Carlo Acutis

Carlo Acutis

(1991-2006)

Venerabilità:

- 05 luglio 2018

- Papa  Francesco

Beatificazione:

- 10 ottobre 2020

- Papa  Francesco

Ricorrenza:

- 12 ottobre

Laico, fu molto legato alla devozione alla Vergine e all'Eucaristia, realizzando anche progetti informatici sui temi della fede, forte la sua esperienza di volontariato con i clochard e nelle mense dei poveri; Colto da una leucemia fulminante morì a soli 15 anni, il 12 ottobre del 2006

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
"Offro tutte le sofferenze che dovrò patire, al Signore, per il Papa e per la Chiesa, per non fare il Purgatorio e andare dritto in Paradiso"

 

Carlo Acutis nacque a Londra (Gran Bretagna) il 3 maggio 1991, da genitori italiani, Carlo e Antonia Salzano, che si trovavano nella City per motivi di lavoro. Venne battezzato il 18 maggio nella chiesa di “Our Lady of Dolours” a Londra. Nel settembre 1991, la famiglia rientrò a Milano. All’età di quattro anni, i genitori lo iscrissero alla scuola materna, che frequentò con grande entusiasmo. Giunto il momento della scuola obbligatoria, venne iscritto all’istituto San Carlo di Milano, una scuola privata molto conosciuta. Dopo tre mesi, venne trasferito alle scuole elementari presso l’istituto Tommaseo delle Suore Marcelline, perché era più vicino alla sua abitazione. Il 16 giugno 1998, ricevette la prima Comunione, in anticipo rispetto all’età consueta, grazie a uno speciale permesso del direttore spirituale, don Ilio Carrai, e dell’Arcivescovo Pasquale Macchi. La celebrazione avvenne nel Monastero delle monache di clausura delle Romite dell’Ordine di Sant’Ambrogio ad Nemus a Bemaga di Perego (Lecco). Il Sacramento della Cresima, il 24 maggio 2003, gli venne amministrato nella chiesa di Santa Maria Segreta, da Monsignor Luigi Testore, già segretario del Cardinale Carlo Maria Martini e Parroco di San Marco in Milano.

A quattordici anni, passò al Liceo classico presso l’istituto Leone XIII di Milano, diretto dai Padri Gesuiti, dove sviluppò pienamente la sua personalità. Con uno studente di ingegneria informatica iniziò a curare e a occuparsi del sito internet della parrocchia milanese di Santa Maria Segreta. Nonostante gli studi fossero particolarmente impegnativi, decise spontaneamente di dedicare parte del suo tempo anche alla preparazione dei bambini per la Cresima, insegnando il Catechismo nella Parrocchia di Santa Maria Segreta. Quello stesso anno progettò il nuovo sito internet per il volontariato dell’istituto Leone XIII e promosse e coordinò la realizzazione degli spot sempre per il volontariato di molte classi nell’ambito di un concorso nazionale. Trascorse tutta l’estate del 2006 a ideare il sito per questo progetto. Organizzò anche il sito internet della Pontificia Accademia Cultorum Martyrum.

Una delle particolarità di Carlo era di amar trascorrere la maggior parte delle sue vacanze ad Assisi in una casa di famiglia. Qui oltre a divertirsi con gli amici, imparò a conoscere San Francesco. Da lui apprese il rispetto per il creato e la dedizione ai più poveri. Infatti, l’esempio del Serafico e di Sant’Antonio di Padova nel compiere gesti di carità nei confronti dei poveri furono per Carlo un invito a fare altrettanto. Si impegnò così in una gara di carità a favore dei bisognosi, dei senzatetto, degli extracomunitari, che aiutava anche con i soldi risparmiati dalla sua paghetta settimanale.

Vista la grande devozione che Carlo nutriva per la Madonna, recitava quotidianamente il Rosario. Si consacrò più volte a Maria per rinnovarle il proprio affetto e per impetrare il suo sostegno. Progettò anche uno schema del Rosario che poi riprodusse con il suo computer. Dobbiamo riconoscere che nella vita spirituale di Carlo furono sempre presenti i Novissimi. Questa sua forte consapevolezza della realtà della vita eterna fu causa di ostacoli da parte di alcuni suoi amici.

Nell’ottobre 2006 si ammalò di leucemia di tipo M3 considerata la forma più aggressiva, in un primo tempo scambiata per influenza. In un primo momento, venne ricoverato alla Clinica De Marchi di Milano, poi visto l’aggravarsi della situazione, fu trasferito all’ospedale San Gerardo di Monza, dove c’è un centro specializzato per il tipo di leucemia che lo aveva colpito. Pochi giorni prima del ricovero, offrì la sua vita al Signore per il Papa, per la Chiesa, per andare dritto in Paradiso.

In quell’ospedale, un sacerdote gli amministrò il Sacramento dell’Unzione degli infermi. Alcune tra le infermiere ed i medici che hanno seguito Carlo in quei momenti, lo ricordano con grande affetto ed edificazione. La morte cerebrale avvenne l'11 ottobre 2006, il suo cuore smise di battere alle ore 6:45 del 12 ottobre. La notizia della sua morte si diffuse subito grazie ai suoi compagni di classe. Riportata la salma a casa, fu un continuo afflusso di persone che andarono a dargli l’ultimo saluto. I funerali vennero celebrati nella chiesa di Santa Maria Segreta, il 14 ottobre 2006. La salma di Carlo venne sepolta nella tomba di famiglia a Ternengo (Biella), poi nel febbraio 2007 i suoi resti mortali vennero traslati nel cimitero comunale di Assisi per soddisfare il suo desiderio di rimanere nella città di San Francesco. Dalla morte, la sua fama di santità e di segni non ha fatto altro che aumentare in ogni Continente.

Il 5-6 aprile 2019 i resti mortali di Carlo sono stati traslati nel Santuario della Spogliazione, chiesa di Santa Maria Maggiore, di Assisi.

 

Inchiesta Diocesana

L’Inchiesta Diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Milano (Italia), dal 12 ottobre 2013 al 24 novembre 2016, in sessantacinque Sessioni, durante le quali furono raccolte le prove documentali e vennero escussi cinquantasette testi, di cui sei ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 26 maggio 2017.

 

Congresso Peculiare dei Consultori Teologi

Si svolse il 17 aprile 2018, presieduto dal Promotore della Fede, con la partecipazione dei Consultori prescritti, i quali sottolinearono che la breve esistenza terrena di Carloo fu lineare, trasparente, aperta a Dio e al prossimo. Lasciatosi plasmare dalla Grazia, divenne un esempio luminoso della gioia che si irradia dall’incontro con Gesù. Questa familiarità sta alla base del suo cammino di perfezione ed è fondamentale per comprendere la sua spiritualità, centrata sull’Eucaristia e sulla devozione alla Vergine Maria.

Per i Teologi risulta evidente l’ardore con il quale egli praticò le virtù e l’impegno con cui invitava gli altri, a cominciare dai familiari, a fare altrettanto. Durante la breve malattia si registrò il culmine del suo percorso spirituale. La sua compostezza, l’inalterata serenità nonostante le sofferenze, colpirono profondamente chi ebbe modo di stargli accanto.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di Carlo.

 

Sessione Ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi

Si riunì il 3 luglio 2018. L’Ecc.mo Ponente, dopo avere tratteggiato la storia della Causa e la figura di Carlo, ne sottolineò l’ardore con il quale, giovane di età ma maturo nelle vie del Signore, praticò tutte le virtù, impegnandosi anche a esortare i suoi compagni a fare altrettanto. Fu un innamorato di Dio e, in particolare, dell’Eucaristia, che definiva autostrada per il cielo. Coltivò un amore filiale per la Vergine Maria e considerava il Rosario un appuntamento importante della giornata. Testimoniò il Signore Gesù a molti che l’hanno avvicinato e conosciuto.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che aveva concluso constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa

 

In vista della beatificazione

In vista della sua beatificazione, la Postulazione ha presentato la presunta guarigione miracolosa di un bambino. L’evento accadde il 12 ottobre 2013 a Campo Grande, in Brasile. Il piccolo, sin dalla nascita, avvenuta nel 2010, soffriva di importanti disturbi all’apparato digerente. Nel 2012 un esame clinico evidenziò una rara anomalia anatomica congenita del pancreas. A causa di questa patologia, la vita del bambino era caratterizzata da scarsa crescita e difficoltà nell’alimentazione. Più volte fu ricoverato per disidratazione e per processi infiammatori. Solo un intervento chirurgico avrebbe potuto eliminare il problema.

L’intervento però non fu mai effettuato, poiché nel 2013, dopo che il piccolo infermo ebbe toccato una reliquia di Carlo Acutis, si registrò un sorprendente viraggio e la ripresa della normale crescita staturo-ponderale. Esami clinici, eseguiti negli anni successivi, rilevarono che il pancreas non presentava più il problema anatomico iniziale, senza che fosse stato praticato alcun intervento chirurgico, come sarebbe stato necessario per eliminare i disturbi funzionali. L’iniziativa dell’invocazione era stata presa dal parroco di S. Sebastiano in Campo Grande e dai genitori del bambino. In occasione dell’anniversario della morte di Carlo, il parroco aveva organizzato la celebrazione di una Messa. Intanto, la mamma dell’infermo aveva iniziato una novena per chiedere la guarigione del figlio. Oltre ai familiari, molti conoscenti e parrocchiani si unirono alle invocazioni rivolte a Carlo. La preghiera fu antecedente, corale, univoca, fatta in un contesto di fede che ha visto coinvolta un’intera comunità parrocchiale. La guarigione del bambino avvenne durante la Santa Messa, subito dopo il bacio della reliquia.

Appare evidente la concomitanza cronologica e il nesso tra l’invocazione a Carlo e la guarigione del fanciullo, che in seguito ha goduto di buona salute ed è stato in grado di gestire una normale vita relazionale.

 

CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

 

MILANO

Beatificazione e Canonizzazione

del Servo di Dio

CARLO ACUTIS

Laico
(1991-2006)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

        «Consummatus in brevi, explevit tempora multa» (Sp 4, 13).

        La riflessione del sapiente di Israele si adatta in modo appropriato al Servo di Dio Carlo Acutis, che in soli quindici anni giunse al termine della sua vita e alla pienezza della perfezione umana e cristiana.

         Il Servo di Dio nacque a Londra il 3 maggio 1991 da Andrea e Antonia Salzano e fu portato al fonte battesimale il 18 maggio successivo nella chiesa di Our Lady of Dolours della capitale britannica. Da qui nel settembre dello stesso anno si trasferì con la famiglia a Milano. Ricevette un’ottima educazione nel contesto familiare e frequentò la scuola elementare presso alcuni istituti religiosi, manifestando fin dalla prima infanzia un temperamento sereno e affabile e un carattere aperto e gioviale. Ma, soprattutto, andava delineandosi il suo profilo spirituale: il suo desiderio incontenibile di ricevere il sacramento dell'Eucaristia lo spinse a chiedere in anticipo di ricevere la prima Comunione. Vista la sua precoce maturità e preparazione spirituale, il direttore spirituale gli concesse il permesso. Per ben prepararsi all'incontro con il Signore, Carlo studiò e assimilò il catechismo. Così il 16 giugno 1998 ricevette la Prima Comunione e il 24 maggio 2003 gli venne amministrato il sacramento della Confermazione.

         Spesso, nei periodi di vacanza, trascorreva con la famiglia molto tempo ad Assisi, ove si sentiva a suo agio, raggiungendo progressivamente una profonda maturazione spirituale, ricalcata sulle orme dello spirito francescano, dedicandosi con particolare fervore a una spiccata pietà eucaristica e a una intensa devozione mariana. Dopo la licenza media, si iscrisse quattordicenne al Liceo classico presso l’Istituto Leone XIII di Milano, acquisendo tra l’altro una rara competenza in ambito informatico, tanto da progettare il nuovo sito internet per il volontariato dello stesso Istituto e poco dopo anche il sito della Pontificia Academia Cultorum Martyrum.  

        Durante gli anni dell’iter scolastico, nonostante gli studi fossero impegnativi, decise spontaneamente di dedicare parte del suo tempo anche alla preparazione dei bambini per la Cresima, insegnando il catechismo nella parrocchia di Santa Maria Segreta. Per la sua affabilità e cordiale ilarità, era sempre al centro dell'attenzione dei suoi amici, che aiutava a usare bene il computer e a prendere familiarità con i programmi. Molti gli attestati di riconoscimento delle sue doti informatiche e della sua completa disponibilità a metterle a disposizione dei suoi compagni di scuola e di chiunque ne avesse bisogno, compresi i familiari. La sua obbedienza ai genitori e agli educatori era ammirevole. In loro vedeva riflessa la volontà del Padre. D'altronde, aveva una fede che trascinava gli altri, era contagiosa e fervorosa.

        Il centro della sua spiritualità era l’incontro quotidiano con il Signore nell’Eucaristia. Carlo diceva spesso: “L’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo!”. Dopo la prima Comunione, iniziò a partecipare alla Messa tutti i giorni. A imitazione dei pastorelli di Fatima, offriva dei piccoli sacrifici per coloro che non amano il Signore. Compì così una preziosa opera di apostolato in mezzo ai compagni di scuola e agli amici e, da vero apostolo dell'Eucaristia, scelse di utilizzare il suo talento informatico per progettare e realizzare una mostra internazionale sui “Miracoli eucaristici”: un’ampia rassegna fotografica sui principali prodigi eucaristici verificatisi nel corso dei secoli in diversi Paesi del mondo.

        Carlo seguì Cristo integralmente e rese testimonianza al Vangelo anche in ambienti difficili e in mezzo a persone appartenenti ad altre religioni. Non ha mai discriminato o escluso nessuno. Pur appartenendo ad una famiglia molto agiata, nella sua breve vita non manifestò mai attaccamento ai beni materiali, al contrario li condivideva con gli indigenti. Esemplare è la sua testimonianza di carità nei confronti dei poveri, dei senzatetto, degli extracomunitari e degli emarginati. Suo obiettivo principale era di evangelizzare le persone per ricondurle a Dio. La sua maestria nell'utilizzare il computer fanno di lui un esempio per l’uso non solo lecito, ma addirittura fecondo di bene, di internet e dei social network. L’intuizione apostolica di portare la luce e la gioia di Cristo attraverso i nuovi mezzi di comunicazione sociale fanno di lui un pioniere in questo campo.

        Carlo pregava quotidianamente il rosario e si consacrò alla Vergine Maria per rinnovarle il proprio affetto e per impetrare il suo sostegno. Nella sua consapevolezza spirituale furono sempre presenti i Novissimi, con la loro prospettiva della vita eterna. Per lui le realtà ultra terrene erano realtà abituali, quotidiane, così come lo era il suo amore e rispetto per la Chiesa, il Papa e il suo magistero, i vescovi e i sacerdoti: per tutti pregava e tutti affidava al Sacro Cuore di Gesù.

         Nei primi giorni di ottobre 2006 fu colpito da una grave malattia, giudicata inizialmente come una semplice influenza, e diagnosticata successivamente come leucemia di tipo M3, considerata la forma leucemica più aggressiva. Conservò la sua serenità e giovialità fino alla fine, anche nei momenti più critici del male, ormai certo del prossimo incontro con Dio, edificando con il suo comportamento e con le sue parole chi gli era accanto. Ricoverato prima alla Clinica De Marchi a Milano e poi all’Ospedale San Gerardo di Monza, gli fu accertata la morte cerebrale la sera dell’11 ottobre 2006, mentre il suo cuore cessò di battere alle prime ore del giorno successivo. Due giorni dopo furono celebrati i funerali nella chiesa di Santa Maria Segreta. La salma fu sepolta inizialmente nella tomba di famiglia a Ternengo (Biella), da dove nel febbraio 2007 venne trasferita nel cimitero comunale di Assisi.

         In virtù della fama di santità, dal 12 ottobre 2013 al 24 novembre 2016 presso la Curia ecclesiastica di Milano fu celebrata l’Inchiesta Diocesana, la cui validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione con decreto del 26 maggio 2017. Preparata la Positio, si è discusso, secondo la consueta procedura, se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù. Con esito positivo, il 17 aprile 2018 si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 3 luglio 2018, presieduta da me, Card. Angelo Amato, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

     Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine, iisque adnexis, in gradu heroico, Servi Dei Caroli Acutis, Christifidelis Laici, in casu et ad effectum de quo agitur.

 

     Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

 

     Datum Romae, die 5 mensis Iulii a. D. 2018.

  

ANGELO Card. AMATO, S. D. B.

Prefetto

 

                                                                                + MARCELLO BARTOLUCCI

                                                                                    Arcivesc. Tit. di Bevagna

                                                                                    Segretario

 

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CONGREGATIO DE CAUSIS SANCTORUM

 

MEDIOLANENSIS

Beatificationis et Canonizationis

Servi Dei

CAROLI ACUTIS

 Christifidelis Laici

(1991-2006)

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Decretum super Virtutibus

 

 

    «Consummatus in brevi, explevit tempora multa» (Sap 4,13).

    Israelis sapientis meditatio bene se accommodat cum Servo Dei Carolo Acutis, qui in vix decem et quinque annos ad terminum suae vitae pervenit et idem ad plenitudinem humanae ac christianae perfectionis.

    Servus Dei Londinii die 3 mensis Maii anno 1991 ab Andraea et Antonia Salzano natus est, sequenti die autem 18 mensis Maii apud ecclesiam Nostrae Dominae Dolorum, in urbe Britanniae capite, sacro fonte lustratus. Deinde eius familia Septembri mense eiusdem anni sedem suam ad Mediolanum transtulit ludumque Carolus apud quaedam religiosa instituta frequentavit. Iam puer naturam ostendit serenam et affabilem necnon indolem apertam et iucundam. Sed suum spiritalem habitum praesertim eminuit: desiderium eximium fuit accipere sacramentum Eucharistiae, qua re ipse postulavit ut accedere possit ante tempus ad primam Communionem. Cum iuvenis admodum maturus esset et in spiritualibus rebus valde provectus, moderator ei facultatem dedit. Ut aptius ad occursum cum Domino adiret, Carolus catechismum studuit et meditatus est. Sic die 16 mensis Iunii anno 1998 primitus Eucharistiam accepit et die 24 mensis Maii anno 2003 confirmationem.

    Saepe in feriis multum tempus Assisii una cum familia feliciter degebat, ibique suam in spiritualem maturitatem ex gradu progressus est, secundum mentem Sancti Francisci, tradens se singulari fervore in eximiam pietatem in Eucharistiam et devotionem erga Mariam.

    Post gymnasium decimo quarto anno aetatis ad lyceum humanarum litterarum accessit ad Mediolanense Institutum Leonis XIII, in quo praeterea tam singularem didicit facultatem in rebus informaticis ut voluntario munere novum sui Instituti interretialem situm conderet et paulo post etiam situm Pontificiae Academiae Cultorum Martyrum.

    Cum illis annis ad studia attendebat, quamvis essent graviora, voluit tempus aliquantum impendere in pueris Confirmationem sumpturis instituendis et in catechismum docendo in paroecia Sanctae Mariae Secretae. Ob suavissimos mores ac benevolam hilaritatem, semper erat in attentionibus omnium amicorum, quos adiuvabat in instrumentis computatoriis bene adhibendis et in eorundem ratione computatoria expedite constituenda. Multae fuerunt significationes facultatum eius in rebus informaticis necnon promptitudinis in iis suppeditandis aliis condiscipulis in schola et vero omnibus iis rebus necessitantibus, ipsis etiamque familiaribus. Eius oboedientia erga parentes institutoresque digna fuit admiratione. In iis enim Patris voluntatem prospiciebat. Alioquin fidem habuit, quae alios trahebat, suo fervore facile communicabatur.

    Fundamentum spiritualitatis eius erat cotidianus occursus cum Domino in Eucharistia. Carolus aiebat: «Eucharistia est mea via autocinetica ad caelum!». Post primam Communionem cotidie incepit Missam frequentare. Ad instar pusillorum pastorum Fatimae parvas iacturas sibi imposuit pro iis qui Dominum non diligunt. Sic pretiosissimum opus apostolatus inter condiscipulos scholae et amicos effecit et uti verus apostolus Eucharistiae voluit adhibere suam facultatem rebus in informaticis ut excogitaret et efficeret ostensionem internationalem super “Eucharistica miracula”, quae autem erat ampla collectio imaginum photographicarum de praecipuis eucharisticis prodigiis, quae in saeculis mundi variis in partibus evenerant.

    Carolus Christum funditus secutus est et difficilibus in adiunctis inter personas aliam fidem profitentes Evangelii testimonium perhibuit. Numquam quemquam seclusit vel exclusit. Quamvis ex diviti familia esset, brevi eius in vita rebus materialibus non adhaesit, sed cum indigentibus ea participabat. Eius caritatis erga pauperes, personas sine tectis vitam degentes, advenas externarum nationum et denique egenos omnes praestantissimum evasit testimonium.

    Eius summum propositum erat Evangelium communicare ut personae ad Deum reducerentur. Peritia eius in usu computatorii instrumenti eum ostendit uti exemplar non tantum licitum sed etiam fecundum huiusmodi instrumenti, retis interretialis et denique mediorum socialium interretialium. Praecox animi perceptio Christi lucem ac laetitiam pervulgandi per nova media socialis communicationis eum uti primum fere colonum huius novi campi proponit.

    Carolus cotidie rosarii orationem precabatur Virginique Mariae se consecravit ut suum affectum renovaret et eiusdem praesidium impetraret. Eius in conscientia adfuerunt semper Novissima una cum vitae aeternae spe. Ei ultramundana bona erant consueta necnon cotidiana sicut eius amor in Ecclesiam, Pontificem eiusdem magisterium, episcopos et sacerdotes, pro omnibus enim orabat omnesque Sacro Cordi Iesu commendabat.

    Primis diebus mensis Octobris anno 2006 gravi morbo correptus est, primum videbatur simplex esse influentia postea autem comperta est leuchaemia genere s. d. M3, quae autem est longe infestior. Ipse suam serenitatem et laetitiam usque ad finem servavit etiam cum huius morbi momenta graviora facta sunt, certus erat proximi occursus cum Deo, suis cum moribus suisque verbis adstantes ad virtutem excitando.

    Receptus in Mediolanensi clinica De Marchi et deinde in valetudinario Sancti Gerardi Modiciae comperta est mors cerebri vespere diei 11 mensis Octobris anno 2006, eius autem cor primis lucibus sequentis die desinit pulsare. Duo post dies exsequiae in ecclesia Sanctae Mariae Secretae celebratae sunt. Corpus eius primum Ternengi Bugellensi in provincia familiae in sepulcro conditum est, deinde Assisiense municipale in coemeterium translatum.

    Fama sanctitatis perdurante, a die 12 mensis Octobris anno 2013 ad diem 24 mensis Novembris anno 2016 apud Curiam ecclesiasticam Mediolanensem Inquisitio Dioecesana celebrata est, cuius iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum per decretum diei 26 mensis Maii anno 2017 est approbata. Exarata Positione, consuetas secundum normas disceptatum est an Servus Dei heroum in modum virtutes excoluisset. Fausto cum exitu, die 17 mensis Aprilis anno 2018 Peculiaris Congressus Theologorum Consultorum habitus est. Patres Cardinales et Episcopi die 3 mensis Iulii anno 2018 Ordinaria in Sessione congregati, cui egomet ipse Angelus Cardinalis Amato praefui, Servum Dei heroicum in modum virtutes theologales, cardinales adnexaque exercuisse professi sunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine, iisque adnexis, in gradu heroico, Servi Dei Caroli Acutis, Christifidelis Laici, in casu et ad effectum de quo agitur.

 

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

 

    Datum Romae, die 5 mensis Iulii a. D. 2018.

    

ANGELUS Card. AMATO, S.D.B.

Praefectus

 

                                                                                                        + MARCELLUS BARTOLUCCI

                                                                                                        Archiep. tit. Mevaniensis

                                                                                                    a Secretis