Gerardo Sasso

(1040-1120)

Ricorrenza:

- 13 ottobre

Fondatore e primo Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta

  • Biografia
"Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum"

 

Nacque a San Pietro di Scala, il più antico paese della costiera amalfitana, in provincia di Salerno, nel 1040 circa.

Nella seconda metà dell’undicesimo secolo si reca a Gerusalemme dove inizia ad operare nell’ospedale collegato alla chiesa di Santa Maria Latina, costruito in precedenza da mercanti di Amalfi per accogliere i pellegrini e curare i malati.

Nel 1099 fra Gerardo fondò l’Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni, consapevole di quanto il Vangelo fosse necessario e di quanto la sua testimonianza d’amore non debba mancare proprio nella terra dove Gesù ha vissuto la sua esistenza terrena, si recò a Gerusalemme per dedicarsi con passione all’ospitalità e all’assistenza sanitaria dei pellegrini di ogni fede e di ogni razza.

Per svolgere con totale dedizione la sua opera di misericordia, costruì una casa di accoglienza e la chiesa di San Giovanni Battista; inoltre la Confraternita di San Giovanni, nel corso dei secoli crebbe e diventò Ordine dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, riconosciuto poi come Ordine religioso da Papa Pasquale II nel 1113, appena sette anni prima della morte del suo fondatore.

“I cavalieri e le dame dell’Ordine di Malta, sull’esempio del Beato Gerardo, sono chiamati a testimoniare la comunione, ad accogliersi e rispettarsi gli uni gli altri, a vivere nella concordia e nell’amore fraterno, affinché la loro vita di credenti sia credibile e porti frutti di gioia e di pace”, questa l’eredità lasciata dal fondatore secondo il Prefetto Card. Angelo Becciu: vivere la propria vocazione e la missione della Chiesa “senza cedimenti né compromessi”. Nel ricordare le parole del Beato, “la nostra confraternita durerà finché piacerà a Dio che vi siano degli uomini disposti ed impegnati a ridurre la miseria e a rendere più sopportabile la sofferenza, come la sofferenza e la miseria sociale, ahimè, non verranno mai meno nell’umanità”.