Causa in corso
Camille Costa de Beauregard
- Venerabile Servo di Dio -

Camille Costa de Beauregard

(1841 - 1910)

Venerabilità:

- 22 gennaio 1991

- Papa  Francesco

Sacerdote diocesano; donò ai bisognosi e alle opere di assistenza tutti gli averi ereditati dalla sua ricca famiglia. Per il servizio eroico ai poveri, in Savoia, fu chiamato “padre degli orfani”. 

  • Biografia
"Umile, povero, distaccato dai beni e dagli onori terreni, visse solo l’impegno eroico della carità verso gli orfani"

 

Camille Costa de Beauregard, nacque a Chambéry il 17 febbraio 1841, quinto di 11 figli, dal marchese Pantaleone, gentiluomo del re Carlo Alberto, e da donna Marta Saint-George de Vérac. Compiuti gli studi in collegi religiosi, ebbe un periodo di smarrimento: ripresosi, nel novembre 1863 entrò nel seminario francese di Roma, e il 26 maggio 1866 ricevette l’ordinazione sacerdotale nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Dopo aver trascorso ancora un anno a Roma per perfezionare i suoi studi, rifiutò di entrare nell’Accademia dei Nobili Ecclesiastici per intraprendere la carriera diplomatica e ritornò in diocesi a Chambéry, dove fu assunto come viceparroco della cattedrale il 3 agosto 1867. In quello stesso anno, una epidemia di colera lasciò un certo numero di orfani: egli allora li raccolse inizialmente nel presbiterio della cattedrale, consacrandosi interamente alla loro educazione. Si dedicò anche alle classi povere e bisognose, in particolare agli operai appartenenti all’associazione mutualistica “S. Francesco di Sales”.

L’orfanotrofio, dopo umili inizi a Le Bocage (Chambéry), ebbe un notevole sviluppo: furono costruite varie dipendenze, capaci di ricevere fino a 175 ospiti. Curava personalmente, anche nei minimi particolari, l’andamento delle sue case, i laboratori e la fattoria per la preparazione dei giovani agricoltori. Come educatore era zelantissimo nella formazione cristiana dei giovani, li seguiva individualmente, riservava a sé l’istruzione religiosa. Era conosciuto ed ammirato da tutti nella Savoia ed era chiamato il “padre degli orfani”. Per poter attendere completamente alla sua opera rifiutò due volte l’episcopato e fece donazione di tutte le ricche sostanze della sua famiglia all’opera che nel tempo venne affidata ai salesiani di Francia ed ora è gestita dalla “Fondation du Bocage”.

Umile, povero, distaccato dai beni e dagli onori terreni, visse solo l’impegno eroico della carità verso gli orfani. Morì il 25 marzo 1910. I suoi resti mortali furono traslati al Bocage, nel 1911. Il decreto sull’introduzione della Causa è datato il 25 gennaio 1961, mentre del 22 gennaio 1991 è il decreto sulle virtù eroiche.

(fonte: https://www.infoans.org)

 

Per la beatificazione di Camille Costa de Beauregard, la Postulazione della Causa ha presentato all’esame del Dicastero l’asserita guarigione miracolosa, attribuita alla sua intercessione, di un bambino affetto da “trauma oculare da frutto di Bardana con lesione della cornea e ferita della congiuntiva”. Il 26 settembre 1910, all’età di undici anni, il presunto miracolato, mentre stava rientrando all’Orfanotrofio Le Bocage dopo una passeggiata insieme ai compagni e a una suora, fu colpito all’occhio destro da un frutto di bardana lanciato da un compagno. Giunto in casa, la suora infermiera gli lavò l’occhio e lo curò con medicazione iodoformica. Il medico dell’Orfanotrofio, durante la visita settimanale, approvò la terapia. Il successivo 1° ottobre 1910 il bambino fu visitato da un oculista che riscontrò una situazione grave e prescrisse una diversa cura. Dopo una settimana di terapia la situazione non presentava alcun miglioramento, quindi fu cambiata la cura ma nei giorni successivi si registrarono dei peggioramenti. Poiché i fenomeni infiammatori persistevano, il medico specialista disse che “ormai locchio era perduto”.

Vista la situazione, il 20 ottobre 1910, la religiosa iniziò una novena a Camille Costa de Beauregard. Alle preghiere si unì tutta la comunità religiosa, i bambini dell’Orfanotrofio e alcuni sacerdoti. Il 26 ottobre 1910 si registrò un peggioramento. Il 27 ottobre la suora infermiera prese un fazzoletto di Camille, dopo aver toccato alcuni oggetti a lui appartenuti, lo pose sull’occhio di René con una benda. Dopo qualche ora vide che l’occhio stava migliorando. Al nono giorno di preghiera, il 28 ottobre, l’occhio si presentò asciutto e pulito, completamente guarito. René, divenuto adulto, lavorò come sarto.

Fu ravvisato, il nesso causale tra l’invocazione e la guarigione rapida completa e duratura, non spiegabile scientificamente.

Le prove storiche furono raccolte dalla Curia ecclesiastica di Chambéry (Francia) nel 1910. L’Inchiesta diocesana si svolse presso la medesima Curia, nel 2021.

Validità giuridica dell’Inchiesta: 9 febbraio 2022.

Consulta Medica del Dicastero (30 marzo 2023): la prognosi fu giudicata riservata quoad valetudinem, la terapia insufficiente, non essendo disponibili all’epoca farmaci efficaci; la guarigione immediata, completa e duratura, non spiegabile scientificamente quoad modum.

Congresso Peculiare dei Consultori Teologi (19 ottobre 2023): esito affermativo.

Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi (27 febbraio 2024): esito affermativo.