Fulton Giovanni Sheen
(1895 - 1979)
Arcivescovo titolare di Newport, già vescovo di Rochester; cercò in tutti i modi di applicare gli orientamenti conciliari soprattutto nei confronti delle classi sociali più deboli, realizzando un’autentica “pastorale di frontiera”
Fulton Giovanni Sheen nacque l’8 maggio 1895 a El Paso, nello stato dell’Illinois, negli Stati Uniti d’America, da genitori di origine irlandese, gestori di un modesto negozio di ferramenta. Cinque anni dopo la famiglia fu costretta, per motivi economici, a trasferirsi vicino alla città di Peoria. Qui il bambino frequentò con successo la scuola primaria e secondaria.
Nel 1913 il giovane Peter decise di proseguire gli studi e si iscrisse al Collegio St. Viator di Bourbonnais, sempre in Illinois, retto dai Padri Viatoriani, dove concluse i corsi con eccellenza, ricevendo una borsa di studio. Durante questi anni avvertì con chiarezza la vocazione alla vita sacerdotale. Perciò rinunciò alla borsa di studio e fu accolto nel Seminario di Saint Paul, nello stato del Minnesota. Completato il corso di formazione, il 20 settembre 1919 ricevette l’ordinazione presbiterale.
Nell’anno 1920, Don Peter conseguì con successo il Baccellierato in Diritto Canonico e in Sacra Teologia presso la Catholic University of America e successivamente ottenne anche il titolo di Dottore in Filosofia presso l’Università di Lovanio. Durrante l’anno accademico 1924-1925, fu incaricato di svolgere un corso di Teologia Dogmatica presso il St. Edmund di Ware, in Inghilterra, e il 16 luglio 1925, superata brillantemente la prova finale, divenne Agrégé di Filosofia a Lovanio. Quindi venne nominato insegnante alla Catholic University of America, incarico che protrasse sino all’anno 1950.
Don Peter, dal marzo del 1930, diede inizio alla conduzione di un programma radiofonico intitolato The Catholic Hour, che guidò per circa vent’anni, ottenendo in poco tempo un alto numero di ascoltatori e un successo straordinario, che portò a moltissime conversioni alla fede cattolica. Per questo suo grande impegno di evangelizzazione, Papa Pio XI gli conferì il titolo di Monsignore e di Prelato d’Onore. Dal 1950 al 1966 fu investito dell’incarico di Direttore Nazionale della Società per la Propagazione della Fede, ruolo nel quale esercitò una grande sensibilizzazione a favore dell’azione missionaria della Chiesa.
Il 28 maggio 1951 fu nominato Vescovo Ausiliare di New York. Negli anni successivi il Servo di Dio continuò con rinnovato entusiasmo il suo apostolato attraverso i mass-media e condusse un programma intitolato Life is Worth Living, che venne diffuso da quasi cinquecento stazioni televisive e radiofoniche, fino a raggiungere trenta milioni di spettatori alla settimana. In questo suo lavoro, si distinse per accuratezza e dedizione, affrontando con efficace semplicità anche le più impegnative tematiche di fede. Per questo suo grande impegno, nel 1952 ricevette l’Emmy Award, uno dei più importanti premi radiotelevisivi.
Durante questi anni di fecondo apostolato il Venerabile Servo di Dio andò incontro anche a ostacoli, difficoltà e momenti di incomprensione. Ma, soprattutto, diede inizio a numerosi viaggi internazionali connessi ai suoi doveri istituzionali. Per questa intensa attività il Beato Giovanni XXIII lo nominò membro della Commissione per le Missioni e lo indicò come uno dei presuli più impegnati e assidui alle sessioni in preparazione al Concilio Vaticano II. Anche Paolo VI ricorse a lui nella Commissione post-conciliare sulle Missioni. Il Papa, inoltre, decise di affidargli, il 21 ottobre 1966, la Diocesi di Rochester, nello Stato di New York. Qui il Vescovo Peter riuscì a riorganizzare tutte le strutture ed a rinvigorire le varie attività, dedicandosi alla cura delle anime e alla formazione dei seminaristi e del clero e preoccupandosi di provvedere una completa assistenza ai più bisognosi e agli ammalati.
Il Venerabile Servo di Dio cercò in tutti i modi di applicare gli orientamenti conciliari soprattutto nei confronti delle classi sociali più deboli, realizzando un’autentica “pastorale di frontiera”. Il suo apostolato venne molto apprezzato da Papa Paolo VI, il quale, nell’ottobre del 1969, accettò le dimissioni del Servo di Dio, nominandolo Arcivescovo Titolare di Newport. Egli, in questo modo, poté tornare nella città di New York, dove scelse di vivere in un piccolo e modesto appartamento, curando da solo le faccende domestiche. Inoltre, in quest’ultimo periodo, poté nuovamente riprendere l’attività dell’insegnamento e della predicazione sia negli Stati Uniti sia in vari Paesi europei.
La sua eccezionale attività pastorale era sostenuta e orientata da una intensa vita interiore, che si alimentava quotidianamente alla celebrazione eucaristica, alla preghiera liturgica e alla devozione mariana. Viveva costantemente alla presenza di Dio: perciò l’esercizio delle virtù sgorgava spontaneamente nella sua vita e costituiva motivo di edificazione per tante persone che lo incontravano.
Il 15 luglio 1976, il Vescovo Peter venne sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico al cuore, che indebolì molto la sua salute. Il 2 ottobre 1979, nonostante le sue precarie condizioni di salute, volle lo stesso partecipare all’incontro con il Beato Giovanni Paolo II durante il suo Viaggio Apostolico negli Stati Uniti. In tale occasione giunse nella cattedrale di New York in ambulanza e il Papa, abbracciandolo, si complimentò per la sua tenace e forte dedizione nell’annuncio della Parola di Dio e per la sua straordinaria fedeltà alla Chiesa.
Il Venerabile Servo di Dio si spense piamente il 9 dicembre 1979 a New York.