Presentazione del Convegno "La Santità oggi"

 

Conferenza stampa di presentazione del Convegno di Studio “La santità oggi”

 

Intervento di S.E. Mons. Fabio Fabene

Segretario del Dicastero delle Cause dei Santi

 

I Santi per superare la frattura fra cultura e Vangelo

 

Il programma del Convengo si articola in quattro giornate, durante le quali sono previsti 11 interventi, 5 comunicazioni e 2 tavole rotonde. Prenderanno la parola, oltre al nostro Cardinale Prefetto e al sottoscritto, gli Ecc.mi Mons. Bruno Forte e Mons. Orazio Francesco Piazza. Interverranno inoltre religiosi e religiose, ma anche docenti universitari e personaggi della comunicazione. La conclusione del Convegno sarà l’Udienza con Papa Francesco, giovedì 6 ottobre.

Nel pomeriggio del 3 ottobre, dopo l’avvio dei lavori da parte di Sua Eminenza il Card. Semeraro, i lavori si concentreranno sul tema della santità e della santità oggi. La prolusione è stata affidata all’Arcivescovo di Chieti-Vasto. Prenderà poi la parola, insieme al Vescovo di Sessa Aurunca, il Dott. Marco Tarquinio, Direttore di Avvenire.

Le giornate seguenti si concentreranno sui due aspetti dell’eroicità cristiana (il 4 ottobre) e della fama di santità (il giorno 5).

Nella mattinata del primo giorno sono stati invitati ad intervenire 4 religiosi, tutti docenti universitari. Parleranno di come i Santi non si possano relegare al passato, ma siano una presenza costante nella vita della Chiesa; di come la santità sia una chiamata sempre urgente e una proposta decisiva per l’uomo di ogni epoca. Nello stesso tempo, si porrà l’attenzione sulle Beatitudini, così come ha fatto il Santo Padre dedicando una cospicua parte della Gaudete et exsultate ad una rilettura delle beatitudini secondo Matteo. Scrive Papa Francesco: «Le Beatitudini in nessun modo sono qualcosa di leggero o di superficiale; al contrario, possiamo viverle solamente se lo Spirito Santo ci pervade con tutta la sua potenza e ci libera dalla debolezza dell’egoismo, della pigrizia, dell’orgoglio» (n. 65).

La sessione pomeridiana prevederà tre momenti. Nel primo si indagherà il rapporto fra chiamata universale alla santità e santità canonizzabile. Nel secondo ci sarà un confronto fra la santità e due paradigmi culturali, cultura della vita e cultura dello scarto; di quest’ultimo tema si occuperà il Prof. Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Infine il Prof. Francesco Giorgino, docente di comunicazione alla LUISS Guido Carli di Roma, modererà la tavola rotonda con alcuni degli intervenuti.

Mercoledì 5 ottobre la giornata sarà dedicata ad approfondire il tema della fama di santità, con uno sguardo particolare alle nuove tecnologie e alle forme più attuali della comunicazione sociale. Non si può parlare oggi di “fama di santità” senza tenere conto del potenziale divulgativo dei nuovi strumenti, che sono diventati non solo disponibili ma anche sempre più popolari. Se da un lato essi possono artificiosamente creare una “fama”, per cui è necessario un attento discernimento, dall’altra parte conosciamo il contributo che, ad esempio, i social hanno nel diffondere idee, proporre modelli e suggerire ideali di vita. Lo sapeva un giovane come Carlo Acutis, divenuto Beato nel 2020, che ha messo al servizio del Vangelo la sua passione per i mezzi moderni di comunicazione; non a caso, si tratta di uno dei giovani Beati più famosi in tutto il mondo, conosciuto e venerato ovunque.

Al mattino saremo accompagnati dalle riflessioni della Prof.ssa Cecilia Costa, di Padre Federico Lombardi, S.J., già Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, e del Prof. Mario Morcellini.

Nel pomeriggio un teologo, un giornalista e la direttrice dei Musei Vaticani offriranno, ognuno per la propria specificità, tre diversi volti della fama di santità oggi. Seguirà quindi la tavola rotonda, moderata da Mons. Dario Viganò.

Si tratta di un programma intenso, che vorremmo non tanto esaurisse l’argomento, ma offrisse spunti per portare avanti lo studio e la riflessione su queste tematiche, che guidano il lavoro del Dicastero delle Cause dei Santi. Se dovessi cogliere un elemento trasversale di tutto il Convegno, mi pare che sia decisivo proprio il tema della cultura. La sfida è quella di trovare vie per le quali Chiesa e mondo possano condividere un codice religioso ed etico, di concetti e di esperienze. Mi viene sempre in mente una frase che San Paolo VI scrisse nell’Esortazione Apostolica Evangelii Nuntiandi al n. 20: «La rottura tra Vangelo e cultura è senza dubbio il dramma della nostra epoca». I Santi del nostro tempo, con la concretezza della loro testimonianza, di fatto contribuiscono a superare proprio quel drammatico divario. Il Dicastero delle Cause dei Santi, col suo lavoro quotidiano e con l’organizzazione di questo Convegno, vuole fare sua questa certezza.