Ignatius Kłopotowski

Ignatius Kłopotowski

(1866-1931)

Beatificazione:

- 19 giugno 2005

- Papa  Benedetto XVI

Ricorrenza:

- 7 settembre

Religioso, fondatore della Congregazione delle Suore Loretane, negli ultimi anni della sua vita fu parroco nella chiesa di san Floriano, curava i poveri e i senzatetto e si dedicò anche all'apostolato della parola di Dio mediante il lavoro editoriale

  • Biografia
  • angelus
Fa sorgere dal nulla una Casa di lavoro, una scuola professionale, un Ricovero per le donne sottratte alla prostituzione, orfanotrofi, ricoveri per anziani, dormitori, mense

 

Ignacy Kłopotowski was born on 20 July 1866 in Korzeniówka, Poland. He received from his parents a solid religious education as well as a love for his native Polish Homeland.

In 1883, Ignatius entered the Major Seminary of Lublin. On 5 July 1891, in the hands of Bishop Franciszek Jaczewski, he was ordained a priest in the Cathedral of Lublin.

Following priestly ordination, Fr Ignatius was appointed parochial vicar of the Conversion of St Paul Parish. In 1892 he was made chaplain of St Vincent's Hospital and began teaching at the Major Seminary; here, for 14 years, he taught sacred scripture, catechetics, homiletics, moral theology and canon law.

From 1892 to 1894 he served as vicar of the Cathedral of Lublin and then was appointed rector of the Church of St Stanislaus, where he provided assistance to the persecuted Greek Catholic faithful.

Fr Klopotowski was well aware of the living conditions of so many of his compatriots, who were immersed, as it were, in extreme material as well as moral misery, without education and employment.

In the face of such a tragic reality, the young priest found he could not remain indifferent and began founding numerous charitable institutions: an employment home in Lublin; a professional school; a home for the rehabilitation of troubled girls and women forced into prostitution; even homes for orphans and for the elderly.

With the help of the Congregation of the Handmaids of the Immaculate, Fr Ignatius also founded a chain of rural schools; for this, however, he suffered repression on the part of the Russian Authorities.

Fr Klopotowski was also very concerned with providing spiritual assistance to the poorest and neediest. Already in the early years of his priesthood, he published books on the topics of prayer and spiritual brochures on many issues.

In 1905, he began publishing the magazine "Polak-Katolik" ("Polish-Cath-olic"), followed by weekly and monthly newspapers.

In 1908, Fr Ignatius transferred his editorial work to Warsaw in order to increase productivity and start new publications.

To maintain and regulate such demanding editorial work, Fr Klopotowski founded the "Congregation of the Sisters of the Blessed Virgin Mary of Loreto" in Warsaw on 31 July 1920, with the approval of the Apostolic Nuncio at the time, Archbishop Achille Ratti (the future Pope Pius XI).

To meet the needs of poor children and elderly women, he opened health centres and soup kitchens. The beloved priest was known as a "true father and protector of the orphaned".

Fr Ignatius Klopotowski died on 7 September 1931 and was buried in the Polish cemetery of Powazki.

The Congregation received recognition as a Congregation of Pontifical Right in 1971. Today, there are 24 houses and 220 Religious who make up the Order.

ANGELUS

Piazza San Pietro
Domenica, 19 giugno 2005

 

Cari Fratelli e Sorelle!

Si celebra domani, 20 giugno, la Giornata Mondiale del Rifugiato, promossa dalle Nazioni Unite per tenere viva l’attenzione sui problemi di coloro che debbono abbandonare forzatamente la Patria. Il tema di quest’anno - "Il coraggio di essere rifugiato" – pone l’accento sulla forza d’animo richiesta a chi deve lasciare tutto, a volte perfino la famiglia, per scampare a gravi difficoltà e pericoli. La Comunità cristiana si sente vicina a quanti vivono questa dolorosa condizione; si sforza di sostenerli e in diversi modi manifesta loro il suo interessamento e il suo amore che si traduce in concreti gesti di solidarietà, perché chiunque si trova lontano dal proprio Paese senta la Chiesa come una patria dove nessuno è straniero.

L’attenzione amorevole dei cristiani verso chi è in difficoltà e il loro impegno per una società più solidale si alimentano continuamente con la partecipazione attiva e consapevole all’Eucaristia. Chi si nutre con fede di Cristo alla mensa eucaristica assimila il suo stesso stile di vita, che è lo stile del servizio attento specialmente alle persone più deboli e svantaggiate. La carità operosa, infatti, è un criterio che comprova l’autenticità delle nostre celebrazioni liturgiche (cfr Lett. ap. Mane nobiscum Domine, 28). L’Anno dell’Eucaristia, che stiamo vivendo, aiuti le comunità diocesane e parrocchiali a ravvivare questa capacità di andare incontro alle tante povertà del nostro mondo.

Quest’oggi vogliamo affidare, in particolare, gli uomini, le donne e i bambini che vivono la condizione di rifugiati alla materna protezione di Maria Santissima, che, insieme allo sposo san Giuseppe e al piccolo Gesù, conobbe l’amarezza dell’esilio, quando l’assurda persecuzione del re Erode costrinse la santa Famiglia a fuggire in Egitto (Mt 2,13-23). Preghiamo la Vergine Santissima perché questi nostri fratelli e sorelle incontrino sulla loro strada accoglienza e comprensione. 

Dopo l'Angelus:

Si conclude oggi, a Varsavia, il Congresso Eucaristico della Polonia. Durante la solenne concelebrazione sono stati iscritti nell'albo dei Beati tre figli di quella nobile Nazione: Ladislao Findysz, Bronislao Markiewicz e Ignazio Kłopotowski. Auspico che questo significativo evento ecclesiale contribuisca a rafforzare lo spirito di riconciliazione fraterna, fondamento necessario per l'edificazione della comunione di quanti partecipano all'unica mensa di Cristo. Così il Redentore rimarrà sempre nelle nostre famiglie, come è detto nel tema del Congresso: "Rimani, Signore, nelle nostre famiglie - Pozostań Panie w naszych rodzinach".

Niech Bóg wam błogosławi! [Dio vi benedica].

Je salue les pèlerins de langue française, présents ce matin à l’Angélus, notamment les membres de la communauté des paroisses de Schleithal-Trimbach, invitant tous les fidèles, à la suite de la Vierge Marie, à être des témoins de l’Évangile.

Saluto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i gruppi parrocchiali provenienti da Trieste, Modena, Pogliano Milanese, Montopoli in Val d’Arno, Civitanova Marche Alta, Andria, Ceglie Messapica, Guagnano, Battipaglia, Marsico Vetere, Serrastretta, Cuturella di Cropani, Spezzano Piccolo. Saluto inoltre il gruppo dell’OFTAL di Brescia, il Centro Volontari della Sofferenza dalle diocesi di Napoli e di Firenze e l’associazione "Easy-Rider".

Auguro a tutti voi una buona domenica, una buona settimana e un buon tempo di vacanze.

Grazie per tutto! Arrivederci!