e pastorale.
S. Lucia nostra patrona e nostra Maestra intercedi per noi!
Montefiascone, Basilica di S. Margherita, cripta S. Lucia Filippini, 14 settembre 2024
+ Fabio Fabene
Arcivescovo titolare di Montefiascone
Segretario del Dicastero